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The dark side of the Comedy
(or The Divine Wall)
Canto I-La selva oscura Is there anybody out there? http://um-buraco-na-sombra.netsigma....08/agrafo2.jpg http://2.bp.blogspot.com/_ULkjVsHhAz...e+la+selva.jpg "C'è qualcuno là fuori?" Nessuna risposta, siamo soli sia dentro la selva che dietro il muro. |
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Canto I-L'incontro con Virgilio
Hey you ...questa mi porse tanto di gravezza But it was only a fantasy con la paura ch’uscia di sua vista,the wall was too high, as you can see, ch’io perdei la speranza de l’altezza. No matter how he tried he could not break free E qual è quei che volontieri acquista, e giugne ’l tempo che perder lo face, che ’n tutti suoi pensier piange e s’attrista; tal mi fece la bestia sanza pace, che, venendomi ’ncontro, a poco a poco mi ripigneva là dove ’l sol tace. http://upload.wikimedia.org/wikipedi...%281534%29.jpghttp://upload.wikimedia.org/wikipedi..._Inferno_I.jpg Mentre ch’i’ rovinava in basso loco, Hey you! Out there in the cold, dinanzi a li occhi mi si fu offertogetting lonely, getting old, chi per lungo silenzio parea fioco.can you feel me? Quando vidi costui nel gran diserto, Hey you, standing in the aisles "Miserere di me", gridai a lui,with itchy feet and fading smiles "qual che tu sii, od ombra od omo certo!".can you feel me? "Ma tu perché ritorni a tanta noia? Hey you, don't help them to bury the light perché non sali il dilettoso monteDon't give in without a fight. ch’è principio e cagion di tutta gioia?". Ond’io per lo tuo me’ penso e discerno Hey you, don't tell me there's no hope at all che tu mi segui, e io sarò tua guida,Together we stand, divided we fall. e trarrotti di qui per loco etternoIn entrambi i casi il tentativo autonomo di uscire dall'isolamento e dallo smarrimento fallisce. L'unica strada è prendere coscienza del male in cui ci si trova, fare un processo mentale a sé stesso: un processo graduale per Dante (in parte andrà avanti anche nel Purgatorio, dove la requisitoria finale verrà condotta da Beatrice), uno scatto finale per Pink, dopo essere giunto al limite estremo della propria degradazione umana. Da notare, tra le varie associazioni, quella data dal verso don't help them to bury the light (non aiutarli a seppellire la luce) della canzone e il fatto che la lupa stia per ricacciare Dante nella zona dove 'l sol tace. |
re: The dark side of the Comedy
bel topic...:thumbup::thumbup::thumbup:
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re: The dark side of the Comedy
Grazie, è la Settimana Santa (la stessa del viaggio) che mi ispira...:D
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re: The dark side of the Comedy
ah. Per festeggiare la pasquetta metti marylin manson:eek:
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Canto III-L'entrata all'Inferno
Another brick in the wall part III - The last few bricks - Goodbye cruel world http://www.tamsquare.net/pictures/B/...s_of_Hell_.jpg ’Per me si va ne la città dolente, I have seen the writing on the wall per me si va ne l'etterno dolore,per me si va tra la perduta gente.’ "Noi siam venuti al loco ov’i’ t’ ho detto che tu vedrai le genti dolorose Don't think I need anything at all c’ hanno perduto il ben de l’intelletto".No don't think I'll need anything at all E poi che la sua mano a la mia puose I don't need no arms around me con lieto volto, ond’io mi confortai, I don't need no drugs to calm me mi mise dentro a le segrete cose. Goodbye cruel world, I'm leaving you today. Goodbye, Goodbye, Goodbye. Goodbye, all you people, There's nothing you can say To make me change my mind. Goodbye. Della prima canzone mi ha colpito il riferimento al "writing on the wall", che resta indeterminato in The Wall. Io ho seguito la prima associazione mentale e ho pensato all'iscrizione sulla porta dell'Inferno. Con queste tre canzoni si completa la costruzione del muro, Pink è tutto nel suo personale Inferno e ci resterà fino alla fine dell'opera, così come Dante. Tuttavia non bisogna dimenticare che Pink è un "dannato" a pieno titolo, Dante pur provando sentimenti che vanno dall'immedesimazione al distacco con le esperienze delle anime che incontra e pur compiendo una personale espiazione e purificazione, ha fin dall'inizio uno scopo e un obiettivo ben diversi nel suo viaggio. Così si spiega l'accettazione e la richiesta dell'aiuto di Virgilio contrapposti al "don't think I need anything at all" di Pink. |
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Canto III-Gli ignavi
