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Gli psicologi... questi sconosciuti
Ho letto in altri interventi che molti di voi, osteggiano la categoria degli psicologi ed altri anche quella degli psichiatri. Alcuni di voi sono a favore di una cura anche farmacologica, altri di una sola di tipo psicoterapeuta, altri di un approccio integrato (delle due insieme), altri non prendono farmaci. E' un mondo talmente tanto complicato, con correnti e sottocorrenti. Sti tizi ti dicono tutto e il contrario di tutto. Tornando agli psicologi in 5 anni ne ho cambiati diversi, prediligendo la terapia cognitivo comportamentale. Si parla i primi due mesi. Alcuni ti fanno fare test o compiti casa. Ti fanno lavorare sui pensieri automatici. Poi sistematicamente arriva il blocco. Miglioramenti vicino alla zero. Stesse fisime e nessuna soluzione da parte dello psicoterapeuta che comunque si fa pagare profumatamente. Le risposte sono. se sei agitato ad una cena e avvampi e sudi resta seduto. Oppure: ti sei fissato. Associa il sudare ad un fatto fisiologico. Associa l'arrossire ad un fatto di timidezza, che è umana. Ma io spiego: se mi capita davanti agli altri, provo infinita vergogna. E' come se la sedia prendesse fuoco. Non riesco a stare fermo e devo per orza alzarmi. Fuggire dalla situazione ansiogena. Allora la soluzione che mi prospettano tutti è secondo voi quella piu' plausibile? Secondo me bisognerebbe identificare primariamente la causa di questi miei disagi. Poi lo psicoterapeuta dovrebbe darmi gli strumenti per resistere a situazioni del genere e successivamente passare alla desensibilizzazione. Sminuire il problema,come molti hanno fatto, dire che sono solo fissazioni mie o definire tali reazioni mentali prima e fisiche dopo come uno scherzo del cervello, pagando tra le altre cose cifre non certo basse, mi fanno (scusate il termine) girare i coglioni a tremila. Io ho ben chiaro anche nel momento massimo di panico di non rischiare la vita, ma la vergogna che tale situazione mi provoca è talmente tanto forte che un semplice dire "sono tue fissazioni" non penso abbia tale impatto dentro di me da farmi desistere dall'alzarmi e scappare. Avevo mollato le psicoterapie per questo. Poi c'ho voluto riprovare, ma siamo punto e a capo. Mi viene da prendere a calci tutti sti pseudo strizza cervelli che, alla prima seduta, ti confermano che il problema è risolvibilissimo, ma nei fatti non è MAI esattamente così. Saro' sfortunato io. Ma ho fatto tante psicoterapie di diversa natura e genere. Mi sono un po' stancato. Mi raccontate la vostra esperienza?
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
Hai quasi perfettamente ragione. Ti dirò di più: tra tutti quelli che conosco, che hanno seguito una serie di sedute con uno piSSicologo, pochi hanno detto di aver visto dei miglioramenti.
Per contro, ho partecipato a (poche) riunioni di auto-aiuto della Lidap; e in qualcuna di quelle sedute il facilitatore (che non era uno psicologo), dava alcuni conisgli pratici su come affrontare le crisi di panico; per esempio la respirazione diaframmatica e robetta così. Da quello che ho capito, tu vorresti dagli psicologi (al posto delle frasi fatte & risposte da bar) una serie di azioni da mettere in pratica alla bisogna. Giusto? |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
Allora, io ho sperimentato varie persone, e ti posso raccontare la mia esperienza.
Ho iniziato 3-4 anni fa ad andare da uno psichiatra-psicoterapeuta che dopo un po' di sedute mi ha dato un farmaco, ma me l'ha dato solo per calmarmi perché dopo un evento traumatico a quell'epoca, ero diventata un'altra ed ero agitatissima. Questo farmaco mi faceva dormire in ufficio, dormivo mentre guidavo a momenti, e poi dormivo nel bagno della ditta per non cadere sulla scrivania. Allucinante. Poi un sacco di effetti collaterali. Allora poi ho cambiato varie persone, da lui ho detto che non volevo andare, perché vedevo che non mi dava delle soluzioni pratiche e mi diceva che non sapeva se il mio problema si sarebbe risolto nè in quanto tempo. Mi aveva destabilizzato quest'affermazione. Lui è un freudiano penso, e di vecchio stampo (ha una certa età) e non dà soluzioni immediate. Ho provato una psicologa che fa anche corsi di autostima brevi e comunicazione nelle aziende. Questa invece mi dava secondo lei un metodo standard per togliere la disistima diciamo. Ho visto che era totalmente inutile e poi questa qui sminuiva i miei lavori e mi ha dato molto fastidio, perché poi diceva che bisogna avere carisma per fare certi lavori, e diceva che il carisma si può imparare leggendo dei libri, tipo quelli di Canergie. Ca**ate. Poi allora sono tornata al mio primo psicoterapeuta, ma contemporaneamente ero seguita alla benemeglio da un'altra psichiatra dell'USL, di quelle che prescrivono il farmaco e poi va a cag*are. Tra l'altro le sedute con questa erano assurde perché duravano mezzora e in quella mezzora lei rispondeva a mille telefonate. Io parlavo di cose che mi stringevano il cuore e cose personalissime (si fa anche fatica a dire certe cose a un estraneo) e lei telefonava, telefonava, ecc. (quasi sempre di lavoro, però...), e poi ci vedevamo 1 volta ogni 3 mesi. Allora poi ho deciso di essere seguita solo dallo psichiatra vecchio stampo di prima. Ho