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Gufetto 14-06-2011 22:37

In un'anonima serata di metà giugno...
 
Ultimamente sto facendo dei pensieri piuttosto brutti. D'altronde non può essere diversamente: mi trovo a 27 anni, mi guardo allo specchio e vedo un fallito dalla faccia stanca, un 80enne nel corpo di un 27enne. Quasi una tortura aspettare la morte sapendo che dovrò aspettare chissà quanto.
Sì perché io a 27 anni ho già realizzato che la mia vita non ha più senso di proseguire, non ne ha mai avuto graché, ma adesso ho realizzato che ciò che mi riserva il futuro è solo rotture di palle, frustrazioni, paure, abbandoni e solitudini.
Da quando sono nato vivo in questo buco assieme a dei rompiballe di familiari dai quali forse non mi staccherò mai, non avendo abbastanza spinta emotiva e morale per poterlo fare, oltre alla possibilità economica. Mio padre mi rompe le palle, mi tatta come un domestico filippino..non è mio padre, è una specie di giudice che decide della mia vita, dei miei umori...i miei sono separati dal 2004 e mi sono sentito per anni figlio di uno sbaglio, di un qualcosa che non andava fatto..pensavo che i fosse passata tale idea ma a pensarci bene è valida ancora oggi.

Sono da 2 anni senza lavoro e non so in che cazzo di buco finirò, ad accumulare stress e frustrazioni come tutti...sono incapace di dare una direzione alla mia vita, di fare delle scelte, sono un burattino nelle mani degli altri.
Non ho mai avuto nessun tipo di legame con nessuno, se non semplice conoscenza in ambito lavorativo, al massimo. Per il resto, tutte le mie frustrazioni, le mie paure, i miei problemi, i miei pensieri, li ho sempre somatizzati, non avendo mai incontrato nessuno a cui interessante un briciolo di quello che sono. Agli occhi della gente, se parli dei tuoi problemi, sei solo un piangina che vuole essere compatito. Ed io somatizzavo.
Sento di non poter guarire mai, non so, è come se nemmeno lo volessi...sto subendo pure una sorta di regressione, lenta e apparentemente inesorabile..piano piano sto tornando ai livelli di un bimbo di 5 anni, senza avere il cervello plasmabile di un bimbo di 5 anni, come fossi drogato e i miei neuroni si buciassero uno dopo l'altro. Non capisco più niente, sono perennemente confuso e mentre i miei coetanei stanno a laurearsi io dovrei tornare all'asilo.

Io non so più se ha senso proseguire oltre, ma sono sempre più sicuro che no, non ha senso. Non voglio affrontare il futuro che mi si prospetta...per cosa, poi? Una vita di continue inculate, agli ordini di un padre aguzzino, finché c'è e poi sarà anche peggio, senza amici, fidanzate, riconoscimenti individuali, niente di niente.
La mia vita deve cessare. La ritengo superflua a prescindere da qualsiasi cosa faccia. Proprio non reggo più niente, non sopporto più nulla né niente mi regala emozioni, speranze, un qualcosa...tutto è piatto, tutto è vuoto, tutto è uguale, tutto fù. Mi guardo allo specchio e vedo quantitativo biologico, mi guardo indietro e non c'è niente, niente che lascerò una volta morto, nessuno che mi abbia conosciuto, un segno, un qualcosa di me...niente.
Sono stufo di osservare le vite degli altri, vederle lontane anni luce dalla mia, sentirmi una specie di alieno...chi me lo fa fare di andare avanti? Non immagino un'altra persona che meriti di morire più di me..e la cosa pare non farmi né caldo né freddo.