Sheep http://1.bp.blogspot.com/_MXCBAtOpPD...600/Ignavi.jpghttp://www.gexplorer.net/notizie/wp-.../10/gregge.jpg E io ch’avea d’orror la testa cinta, dissi: "Maestro, che è quel ch’i’ odo? e che gent’è che par nel duol sì vinta?". Ed elli a me: "Questo misero modo Harmlessly passing your time in the grassland away; tegnon l’anime triste di coloroonly dimly aware of a certain unease in the air. che visser sanza ’nfamia e sanza lodo.E io, che riguardai, vidi una ’nsegna che girando correva tanto ratta, che d’ogne posa mi parea indegna; What do you get for pretending the danger's not real. e dietro le venìa sì lunga trattaMeek and obedient you follow the leader di gente, ch’i’ non averei credutoDown well trodden corridors into the valley of steel. che morte tanta n’avesse disfatta.Questi sciaurati, che mai non fur vivi, What a surprise! erano ignudi e stimolati moltoA look of terminal shock in your eyes. da mosconi e da vespe ch’eran ivi.Now things are really what they seem. Elle rigavan lor di sangue il volto, No, this is no bad dream. che, mischiato di lagrime, a’ lor piedida fastidiosi vermi era ricolto. Sheep è tratta da un album diverso da The Wall, Animals. Richiamandosi alla metafora della Fattoria degli Animali di Orwell, l'umanità (e il sistema capitalistico in particolare) vengono descritti tramite l'allegoria degli animali (le pecore prive di spirito critico, facilmente sottomesse dai cani e dai maiali, arrampicatori sociali e potenti senza scrupoli). E' sottesa anche una critica alla religione, che indurrebbe una forzata acquiescenza (parte del salmo Il Signore è il mio pastore è riportata non a caso nella canzone). Nella Divina Commedia, le pecore sono ovviamente gli ignavi: in vita sprecano il loro tempo "brucando oziosamente l'erba", nell'aldilà seguono "docili e obbedienti la guida", che è rappresentata dall'insegna. Fino alla "sorpresa" finale (il macello per le pecore, la pena per gli ignavi). |
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Canto III-Caronte e i dannati sulla riva dell'Acheronte
In the flesh? - In the flesh http://i52.tinypic.com/155jgpv.jpg http://www.capurromrc.it/devil/aaacaronte.jpg Ed ecco verso noi venir per nave might like to go to the show. un vecchio, bianco per antico pelo,To feel the warm thrill of confusion gridando: "Guai a voi, anime prave!that space cadet glow. Non isperate mai veder lo cielo: Tell me is something eluding you, sunshine? i’ vegno per menarvi a l’altra rivaIs this not what you expected to see? ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo.If you wanna find out what's behind these cold eyes Caron dimonio, con occhi di bragiayou'll just have to claw your way through this disguise. "Lights! Turn on the sound effects! Action!" "Drop it, drop it on 'em! Drop it on them!!!!!" (In the flesh) I've got some bad news for you sunshine, Pink isn't well, he stayed back at the hotel And they sent us along as a surrogate band We're gonna find out where you folks really stand. Are there any queers in the theater tonight? Get them up against the wall! loro accennando, tutte le raccoglie;There's one in the spotlight, he don't look right to me, batte col remo qualunque s'adagia.Get him up against the wall! That one looks Jewish! And that one's a coon! Who let all of this riff-raff into the room? There's one smoking a joint, And another with spots! If I had my way, I'd have all of you shot! In the flesh? è la prima canzone di The Wall. Verrà poi ripresa nella versione "estesa" di In the flesh verso la fine dell'album. L'ho scelta per l'analogia tra Pink che si rivolge al suo pubblico e Caronte che fa lo stesso con le anime dannate in attesa sulla riva dell'Acheronte: la potenza dell'ingresso in scena è paragonabile al solenne e brusco Ed ecco... con cui Dante annuncia sempre l'arrivo o il manifestarsi di un evento mirabile e inatteso. In qualche modo è un discorso di "benvenuto" (si fa per dire ^^) e di preannuncio dell'inizio di un cammino doloroso (la storia di Pink e quella dei dannati): se ci si aspettava altro, non è questo il luogo giusto (Non isperate mai veder lo cielo / Non era questo quello che vi aspettavate di vedere?). * Gli "effetti speciali" invocati alla fine della canzone culminano nel rumore di un aereo abbattuto che cade e nel pianto di un bambino (morte in guerra del padre e nascita di Pink, che danno origine alla storia), che a me ha richiamato il lampo (e il tuono descritto nel canto successivo) a causa del quale Dante perde i sensi alla fine del canto, lasciando così indeterminato il modo con cui ha passato l'Acheronte nonostante il divieto di Caronte. La terra lagrimosa diede vento, che balenò una luce vermiglia la qual mi vinse ciascun sentimento e caddi come l’uom cui sonno piglia. In entrambe le opere, così, l'inizio del "viaggio" vero e proprio dopo i rispettivi prologhi viene affidato a un'impressione visiva e sonora che richiama degli eventi, piuttosto che descriverli. In the flesh, invece, rappresenta in The Wall lo stadio finale a cui conduce l'isolamento del protagonista, che comincia a vedere, delirando, gli show a cui viene trascinato come delle adunate in cui aizzare i suoi fans contro coloro che non gli vanno a genio: dalla paura si passa all'odio. Anche Caronte fa indirettamente in modo che le diverse categorie di peccatori abbiano una punizione, ma ovviamente tra il suo "battere col remo" chi pensa di potersi mettere a suo agio nella barca, e il "mettere al muro" tutti i diversi da parte di Pink c'è la differenza che passa tra un impersonale esecutore di sentenze altrui e un uomo guidato dalle proprie personalissime paranoie. * Tra l'altro quello che non ci si "aspettava di vedere" nei primi concerti di The Wall era l'apparizione di una surrogate band che suonava In the flesh? (vale a dire Di persona?, con punto di domanda non casuale) al posto dei veri Pink Floyd, indossando una maschera (Se volete scoprire cosa c'è dietro questi occhi freddi / dovrete solo scavarvi la via attraverso questa maschera). |
re: The dark side of the Comedy
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re: The dark side of the Comedy
Non riesco a vedere l'immagine, Moon.
