![]() |
Obiettivo. desenzibilizzare
Cari amici, ciao.
Oggi vorrei parlare di un argomento che mi sta particolarmente a cuore, visto che per me, in alcune occasioni, è quasi praticamente impossibile. La domanda è: come desensibilizzarsi dalla situazione fobica temuta? Alcuni di voi ci sono riusciti? E se si, come? Attraverso l'esposizione graduale? Facendo da soli o attraverso la psicoterapia' O ai farmaci? Spesso la mia psicologa mi dice che nel caso della situazione fobica da me temuta devo riuscire a restarci. Io le spiego che è uno scherzo del cervello. ho piena consapevolezza di non morire, ma il cervello ed il corpo attivano meccanismmi, ormai automatici, che praticamente dicono il contrario. Le reazioni sono sudorazione, tremori, ansia, difficolta' a star fermo etc etc. Ovviamente tutto questo non avviene quando sto da solo. Ma se ci sono persone davanti, colleghi o persone che frequento, puo' partire la reazione alla fobia che, a causa di un sentimento assimilabile alla vergogna di farmi vedere in quello stato, mi costringe ad alzarmi e scappare. E' come se, stando seduto, hai la sedia sotto al culo che ti va in fiamme. Senti la necessita' di alzarti dalla sedia e fuggire. Ora io non so se la psicologa mi sta dando il consiglio giusto. Le ho detto che non mi sento ancora dotato di quegli strumenti idonei a contrastare tali stati di forte disagio. Lei dice che risolvero' il problema quando, per tornare all'esempio, non mi alzero' dalla sedia, e me ne infischiero' del rossore/sudorazione/tremarella etc etc. Voi come la pensate sul punto? Grazie in anticipo per le risposte |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Io ho dei problemi diversi dai tuoi, ma come i tuoi sono dettati dalla _paura_.
Bisognerebbe trovare l'origine della paura e fare in modo che questa paura scompaia. Ti capita anche con persone con cui ti trovi bene al 100%? (Non credo... ma non è una domanda retorica, dimmi pure). Sicuramente tu, lavorando in ufficio e dovendo andare a mangiare con loro, non puoi aspettare anni che si metta a posto questa cosa, o perlomeno devi fare qualcosa in parallelo che ti tolga almeno i sintomi. Hai provato a vedere se i farmaci che stai prendendo funzionano? Forse ci vuole anche un po' di tempo per gli effetti... Certo, è facile dire: te ne freghi. Non è così semplice. Il Dott. Liverani qui su questo forum ti ha detto che era il fatto che avevi paura che comparissero i sintomi. Forse la cosa da fare è quella di pensare che non importa anche se ti vedono arrossire, ecc. Che pensino quello che vogliono. A me capitava di arrossire molto 2-3 anni fa, adesso quasi mai. Sto tenendo sotto controllo il bambino spaventato dentro di me... Forse lo sto tranquillizzando... Quando ho comprato quella borsa coccolosa sabato, mi sono agghiacciata al pensiero di quello che avrebbero pensato di me. Adesso penso: non me ne frega niente se a tutto il mondo fa schifo, a me piace un sacco. Quello che intendo dire è che devi arrivare a darti buone quelle sensazioni che senti, darti buono come sei fatto veramente e non superficialmente, e _fregartene del giudizio degli altri_, dove gli altri sono sempre persone estranee (alla tua vita interiore). |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
ti bbraccio |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
il mio psi mi ha detto, e io - diciamo anche purtroppo - concordo: non c'è un'altra strada
solo l'esposizione |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
|
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
ok l'esposizione. Faccio un altro esempio stupido. Uno muore a salire in aereo. Che fate lo fate salire per forza? Ma gli strumenti per affrontare la fobia non si devono scquisire>'??'
se era così facile dirmi: bello mio te devi da esporre:) Risparmiavo i soldi della psico... boh.... |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
Il fatto di apparire in un modo ed esserne un altro è molto pesante a mio giudizio... Forse per un uomo è ancora più difficile accettare la propria timidezza, perché gli altri si aspettano che tu sia in un certo modo. Ad esempio, un tedesco mi aveva detto che là in Germania è normale vedere una ragazzina piangere, va beh ok, ma un ragazzino no. Forse sono gli stereotipi e i pregiudizi a rovinarci. |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
Non puoi decidere di salirci 5 minuti e poi scendere, li sei obbligato a restarci!!!! Se ti vengono gli attacchi d'ansia nell'andare nei locali per esempio puoi andarci 5 minuti la prima volta, 10 la seconda, mezz'ora un ora e cosi via... Io ti dico solo che l'esperienza è la cosa poiu importante ma il come farla lo sai solo tu e lo psicanalista che ti segue |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
|
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
|
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
|
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
|
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
pertanto non so a che grado di esposizione sono.... cmq focalizzo un altro problema: nella situazione per me piu' fobica ci vado, la supero, sempre pero' con difficolta' e poi dico: l'ho scampata. Questo meccanismo, dice la mia psico, pur esponendomi, rafforza la fobia. Quindi è provato che l'esposizione, se non sono presenti gli strumenti necessari per affrontarla e dunque viene vista come una situazione da pericolo scampato, è inutile. Almeno per me. |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Mi sono esposto, più volte. Anche con l'aiuto di amici, nel senso che avevo compagnia con cui mi piaceva stare.