Medea 14-06-2011 23:03

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Pur non conoscendoti, ti capisco perfettamente... è una sensazione che provo anch'io, quella di star dietro ad un vetro a guardare il tempo che passa, la felicità tutt'intorno ma mai abbastanza vicina a noi... quella di sentirsi vecchi, persone vissute prive di qualsiasi speranza... ad aspettare... con la consapevolezza di non aver fatto nulla a questo mondo, totalmente inutili...
Purtroppo non sono abbastanza ottimista per poterti confortare, però "chi me lo fa fare di andare avanti?" Nessuno, solo tu puoi decidere di andare avanti e ti consiglio di farlo perché non sai che può capitarti domani... e non intendo un miracolo del tipo Megan Fox bussa alla tua porta e ti si butta addosso, intendo che può succedere qualsiasi cosa dentro di te, puoi svegliarti domani e capire di star vedendo il mondo dalla prospettiva sbagliata, puoi svegliarti e riprendere in mano un vecchio hobby abbandonato per chissà quale motivo... può succedere domani, fra una settimana, un mese... se non per altro io resisto per la curiosità di quello che può succedere... ;)

Angus 14-06-2011 23:11

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
a volte quando mi sento giù rileggo questa: http://www.fobiasociale.com/la-mia-v...completa-7941/

e torna un po' di speranza :-)

Aurora Borealis 14-06-2011 23:13

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
la mia non è una depressione cronica, ma qualche mese fa mi sentivo esattamente come te, tutto vuoto e sensa più aclun senso, non meritavo di vivere che razza di vita era quella, sono arrivato ad idealizzare l'omicidio della mia famiglia e poi il mio, stavo davvero male ed ero divorato dai sensi di colpa e le idee ossessive, ma poi con il tempo e l'aiuto di una persona sono riuscito a riacquistare una visione più positiva della vita, è vero non ne vale la pena di vivere così quando già ci si sente vuoti non posso darti torto è come essere già morti, ma non si sa mai che un giorno non trovi una persona amica pronta a tenderti la mano, questa è la mia esperienza...

Wasted Life 14-06-2011 23:45

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Gufetto anche se sei in una situazione difficilissima non devi mollare,purtroppo anche io soffro di depressione e so come ci si sente ...però non voglio darla vinta a questa vita,forse anche per persone come noi può esserci un futuro sereno,forse possiamo cambiare o possiamo trovare qualcosa/uno per cui valga la pena andare avanti...

Susy 14-06-2011 23:52

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Io la farei finita se avessi la certezza di non reincarnarmi, tipo suino in allevamento alla Rovagnati.:sad:

criptico 14-06-2011 23:56

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
-------------------

lowman's 15-06-2011 00:08

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
La mia vita è uno schifo, io sono un patetico e inetto essere umano, e ti giuro mi faccio pena da solo, ho pensieri suicidi quasi tutti i giorni, non come punizione per quel che sono, ma in senso liberatorio...anche io come te somatizzo tutto e dentro sto corrodendo... eppure qualche sera fa ho vissuto un'esperienza che mi ha portato vicino alla morte, sai quei momenti tipici in cui ti vedi passare la vita davanti agli occhi...bene, mai come quella sera ho capito quanto ci tenessi a vivere nonostante lo schifo di tutti i giorni.

Come ha detto Aurora un bel giorno potrebbe capitarti qualcosa o qualcuno che ti fa cambiare idea sulla vita e sul modo di vedere le cose..e forse questo il premio che spetta a chi dimostra di saper resistere nonostante i propri guai?

La vita a noi ci ha posto sfide peggiori e più pesanti di altri fortunati esseri umani, e come in un videogioco a livelli, secondo me vince chi riesce ad arrivare fino in fondo, anche, per dire, senza una gamba o un piede, ma secondo me è nel vivere tutta la vita, nonostante le difficoltà, che si realizza la dignità di un essere umano.

Come dice un detto giapponese:
"La vittoria appartiene a chi resiste un quarto d'ora di più."



Aggiungo: magari le dicesse qualcuno a me queste parole.

Fallitoperenne 15-06-2011 10:04

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
gufetto,guarda che la tua vita non è poi peggiore della mia.io ogni mattina mi sveglio col pensiero di ammazzarmi per via del fatto di non essermi iscritto in tempo all'università ma dopo 5 anni e la vivo con un'ansia assurda.per quanto riguarda il lavoro,dovremmo fare come scritto in un post:chi sa qualcosa,condivida.per caso nel forum c'è una sezione "annunci di lavoro"?.se non c'è la si potrebbe creare.quanto al padre che ordina:beh io non sto nelle tue condizioni,sono figlio unico e tutto sommato ho una relativa libertà,tuttavia voglio andarmene quanto prima da casa,perchè poi certe cose avranno conseguenze nel futuro.non sei il solo in questa condizione eh