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re: The dark side of the Comedy
io la vedo l immagine....winston me sàààà che te devi compra un pastore tedesco con la croce rossa e un bel paio di occhiali neri
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re: The dark side of the Comedy
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Che c'è dentro, allora? |
re: The dark side of the Comedy
non ti sei perso niente, c è il pollice all'insù (mi piace) di facebook. Bleaaaaahhhhhhhhh:eek:
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re: The dark side of the Comedy
Ora la vedi? :D
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re: The dark side of the Comedy
Sì, adesso sì (vabbè che ora me l'aveva detto pure SonoFelicissimo).
Tutto 'sto casino per un semplice "mi piace", comunque grazie, almeno abbiamo movimentato un po' il topic, mi sentivo solo :D Se qualcuno ha da dire qualcos'altro, ben venga. La colonna sonora vi sembra azzeccata? Le similitudini indovinate? :cool: |
re: The dark side of the Comedy
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re: The dark side of the Comedy
Canto V-Minosse
The trial Così discesi del cerchio primaio giù nel secondo, che men loco cinghia e tanto più dolor, che punge a guaio. Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia: Good morning, Worm your honor. essamina le colpe ne l’intrata;The crown will plainly show giudica e manda secondo ch’avvinghia. Dico che quando l’anima mal nata the prisoner who now stands before you li vien dinanzi, tutta si confessa;was caught red-handed showing feelings e quel conoscitor de le peccata Showing feelings of an almost human nature; This will not do. vede qual loco d’inferno è da essa;Since, my friend, you have revealed your deepest fears, cignesi con la coda tante volteI sentence you to be exposed before your peers. quantunque gradi vuol che giù sia messa.Tear down the wall! L'analogia che ho immaginato stavolta è abbastanza ovvia: siamo di fronte in entrambi i casi a un processo (o trial). Da una parte il re di Creta Minosse che essamina le anime e decide la pena più opportuna per ciascuna di loro, dall'altra una vera e propria corte, con tanto di pm e giudice, che, quasi al termine di The Wall, passa in rassegna i punti fondamentali che hanno portato il protagonista Pink alla costruzione del suo muro di isolamento e incomunicabilità col resto del mondo: il rapporto con la scuola, la madre, la moglie (non a caso chiamati a testimoniare dall' "accusa"). La differenza è certamente nell'esito: nella Divina Commedia il processo non riguarda direttamente il protagonista ed è solo una delle prime tappe del suo percorso di riconquista della consapevolezza di sé. Invece in The Wall siamo al termine del processo di autodegradazione descritto in tutta l'opera, a cui Pink ha appena detto Stop!, nella canzone precedente, riuscendo alfine, con la forza della disperazione, a trovare una via d'uscita dal delirio paranoico in cui era caduto: infatti al giudice viene detto che è stato colto in flagrante nel tentativo di mostrare sentimenti quasi umani (senza riuscirci ancora, dunque), ovvero showing feelings of an almost human nature. Al termine del processo Pink sarà "condannato" ad abbattere il muro (Tear down the wall!) e a presentarsi senza difese, ma anche senza blocchi, di fronte ai suoi simili (I sentence you to be exposed / before your peers). Ma l'elemento forse più importante, a mio giudizio, sta nel fatto che entrambi i processi sono delle farse, o meglio hanno i toni grotteschi di certe farse: Minosse si avvolge la coda intorno al corpo per indicare il cerchio di pertinenza del dannato, il giudice di The trial ha l'aspetto di un deretano con le gambe (citazione di Dickens) e tutta la canzone ha uno stile molto teatrale. E' come se entrambi non fossero nient'altro che delle proiezioni mentali delle paure e dei sensi di colpa dell'imputato, con i tratti allucinati e paradossali di un incubo. In The Wall è certamente così (il giudice si chiama Verme, come Vermi erano chiamate le incarnazioni delle paranoie di Pink in Waiting for the worms). Nell'Inferno il giudice è certamente una figura reale, ma il processo a cui si assiste non è altro che una drammatizzazione (ad uso del dannato, direi) del vero giudizio, quello divino, che ha deciso la sorte eterna dell'uomo dopo la morte. E' in quel momento che egli ha l'occasione di prendere definitivamente e completamente coscienza di ciò che è stato e di ciò a cui questo lo ha portato (dicono e odono). Anche in questo caso, come ovunque all'interno di entrambe le opere, la parte più importante e significativa consiste nell'autointrospezione, nel viaggio dentro il lato oscuro di sé. |
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Canto VI-Cerbero, i golosi e la profezia di Ciacco
Dogs - Pigs (three different ones) http://upload.wikimedia.org/wikipedi...rus-Blake.jpeg http://www.capurromrc.it/dore/20golosi.jpg (Dogs) Cerbero, fiera crudele e diversa, You gotta be crazy, you gotta have a real need. con tre gole caninamente latraYou gotta sleep on your toes, and when you're on the street, sovra la gente che quivi è sommersa.You gotta be able to pick out the easy meat with your eyes closed. Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra, e ’l ventre largo, e unghiate le mani; And then moving in silently, down wind and out of sight, graffia li spirti ed iscoia ed isquatra.You gotta strike when the moment is right without thinking. Qual è quel cane ch’abbaiando agogna,(Pigs) With your head down in the pig bin, saying "Keep on digging." Pig stain on your fat chin. e si racqueta poi che ’l pasto morde,What do you hope to find ché solo a divorarlo intende e pugna,when you're down in the pig mine. cotai si fecer quelle facce lorde de lo demonio Cerbero, che ’ntrona l’anime sì, ch’esser vorrebber sorde. Noi passavam su per l’ombre che adona You're nearly a laugh, la greve pioggia, e ponavam le pianteyou're nearly a laugh sovra lor vanità che par persona.but you're really a cry. "Alte terrà lungo tempo le fronti,(Dogs) Deaf, dumb, and blind, you just keep on pretending tenendo l’altra sotto gravi pesi,that everyone's expendable and no-one has a real friend. come che di ciò pianga o che n’aonti.And it seems to you the thing to do would be to isolate the winner And everything's done under the sun, Giusti son due, e non vi sono intesi;and you believe at heart, everyone's a killer. superbia, invidia e avarizia sonole tre faville c’ hanno i cuori accesi". (Pigs) Farinata e ’l Tegghiaio, che fuor sì degni,Big man, pig man, ha ha charade you are. [...] Iacopo Rusticucci, Arrigo e ’l MoscaBus stop rat bag, ha ha charade you are. [...] e li altri ch’a ben far puoser li ’ngegni,Hey you, Whitehouse, ha ha charade you are. dimmi ove sono e fa ch’io li conosca; ché gran disio mi stringe di savere se ’l ciel li addolcia o lo ’nferno li attosca". E quelli: "Ei son tra l’anime più nere; You're nearly a laugh, diverse colpe giù li grava al fondo:you're nearly a laugh se tanto scendi, là i potrai vedere.But you're really a cry. Come già accennato in precedenza citando la canzone Sheep, Animals è un album dei Pink Floyd ispirato al libro di Orwell La fattoria degli animali. Nelle canzoni viene rivolta una critica sarcastica e a tratti feroce a diverse categorie sociali di persone, indicate come pecore in Sheep (il "gregge", la massa che segue i dettami dei potenti e vive in maniera conformistica senza ribellarsi) e appunto come cani o maiali in Dogs e Pigs, cioè i potenti e i loro fiancheggiatori (polizia inclusa), proprio come nel libro di Orwell. Ovviamente la prima analogia con il canto VI dell'Inferno è nominale e quasi visiva: Dogs richiama Cerbero, Pigs la massa informe e indistinta dei golosi che si rotola senza coscienza per l'eternità nel fango e nella melma dovuti alla piova / etterna, maledetta, fredda e greve che li fiacca. Cerbero stesso ha delle analogie di comportamento con il primo maiale di Pigs, che ha la testa giù nella mangiatoia (with your head down in the pig bin) e macchie sul mento grasso (pig stain on your fat chin). Inoltre in più punti del canto viene sottolineata la coesistenza e quasi la commistione tra tratti umani e bestiali, sia in Cerbero (che, pur cane, ha barba e mani) sia nei dannati: Urlar li fa la pioggia come cani (qui lo scambio è completato). Anche Ciacco, che pure viene presentato da Dante e di cui si hanno notizie, seppur frammentarie, come uomo di una certa cultura e di frequentazioni importanti, attraversa un procedimento di momentanea riumanizzazione per poter colloquiare con il poeta. All'inizio Dante, pur avendo avuto occasione di vederlo in vita, dichiara di non riconoscerlo a causa dello stravolgimento e dello snaturamento a cui lo ha portato la sua pena, effetto di un peccato che rende l'uomo incontinente come un animale: E io a lui: "L’angoscia che tu hai forse ti tira fuor de la mia mente, sì che non par ch’i’ ti vedessi mai. Ma dimmi chi tu se’ che ’n sì dolente loco se’ messo, e hai sì fatta pena, che, s’altra è maggio, nulla è sì spiacente". Alla fine, invece, Ciacco ritorna lentamente ma inesorabilmente alla sua condizione di incoscienza ferina, insieme agli altri dannati ciechi, con l'ultimo barlume nei suoi occhi che tentano fino all'ultimo di mantenere il contatto visivo con Dante, poi perdono connotazioni umane mentre il resto del corpo si china e cade giù: Li diritti occhi torse allora in biechi; guardommi un poco e poi chinò la testa: cadde con essa a par de li altri ciechi. L'inconsistenza e l'incoscienza dei dannati è richiamata anche dal passaggio in cui i poeti camminano calpestando le loro ombre, lor vanità che par persona, o meglio calpestando la sozza mistura che esse costituiscono insieme al fango del cerchio, giungendo a uno dei gradi più estremi di degradazione e umiliazione (si passa alla commistione con un oggetto inanimato) che verrà eguagliato solo nelle zone più basse dell'Inferno. Anche nel testo di Pigs mi è sembrato di ritrovare un richiamo a quest'inconsistenza della categoria di persone oggetto di sarcasmo e critica: you're nearly a laugh / but you're really a cry, sei quasi simpatico / ma in realtà sei una lagna. Chi comanda, sfrutta, opprime tenta di rendersi accettabile e di farsi considerare una persona come le altre, ma in realtà vive solo per seguire le sue ossessioni. Ma i golosi non sono l'unica categoria di peccatori di cui si parla in questo canto, anzi si direbbe che l'interesse di Dante sia orientato molto di più verso altre tipologie di esempi negativi, che costituiscono praticamente l'oggetto unico del suo colloquio con Ciacco e di cui parla qui per la prima volta nel poema: il VI canto di ogni cantica costituisce un canto "politico", in cui la disamina dei mali più gravi della società e delle loro cause si allarga da Firenze, all'Italia, all'intero mondo cristiano dell'epoca. E le cause sono individuate fondamentalmente in "superbia, invidia e avarizia" che sono la molla di ogni tentativo di acquisire potere e ricchezza prevaricando sugli altri, come descritto sia in Dogs che in Pigs. In Dogs sono citati gli arrampicatori sociali senza scrupoli (si potrebbe chiamarli "speculatori", prendendo a prestito un vocabolo di moda negli ultimi tempi), quelli che dormono con un occhio solo, colpiscono al momento giusto senza pensare e piantano il coltello dietro la schiena di coloro di cui si sono appena