![]() |
La prossemica degli invadenti
La peggior categoria di estroversi dopo i logorroici, sono quelli che invadono lo spazio altrui, tipo: nel bus/chiesa/ cinema ti si siedono vicino anche se c'è un sacco di posti liberi, in modo da disturbarti meglio con la loro puzza corporea e vociaccia. Proprio or ora ne ho avuta una dimostrazione.
Tre ore fa ero in pausa pranzo. Uscendo dalla mensa noto che è ancora prestissimo e dispongo ancora di un patrimonio di 72' da spendere come cacchio mi pare. Vista la calura, decido di sedermi all'ombra nel parco vicino. La maggior parte delle panchine e tavoli liberi sono al sole. Non riesco mai a beccare quelli in ombra perché sempre occupati da qualche allegra comitiva mangiante. Oggi ho culo: individuato un tavolino sotto un albero, mi accomodo, appoggio davanti a me la bottiglietta e mi rilasso. Non passano 2' che un'unità-carbonio borbottando qualcosa di inintelligibile che non mi risulta corrispondere a un saluto in nessuna delle lingue umanoidi finora note, appoggia una grossa borsa sulla panca e si siede di fronte a me al tavolino. Con nonchalance. Temo un tentativo di socializzazione, così distolgo lo sguardo e faccio molta attenzione a evitare il contatto visivo. Passano i secondi e l'unità-carbonio resta immobile sulla panca, senza tentare approcci verbali. Per qualche istante ho la tentazione di alzarmi e andare via, ma poi mi sovviene un antico proverbio terrestre: Chi prima arriva, meglio alloggia. In altre parole, basta. Basta cedere il passo agli estroversi ingombranti. Devo difendere il mio spazio vitale! E così non mi alzo. Quali saranno le intenzioni dell'unità-carbonio? Forse vedendo il mio aspetto inerme spera che mi senta a disagio e me ne vada lasciando libero il posto. Forse invece non ha visto niente e spera semplicemente che io stia facendo una breve pausa o che sia già lì da molto. Scruto di sottecchi, sempre evitando di incrociare i globi oculari di quella repellente creatura, e noto che la borsa ha tutto l'aspetto di quei contenitori termici in cui le unità-carbonio sono solite stoccare le scorte alimentari che gli necessitano per compiere le normali attività quotidiane come camminare, lavorare, cacare, scorreggiare, socializzare, accoppiarsi, guidare e interagire con le pari unità. A questo punto mi aspetto che cominci a tirar fuori le derrate e stoviglie invadendo il tavolo, ma il picnic non si verifica. L'unità-carbonio è immobile. Allora mi chiedo: cosa farebbe un'estroverso al mio posto? Idea! Tiro fuori il comunicatore e fingo una telefonata, parlando ad alta voce e in modo ripetitivo per disturbare e annoiare il più possibile la creatura. Ma l'unità-carbonio è ancora immobile. Forse sta aspettando qualcuno. Dopo un po' accanto a noi transita un borg in bicicletta, si salutano ma lui passa oltre. La finta chiamata va avanti per un quarto d'ora, poi esaurisco gli argomenti. Fingo di riattaccare non senza una certa soddisfazione perché non mi ritenevo capace di simulare una conversazione (riesco a malapena a sostenerne una reale...). Bevo un po' d'acqua, fingo di scrivere qualcosa su di un'agendina, poi bevo un altro po' d'acqua...niente. Ancora non ci arriva che resterò lì per tutta la pausa pranzo. Telefono quindi a mia madre e la tengo mezz'ora, ma l'unica reazione che riesco a suscitare nell'umanoide è di premere ripetutamente la tastiera del cellulare, non so se per inviare veramente messaggini o solo per fingere di avere da fare. Apre anche la borsa ma non ne cava fuori niente a parte forse un fazzolettino, poi la richiude. Dopo un'ora abbondante dal suo arrivo, l'unità-carbonio prende armi e bagagli e se ne va. Mentre si alza con la coda dell'occhio intravedo un'espressione smorta, direi...sconfitta. Ho vinto!!! Anche la mia pausa pranzo è finita e sono al pelo con l'orario, ma resto comunque altri 2 minuti a sedere continuando la telefonata, in modo che non si accorga che l'ho fatto apposta a rimanere lì. Vorrei sapere l'opinione di altre forme di vita intelligenti...sui vostri pianeti è normale sedersi senza tante cerimonie a un tavolino già occupato? Sul mio no. |
Re: La prossemica degli invadenti
che scena comica!
ti inca..i se ti dico che forse quello voleva solo un posto all'ombra e non dar fastidio a nessuno, e forse sei tu che ti sei messo a fare la parte del disturbatore? :ridacchiare: |
Re: La prossemica degli invadenti
Fighissimo sto topic... :D cmq no anche sul mio pianeta non è consuetudine sedersi a un tavolino occupato come ha fatto questo, chissà da che pianeta veniva... :nonso:
|
Re: La prossemica degli invadenti
E' possibile...