Fallitoperenne 15-06-2011 10:10

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
aggiungo che poi parlando con gli altri ti rendi conto di come certe cose che tu pensi reali invece siano solamente fittizie:io la vedo così.o meglio,ho imparato a vederle così dopo alcuni fatti.non ha senso mettersi ansia addosso,se proprio dovrò ammazzarmi lo farò in maniera calma,ma non ha proprio senso vivere con l'ansia.e te lo dice uno che in pratica è arrivato pure al punto di non ridere perchè un fallito non dovrebbe ridere,almeno secondo i miei schemi mentali.devi rompere questi blocchi che hai,ma ti avverto,farà molto male perchè tenteranno di sopravvivere.nel mio caso ormai io credo siano fondamentalmente residui delle aspettative dell'età infantile che si sono nascosti per bene nell'inconscio.non c'è altro da fare che tirarli fuori ed eliminarli uno a uno.o almeno provarci

e aggiungo:nemmeno io saprò in che buco andrò.per ora sto studiando chimica.ho iniziato a 23 anni.sono quasi in corso (cioè lo sono ma non sono certo di laurearmi per la triennale nei tre anni esatti,forse invece di tre anni,tre anni e due mesi o tre mesi per via del tirocinio che si dovrà fare) e non ti dico come ho perso tempo per dare retta alle mie crisi depressive.metà giornate perse a pensare al suicidio e a se avessi fatto più o meno la scelta giusta.ti dirò:non serve a niente rimuginare,ciascuno ha una sua vita,tu dici di non riuscire a trovare lavoro e non sei l'unico nella tua condizione.ho un telefonino:nessuno mi ha mai chiamato prima di una settimana fa,ma quando ero proprio nella condizione giusta di ammazzarmi una persona mi chiamò e mi disse chiaro e tondo che non valeva la pena ammazzarsi.tu ti trovi in Toscana,ora la Toscana non è la Campania e quindi potresti trovare lavoro nel settore alberghiero per l'estate.una mia amica l'avevano chiamata da Milano Marittima per lavorare come animatrice per 1200 euro al mese vitto e alloggio pagati.non disperare!ora va,cammina come un pazzo e dì "io ce la farò",anche se poi subito dopo ti deprimerai.almeno però per un momento sei stato felice

LatrinLover 15-06-2011 10:40

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
ragazzi miei pure io sulla stessa barca di depressione e di anni ne ho 31 quasi ma se continuate a torturarvi con questo loop infinito di sensi di colpa allora veramente siamo finiti, i segnali dall'esterno non arrivano??? bene allora creiamoli noi, se ognuno continua ad essere egoista anche nel malessere è dura uscirne fuori, condividiamo invece che pensare sempre e solo a noi stessi, la via della salvezza è quella..........ciao

francesco0 15-06-2011 11:55

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Anche io ne ho 31 fra 2 mesi 32 fra 1 anno 33 fra 10 anni 41 fra 20 anni 51 fra 40 71 fra 60 non ci sarò più ....

non lavoro non ho ragazza ne amici cosa mi resta da fare imparare a contare i giorni che mi restano nell'attesa che succeda qualcosa ... cosa ? non lo so

purtroppo non sono l'obbelicolo del mondo e mi dovrò arrangiare da solo

Martello 15-06-2011 16:33

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Quote:

Originariamente inviata da Gufetto (Messaggio 545513)
Ultimamente sto facendo dei pensieri piuttosto brutti. D'altronde non può essere diversamente: mi trovo a 27 anni, mi guardo allo specchio e vedo un fallito dalla faccia stanca, un 80enne nel corpo di un 27enne. Quasi una tortura aspettare la morte sapendo che dovrò aspettare chissà quanto.
Sì perché io a 27 anni ho già realizzato che la mia vita non ha più senso di proseguire, non ne ha mai avuto graché, ma adesso ho realizzato che ciò che mi riserva il futuro è solo rotture di palle, frustrazioni, paure, abbandoni e solitudini.
Da quando sono nato vivo in questo buco assieme a dei rompiballe di familiari dai quali forse non mi staccherò mai, non avendo abbastanza spinta emotiva e morale per poterlo fare, oltre alla possibilità economica. Mio padre mi rompe le palle, mi tatta come un domestico filippino..non è mio padre, è una specie di giudice che decide della mia vita, dei miei umori...i miei sono separati dal 2004 e mi sono sentito per anni figlio di uno sbaglio, di un qualcosa che non andava fatto..pensavo che i fosse passata tale idea ma a pensarci bene è valida ancora oggi.