conquistati la fiducia: sono coloro che perpetuano la discrepanza e la prevaricazione da parte di alcune classi su altre, i fiancheggiatori del potere (come i cani in Animal farm), cinici, per i quali tutti sono sacrificabili. In maniera simile i Neri, nella profezia di Ciacco, estromettono i Bianchi dal potere con l'inganno e la violenza (e gli intrighi di papa Bonifacio VIII) e approfittano del loro potere senza curarsi delle lamentele altrui, o in altre parole (come è detto in Dogs) deaf, dumb and blind, sordi, muti e ciechi alle loro proteste: conta solo individuare il vincitore (isolate the winner). E come, per i "cani" di Animals, everyone's a killer, tutti in fondo sono assassini, e non vale la pena di seguire alcuna legge morale, così Ciacco rivela a Dante che l'opera dei Neri è perfezionata e agevolata dal fatto che di persone con un senso di giustizia, in Firenze, non ce n'è quasi più nessuna, e comunque nessuno vi darebbe retta (vana la speculazione se tra quei due ci fosse anche il Sommo). (continua) |
re: The dark side of the Comedy
Commento: :bene: :applauso:
Aggiungo solo un augurio a Cani e Maiali: Have a good drown, as you go down, all alone, dragged down by the stone! Il buon Roger era stato più ottimista di Dante: aveva destinato i Cani ad una brutta fine (Who was ground down in the end, Who was found dead on the phone, Who was dragged down by the stone...). Aveva deriso i Maiali, già dal nome, "pigs on the wing", e poi: "You're nearly a good laugh, Almost a joker", "you're nearly a laugh but you're really a cry". Eppure... siamo circondati tutt'oggi da questi individui, ma soprattutto dalle Pecore (che hai già trattato a dovere :mrgreen:), e come diceva Dante di persone con senso di giustizia a Firenze non ce ne sono quasi più. Mi permetto di correggere il padre della lingua italiana: non solo a Firenze non ce ne sono più... |
re: The dark side of the Comedy
Sono ovviamente d'accordo con Woland :occhiali:
In più aggiungo l'ultima parte del post in cui avevo pensato di trattare il parallelo tra il destino finale dei dannati e quello delle categorie di persone criticate nelle canzoni di Animals. In Pigs i protagonisti sono tre esempi (three different ones) di persone che esercitano una qualche forma di potere e lo fanno senza alcuna misura né preoccupazione per le conseguenze che ciò può arrecare agli altri. Si è discusso se fosse possibile individuare alcuni personaggi realmente esistenti nelle prime due descrizioni, dato che nella terza è chiaramente nominata l'attivista Mary Whitehouse, favorevole alla censura e ostile ai PF perché sospettati di esaltare troppo il sesso e la droga (e ovviamente rappresentata come una bacchettona puritana e ossessiva). Nella prima (salvo l'ipotesi che porterebbe al primo ministro dell'epoca) si può semplicemente pensare, come si è visto, a un generico riferimento all'avidità di sfruttatori e imprenditori senza scrupoli, nella seconda sembrerebbe di poter riconoscere la leader dell'opposizione conservatrice, Margaret Thatcher, dall'allusione all'amore per le armi e le divise (you like the feel of steel, you're hot stuff with a hatpin, and good fun with a hand gun). Anche Dante nomina alcuni personaggi, che, pur stimando per il loro modo di gestire la politica della sua città, condanna all'Inferno (e ritroverà in seguito) per peccati specifici, distinti da quelli che hanno portato Firenze al degrado presente (anche se ad esso collegati quanto al crearne, in certi casi e in qualche modo, i presupposti). L'ironia è proprio nel contrasto tra il ben far a cui puoser li 'ngegni e il loro destino finale, proprio come in quello tra you're nearly a laugh e you're really a cry di cui si diceva prima. In conclusione, l'ultima analogia riguarda proprio la discussione sul destino finale dei dannati di cui si è parlato nel canto e delle figure negative descritte nelle due canzoni. I golosi, come tutti i dannati (quindi anche quelli che hanno provocato la discordia intestina di Firenze, anche gli approfittatori, i violenti, gli speculatori, gli oppressori) saranno destinati a un tormento più compiuto, e dunque più doloroso, dopo il Giudizio universale, dopo che la loro anima sarà riunita al corpo. Anche Waters, per una volta, s'immagina una punizione finale per i suoi antieroi. Eccola descritta in Dogs: You gotta keep one eye looking over your shoulder. You know it's going to get harder, and harder, and harder as you get older. And in the end you'll pack up and fly down south, hide your head in the sand, just another sad old man, all alone and dying of cancer. And when you loose control, you'll reap the harvest you have sown. And as the fear grows, the bad blood slows and turns to stone. And it's too late to lose the weight you used to need to throw around. So have a good drown, as you go down, all alone, dragged down by the stone. Devi guardarti sempre alle spalle. Sai che diventerà più dura, e più dura, e più dura, man mano che invecchi. E alla fine farai le valigie e volerai al Sud nasconderai la testa nella sabbia solo un altro triste vecchio tutto solo, che muore di cancro. E quando allenti il controllo, raccogli ciò che hai seminato. E mentre la paura cresce, il sangue cattivo rallenta e diventa pietra. Ed è troppo tardi per perdere il peso che ti dovevi portare dietro. E quindi affoga bene, mentre affondi, tutto solo trascinato giù dalla pietra. Che il peso sia quello delle loro colpe o delle ricchezze e dei beni materiali che hanno accumulato (come avari e prodighi del cerchio successivo?), non credo faccia molta differenza. |
re: The dark side of the Comedy
Non posso abbandonare questo come altri topic che mi stanno particolarmente a cuore per più di un motivo.
