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La mia storia
Ciao a tutti, sono un ragazzo del sud, e come detto nella richiesta di iscrizione ho quasi 27 anni..
Sono sempre stato una persona piuttosto riservata e timida.. Entrato alle elementari.. la legge della natura dice che viene subito individuato l'elemento più debole del gruppo, che ovviamente ero io.. quindi il solito trattamento di routine, oltre ad uno scarso rendimento scolastico.. Superate le elementari con gioia mi apprestavo ad entrare nelle scuole medie.. vuoi per l'ambiente diverso vuoi per insegnati diversi il mio rendimento scolastico aumentò considerevolmente, tuttavia il mio rapporto con gli altri non era migliorato molto.. nello stesso periodo comincia il mio isolamento.. Arrivo alle superiori e le cose si fanno ancora più complesse dove a fronte di un discreto rendimento scolastico, il mio isolamento mi portò a non uscire di casa se non per le solite commissioni, il mio rapporto con gli altri compagni era inesistente eccetto ovviamente le varie prese per il culo, e soprusi vari.. verso gli ultimi anni di superiori comincio a soffrire delle mie prime crisi depressive.. Finite le superiori decido di andare in università.. con scarsi risultati.. in questo periodo ho un peggioramento del mio stato psico fisico, la mia autostima diminuisce sempre di più, e comincio ad ingrassare (anche se sono sempre stato piuttosto robusto) fino ad arrivare a circa 120 chili.. e la comparsa di una dermatite seborroica per via dello stress. Dopo un paio d'anni e poche materie in tasca, decido di abbandonare gli studi.. con il dispiacere dei miei (ci sarebbe da parlare a parte di questo, merita un post a parte) in famiglia i miei cugini sono quasi tutti in qualche modo realizzati.. tra ingegneri, artigiani, e militari... vi lascio immaginare il disagio. Comincia così il mio ingresso nel mondo del lavoro.. il mio primo lavoro non dura molto, dopo di che passo da un lavoro saltuario all'altro (alcuni anche buoni) tuttavia mi sono sempre contraddistinto nell'essere goffo e sbadato cosa che ovviamente non mi ha aiutato.. in questo periodo la mia depressione aumenta come anche alcuni disturbi somatici quali la suddetta dermatite e alcuni disturbi al colon... oltre ad arrivare al peso di 130 chili ( fortunatamente ne ho persi circa 30 negli ultimi 4 mesi) Attualmente sono ingaggiato come operaio (per un'altra settimana, poi dovrò cercarmi un altro lavoro) e sono ricaduto in una delle crisi peggiori che io abbia mai avuto.. recentemente mi alzavo la mattina e andavo a lavoro con le lacrime agli occhi.. una mia collega si accorge del mio umore da funerale e mi chiede cosa ho.. allora io non c'è la faccio più e mi sfogo in lacrime.. e lei mi consiglia di visitare un consultorio, rivelandomi che anche lei ha avuto crisi depressive e che ha trovato un supporto in queste strutture.. mi son sentito meglio dopo averle confidato queste cose.. e per questo che ho deciso di scrivere qui per raccontare un po la mia patetica vita Ho quasi 30 anni è non ho concluso niente, la mia vita sociale è inesistente, 0 contatti con le ragazze per via della mia insicurezza cronica e del mio aspetto... sono completamente solo e non so con chi parlare, immagino il mio futuro(?) è mi viene l'ansia, la mia insicurezza mi ha portato ad un punto che ho il terrore di mandare persino un curriculum, e quelli che invio arrivo a sperare di non essere scelto, per via della paura che mi assale.. ho perfino paura di guidare.. in definitiva mi sento stupido ed inutile quasi a confermare quello che la gente ha sempre detto e pensato di me... le notti insonni ormai sono la norma.. non so come uscirne sono disperato e sempre più spesso penso al suicidio come unica alternativa ad una vita di sofferenza e di solitudine.. io non c'è la faccio ad affrontare tutto questo da solo. per il momento è tutto anche se avrei tante altre cose da dire :miodio: |
Re: La mia storia
Inutile dire che molti in questo forum possono capirti, almeno da esterni alla tua storia...