Sono da 2 anni senza lavoro e non so in che cazzo di buco finirò, ad accumulare stress e frustrazioni come tutti...sono incapace di dare una direzione alla mia vita, di fare delle scelte, sono un burattino nelle mani degli altri.
Non ho mai avuto nessun tipo di legame con nessuno, se non semplice conoscenza in ambito lavorativo, al massimo. Per il resto, tutte le mie frustrazioni, le mie paure, i miei problemi, i miei pensieri, li ho sempre somatizzati, non avendo mai incontrato nessuno a cui interessante un briciolo di quello che sono. Agli occhi della gente, se parli dei tuoi problemi, sei solo un piangina che vuole essere compatito. Ed io somatizzavo.
Sento di non poter guarire mai, non so, è come se nemmeno lo volessi...sto subendo pure una sorta di regressione, lenta e apparentemente inesorabile..piano piano sto tornando ai livelli di un bimbo di 5 anni, senza avere il cervello plasmabile di un bimbo di 5 anni, come fossi drogato e i miei neuroni si buciassero uno dopo l'altro. Non capisco più niente, sono perennemente confuso e mentre i miei coetanei stanno a laurearsi io dovrei tornare all'asilo.

Io non so più se ha senso proseguire oltre, ma sono sempre più sicuro che no, non ha senso. Non voglio affrontare il futuro che mi si prospetta...per cosa, poi? Una vita di continue inculate, agli ordini di un padre aguzzino, finché c'è e poi sarà anche peggio, senza amici, fidanzate, riconoscimenti individuali, niente di niente.
La mia vita deve cessare. La ritengo superflua a prescindere da qualsiasi cosa faccia. Proprio non reggo più niente, non sopporto più nulla né niente mi regala emozioni, speranze, un qualcosa...tutto è piatto, tutto è vuoto, tutto è uguale, tutto fù. Mi guardo allo specchio e vedo quantitativo biologico, mi guardo indietro e non c'è niente, niente che lascerò una volta morto, nessuno che mi abbia conosciuto, un segno, un qualcosa di me...niente.
Sono stufo di osservare le vite degli altri, vederle lontane anni luce dalla mia, sentirmi una specie di alieno...chi me lo fa fare di andare avanti? Non immagino un'altra persona che meriti di morire più di me..e la cosa pare non farmi né caldo né freddo.

Ohi, non voglio sentirti dire frasi come ''la mia vita deve cessare'' capito? Non hai vissuto le gioie della vita e ci rinunci, il problema è tuo padre, bene parlagli francamente, fai un casino tale che ti senta Zeus dal monte Olimpo, se non ti ascolta, e ti maltratta, menagli, non essere succube, se non ti va di menarlo, denuncialo, fai tutto tranne che stare fermo, ripeto, smuovi le acque, se tuo padre è un aguzzino non devi pensare a quello che verrà dopo, devi pensare solo ad avere rispetto di te stesso e fare in modo che la smetta, questo è il punto di inizio mi sembra dal tuo thread, inoltre non è detto che la vita debba avere una direzione, la vita non è una linea retta a prescindere, comunque, risolvi questo problema con tuo padre, un passo alla volta.

Mal Di Vivere 15-06-2011 23:19

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
ma nn avevi fatto dei colloqui?
ancora senza lavoro?

fabius 16-06-2011 00:47

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Quote:

Originariamente inviata da Martello (Messaggio 545820)
Ohi, non voglio sentirti dire frasi come ''la mia vita deve cessare'' capito?

Quotissimo!

Qui siamo in tanti ad avere brutti pensieri, io ad essere sincero anche nei momenti peggiori, penso a sta cosa del suicidio (non a farlo, solo al fatto in se) e mi ripeto che per quanto possa andare di merda non lo farò mai..