-------------- Canto V-Paolo e Francesca One of my turns http://img1.amando.it/imagesdyn/arti...5/400/2412.jpg Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, Day after day, love turns grey prese costui de la bella personalike the skin of a dying man. che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.Night after night, we pretend it's all right Amor, ch’a nullo amato amar perdona, But I have grown older mi prese del costui piacer sì forte,and you have grown colder che, come vedi, ancor non m’abbandona.and nothing is very much fun any more. Ritorno indietro, seguitando (cit.), per associare la coppia di amanti per antonomasia a una canzone dei Pink Floyd che è caratterizzata da un'atmosfera formalmente opposta, ma per certi aspetti contigua. In One of my turns il protagonista di The wall, la rockstar Pink, sovrappone un altro mattone agli altri nel muro del suo progressivo isolamento dal resto del mondo. E questa è la volta del suo rapporto con le donne. Dall'inserto di una telefonata intercontinentale tra questa canzone e la precedente si apprende che "Mr. Floyd" è stato lasciato dalla moglie per un altro uomo (episodio purtroppo autobiografico per il leader della band e autore del testo di questa canzone, Roger Waters, che durante una tournée negli USA sentì la voce di un uomo in risposta a una telefonata fatta alla moglie). Ecco, quindi, comparire il motivo del tradimento, anche se Pink dovrebbe rivestire per l'occasione i panni di Gianciotto. Durante la canzone, Pink viene presentato dopo che si è portato a casa una groupie che si meraviglia per la grandezza e la ricchezza dell'arredamento. Pink è però già preso dalle sue ossessioni e forse si sente in colpa per essersi allontanato dalla moglie e averne in qualche modo provocato l'abbandono: non a caso le parole iniziali con cui esordisce non rispondono in alcun modo alla persona che gli è di fronte, ma rievocano l'inaridirsi del rapporto con la moglie. E sono queste parole che ho voluto riportare quasi come antitesi a quelle con cui Dante descrive l'insorgere dell'amore: da un lato bellezza e leggiadria, amore come attributo quasi inevitabile di un cor gentile, dall'altro la vecchiaia, la freddezza, addirittura la pelle di un uomo morente come simboli della crudeltà e della durezza con cui ognuno dei due partner vede e tratta l'altro quando è venuta meno la passione che li teneva uniti, nonostante si tentino di salvare le apparenze (we pretend it's all right, e nella canzone successiva di The wall Pink dirà di aver bisogno della moglie per distruggere le prove di ciò che non va di fronte ai suoi amici). A questo punto la sensazione di impotenza, il senso di colpa, la vergogna e l'umiliazione non conoscono altra valvola di sfogo che uno scatto d'ira, una delle crisi di Pink (one of my turns), che si sfoga contro l'arredamento dell'appartamento terrorizzando l'incolpevole groupie. Così come la violazione delle consuetudini sociali e la violazione dell' "onore" non lasciano a Gianciotto altra scelta che il sangue. La posizione di Dante riguardo al tradimento della famosa coppia potrebbe risultare ambigua a un lettore pienamente immerso nella concezione moderna del tradimento (quasi del tutto "sdoganato"), perché condanna sia gli amanti sia il tradito all'Inferno, per il loro assassinio (Caina attende chi a vita ci spense). In realtà io penso che non sia cosa di poco conto condannare alla regione più spregevole e profonda dell'Inferno un uomo di famiglia potente e mosso dall'intento ampiamente condiviso al tempo di far valere i suoi diritti di legittimo consorte. Ma a parte questo, trovo che sia in entrambi i testi ci sia una forte focalizzazione sulla concezione dell'amore. Da un lato, infatti, Dante si distacca dall'illusione provenzale, cortese e in parte stilnovistica dell'amore per la "bella persona" come mezzo di elevazione spirituale tout court: questa concezione spesso non è altro che una maschera con cui rendere licito, nobilitare il libito, come è detto della regina Semiramide nel canto e come la stessa Francesca fa col suo discorso, quasi a giustificare il suo operato (galeotto fu il libro e chi lo scrisse) in base a un'intera tradizione letteraria e culturale (a cui apparteneva anche Dante: non sono casuali il suo interesse accorato per la storia di Francesca e il suo svenimento finale). Dall'altro la storia di Pink evidenzia chiaramente come si possa essere soli anche in coppia, se i motivi per cui si sta insieme sono puramente convenzionali e non realmente fondati sul genuino desiderio di godere della vicinanza dell'altro e di rendere piacevole la propria per lui. Anche qui si denuncia un'illusione, un artificio che troppe volte viene chiamato amore. La solitudine di Pink non verrà risolta né dal rapporto con la moglie né tantomeno dalle frotte di groupie ansiose di condividere un briciolo della vita della famosa rockstar: perché è in lui stesso la difficoltà a instaurare rapporti degni di tal nome. Così, in un crescendo di disperazione e di violenza (auto- o etero-diretta), in entrambi i casi le premesse fallaci e non genuine che hanno portato all'instaurazione di rapporti non sani, arrivano inevitabilmente alla loro conclusione tragica. E come Paolo e Francesca restano indissolubilmente avvinti nel loro legame ma anche nella loro concezione distorta che nobilita un amore che di per sé non ha motivi per esserlo (tutte le anime dell'Inferno, del resto, sono cristallizzate nella mentalità e nelle inclinazioni che ebbero in vita: né potrebbe essere altrimenti, visto che il pentimento è escluso dal loro orizzonte e dalle loro stesse scelte), così Pink resta chiuso dietro il suo muro, sostanzialmente indifferente a tutto ciò che accade al di fuori di esso: guardare la TV, finire a letto con la groupie, mangiare qualcosa (come indicato nell'allucinata serie di domande a vuoto finali), nulla conta ormai per lui: nothing is very much fun any more. |
re: The dark side of the Comedy
Epico.