Nonostante tutto cerca di non abbatterti... :consolare: Le cose possono cambiare per te, ma ci vorrà del tempo e tanta forza, purtroppo problemi del genere non si possono risolvere in poco tempo. :( Ne so qualcosa. |
Re: La mia storia
io ho intenzione di provare con il consultorio, magari mi aiuta come ha aiutato la mia amica.. il problema è che in casa mia non sanno niente di tutto questo e preferirei che la cosa restasse così
è una vita che combatto da solo :piangere: |
Re: La mia storia
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Re: La mia storia
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Re: La mia storia
capisco.. che ti devo dire se non risolvo con un supporto esterno be non so proprio cosa mi possa aiutare...
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Re: La mia storia
Ascolta, non sono la persona che può dare consigli ma per esperienza personale ti dico questo: sentirai decine di persone che ti dicono "volere è potere" o idiozie del genere, gente che ti dice fai così, fai colà, devi cambiare, non devi cambiare, devi darti una mossa, devi migliorare, bla bla bla.
Amici, genitori, pisssicologi, sono tutti uguali. Io non ti dico nulla di tutto questo, ti dico solo soffri, sbronzati, spegniti una sigaretta sul muso, dai le craniate sul muro, insomma, scarica la tensione come ti pare, ma evita in qualsiasi modo di ricorrere al suicidio. Il mio non è un discorso paternale da rispetto per la vita, lo sò benissimo che per quelli come noi la vita è una cacca: per questo te lo dico, perchè noi tutti abbiamo diritto nella vita ad almeno una piccola soddisfazione, ad un piccolo raggio di luce, magari brevissimo, ma ne abbiamo diritto. Non ti stò dicendo che guarirai, che andrà tutto per il verso giusto, che le cose miglioreranno, ti dico solo NON pensare seriamente al suicidio. Te lo dice uno che ci pensa da 30 anni. Prendi uno straccio imbevuto d'acqua, arrotolalo, mettitelo in bocca e stringi i denti: per un anno, due anni, 10 anni, non importa quanto, stringi sti cazzo di denti, tocca allacciare le cinture, perchè con sti cervelli andiamo alla velocità della luce, stringi i denti, ingoia la merda, ma non suicidarti, perchè c'è la possibilità, ed è reale, che in futuro tu possa avere, anche solo per un minuto, un ora, un giorno, un raggio di luce in pieno volto, allora i tuoi polmoni torneranno a respirare l'ossigeno come te ne eri perfino dimenticato. Stringere i denti, è tutto uno schifo, lo sappiamo, ma tocca resistere per vedere cosa c'è dopo, per avere quello che ci meritiamo: saremmo sempre depressi, scontenti, aspiranti suicidi, ma almeno avremo avuto la possibilità di rilasciare le mascelle serrate per qualche secondo, e sarà come un miracolo. Alla fine è questo il significato della felicità sulla terra: riuscire a far emergere la testa dal mare cacca e respirare ossigeno per qualche secondo, nel girone infernale di dantesca memoria. Resistete ragazzi!!!! |
Re: La mia storia
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Re: La mia storia
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Sono solo quanto te, fidati. Ti dico solo di fare qualsiasi cosa per sfogarti pur di evitare di metterlo in pratica, chessò inizia a farti i tagli sulle braccia (dai che scherzo!!! :mrgreen:) ma non farlo. Non sei l'unico a stare così, siamo tutti nella stessa cacca, credimi, devi soltanto farti forza e resistere; non ti dico ne di cambiare, ne di fare A ne di fare B, ne di uscire da solo ne di andare in terapia, non ti dico di fare nulla, inerzia totale, lascia che siano gli eventi a trasportati dove il tuo destino vuole. Ti dico solo stringi i denti più che puoi. Fatti sanguinare le gengive, ma stringi i denti. |
Re: La mia storia
capisco.. :(
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Re: La mia storia
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Re: La mia storia
