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Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Aneddoto di vita personale con annessa ruminazione sociofobica. [No Quote Please!]
(Il topic, a differenza di quest'altro, è intenzionalmente a sfondo broccoloso e non rappresenta la mia visione dell'intero Universo: quindi astenersi politically correct a tutti i costi e luoghi comuni, grazie) Ieri è arrivata la nuova coinquilina; straniera di un Paese europeo non esattamente mediterraneo, per rimanere nel vago. E' abbastanza attraente: non il tipo che diresti "bella", ma sessualmente non male: diciamo che, a differenza delle altre due, me la farei senza dubbio. :bacio: Ah sì: ovviamente è amica di quell'ex coinquilino pieno di soloamiche che mi aveva presentato le altre. Parla pure piuttosto bene l'italiano. Non sono per niente contento di tutto questo. "Perché??" dirà qualche sprovveduto. Ma è ovvio, e si sintetizza con: inutile supplizio di Tantalo. E' assolutamente evidente, palese, scontato, lapalissiano, che non è possibile che ci combini niente con questa tipa, per varie ragioni che mi accingerò ad esporre più sotto. Quindi ti ritrovi nella situazione di avere una presenza tettùta, curvosa e profumata che gira per casa sapendo a priori che Non. C'è. Storia. Peggio: ti ritrovi nella situazione in cui, se non ha già il ragazzo (ma spero che ce l'abbia già), la vedrai ben presto essere "predata" da estroversoni di varia povenienza sotto i tuoi occhi, senza che tu possa nemmeno concepire l'idea di fare altrettanto. Pazienza per lei: vivo bene anche senza! Ma il punto è che queste cose ti ricordano i tuoi grossi limiti e ti fanno notare come se al posto di lei ci fosse un'altra le difficoltà nella maggioranza dei casi non sarebbero minori. Varie ragioni dicevo. Esaminiamole. Ragione numero 1. Sono Introverso e Timido. (e potrei anche finire qui) Ragione numero 2. Al momento sono Solo. Totalmente Solo. Non ho uno straccio di compagnìa o di "amico fidato" che comprovi agli occhi della Gente la mia legittimazione ad esistere come essere umano e non -chessò- come centrotavola. Ragione numero 3. Non faccio mai un cazzo e non saprei nemmeno cosa fare e dove portarla se uscissi con una persona di sesso opposto. Ragione numero 4. Sono più basso di lei. Ragione numero 5. Abbiamo interagito un po' e io ho dimostrato di non avere molta Sicurezza™ e di non essere spigliato nello small talk®. Anzi, addirittura ho avuto la netta impressione che lei si sentisse leggermente imbarazzata... di certo non completamente rilassata e a suo agio. Sì, si spostava i capelli con la mano ma credetemi non lo faceva per interesse. Ragione numero 6. Lei è normalona/estroversa, quindi ci metterà un batter d'occhio a formarsi una compagnia. Ragione numero 7. Ho due coinquilini maschi single. Uno estroversone e l'altro normalone. Ragione numero 8. In realtà la compagnia se l'è già formata. Anzi, gliel'ha formata il coinquilino estroversone. Non appena è giunta all'appartamento per la prima volta, io l'ho aiutata a portare su alcuni bagagli (cosa che avrei fatto anche con un maschio e che considero mera gentilezza, niente a che vedere con lo zerbinaggio). Il coinqui Estro invece si era fatto appena vedere uscendo dalla doccia con un asciugamano a coprirgli l'uccello e ha grugnito un ciao totalmente disinteressato. Da notare che l'Estro in questione è una specie di cinghiale -viridian direbbe un bear- pelato e tozzo (più o meno così, eleganza a parte) però è uno decisamente estroverso che esce molto spesso, conosce un sacco di gente, va in disco, e non ha difficoltà a far sentire una ragazza a proprio agio e soprattutto a darle l'impressione di essere "uno del giro". Infatti oggi scopro che ieri sera l'ha portata fuori a cena "con gli altri" (cioè con la sua compagnìa, ndr). Da camera mia, non mi ero nemmeno accorto che avesse mai parlato con lei durante la serata, ed ero convinto che fosse uscita a cena con i suoi genitori (rimasti ancora un giorno in città). Cioè io mi chiedo... Come. Cazzo. Ha. Fattoooo??? :testata: Io ci avrei messo giorni, forse persino settimane o mesi, a concepire l'idea di invitarla a fare qualcosa fuori (e poi che cosa? e dove?). Quindi lei ormai è stata assimilata. Ogni interazione tra lei e il mondo dovrà essere approvata "dagli altri", cioè dalla Compagnia (e io che cazzo c'entro con sta compagnia? Niente). E' come un branco, una lobby, un'organizzazione omertosa (omertosa perché se sei fuori da essa non sai niente di quello che succede), una forma di potere e di legittimazione sessuale (perché se non fai parte di essa o di un'altra Compagnia, in genere non ti puoi nemmeno sognare di essere considerato da una ragazza: con che compagnia esci? come?? sei da solo?! hahahaha!! :miodio: ). Ecco ho finito. Adesso ditemi che può sempre essere un'ottima amica. :D |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Innanzitutto complimenti per la chiarezza dell'esposizione, è un piacere leggere topic cosi.