Il problema è che non posso dire di essermi sentito meglio o più abituato al vivere sociale, e quando ho ripreso a stare un po' più sulle mie, isolato e esponendomi meno ci sono ricascato totalmente in questa trappola di vita. Ora non mi dite che bisogna esporsi costantemente perchè alle volte ricerco anche un po' di solitudine, ci sto bene mi piace fino a che non mi soffoca. Quindi che si fa? |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
diciamo che esporsi è fondamentale, ma bisogna anche agire sugli schemi di pensiero, ed è la cosa più difficile un bel cruccio comunque ci tengo a dire che come dice il coach non c'è un'altra strada, se non ti esponi peggiori il quadro e non è bello |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
ho visto delle ricerche statistiche....l'esposizione non serve a niente....è come se ho paura di metter la testa fuori dalla porta....se ogni volta che la metto continuo a prendermi una mazzata in testa è chiaro che la mia paura non andra via. La fobia sociale non è come le altre fobie....la fobia sociale è una fobia giustificata, non irrazzionale....sono le insicurezze che la creano ad essere irrazzionali ed le sole da curare. Ciao
|
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
che ne dici di renderci partecipi di queste ricerche statistiche?
|
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Non è facile, ma l'esposizione (graduale) è davvero l'unica strada, inoltre la costanza è fondamentale,
poi non funziona... beh, se ti esponi, e qualcosa non dovesse andar bene.. quindi di conseguenza scappi... è chiaro che non funziona! ormai abbiamo certi schemi comportamentali ed emozionali programmati dentro di noi, sono come delle sanguisughe attaccate, e non ci mollano... e per staccarle, purtroppo bisogna sentire un pò di dolore, solo con il tempo e la costanza, possiamo eliminare questi schemi mentali, dare il tempo ed il modo al cervello di abituarsi a certe situazioni, cosi come si era abituato (male) per anni, in un certo modo. Quote:
Comunque all'inizio è normale avere tanti piccoli grandi problemi, ma la strada è quella, c'è poco da fare. |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
grazie per la risposta Balboa:thumbup:
|
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
Siamo qui per questo... :cool: :D |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
In teoria l'esposizione allo stressor dovrebbe desensibilizzarci, io ci provo e anche spesso, ad esempio, ieri ho fatto una riunione per lavoro, mentre il collega ha nominato il mio nome per un esposizione su di un argomento, il cuore mi è salito in gola, il senso di offuscamento mentale è arrivato a limite del panico, nonostante mi concentrassi sul respiro non riuscivo a calmarmi, e avevo preso 30 gocce di valeriana pura....
Parlavo, ma ero intontito, succube del panico, hai voglia che pensi che tutto va bene e non c'è niente da temere, la testa risponde sempre allo stesso modo. avvolte mi capita anche tra i colleghi, quando devo spiegare qualcosa mi sale il panico, eppure i miei colleghi più stretti conoscono il problema, quindi non dovrei temere. Comunque, sfido qualunque psicologo a trovarsi con i nostri stessi sintomi, nella nostra stessa situazione ed agire come loro dicono.... e come se stessi parlando in santa pace, e qualcuno cerca di picchiarti, rifilandoti calci e pugni, ovviamente noi su cosa ci concentriamo sul discorso che stiamo facendo o sul tipo (ansia/panico) che cerca di farci male?? |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
esporsi con regolarità e frequenza, evitare alcuni atteggiamenti protettivi, riconsiderare le opinioni negative e cercare di volgerle in positivo...
serve tutto questo e serve, soprattutto, molto tempo... non ci si può aspettare un miglioramento netto dall'oggi al domani, ci vuole pazienza e fiducia non c'è veramente nessun altra strada |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
Ma non è che ti debba desensibilizzare. O meglio, sì lo devi fare ma con coscienza. Cioè.. non devi abbandonare la tua sensibilità, devi acquisire la capacità di switchiare da un profilo ad un altro, controllando la cosa, scegliendo quale mettere in campo. Quindi agirei così: 1)sperimentare: prendere a picconate il proprio cervello facendo tutte le cose di cui si hanno paura per scoprirle. 2)mettere in campo le abilità acquisite in modalità - vuoto a perdere - nel senso, ti cerchi una serie di situazioni in cui poter liberare le cose di cui hai paura senza che, in caso di errore, possa portarti a presso strasciti negativi sulla tua "reputazioni" (o cmq quella che reputi tale). Ma, allo stesso tempo, impari a decifrarne il rapporto causa-effetto e quindi sai quando ti "conviene" usare un profilo o un altro. 3) immagina di essere un timoniere di una nave che legge le stelle(la vita) grazie all'esperienza e alla conoscenza della natura(data dalle proprie avventure). 4) pronfoda consocenza di se stessi - che passa anche attraverso la sofferenza - e capire cosa si vuole davvero. 5)Individuazione dei propri limiti/caratteristiche e valutazione se vale la pena davvero o no soffrire -> esperienziare per andare vero il cambiamento. Così facendo scoprirai che alcune cose che pensavi fossero determinanti alla tua condizione di disagio interiore in realtà erano sbagliate.. altre invece erano giuste. Le individui e ti ci concentri. La verità è che tutte sono inutili, non esiste la formula magica, per NESSUNO. L'unica maniera per vivere bene nonostante questa consapevolezza è quella di passare attraverso i tantativi. Se tu dai per scontato che tutto è inutile (come poi in effetti è) ma non passi attraverso i tentativi reali di cambiare la tua condizione, bypassando la fase dell'esperienza.. vivrai sempre col rimpianto, con il dubbio e l'inutilità sarà per te più un peso, un macigno insopportabile che una condizione esistenziale assodata e per certi versi anche buffa e utilizzabile in maniera propositiva. Ciao! |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
Diversamente, si può ricorrere anche ad altre procedure tra le quali la desensibilizzazione sistematica. Quote:
Quote:
Quote:
Dott. Liverani |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 18:24. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.