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Tutto ha un motivo di essere, la nostra sofferenza compresa. Il "volere è potere" esiste solo a casa di quelli che non hanno mai avuto un problema, o di quelli che i problemi li hanno avuti ma li hanno superati; è come con la tossicodipendenza, chi non ci è mai entrato ti dice "i tossici sono dei deboli", chi ci esce ti dice "devi darti una mossa, devi uscirne, è facile" ma poi c'è chi ci muore, ed evidentemente non è riuscito ad uscirne perchè non ne aveva la forza mentale. Non tutti hanno la stessa testa. I bambini muoiono di fame in Africa, la gente crepa di tumore, saltano le centrali in Giappone: "volere è potere"? E de che? Nessuno di loro ha scelto la propria fine. DESTINO. |
Re: La mia storia
ciao sato, io sono una siciliana ormai trasferita in veneto. Io ci pensavo spesso quando stavo al mio paese e ci penso tutt'ora anche se sto in questo paese così diverso e ma non tanto milgiore dell'altro. Stringere i denti, sbattere contro i muri, prendersi a schaiffi,.....sì, qualsiasi cosa pur di restare con la possibilità che esista anche per noi un attimo di gioia. Sì, anche tu sei nella nostra stessa barca e navigheremo tutti insieme verso un'alba radiosa e bellissima. :D
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Re: La mia storia
quindi vivere di speranza.. soffrire in attesa di un qualche cambiamento... sono perplesso..
comunque in merito ai miei pensieri suicidi.. si è vero ci penso spesso ma so benissimo di non avere le palle (scusate il termine) per farlo, alla fine credo di non essere buono neanche per questo... |
Re: La mia storia
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E' quello che ho sempre detto quando ho letto le opinioni di chi crede al "volere è potere" o di chi pensa che i tossicodipendenti siano dei deboli. Ciò non toglie che l'impegno personale abbia una sua importanza, ovviamente. |
Re: La mia storia
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Comunque tieni duro! :) Quote:
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Re: La mia storia
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Re: La mia storia
beh fa il paio col tuo avatar |
Re: La mia storia
chi visse di speranza morì disperato!!!! qui servono le maniere forti per sopravvivere in questo schifo di paese di merda!!!! Pulizia etnica!!!!! a cominciare dai camorristi mafiosi etc etc!!!!! poi i politici a seguire!!!!
p.s. se mi fornite artiglieria pesante e mi date il vostro benestare non vedendomi come un assassino ma un giustiziere come dice Silvio Ghe pensi mi!!!! |
Re: La mia storia
dovevamo comprarci gli Scud da Gheddafi e lanciarli sulla Napolitania.
anzi no meglio gli Iskander. un altro topic finito nell'anarchia |
Re: La mia storia
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Re: La mia storia
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Re: La mia storia
non preoccuparti:la vita è una merda,però finisce presto
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Re: La mia storia
proverò a seguire i vostri consigli...
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Re: La mia storia
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Questa è la visione di una persona che non capisce di cosa stiamo parlando. Vai a dirlo alla gente in chemioterapia che tutti soffrono, vallo a dire a chi muore di fame in africa, a chi gli piomba una moto in macchina che andava contromano, a chi nasce disabile...diglielo a loro che tutti hanno i problemi e che tutti soffrono... non c'è hobby per il quale valga la vena vivere, non c'è passione, non c'è piacere: c'è solo una cosa, se stessi! bisogna sopravvivere solo nella speranza che un domani Dio ci conceda anche solo una carezza o un bacio, il resto è fuffa, come la terapia, gli psicofarmaci, gli psichiatri, la palestra, gli hobby, chi dà consigli, chi critica. C'è un unico motivo per non ammazzarsi: sperare di poter essere sereni anche per un solo secondo nella vita, tutto qui. ma perfavore, che ipocrisia. |
Re: La mia storia
la nostra è una punizione che la natura ci dà perchè serva da esempio al resto della specie.