Sarò sintetico: l'unica possibilità che mi viene in mente è che lei abbia anche un Interesse Non "Attivo" TM (cfr. mia firma) a cui dedichi particolare attenzione e tempo, e che tu condivida con lei. Della serie, "andiamo una vlta di queste a vedere quella mostra/rappresentazione/concerto", ecc. ecc.? Se invece è proprio tutta o in gran parte usciteweekendpubdisco, allora credo che sia meglio evitare di tormentarsi oltre. Per il tuo coinquilino organizzare uscite è naturale e rapido e facile come respirare, io in una situazione del genere potrei al massimo fare da tappezzeria (tu comunque cerca di mantenere un minimo sindacale di socializzazione, non si sa mai). P.S.: Ma vivete nello stesso appartamento, ragazzi e ragazze? Io non avrei mai potuto farlo, non credo avrei retto ad eventuali "promiscuità" e "rumori notturni" sotto il mio naso. Che età avete (mediamente), se posso chiedere? |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
LE ragioni numero 1 e 2 sono il vero problema.....e dopo queste di conseguenza viene anche la ragione 3!!
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Eì un problema che dobbiamo risolvere.....dobbiamo farci una compagnia c'è poco da fare. Non so quanti anni ha questa ragzza ma oggi giorno trovare una che ha gli occhi solo sul ragazzo è impossibile.....le ragazze vogliono di piu, vogliono anche il contorno.....vogliono divertirsi, vogliono uscire, vogliono fare nuove conoscenze!! |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
che schifo.
la cosa della velocità nel fare "amicizia" (vabbè parola usata a sproposito) mi sorprende ogni volta....pure io non me ne accorgevo di certe situazioni... ci mettono due minuti per prendere confidenza, dopodichè tu sei fuori.....:miodio: per fortuna che ci ho messo una pietra sopra da un bel pò, la solitudine a volte è un bene.... |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Win, forse lo troverai strano ma proverei un certo imbarazzo persino a mostrarmi "attivo" adesso che è arrivata la phaigah a casa, quando per un anno intero mi hanno sempre visto praticamente un tuttuno con la mia camera... :timidezza:
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Comunque la mia ipotesi valeva solo nel caso che lei manifestasse un interesse particolare per determinate attività più introvert-friendly (dove magari potresti avere un piccolo margine di manovra in più senza che i tuoi coinquilini ti rompano le balls)...ma da quello che dici non mi sembra il tipo. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Insomma.....uno come noi che nn esce nn ha amici, non lo prendono nemmeno in considerazione. Io c'ho 30 anni e pensavo che il modo di pensare potesse cambiare con il passaggio dai 20 ai 30 ma mi sembra che le cose siano identiche anche superati gli anta le ragazze vogliono fare una vita da ventenni e per noi questo è un male xche nn possiamo offrirli questa cosa!!! COme non mi spiego il ragionamento di certi ragazzi.....le comitive della mia età, io ne conosco alcuni e sembra davvero impossibile entrarne a farne parte, mi sembra di rivivere i tempi delle medie quando si faceva finta di far parte di una gang!!! Sono delle vere e proprie loggie.....bisogna essere raccomandati per entrarci |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Ti ringrazio per aver condiviso questa riflessione.