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Re: The dark side of the Comedy
In realtà l'epos è quello della Divina Commedia, e della Divina Commedia del rock :occhiali:
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Re: The dark side of the Comedy
Ulteriore considerazione: il turn, la svolta o potrei dire la crisi, di Pink può essere accostato alla bufera infernale incontrollata che cambia continuamente direzione e travolge di qua, di là, di giù, di su i lussuriosi.
Uno sfogo di impotente frustrazione che, pur provocando danni, non intacca il cuore del problema, che è ben nascosto all'interno della mente di Pink: così il vento del secondo cerchio porta in giro le anime in un moto apparentemente libero e non preordinato a una direzione, ma in realtà non è che l'espressione del loro traviamento e turbamento interiore, l'incarnazione del loro vivere secondo il mutevole talento del momento: una libertà solo apparente che non risolve le problematiche interiori e nega per sempre la pace con il resto del mondo e con sé stessi. |
Re: The dark side of the Comedy
«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!»,
cominciò Pluto con la voce chioccia; e quel savio gentil, che tutto seppe, disse per confortarmi: «Non ti noccia la tua paura; ché, poder ch'elli abbia, non ci torrà lo scender questa roccia». Poi si rivolse a quella 'nfiata labbia, e disse: «Taci, maladetto lupo! consuma dentro te con la tua rabbia. Non è sanza cagion l'andare al cupo: vuolsi ne l'alto, là dove Michele fé la vendetta del superbo strupo». ... |
Re: The dark side of the Comedy
Ringrazio sentitamente darkside per il suo contributo nel topic omonimo ^^
Devo dire che per avari e prodighi avevo in mente un'altra scelta, stay tuned :occhiali:, però volevo capire cosa ti ha suscitato l'accostamento tra Pluto e A saucerful of secrets. E' per il Papé Satàn accostato alle distorsioni vocali di Gilmour? ^^ |
Re: The dark side of the Comedy
Ritornando momentaneamente ai primi sei canti, prima di passare al VII, devo dire che dal momento in cui ho sentito e soprattutto compreso il finale di Dogs non ho potuto che pensare al VI canto e in particolare alla scena finale del colloquio tra Dante e Ciacco.
Ciacco può essere davvero who was dragged down by the stone? L'elenco sempre più serrato di tipologie umane in qualche modo "sconfitte", come in fondo sono i "cani" nella loro alienante rincorsa agli agi del loro ruolo di ausiliari del potere (i "maiali") può fare il paio con le considerazioni morali della DC sulle varie tipologie di dannati (alcune delle quali messe in bocca allo stesso Ciacco). Ma al di là della rispondenza o meno del significato testuale e del "messaggio" morale, io ci sento un'eco crescente di disperazione, un secco elenco di vite senza scampo, secco come le risposte che Ciacco dà a Dante, concluse da quel brusco "Più non ti dico e più non ti rispondo". Non è forse Ciacco colui che spit in the fan, sputa nel ventilatore il fango in cui è immerso e che getta su tutta Firenze, dove di giusti ce ne sono solo due? E poi, crescendo: who was fitted with collar and chain (un cane tra gli altri cani che ululano alla pioggia, ma un cane che si è scelto da solo le sue catene, dopotutto) who was breaking away from the pack (colui che si estranea dal gruppo per giudicare l'origine della degradazione dei suoi concittadini) who was only a stranger at home, se non colui che viveva a stretto contatto coi potenti di Firenze senza far parte della loro classe sociale? Se Ciacco è il cane, loro non possono che essere i maiali. Finale: who was ground down in the end (immerso nel fango: le ombre giacciono a terra tutte quante, e lui è ground, è terra, è materia bruta, è sozza mistura de le ombre e de la pioggia) who was dragged down by the stone (cessato il suo discorso, i suoi occhi perdono i connotati di umanità e lui cade giù, con un ultimo sguardo a Dante, di testa e pesantemente come l'ultimo colpo di batteria della canzone, come una pietra, puro corpo materiale cieco alla luce del ben dell'intelletto) |
Re: The dark side of the Comedy
appena ho visto il titolo ho pensato a "the dark side of the moon" :occhiali:
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Re: The dark side of the Comedy
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Re: The dark side of the Comedy
Aggiungo qualche considerazione anche sul parallelo The trial - Minosse nel V canto: è evidente che si tratta di due giudizi volutamente grotteschi e farseschi. Che le immagini "forti" della coda di Minosse e del Vostro Onore Verme stiano a significare il modo allucinato con cui l'animo giudica se stesso e le proprie malefatte?