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Re: La mia storia
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l'esempio non lo recepisce nessuno, perchè per la gran parte della gente noi siamo solo "causa del nostro male" o "persone che alla fine non vogliono guarire". non auguro loro nemmeno 20 minuti dell'inferno della mia depressione, perchè sò che durerebbero 20 secondi prima di impazzire. |
Re: La mia storia
boh,ormai siamo spacciati,crisi depressive dalla mattina allw 14.00 e insonnia .
spero in un cecchino benevolo che ponga fine alla mia fallita esistenza |
Re: La mia storia
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stringere i denti, come in guerra!!!!!!!! |
Re: La mia storia
ciao sato ho letto con mlt interesse la tua storia, e ammetto che spesso la mattina quando vado a lavoro anch'io delle volte ho come dei piccoli stati d'ansia, però, sai io come lavoro insegno in una struttura per ragazzi con disabilità gravi, come l'esser costretti alla sedia a rotelle, difficoltà anche nell'esprimersi, e per di più sono anche persone i cui familiari non vedono l'ora di mandarli al centro dove lavoro( con uno stipendio da fame vedi a quanto poi ti serve una laurea:ridacchiare:) ) e di conseguenza prima di scendere dalla macchina e aprire quella porta dove starò per le 3 ore della mia mattinata devo per forza trovare la forsa di mostrare un'aria totalmente diversa da quella interiore. Forse mi sto troppo dilungando scusami.
Sato pensa che nella vita devi affrontare a testa alta tutto ciò che di difficile ti si presenta come l'università, la mancanza di una persona accanto, un lavoro poco soddisfacente e se capita di sembrare un pò imbranato allora devi far finta che l'hai fatto apposta perchè, spesso chi ti si presenta davanti non sempre sono persone capaci di capire, la maggior parte delle volte fanno solo finta per pura ed insana curiosità così da sentirsi meglio loro stessi, io da questa mia considerazione non dò mai spazio a sfoghi personali e trattengo tutto dentro di me, per lo sfogo datti a qualche hobby o passatempo io ne ho così tanti che ormai hanno riempito ogni buco del mio tempo libero così da non pensare molto alla mia condizione di parziali solitudine. Al consultorio: c'è stato un periodo delle mia vita in cui ci sono andato ma non è servito a molto si tratta di psicologi che hanno beccato una sedia da scaldare, devi andare da un/a specialista io l'ho fatto per quasi un'anno una vera terapeuta la quale mi ha lasciato dentro un'ottimo ricordo e una buona visione di me stesso ( purtroppo allora non me la potevo permettere 30 euro a settimana più 20 di benzina per andare e tornare dal suo studio:( ). Ciò che mi ha insegnato è: impara ad usare la macchina solo quando serve veramente e usa più che puoi i mezzi pubbilici e cammina spesso tra la gente, credevo fosse una mezza cavolata e invece ho scoperto che aiuta tantissimo a superare l'agorafobia, e da una forte sicurezza su se stessi perchè in macchina è come un piccolo rifugio invece a piedi fai peso solo su te stesso. Stai il meno possibile a casa e approfitta degli inviti da parte di amici o colleghi anche i più strampalati, così avrai qualcosa da rivedere nella tua mente e qualcosa da raccontare. E sopratutto....ricomincia a studiare avevo 28 anni e in 6 anni sono riuscito a finire il corso di laurea infischiandomene di ciò che pensavano amici e parenti dicendo che a 28anni è tardi, non è mai tardi per inseguire un sogno. Concludendo m'insegnò di cercare tra le mie paure un desiderio e di volerlo a tutti costi allora capìì che volevo la laurea e così ho fatto e alla faccia di chi non avrebbe mai scommesso un centesimo su di me io ho preso una laurea quadriennale anche se pluritrentenne. Da due anni ho lo stesso lavoro e riesco ad entrare ed uscire sorridendo da quel posto. Certo detto così è facile ma la vita bisogna costruirsela come una piccola casa mattone per mattone e non nascondo che anche per me capita spesso che mi crolli un muretto addosso ma....ricomincio e provo a capire come posso aggirare il problema. |
Re: La mia storia
ciao io non sono proprio nella tua situazione ma per la parte relativa all'insicurezza ti capisco. Cmq provaci ad andare al consultorio, è molto difficile superare una situazione del genere se si è completamente soli.