Mi hai fatto rivivere sensazioni che ho vissuto molte volte anche io, e sono riuscito ad immaginarmi esattamente la scena come se l'avessi vissuta io in quel momento. Questo però mi ha generato rabbia. Una rabbia profonda per tutte quelle volte che mi è capitato. Cazzo, io non ci sto. Io non mi voglio arrendere. Continuo a "mettere in imbarazzo le persone" è vero, ma se in questo mondo di merda devo soffrire, che almeno gli altri siano in imbarazzo. Almeno io ho il modo di espormi. Di buttarmi. Di gettarmi in quella dolorosa sensazione di non essere per niente a tuo agio, di far sentire non a suo agio l'altra persona, di non sapere cosa dire e cosa fare perché non sei un estroversone. Però proprio l'essere in quella situazione dura per me, costringe il mio essere in qualche modo a reagire, e viene fuori lo spirito di sopravvivenza. E mi è capitato che una volta, parlando, tra le tante stronzate che dicevo, rosso e imbarazzato, autocostretto a stare con altre persone,mi è capitato di dire qualcosa che ha provocato una risata sincera, non di scherno. Fico! Mi piace! Voglio farlo ancora! Ci sono riuscito una volta, perché non tentarci di nuovo? E così sono migliorato un pochino, a partire da quello che di buono avevo fatto a partire da me. Ma non mi fermo, vado avanti e riutilizzo quanto di buono ho fatto. Non andrò lontanissimo, ma gioisco ogni volta che faccio un passettino avanti nella socialità. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
@Datagram: il tuo atteggiamento è senz'altro quello giusto. :yes:
Anch'io tento di fare come fai tu. Però ci sono flussi e riflussi, anche nelle abilità sociali come ci sono con le maree... |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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E' bello stare in quella stanzetta in cui mi dico: " tanto non ce la farò mai. Che senso ha sbattermi tanto? " Eppure è solo un tranello vigliacco che tenta di farmi sprofondare nuovamente. Ma io non voglio cedere. Lo so che è faticoso essere sempre e costantemente in tensione e sotto sforzo per "uscire". Però poco per volta questo sforzo trasforma la quotidianità, e quello che 5 anni fa non mi sarei mai sognato di fare, ora l'ho fatto, e magari tra 5 anni in cui continuo così per me sarà normale. Io ci credo fortemente. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
[QUOTE=Who_by_fire;590073]Aneddoto di vita personale con annessa ruminazione sociofobica. [No Quote Please!]
(Il topic, a differenza di quest'altro, è intenzionalmente a sfondo broccoloso e non rappresenta la mia visione dell'intero Universo: quindi astenersi politically correct a tutti i costi e luoghi comuni, grazie) Ieri è arrivata la nuova coinquilina; straniera di un Paese europeo non esattamente mediterraneo, per rimanere nel vago. E' abbastanza attraente: non il tipo che diresti "bella", ma sessualmente non male.........../QUOTE] Vantaggio:Se ti chiedono perchè non ci provi con lei puoi sempre rispondere con affermazioni al limite tra la follia e il cinismo facendoti passare alla fine per un criminale o per un serial killer:D Mi ero dimenticato di dire a questa illustre corte di sociofobici che in un tempo lontano (18 anni) andai a vivere per un anno da solo e con me c'erano un ragazzo e tre ragazze di cui due moooolto appetibili.Risultati:zero spaccato. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Ciao. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Secondo me vi fare troppo problemi...e avete paura del giudizio degli altri. Prendere mazzate sui denti fa sempre male (e io ne ho ricevute tante) ma bisogna sempre provare e poi solo così le cose migliorano.