The evidence before the court is / uncontrovertible, there's no need for the jury to retire: non c'è processo, non c'è giuria, non c'è dibattimento, solo capi d'accusa presentati dai "testimoni a carico" (il maestro, la moglie, la madre) nel caso di Pink e dal dannato stesso nel caso di Minosse. La sentenza è già scritta, il vero giudizio è avvenuto prima, presso Dio o nella coscienza di Pink, che in cuor suo sa che l'unico modo per uscire dalla spirale di isolamento e paranoia in cui si è volontariamente infilato è abbattere il muro. Le anime dicono e odono, e poi son giù volte... to be exposed before their peers. |
Re: The dark side of the Comedy
E nell'accostamento tra il III canto, all'ingresso dell'Inferno e Another brick in the wall part III, vedo quasi un botta e risposta Pink - Dante, penzampo'.
I don't need no arms around me I don't need no drugs to calm me (Virgilio invece la sua mano a la mia puose / con lieto volto, ond’io mi confortai, per accompagnare Dante smarrito oltre la porta) I have seen the writing on the wall e maestro, il senso lor m'è duro Don't think I need anything at all No, don't think I need anything at all (invece per Virgilio c'è bisogno di avere coraggio, di prendere una decisione, ogne viltà convien che qui sia morta) All in all it was all just bricks in the wall All in all you were all just bricks in the wall (e tanti mattoni nel muro della paura, dell'autoisolamento, dell'autolesionismo sono i dannati, e gli ignavi in particolare: [...] tu vedrai le genti dolorose c’hanno perduto il ben de l’intelletto) |
Re: The dark side of the Comedy
Quanta disperazione nel vero e proprio grido che costituisce l'assolo centrale di Hey you!
L'amplificarsi e il ripetersi delle note fanno da sfondo e adeguata risonanza al progressivo e (apparentemente) inesorabile regredire di Dante, nel canto I, di nuovo verso la selva oscura, quando la lupa, l'idolatria dei beni terreni, l'avversario più temibile da affrontare senza l'aiuto della Grazia, lo ricaccia man mano là dove 'l sol tace, lontano dal colle luminoso. Sembra una spirale che si avvolge sempre più verso il basso, mentre appunto il Poeta rovina, rotola in basso loco: non a caso in entrambi i testi si insiste sul concetto di altezza, di divario troppo alto da colmare (the wall was too high, io perdei la speranza dell'altezza), di caduta verso il basso (together we stand, divided we fall). Mi immagino un precipitare verso la disperazione, sulle note sempre più stranianti della canzone, finché l'intervento della voce della ragione non fa sì che l'uomo perduto nella sua solitudine non decida di guardare al di là del muro delle sue paure per chiedere aiuto (miserere di me, can you help me?) e decidere di intraprendere la strada per il ritorno alla vita e alla speranza (per lo tuo me' penso e discerno/che tu mi segui, don't tell me there's no hope at all). |
Re: The dark side of the Comedy
Moderatori, non è necroposting: il topic è mio! :mrgreen:
In questo tempo di quarantena/Quaresima, di (forzata) riflessione e coincidente col periodo in cui fu compiuto il Viaggio, il bisogno di riprendere contatto con certe verità diventa più forte -------------- E ovviamente in questo caso l'accostamento è quasi automatico, ma meno scontato di quanto potrebbe sembrare a prima vista: Canto VII-Avari e prodighi Money https://upload.wikimedia.org/wikiped...Wasters%29.jpg Qui vid’i’ gente più ch’altrove troppa, Money, it's a gas e d’una parte e d’altra, con grand’urli, Grab that cash with both hands and make a stash voltando pesi per forza di poppa.Percotëansi ’ncontro; e poscia pur lì Money, get back si rivolgea ciascun, voltando a retro, I'm all right Jack keep your hands off of my stack gridando: "Perché tieni?" e "Perché burli?".ché tutto l’oro ch’è sotto la luna Money, it's a crime e che già fu, di quest’anime stanche Share it fairly but don't take a slice of my pie non poterebbe farne posare una.Quest’è colei ch’è tanto posta in croce Money, so they say pur da color che le dovrien dar lode, is the root of all evil today dandole biasmo a torto e mala voce But if you ask for a raise it's no surprise that they're giving none away, away, away |
Re: The dark side of the Comedy
Amor, ch’a nullo amato amar perdona. Se ho capito bene, avrebbe dovuto dire "non amar", però non ci stava :/
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Re: The dark side of the Comedy
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Re: The dark side of the Comedy
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Re: The dark side of the Comedy
Il tintinnio di monete del registratore di cassa all'inizio di Money da tempo non cessa di assonare con il rotolare dei pesi degli avari e dei prodighi, nella mia mente.
In un'ideale trasposizione cinematografica (cit.) avrei visto bene un graduale emergere dal buio di enormi massi che si muovono lentamente, accompagnati dall'intro della canzone. In particolare staccando l'inquadratura da un lato (avari) e dall'altro (prodighi), seguendo il ritmo alternato del suono metallico. |
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