E purtroppo, parlo da pessimista dichiarato, sono quasi convinto che nella situazione in cui ci troviamo vediamo tutto ma dico tutto negativo, e spesso e volentieri per colpa della nostra negatività ci facciamo scappare tante occasioni che potrebbero risollevarci..

Purtroppo i cambiamenti spaventano sempre, ma a volte sarebbero necessari per poter dare una svolta positiva a questa vita.. il problema è trovare il coraggio.. ma mai e poi mai bisogna cedere alla tentazione di farla finita (e soprattutto non decidere sulle sorti della famiglia, come letto qualche post fa, non lo condivido assolutamente!)

wonderlust76_return 16-06-2011 22:19

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Mi domando che sta succedendo...voglio dire, ultimamente vedo sempre più post di ragazzi giovani (25-35 anni) che ormai alzano bandiera bianca...sono alla canna del gas....me compreso!! Anche io faccio veramente fatica ad andare avanti ultimamente per vari motivi....e poi, quel che noto, è una costante: la nostra consapevolezza (o meglio, la convinzione) di essere delle nullità, di non poter essere utili a nessuno e tanto meno a sè stessi...la visione di un futuro nero come la pece che fa paura, anzi mette terrore nel vero senso della parola...allora dico, se questa piccola porzione di forum rapprenta in milionesimo della gioventù italiana....mi chiedo..questa generazione che cos'ha? perchè tanti, anzi suppongo tantissimi non riescono a ingranare? E' solo "colpa" loro, dei loro genitori....o c'è qualcosa a livello sociale che è cambiato negli ultimi 30/40 anni?? Non sarà che forse la troppa competitività, i modelli che i media ci impongono, i ritmi di vita...il fatto che siamo NUMERI e non più esseri umani in parecchi contesti (vedi agenzie interinali, aziende...solo per parlare del lavoro, ma si può applicare anche ai rapporti sociali)....tutto ciò ci ha privato di una identità?
Non sarà che tanti non tengono il passo e "scoppiano" quando realizzano che per loro (dato il loro carattere) non c'è posto in questa società?
perchè dei ragazzi di 17 anni si devono ammazzare perchè non vengono promossi all'anno successivo?
Tante domande nella testa....poche risposte, ma di sicuro c'è qualcosa che lega la depressione dei giovani d'oggi a profondi cambiamenti sociali degli ultimi anni...nessuno me lo toglie dalla testa....

fabius 16-06-2011 23:49

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Mah personalmente... di anni ne ho 33 e a parte la sociofobia progressiva che mi si è sviluppata negli ultimi anni, fino a diciamo 4 anni fa non mi facevo nemmeno per sbaglio tutte queste paranoie pensando di essere inutile, un fallito ecc...

Il fatto che su questo forum, in questo periodo, ci siano molte persone depresse appartenenti a diverse fasce di età mi fa pensare che la colpa sia del mondo in cui viviamo che, diciamocelo, non lascia proprio ben sperare, che si parli di lavoro, soldi, amicizie, o quel che si vuole tirare in mezzo.

Dopotutto lo si vede e si sente tutti i giorni.. la gente non ce la fa più, e questo senso di non riuscire ad andare avanti sta distruggendo quella stabilità che forse era piu facile trovare anni addietro..

Poi magari ci son casi come il mio che passano da una vita modestamente normale ad una dalla quale non ottengono piu nemmeno un segno positivo.. (anche se sono convinto che per come ci sentiamo noi, non riusciamo a percepire i segni positivi anche quando ci sono davvero)