La prima volta che uscirà con i suoi coinquilini farà scena muta, proabilmente lo cosideranno sfigato, asociale con dei problemi. Ma sono certo che 3-4-5 volte che esce con loro comincerà ad aprirsi e sentirsi sempre più a suo agio. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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E comunque, purtroppo non è detto. Può succedere anche il contrario, ci si può intristire perché non si riesce a spiccare parola e chiudersi ancora di più, ci sono esempi su questo sito che lo dimostrano. Non basta buttarsi a testa bassa, di solito, bisogna anche cercare condizioni più favorevoli o meno sfavorevoli in termini di persone e contesti che si frequentano. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Posso solo dire che ti capisco. Storie come questa fanno nascere sempre la stessa domanda: «Perché quelle che dovrebbero essere delle paranoie prima o poi diventano sempre realtà?» :(
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
E' superfluo scrivere che capisco molto bene la sensazione. Già la presenza di altri coinquilini maschi, in presenza di una ragazza-obiettivo, non so se mi darebbe depressione o insonnia. Mi ha fatto ridere questo passaggio:
>Infatti oggi scopro che ieri sera l'ha portata fuori a cena "con gli altri" (cioè con la sua compagnìa, ndr). Da camera mia, non mi ero nemmeno accorto che avesse mai parlato con lei durante la serata, ed ero convinto che fosse uscita a cena con i suoi genitori (rimasti ancora un giorno in città). Cioè io mi chiedo... Come. Cazzo. Ha. Fattoooo??? Un estroversone ti direbbe di farle due carezze capelli-collo, prenderla e baciarla. Io nel mio piccolo consiglierei questo: se vuoi muoverti con lei, fallo al più presto. Altrimenti sarà ancora più come contendere un pezzo di cibo con altri animali. In Italia, poi... con una straniera! Non farti abbattere dal fatto di essere diverso dagli altri per vari motivi, ma prova a farlo valere. Ho visto alcuni casi, anche subìti, di gente a cui non avrei dato 1 euro che però, provando, è riuscita. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Se non gli assicuri un tot di uscite, divertimenti, di situazioni da "foto su facebook", o non le metti in condizioni di poter stare al centro dell'attenzione , in mezzo agli altri a parlare parlare parlare, non ti tengono in considerazione neanche lontanamente. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
La frase che ho messo in firma è sempre stata una dichiarazione d'intenti: malgrado le mie idiosincrasie verso la razza umana, non voglio restare solo. Ci provo nei modi e nei tempi che sono conformi alla mia personalità. Per me il difficile non è trovare occasioni per socializzare, ma sopportare determinate dinamiche di interazione, ragion per cui ho sensibilmente ridotto il mio livello di sensibilità e suscettibilità per accettare più facilmente la vita collettiva.
Non posso che dare gli stessi consigli a Who il quale secondo me, ha maggiormente bisogno di persone con cui condividere situazioni e momenti di vita, più che una ragazza (si evince spesso da quello che scrive che tutto sommato una ragazza non la vuole :occhiali:). Ormai mi sono imposto di non recitare ad ogni pié sospinto il refrain degli interessi attivi, eppure è così che ho conosciuto gli amici che ho ora come ora. E potrei senz'altro conoscere molta più gente se solo avessi più volontà di impegnarmi e una maggiore flessibilità. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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L'ho fatto. Posso dire che la compagnia del coinqui Estro è popolata soprattutto da persone abbastanza superficiali e che non mi sono particolarmente congeniali. Due di loro invece sono ragazzi che ritengo intelligenti e dotati di senso dell'umorismo, tuttavia "viaggiano ad una velocità diversa dalla mia" e quindi le interazioni dotate dei due ingredienti necessari sono piuttosto improbabili. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Comply per ilthread; nulla da aggiungere, ti capisco benissimo. Tienici aggiornati, perché credo che una straniera apprezzi alcune tue qualità (che ci stia è un'altra cosa).
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
La seconda ragione (essere solo) mi sembra il limite più grande... Anche perchè è una condizione difficile da cambiare e, in ogni caso, non in tempi brevi: un giro di amicizie è raro che nasca in poco tempo, specialmente se non si ha l'opportunità di frequentare nuove persone con assiduità, dandosi quindi la possibilità di andare oltre al "ciao, tutto bene?" (che in molti casi richiede già impegno, per un timido, introverso, ecc).
