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Emotività penalizzante in sede d'esame?
Martedì ho sostenuto un esame (orale, come tanti altri finora) in cui ho preso ventotto. Fin qui nulla di strano direte, e sono d'accordo anche io perchè dopo diversi 30 ci può stare sicuramente un voto "minore" (non vuole essere un'autocelebrazione, è solo per rendere il quadro di quello che dirò in seguito).
Minore per modo di dire, non sono di quelli che piange per un 28 perchè, citazione testuale, "a casa mi puniranno" oppure "la media è compromessa":eek::laugh:. Quello che mi ha fatto un pò riflettere, e perchè no anche incazzare (in maniera non esagerata, chiariamo:thumbup:) è constatare come gente non preparatissima ma discretamente sicura nell'esposizione ed in grado di "vendersi" molto bene abbia preso il massimo o comunque un voto superiore all'effettiva preparazione, mentre magari io (ma mi risulta anche di altri con la mia stessa situazione), pur avendo studiato in maniera rigorosa e come Dio comanda, mi son ritrovato "penalizzato" perchè in certi frangenti non ho dato grande prova di sicurezza,, anche ad es. lo stesso tono di voce, poco deciso, o lo sguardo un pò timoroso, o la gestualità (molto evidente, in occasioni come le sessioni d'esame). Probabilmente quando ho preso 30 tutto questo non si è verificato o solo in misura minore, credo. Ora voi direte che sto rosicando perchè quelli hanno avuto il max ed io no...potrebbe anche essere così, non lo escludo, ma sto facendo una considerazione di carattere generale, partendo dal mio esempio, sull'ansia che si rivela controproducente anche in simili circostanze. Ho sempre avuto la sensazione che la mia ansia, la forte emotività, che puntualmente si presentano in sede d'esame (succede anche agli estroversoni, l'ho notato) mi abbiano sempre penalizzato agli occhi del/della docente, non permettendomi di rendere per quanto realmente studiato...e questo fin dalle medie e superiori. Qualcuno di voi si ritrova in quello che dico?? Si può dare l'impressione di chi ha studiato e si è impegnato ma non ha quel quid in più?? |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
Mi è successo a ogni interrogazione e ogni esame. Qualche voto in meno a causa dell'emotività a me, e qualche voto in più a uno meno preparato.
Purtroppo l'insicurezza che hai su te stesso la trasmetti al professore perché lui pensa che tu sia insicuro di quello che stai dicendo (invece, dopo quello che hai studiato, ne sai parecchio), e non collega l'insicurezza dell'atteggiamento a una caratteristica della personalità, ma alla preparazione scolastica/accademica. Che ci vuoi fare... l'unica è cercare di essere più sicuri di se stessi e non si può improvvisare. |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
E' chiaro che il carattere di una persona incide e molto sul suo modo di esporsi. Se si parla con un tono di voce dimesso e timoroso(parlo in generale, non mi riferisco a te:)) l'interlocutore(in questo caso il professore) può essere condizionato negativamente. Ad ogni modo, però, se non hai studiato è difficile prendere un buon voto solo grazie al proprio modo di esporsi.
Fortunatamente, per quanto mi riguarda, non ho mai avuto problemi in questo senso né a scuola né ora all'università, anche quando non ero troppo preparato.:yes: |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
L'ansia e l'emotività penalizzano tanto, è vero. Figurati che a volte alle superiori mi capitava di avere dei vuoti di memoria terribili in sede di verifiche scritte, eppure erano cose che il giorno prima avevo regolarmente studiato. Questo è il motivo per il quale se io non mi sento di essere abbastanza preparata, non mi presento proprio ad un esame orale. L'impreparazione mi genererebbe ancora maggiore ansia e mi bloccherebbe ancora di più. Mentre quando mi viene fatta una domanda su cui sono preparata, nonostante si noti la mia ansia (mi trema la voce e non riesco a stare ferma con le mani, per esempio) cerco comunque di gestirmi bene il discorso e i prof lo apprezzano.
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
come ti capisco :'(
Purtroppo capita anche a me, agli scritti e agli orali. Come è successo questa mattina -__- Agli scritti appena vedo che c'è qualcosa su cui ho un dubbio comincio ad andare nel pallone e non capisco più nulla. Poi arrivo a casa, riprendo in mano gli esercizi e riesco a farli. Bah L'importante è non mollare anche se la cosa è parecchio demoralizzante. |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
Lo so, il culo effettivamente può rodere.
Ma in certe circostanze (come gli esami all'università o i colloqui di lavoro) essere preparati purtroppo non basta. Ti dirò, io ho spesso assistito ad esami di gente che sapeva TUTTO e che, per ansia ed emotività, esponeva così e così: chi parlava "a macchinetta", chi intercalava troppo, chi ripeteva senza espressione. A costo di sembrare insopportabilmente fuori luogo, per me è giusto che in questi casi non si metta il trenta. E' il voto massimo ed in quanto tale dovrebbe essere il prodotto di un sacco di fattori, non solo la preparazione. Però voglio aggiungere una cosa: capisco che gli esami debbano necessariamente essere a porte aperte, per motivi burocratici eccetera. Non concepisco però quegli appelli a cui assistono duecento persone, ecco, quella mi sembra una forzatura. Soprattutto quando poi capita che uno dica una corbelleria e si debba pure sentire gli sghignazzamenti della gente dietro, eh no, questo no. |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
L'ansia da esame è una cosa da cui non sono mai riuscito a liberarmi, fin dalle Elementari. Ho sempre odiato/invidiato quelli che si presentano agli esami sorridenti. Comunque non mi sembra che abbia mai influito sul risultato.