Gufetto 24-06-2016 19:14

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
uff

Gufetto 24-06-2016 19:15

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Ho riletto questo mio post di 5 anni fa, ero più rabbioso e lucido, alcune cose sono cambiate, si sono sistemate, altre no.
Purtroppo è rimasto il solito pensiero che la mia vita è andata oltre il suo limite, nel senso che avrei voluto essere morto molti anni fa, quando ne avevo 24. Lo psic mi dice che non sono depresso, ma chi la pensa così come lo si definisce?
Forse ora sono più disilluso e meno idealista..insomma, sono nato come secondo figlio e dopo 20 anni i miei si sono separati, non ho avuto amici né un sano sviluppo dell'emotività e quindi le donne e i rapporti emotivi sono cancellate dalla mia vita..non ho NIENTE che mi faccia alzare la mattina, per quanto la mia vita sia apparentemente normale. Diciamo che non so perché vivo, non ho voglia di conoscere nessuno e nei fatti sono puro quantitativo biologico. Mi alzo, vado a lavoro, passo il tempo al pc e finita lì. La mia vita è tutta qui e sembra che non voglia che sia differente. E' veramente un incubo e sto cominciando a perdere la voglia di tuto..sarà questa botta di caldo che è arrivata...vorrei non essere mai nato...:(

occhiverdemuschio 24-06-2016 19:22

Se qualcuno vuole conoscermi di donne, io sono donna, ho 37 anni, mi scriva In pvt. Grazie! Affronteremo insieme il problema FB! In due è meglio!

occhiverdemuschio 24-06-2016 19:23

Gufetto che lavoro fai?

Crystal 24-06-2016 21:11

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Gufetto però c'è qualcosa che non mi è chiaro nel tuo discorso...
Dici, o meglio il tuo psi, dice che non sei depresso.
Ma se fai il minimo sindacale per un essere una persona lavorare, pc ecc. e dici che la tua vita non ha senso, dove lo trovi il senso per andare avanti e non deprimerti?
Vuol dire che hai perlomeno speranza...giusto? Per qualcosa che può accadere, che puoi provare a fare...
Hai interessi? Di sicuro. Vai a fondo con qualcuno di quelli. Solo così ti levi il circolo vizioso dell'apatia e ne apri uno virtuoso.

CHAD 24-06-2016 23:46

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Il 3 giugno 1997 roberto carlos segnava da 40 metri una punizione incredibile, secondo me il miglior gol nella storia del calcio

Gufetto 25-06-2016 00:10

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Incredibile, tutti da me i troll...:(
La speranza..non so, forse è più istinto..cosa dovrei sperare a 33 anni, faccio quasi parte del passato e sempre più difficilmente può cambiare qualcosa...

Ogard 25-06-2016 00:29

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Quote:

Originariamente inviata da Gufetto (Messaggio 1746256)
Incredibile, tutti da me i troll...:(
La speranza..non so, forse è più istinto..cosa dovrei sperare a 33 anni, faccio quasi parte del passato e sempre più difficilmente può cambiare qualcosa...

Mi verrebbe da fare una battuta su Gesù e su come a 33 anni abbia cambiato il mondo, ma dai... anche io a volte mi sento senza speranza per il futuro ma non credo esista un'età dove non si possa migliorare.

Gufetto 11-06-2022 12:54

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Ho per caso ritrovato questo mio post di 11 anni fa esatti e debbo dire che è cambiato poco :( L'unico cambiamento è che 3 mesi dopo avrei avuto un lavoro, adesso vivo da solo in una casa, con mio padre va un po' meglio e che forse ora ho perso un po' lo smalto ad esporre i pensieri. Persiste il pensiero che la mia vita sia superflua, il senso di confusione mentale ma perlomeno non penso più alla morte come anni fa...che non so se sia un bene o un male.
Praticamente 11 anni vuoti..come sempre...
:miodio:

Barracrudo 11-06-2022 13:14

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
E impossibile che in 11 anni non e successo niente

alex98 13-06-2022 09:07

Re: In un'anonima serata di metà giugno...
 
Quote:

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 2716900)
E impossibile che in 11 anni non e successo niente

Possibilissimo invece e io sono la prova, 9 anni di isolamento senza uscire quasi niente di casa, ho pure passato 3 anni senza mettere letteralmente i piedi fuori di casa, e da quel 15enne che ero è cambiato veramente poco, è cambiato solo mio modo di riflettere, di vedere le cose, il resto è rimasto invariato. Solo oggi a 24 anni sto imparando piano piano a vivere come una persona adulta, uscendo da l'isolamento, imparando a capire come funziona la società (per esempio come prendere una visita medica), e provando a riprendermi la vita in mano.


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