Ma perché non ha mangiato? Forse aveva la fobia di mangiare in pubblico. |
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
:miscompiscio: |
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Che roba, occupare i tavolini come si fa con i parcheggi...lo dico sempre io che questo pianeta è sovraffollato. Non mi resta che trasferirmi in Islanda.
|
Re: La prossemica degli invadenti
Ti stimo, Nòi!:D
Anche se non mi sarei mai arrischiato a fare una finta telefonata. In situazioni del genere, mi premunisco di ingombrare il tavolo il più possibile. Probabilmente l'unità-carbonio vedendo il tavolo sgombro ipotizzava una tua sosta breve, quindi indirettamente l'hai incentivato a mettersi lì. |
Re: La prossemica degli invadenti
che male c'è a sedersi ad un tavolo quasi libero? non capisco...
|
Re: La prossemica degli invadenti
Neanche io credevo di poterlo fare, infatti dicevo solo una frase ogni tanto, ma alla fin fine dev'essere risultata abbastanza credibile (dopotutto se io mi trovassi di fronte qualcuno che parla da solo me la svignerei credendo di avere a che fare con un pazzo uscito dal manicomio, anzichè restare lì a sedere).
|
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
Questo senso dello spazio personale varia da popolo a popolo e da individuo a individuo, c'è addirittura una disciplina specifica che lo studia ed è la prossemica. |
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
Anch'io voglio farti i complimenti per la finta telefonata http://www.fobiasociale.com/picture....pictureid=1036 |
Re: La prossemica degli invadenti
Sono d'accordo con la reazione di Noi per il semplice fatto che il tizio (o unità carbonio che dir si voglia...:ridacchiare:) non ha chiesto prima di sedersi se il tavolo fosse o meno occupato si è semplicemente seduto e basta e questo per me è un intollerabile segno di maleducazione....
Il fatto che poi non abbia estratto niente dalla borsa è spiegabile dalla speranza che molto probabilmente il tizio (unità carbonio) nutrisse sulla prematura fuga di Noi... Lui ha invece ha resistito e ha vinto!!!! Grande!!!!:applauso: |
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
E poi, piccola polemica :D, avrei voluto vedere se invece dell'unità di carbonio maschile ci fosse stata una carina unità di carbonio femminile, secondo me non sarebbe stata considerara così invadente. |
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
Sto tizio si siede senza chiedere e non mi rivolge nemmeno la parola??? E' vero che la panchina e il tavolo sono posti pubblici ma questo non ha neanche mangiato cosa diamine è rimasto li a fare? A parer mio è un comportamento irritante.... |
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Penso che non ci sia niente di male in quello che ha fatto il presunto estroverso, dal momento che il tavolo in questione non è di proprietà del nostro amico Nói.
Sì, sul mio pianeta è normalissimo sedersi ad un tavolo pubblico se alcuni posti a sedere sono manifestamente liberi. Non solo, ma sul mio pianeta un estroverso o introverso che inizia una piccola e rispettosa conversazione con uno sconosciuto non è nemmeno punibile con la morte! :o |
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
Nemmeno io ci trovo nulla di male in ciò che ha fatto quel tizio. Detto questo comunque mi complimento con lo stile di scrittura di Noi, mi è piaciuto troppo ^^ |
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
ma a te quando ti trovi un posto dove stare da solo in santa pace, e arriva qualcuno e ti rovina l'oasi di calma faticosamente ritagliata, non ti girano le palle? non mi sembra difficile da comprendere come fastidio |
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Visto che a un tavolo di solito ci si mangia, ripeto, chiedere il permesso di sedersi non è un così grande eccesso di buona educazione, a mio parere...
|
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Re: La prossemica degli invadenti
Invece credo che sia proprio quello il nocciolo della questione.
|
Re: La prossemica degli invadenti
Punti di vista diversi allora ^^
Per me se il fastidio è quello che un estraneo sia seduto di fronte a me, come se stesse invadendo il mio spazio, se prima mi avesse chiesto il permesso o meno, non mi sarebbe cambiato granchè. |
Re: La prossemica degli invadenti
Gli invadenti? Li ignoro del tutto, se li vedo li evito come l'aids, se mi parlano rispondo ''NO'' e mi allontano, se fanno i simpatici nel gruppo cerco una scusa qualsiasi per uscire dal gruppo, sono un cancro e vanno castrati mentalmente.
|
Re: La prossemica degli invadenti
Beh, giuridicamente parlando trovandosi in uno spazio pubblico aveva tutto il diritto di sedersi, e chiedere il permesso è inutile un po' come quando vai a casa di qualcuno o in un posto in cui devi restare per forza e uno ti chiede se ti dà fastidio se fuma (e che vuoi che risponda? Sei in casa tua!). Però non è come alla mensa dove per mangiare ti devi per forza sedere a un tavolo se non c'è posto, io ero in un parco semivuoto per godermi un po' di tranquillità in un tavolino appartato, e questa persona arriva e si piazza a pochi cm dalla mia faccia in modo che non posso evitare di guardarla, e ci resta per un'ora interminabile: penso che anche molti estroversi si sarebbero sentiti indispettiti o per lo meno si sarebbero sorpresi del comportamento anomalo.
Io ho sempre paura di disturbare gli altri, che spesso invece mi impongono la loro fisicità sfarfallando spensierati come elefanti in una cristalleria. Questo caso in particolare non era ovviamente niente di grave, ma sommandosi a decine e decine di episodi in cui mi tocca subire... :moltoarrabbiato: Io la considero violenza passiva, come uno che fuma all'aperto: in teoria lo può fare senza infrangere alcuna legge perché è uno spazio aperto, ma in pratica ti obbliga a spostarti. Come il mobbing, come i vicini rumorosi: in teoria nessuno ti manda via dal tuo lavoro/alloggio, ma in pratica ti obbligano ad andar via se vuoi stare in pace. Nei paesi anglosassoni ho riscontrato più discrezione e rispetto dello spazio altrui, sia fisico che "acustico". Detto questo, in futuro vedrò di premunirmi di sgabellino pieghevole così siamo contenti tutti. |
Re: La prossemica degli invadenti
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 23:51. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.