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Molta gente più rilassata ed easy, invece, avrebbe risposto in modo diretto e perentorio, forse anche con la possibilità di sbagliare (che esiste sempre) ma la perentorietà depone sicuramente a favore....mentre io, nel timore di sbagliare, spreco anche l'occasione di ben figurare se (come succede il + delle volte) quella risposta è corretta. Che sia difficile prendere un bel voto solo per il modo di esporre se non hai studiato è verissimo; infatti nelle persone di cui parlavo comunque era sottintesa una preparazione non certo scadente ma nemmeno rigorosa ai livelli miei e di altri ragazzi....forse quel tanto che bastava per essere ferrati in materia |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Infatti alle superiori, quando capitavano queste situazioni ansiogene, stavo spesso con un compagno di classe e lui era tranquillissimo. Diciamo che riusciva a trasmettere un po' di tranquillità anche a me! Mentre tendevo ad evitare le persone che erano ansiose quanto me :D |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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La gestualità delle mani anche per me è evidente, ricordo una volta un fazzoletto strappato in mille pezzi sulla cattedra al termine di un esame (credo di averne già parlato non ricordo a che proposito:thumbup:) |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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E' un vizietto che ho anch'io, ma non solo durante gli esami purtroppo. Disintegro i fazzoletti, anche se sto camminando per strada... Lascio le tracce del mio passaggio insomma :D |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Se stavo con persone ansiose quanto me, l'ansia aumentava ancora di più! |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Senti pero non mi dire che 28 è un voto minore se no me viene la depressione .... ma ai miei tempi con un 28 ci si metteva a festeggiare a suon di canne e birra per tutta la serata ..... azz ... e capivi veramente l'importanza di quel pezzo di carta xd |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
Boh io agli esami nn reggerei con tutta l'attenzione focalizzata addosso a me..
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Evidentemente quando mi hanno attribuito il massimo sono stato in grado di giostrare al meglio gli argomenti, giusto così quindi, nulla da dire! Discutevo, invece, sul fatto che spesso ansia ed emotività possano intaccare una preparazione ottimale mentre serenità e tranquillità possano sopperire, anche in parte, a qualche lacuna. Ma forse è così che va nella vita, non solo agli esami. Sul discorso 200 persone che assistono, ormai ci ho fatto il callo...e per fortuna aggiungo, anche se indubbiamente agevola tantissimo il non averli di fronte ma alle spalle per cui il mio sguardo è concentrato solo sull'esaminatore.:yes: p.s: parlare a macchinetta?:D non l'ho mai fatto di proposito, non avendo mai studiato a memoria, però mi fai pensare a quando, durante l'esposizione, spesso capita di infervorarmi ed alzare un pò il tono di voce perchè molto preso dall'argomento e, logorroico come sono quando a mio agio, rischio di sparare tipo radio:laugh: |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
Anche io alzo molto il tono di voce. Ogni volta prima di sedermi penso "ok, ora parlo basso, così questi qua dietro non mi sentono", poi mi siedo e puntualmente mi sgolo.
Cosa che, peraltro, pare convincere molto i professori. |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Mentre parlo il pensiero dell'ansia non è presente, però nella gestualità, forse anche nell'atteggiamento (non mi "sdraio" sulla sedia come certi altri:D) un pò teso e rigido, qualcosa si evince. |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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birra virtuale per tutti, stasera:thumbup: |
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
Io in sede d'esame sono iceman. E la consapevolezza di essere imperturbabile e totalmente privo di ansia, anche nei casi in cui non so un tubo e sto andando al massacro, mi fa sentire figo perché vedo gli altri che si angosciano, quindi aumenta di più la sicurezza e quindi l'imperturbabilità.
