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Un compito difficile
Oggi la psycho mi ha chiesto un secondo compito (l'altro già l'ho svolto): scrivere una lettera a mio padre (fortunatamente non ha detto di consegnarla a lui se no già stavo a sudori freddi e scol nfront).
Il problema è che non so cosa scrivere..lei mi ha dato delle linee guida...ma mi risulta impossibile proprio. |
Re: Un compito difficile
Quale sarebbe il fine ultimo?
Scrivere una lettera senza neanche doverla consegnare, mi sembra una pagliacciata da commedia americana. Forse mi sbaglio. |
Re: Un compito difficile
"Caro papà, vaffanculo." mi piace come inizio. :D E poi potresti cercare di elencare i motivi e proseguire da lì...
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Re: Un compito difficile
very mi sa che la prima bozza sarà come dici te ahahah
@daimon: beh il fatto è che nn so i motivi. Dovrei cercare di superare queste ondate di odio fine a se stesse ma il fatto è che ho deciso che entrambi i miei sono i responsabili del mio stato. |
Re: Un compito difficile
un pò come i temi di italiano.. A volte mi capita di pensarci e rimango meravigliato del fatto che scrivessi molto di argomenti a me pressoché sconosciuti (scrittori italiani, attualità.. Non mi ricordo) e prendevo pure dei bei voti
Tornando i.t., pure a me la psi chiede delle domande strane sulla famiglia, alle quali non avevo mai pensato, e alle quali non so rispondere, ma mi agito e le rispondo pure con delle robe inventate e assurde.. Tu almeno puoi pensarci su e rileggere.. Non è detto che sia una cosa inutile |
Re: Un compito difficile
:pensando: Variante sul tema: "Vaffanculo per quella volta che... e quell'altra in cui..." eccetera. Potresti partire descrivendo degli episodi particolari e quello che avresti voluto dirgli in quelle situazioni.
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Re: Un compito difficile
@nullo. Infatti mi sorprese molto quando analizzò la mia fiaba e fece delle domande assurde (nel senso positivo del termine) cogliendo aspetti della mia personalità nascosti. Questa lettera credo che voglia chiarire il mio rapporto coi miei. Lei crede che in qualche modo mio padre sia una specie di faro (anche se nn lo considero tale) che cerca di guidarmi via da mia madre.
@daim: grazie per il modulo prestampato :D |
Re: Un compito difficile
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no ma guardi sembra impossibile, le racconto cosa è successo, scusi la concitazione ma veramente capitanio tutte a me....si ricorda il rapinatore che settimana scorsa mi ha fregato i compiti? bene, questa volta sembrava tutto tranquillo quando ad un certo punto........ |
Re: Un compito difficile
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Ma non ho la faccia di bronzo che hai tu :p |
Re: Un compito difficile
Io mi rifiuterei. A' belli capelli, se vuole le dico tutto quello che provo, ma la letterina stile 5° elementare no. Verba volant, scritta manent (l'ho scritta bene? latino del cacchius)
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Re: Un compito difficile
leggiti lettera al padre di kafka
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Re: Un compito difficile
cos'è, una TCC?
pure a me dà dei compiti ma sono tutti di una difficoltà estrema del tipo "mi vergogno a tenere un concerto davanti a 300.000 persone" e lo psico: fallo p.s. spesso la scrittura serve a riordinare le idee su determinate questioni, non penso gliela faccia scrivere per riconciliarsi col genitore |
Re: Un compito difficile
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Credo che queste cose servano anche ad accelerare le cose, nel senso che alla seduta ci si focalizza su un aspetto non finendo in discorsi generali...poi se non riesci a dire una cosa, spesso la puoi scrivere. Quote:
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Re: Un compito difficile
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Sì, lei dice che dovrei avere un rapporto più rilassato con i miei, così posso distaccarm in maniera sana. Molte cose che faccio sono semplicemente il contrario di quello che dicono loro. |
Re: Un compito difficile
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Re: Un compito difficile
Oh rigazzi ò.ò alla fine ho scritto una paginetta...devo dire che è stato più facile di quanto pensassi e sn stato poco "programmato" nel senso che ho davvero scritto di getto.