Avere una relazione, se di base non si ha una rete di conoscenti/amici, è quasi impossibile... Dopo poco si è "costretti" a presentare i propri amici, raccontare come si è abituati a trascorrere le serate, ecc... A quel punto in me subentrerebbe la vergogna, farei naufragare la relazione nascente pur di non mettermi del tutto a nudo... Tanto, se dicessi di essere solo, nessuna persona dalla vita sociale "normale" potrebbe capire quel che significa, a che livelli esasperati sia il mio isolamento... Ehhh, mi vien da dire che l'unica condizione per fare nuove amicizie, sia avere già degli amici, mentre più si è soli, più si rimane soli... |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Due elementi hanno giocato a tuo favore: il fatto che lei abbia avuto modo di conoscerti e apprezzarti per quello che sei, nella tua quotidianità, dato che passavate insieme metà della vostra giornata, avendo lo stesso lavoro (e quindi non hai dovuto inventarti cose particolari, uscite, ecc); in secondo luogo, il fatto che lei, caratterialmente, era probabilmente una persona più simile a te che non alla maggioranza delle persone e che dunque vi capivate e vi bastavate... |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
IO di relazioni stabili che andassero avanti senza la componente amici, uscite in comitiva ecc ancora non ne ho viste, magari esisteranno pure, ma sinceramente non riesco a raffigurarmele.
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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E ai suoi amici cosa rispondi quando ti chiedono cosa fai, con chi esci, ecc? Non si può restare sul vago a lungo... Pur sapendo che non c'è nulla di male a non avere un giro di amicizie, l'imbarazzo, nell'ammetterlo, ci sarebbe... |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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E comunque non si scelgono gli interessi per trovare gli amici. Casomai si scelgono gli amici che possano condividere i nostri interessi. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Who by fire:
Secondo me è una partita del tutto aperta. L'attrazione – specialmente a lungo termine - non segue leggi esatte come quelle da te formulate; non stiamo parlando di magnetismo. Avere l'oggetto del desiderio nella propria casa, nel proprio raggio d'azione e vice versa porta ovvi vantaggi. Il fattore centrale in questa situazione è il tempo. Più tempo passa, meno sei soggetto di valutazioni del momento, (per i quali forse si potrebbe pure azzardare qualche legge) il che comporta la possiblità di fare qualche figura di merda, senza dover' lasciare ogni speranza, insomma la possiblità di farsi conoscere. La maggior' parte delle coppie non si forma sul lavoro per caso, l'abbitudine è il "mezzano" più efficace. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Who by fire:
Secondo me è una partita del tutto aperta. L'attrazione – specialmente a lungo termine - non segue leggi esatte come quelle da te formulate; non stiamo parlando di magnetismo. Avere l'oggetto del desiderio nella propria casa, nel proprio raggio d'azione e vice versa porta ovvi vantaggi. Il fattore centrale in questa situazione è il tempo. Più tempo passa, meno sei soggetto di valutazioni del momento, (per i quali forse si potrebbe pure azzardare qualche legge) il che comporta la possiblità di fare qualche figura di merda, senza dover' lasciare ogni speranza, insomma la possiblità di farsi conoscere. La maggior' parte delle coppie non si forma sul lavoro per caso, l'abbitudine è il "mezzano" più efficace. |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
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1) nella stessa casa e nello stesso raggio d'azione ci sono almeno altri due maschi single; 2) la compatibilità caratteriale non è l'unico fattore determinante nell'attrazione, ma gioca comunque un ruolo fondamentale e tra un timido/introverso/taciturno e una ragazza che come interesse principale ha uscite/pub/disco/comitive non ce n'è molta (bisognerà poi vedere se questa ragazza è proprio così). |
Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Quote:
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Re: Chi è Solo è *sempre* svantaggiato
Winston,
Sono d'accordo ovviamente. Io intendevo sottolineare come la situazione di Who_by_fire è quasi ideale. Un huit clos, un luogo quasi chiuso, ha le sue regole e le sue dinamiche e le donne sono secondo me estremamente suscettibili a quest' ultime. Se questa qui non ha un ideale fisso secondo il quale cerca il suo ragazzo, cioè se non è una discotecara dogmatica :), un tizio che a lungo termine si dimostra serio o laconico oppure cinico, incazzoso, disinteressato blabla – non conosco Who by fire – può benissimo vincere la maratona sentimentale. |
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