Peccato che la vita non c'entri un cazzo con la scuola. |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
IO ho interrotto gli studi molti anni fa,quando ho preso la maturità,all'ultimo anno è successo che mi ero preparata come meglio potevo in italiano e storia,
poi è successo che quando mi sono trovata di fronte alla commissione d'esame esterna,essendo che non conoscevo questi professori mi sono bloccata in una maniera incredibile non riuscivo a spiccicare parola,e così avendo fatto scena muta per tutto il tempo dell'interrogazione mi bocciarono,ci rimasi malissimo e decisi che non averi più ripetuto l'anno scolastico,poi mi incoraggiarono a riprovarci di nuovo,e così quando ripetei l'anno mi venne più facile capire le cose,e poi alla fine dell'anno mi diedero ripetizioni,più che altro non per insegnarmi ma per darmi più sicurezza ad esporre le cose,infatti un'amica allora già diplomata che si fece pagare pochissimo,e la mia stessa professoressa di italiano che pure lei non si fece pagare molto,le materie che presentai furono italiano e filosofia,poi quando andai di nuovo a sostenere gli esami e mi trovai di fronte alla commissione esterna rispondevo più con una certa sicurezza e sono arrivata a rispondere a tante domande, |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
mi ricordo vagamente qualcosa perchè ormai sono passati molti anni,io mi ero preparata sulla critica della ragion pura, critica della ragion pratica e critica del giudizio,di Kant,poi in italiano avevo risposto sui sepolcri di Ugo Foscolo,poi
il resto non ricordo esattamente,cmq quell'anno prendemmo tutti il voto più basso,e poi in seguito venni a sapere che il motivo era non perchè non eravamo preparati ma perchè nonostante le cose le sapevamo mancavano le proprietà di linguaggio,per andare alle superiori,mi ricordo che io viaggiavo con la corriera per andare a scuola in un altro paese,dove c'erano le scuole superiori,e ragazzi che venivano da altri paesi vicini viaggiavano,io intendo dire che avevamo delle gravi lacune che ci siamo portati dalle scuole elementari fino alle superiori,grazie poi a insegnanti menefreghisti,che pensavano solo a prendersi lo stipendio,e poi influivano profondamente l'uso del dialetto che ci avevano insegnato i genitori,alla fine dell'anno mi incoraggiarono a proseguire all'università io rifiutai e non ne ho voluto più assolutamente sapere di studiare tanto ero delusa,ormai ho superato tutto questo,ma sono contenta se altri oggi arrivino a raggiungere i loro obiettivi. |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
Bhe...agli orali sono sempre andato molto bene...però ho dovuto rinviare varie volte gli esami per paura della gente. Non temo la materia e relativamente poco il professore...temo l'umiliazione di fronte ai coetanei, fatta di eventuali risate, urla e derisioni per una mia scena muta eventuale...mai verificatasi...temo gli insulti. Detesto essere al centro dell'attenzione. Cerco sempre di essere tra gli ultimi, così almeno nessuno mi guarda.....
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
Non ti rispondo con certezza perchè come ho già detto ho un vago ricordo,sarà anche perchè dopo la maturità alcuni libri li ho venduti alcuni li avevo relegati in soffitta per non togliergli neppure la polvere,su una cosa forse ti do ragione,si la filosofia mi sembrava allora una cosa assurda pure a me,un vuoto ragionamento,ma se c'era un professore che aveva il compito di insegnarci sia filosofia che pedagogia,e lui ci ha fatto studiare molto di più filosofia,mentre era molto più importante secondo me la pedagogia,che ogni tanto ci faceva studiare in modo superficiale,poi all'ultimo anno un libro di didattica in cui ci faceva fare pochissimo,non so proprio perchè,era suo dovere di insegnante aiutarci soprattutto in queste cose,invece non l'ha fatto.
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
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Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
io ho preso 25 negli scritti (pur avendo preso anche un 44 nelle simulazioni fatte in classe e mai meno di 30) a causa delle crisi di ansia e panico durante la 1° e la 2° prova
nel tema ho ottenuto un misero 8/15 pur non avendo mai preso meno di 6(in decimi) durante la mia carriera scolastica nella 2° prova rimasi bloccato fino a due ore dal termine prendendo anche qua 8/15 ...e dire che il Bilancio con dati a scelta è sempre stato il mio argomento preferito... Ieri mattina ho dato l'orale....credo sia andato abbastanza bene ma sicuramente non da 22(il voto che mi serve per il cosidetto "calcio in culo" considerando anche sono esterno)....anche qua l'ansia mi ha fatto rispondere d'impulso a 2-3 domande che avrei sicuramente saputo con un pò di ragionamento...sono rimasto un minuto bloccato su una disequazione di primo grado veramente banale....di quelle che quando mi capitano fuori da sede d'esame faccio in due secondi ora sono in panico sperando che degli sconosciuti che non mi conoscono mi regalino una maturità che probabilmente, avessi avuto le palle di andare al diurno , avrei avuto ad occhi chiusi e con un ottimo voto a 25 anni fallire una maturità....e tutto perchè ai tempi la fobia sociale e l'ansia mi fecero lasciare la scuola....mi sento una cacchetta insignificante |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
Purtroppo può essere difficile distinguere chi è preparato ma impacciato da chi è impreparato e non impacciato o addirittura impreparato e impacciato.
Il mio modo di esporre le cose, anche indipendentemente dall'ansia, non è fluido, e ci può stare che qualche prof non apprezzi. |
Re: Emotività penalizzante in sede d'esame?
Io più che il problema dell'insicurezza ho quello della brevità,agli esami come nelle normali conversazioni uso sempre il numero minimo di parole necessarie per rispondere alla domanda.Alcuni professori lo apprezzano per fortuna
Comunque è giusto che si valuti anche l'esposizione |
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