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Re: Un compito difficile
questo è il mio parere articolato e controverso:
io personalmente ho esultato quando è finita la scuola, ho esultato quando mi sono cancellato da quella noia mortale che sono gli insegnamenti universitari, ho esultato quando ho fatto capire ai miei che li rispetto ma non voglio essere come loro e non devo per forza volergli bene........... e adesso (nonostante i problemi che tutti conosciamo) dovrei andare da uno psi che mi dice come fare a vivere e mi da i compiti? i compiti??! per di piu' su come riavvicinare una persona con cui non ho voglia di avere rapporti stretti?... voi fate pure, continuate a farvi rimbambire dalle parole di questi dottorini laureati, questi psi paladini del giusto e dello sbagliato e del correggere lo sbagliato, con il grande scopo di capire la vita, quando la vita non puo' essere capita, soprattutto non puo' essere capita tramite discorsi nozioni parole e comandi, è stata inventata cmq una forma tecnologica che fa tutto quello che gli viene detto : si chiama robot. Assurdo che uno dall'esterno debba solo provare minimamente a pensare di dirmi come vivere. Assurdo cercare la chiave di se stessi in un altro uomo come se lui fosse un dio, un uomo che crede di sapere tutto della psiche solo perchè si è laureato e le sue idee piu' appetibili di altre, credo che la mente sia come un virus, una persona che appare convincente e crede fermamemente a cio' che pensa la si nota subito, ma le sue idee non sono migliori delle mie, semplicemente sono condivise da piu' persone, tipologie di concetti che si sono riprodotti nelle menti di piu' persone (o meglio che le persone hanno lasciato che si riproducessero) e questo la fa credere veritiera e quella persona sa' che quello che dice è giusto perchè è la versione ufficiale, e quindi fanno (soprattutto gli psi) cio' che il loro pensiero dice, peccato che il loro pensiero non è altro che misere parole di altri uomini ... nel medioevo a dire come vivere c'erano i preti, adesso ci sono gli psi |
Re: Un compito difficile
te la invento io una paginetta:che disturbo psichico vuoi che ti diagnostichi?
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Re: Un compito difficile
Sinceramente non credo che lo psicologo mi stia indirizzando verso la meta che ha scelto lui e non credo nemmeno che sia un prete come io non son un discepolo che si beve il dogma e sta zitto.
Il compito è relativo a me, serve per capire me e non riavvicinarmi a mio padre...tra l'altro non siamo manco distanti a dirla tutta. Lo psicologo non sta cercando di indirizzarmi verso la vita idilliaca della famiglia del mulino bianco, essendo lei stessa a dirmi che tale tipologia di famiglia è per pubblicità. Il lavoro che stiamo facendo serve a farmi accettare...quest'è. @Fallito...qui nn si parla di diagnosticare un bel niente :miodio: |
Re: Un compito difficile
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e chi ha parlato della famiglia del mulino bianco, perchè sempre questo bisogno di usare ironia nelle esagerazioni?... ripeti non mi sta indirirzzando non mi sta indirizzando e lasci intendere che non ti piace farti indirirzzare pero' se dici il lavoro che stiamo facendo è accettarmi, voldire che sta contribuendo al tuo indirizzamento.... cosi' coem un prete puo' aiutare all'indirizzamento spirituale, pero' a me sapere che uno psicologo debba condividere una cosa personale e dolorosa come lì'accettazione la vivrei come un abuso del privato, a me lo stare a lagnarmi con un estraneo dei miei problema mi farebbe sentire sporco nella dignità, ma poi basta usare la logica, come si fa a fidarsi di una persona che odia al punto la vita da scegliere come lavoro sentire le lagne degli altri? e se davvero vuole aiutarli ancora peggio, perchè significa che ha la presunzione di poter cambiare una persona con qualche bel discorso o motivazione... scusa se sono duro ma io non li sopporto, non è quel non sopportare che dici "eh ma infondo chi disprezza compra" io li evito perchè portano.... NOIA, a me la gente che ha l'illusione che con le parole e consigli si possano cambiare le cose portano : noia. |
Re: Un compito difficile
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Non era ironia...io stesso ho detto di volere una famiglia stile mulino bianco alla psicologa...era per fare l'esempio. Cmq la tua è una presa di posizione estremamente forte e diversa dalla mia..nn potremmo mai metterci d'accordo. Hai dei concetti di dignità e di privato troppo asfissianti per essere pure i miei. Io non ci tengo tanto alla mia privacy (alla dignità sì, ma andare da uno psico non è per niente indegno) se questo riesce a risolvere i miei problemi. Ci si fida se l'altro ti dà un'impressione positiva. Non è che spiffero tutti i cazzi miei il primo giorno. In fondo lei studia me e io lei. E hai un concetto di coercizione altrettanto asfissiante per me...a questo punto immagino che nn ascolti musica o guardi TV per paura di essere indirizzato nello stile musicale o nel vestire. |
Re: Un compito difficile
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Re: Un compito difficile
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Re: Un compito difficile
io scriverei una lettera di cuore, di getto, tutto quello che ti senti di dire, anche rabbia, schifo, tutto insomma...essere sinceri ...deve essere molto liberatorio, è un esercizio di sfogo credo per buttare giù tutto quello che non riesci a dire a voce e che è come un cancro che cresce ovviamente una lettera non basta però dopo ci si sente meno pesanti.
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