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Re: La mia storia
Benvenuto :)
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Re: La mia storia
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Re: La mia storia
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Non dar peso ai consigli degli altri, sopratutto a quelli degli estroversi, sono solo dei poveracci che si divertono a mangiarsi le carogne. Non arriviamo noi a capire bene cosa fare che ci siamo immersi nella cacca, figurati uno che non ha mai avuto certe esperienze. |
Re: La mia storia
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Re: La mia storia
fondiamo la religione del meteorite benigno:si basa sulla venuta di un meteorite che colpirà in testa solo gli sfigati
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Re: La mia storia
qualcuno quì ha reso il mo pensiero in modo mooolto più chiaro e completo i regala consigli sono coloro che a lavoro si sentono 3 metri sopra il celo se vedono te che stai un pò giù io lo ammetto apertamente ci sono state mattinate in cui colleghe di lavoro si sono accorte che ero giù per i fatti miei o cmq preso da un senso di tristezza queste ti si avvicinano e regalano consigli facendo mille domande ma lo fanno non tanto per te ma per se stessi così hanno qualcosa da raccontare a casa ai parenti e anche qualcosa per dire io sto meglio di lui.
E' una realtà cruda e triste ma VERA |
Re: La mia storia
inanzitutto mi preme esprimere tutto il mio dispiacere per il vissuto dell'autore del 3d, in parte ho provato sulla mia pelle quello che hai passato tu... mi dispiace, alla cattiveria umana non c è mai fine :piangere:
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Poi come qualcun altro ha asserito ci sono i falsi compassionevoli... che non cercano altro che strapparti di bocca i tuoi problemi camuffandosi per i buonisti di turno, e appena ti volti sono pronti a sputtanarti o nelle migliori delle ipotesi racontare semplicemente la tua storia in famiglia tanto per avere un argomento di cui sparlare. Poi c è un altra razza che fa schifo ugualmente che da consigli e ti riempie la testa di un mucchio di cose (anche per i motivi sopracitati) ma che poi nel momento in cui prendi parola tu, e gli mostri il tuo punto di vista e lo ravvedi di qualcosa di sbagliato in lui o gli dai un semplice consiglio... non sono piu disposti a continuare la discussione. E quindi? non ci fidiamo piu di nessuno? boh non lo so, io personalmente non mi fido neanche di mia madre... buona parte della mia sfera privata credo che nn riuscirei neanche a confessarla alla donna che un giorno amerò veramente per il timore di un tradimento (inteso ideologico). Certo è che tenersi le cose dentro non ha mai fatto bene a nessuno... personalemte cerco di scaricare la tensione come posso... e anche confidandomi con Dio... anche se capisco bene che qualcuno non è disposto a crederci. |
Re: La mia storia
Innanzitutto mi scuso per l'autore del topic (presentazione vecchia che mi sono perso), gli do il benvenuto anche se con un mese di ritardo e gli esprimo la mia più sentita solidarietà per tutti i problemi che ha attraversato...
Relativamente a quanto sopra scritto beh... D'accordissimo sulla necessità di dover cercare di ridurre ai minimi termini le confidenze al prossimo ma nonostante questo un minimo di apertura confidenziale verso persone comunque "ben" (metto le virgolette perchè spesso ci si sbaglia) selezionate per me è necessaria... A casa i miei banalizzano allegramente i miei problemi di solitudine arrivando addirittura ad etichettarle come "fantasie di un malato di mente" e questo da sempre... Al lavoro (sono a contatto continuo con la gente) soprattutto e al di fuori quando interagisco con il prossimo sono costretto ad indossare una maschera che cerco disperatamente di non far cadere... Compagne zero naturalmente (sono brutto, timido e povero in canna non mi prendono proprio in considerazione come uomo) e dallo psicologo non ci posso andare (i miei non lo accetterebbero).. In questa situazione ditemi.... Come è possibile riuscire a tenersi tutto dentro? A parte questo Forum sono costretto a fidarmi degli amici (e di una soloamica a cui voglio strabene) non posso fare diversamente.... Mi è già capitato in passato di essere brutalmente tradito ed ho sofferto tantissimo ma nonostante questo non essendo un cyborg sono costretto a cercare spesso lo sfogo.... |
Re: La mia storia
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