visto che lui per molti mesi o forse 1-2 anni è stato principalmente ad ascoltare, per capire forse come sono io e come sono i miei meccanismi mentali. Ora invece riesce a capire se quello che dico sono cose reali o mie fisime e mi dà il responso immediato. Non è del tipo che dà soluzioni immediate e di uso e consumo, ma anzi, è tutto molto personalizzato. Lui dice che i farmaci servono solo a calmare i sintomi, non eliminano il problema, servono a calmare la persona per poter ragionare meglio. Poi si può passare ad analizzare le possibili cause del disagio. E poi si cerca di ridurre la sensibilità agli eventi negativi. Comunque spesso capita che gli parlo di qualcosa e mi fa arrivare da sola al problema, o alla soluzione. Del tipo: Perché fa così? Allora penso un attimo, e mi arriva una parola in testa, e continuo a pensarla come se fosse una scritta luminosa lampeggiante (faccio per dire :) ) e poi gliela dico e lui annuisce. Penso che sia il metodo migliore, perché la risposta è solo dentro di noi, non è in un libro stampato che va bene per il 90% della popolazione. Lui dice che ognuno di noi ha un vissuto e un problema diverso, non si può generalizzare. E' anche contro le diagnosi. Lui mi ha detto che non le fa, perché sono generiche. Concordo completamente sul suo metodo, che all'inizio ho fatto molta fatica ad accettare, perché mi aspettavo mi avrebbe insegnato a vivere con regole preconcette o convenzioni sociali, che invece sono tutte cavolate. Inoltre, anche quelli che voi vedete come persone normali, hanno i loro problemi, sono che sono talmente fifoni che non li vogliono affrontare, perché la psicologia non è vista bene ancora oggi (anche se sta migliorando). Altra cosa relativa a quella dell'USL: per loro basta dare medicine e poi se ne lavano le mani, non fanno terapia, ma il farmaco non cura. Ora purtroppo si va verso questa direzione ed è deleterio. |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
io vado da uno psichiatra di una clinica pubblica, le visite sono gratis, devo solo comprare alcuni farmaci, mentre altri me li prescrivono. tutto sommato mi trovo bene, nel tempo ho visto dei miglioramenti non da poco, contando che all'inizio della terapia ero in pieno episodio depressivo. oltre ad aver migliorato l'umore, la cura ha attenuato certe cose, per esempio il fatto di sentirsi osservati e derisi in pubblico o il farsi viaggi mentali. detto questo, se la psicoterapia non ha funzionato, ti consiglio di andare da uno psichiatra, ma uno che prescriva medicine VERE, non cag*ate omeopatiche
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
ho fatto una psicoterapia cognitivo comportamentale per sette mesi, pagavo 80 euro a settimana e non mi faceva nemmeno una ricevuta fiscale, all'inizio mi ha detto che sarebbero bastati sei mesi di terapia per vedere dei miglioramenti, poi quando i risultati non sono arrivati mi aha detto che non volevo migliorare.. mi sembra di capire che tutti si lamentano degli psicoterapeuti, perciò è chiaro che si fanno pagare per dire delle cose inutili, come il professore di religione che al 5° anno di ragioneria ci parlava del malocchio; penso che la psicologia è una pseudoscienza come la religione.
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
ma uno che ha avuto un riscontro positivo con gli psicoterapeuti ed è migliorato o ancora meglio guarito esiste? Cerchiamolo!!!:eek:
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
ho iniziato la TCC da un paio di mesetti, non lo so se servirà ma a me il principio su cui si basa sembra essere valido, nonché forse l'unico adatto alle mie problematiche.
io penso che si tratti di un concetto talmente semplice che magari potevo farmela da solo, la terapia, ma mancano determinate competenze e strumenti che accelerano i tempi, e soprattutto mancano gli stimoli adatti. per esempio io non riuscirei mai a fare degli esercizi a casa, devo andare per forza in palestra, solo questo mi rende costante. lo stesso vale per la psicoterapia... possiamo definirla una palestra per la mente. ripeto, non so se servirà qualcosa ma io mi sto trovando bene, il tipo in questione sembra essere una bravissima persona, non è superbo, non giudica, non mette a disagio e male che vada avrò scambiato due chiacchiere con un essere umano, cosa che non facevo da anni. |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
io brutte esperienze con gli psicoterapeuti, ho speso fior di quattrini ma erano solo dei ciarlatani mangia soldi...le chiacchiere se le porta via il vento amico mio e chi deve farsi il culo a migliorare siamo noi e non loro che danno consigli del cazzo seduti comodamente ad una sedia...io di persone sul web che dicono di essere migliorati andando dagli psicologi ne ho lette ma sono solo dei poveri illusi, si sono solo autoconvinti del contrario per farsi fighi e per non guardare in faccia la dura realtà...
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
ragazzi ma guardate che è cosa nota che siate voi a dover migliorare, e non loro... faccio sempre l'esempio della palestra, l'istruttore ti spiega i movimenti le attrezzature e tutto, ma di sicuro non è lui a fare le flessioni i bicipiti ecc.
insomma non esiste la formula magica per cambiarti, sei sempre tu a doverti fare un mazzo tanto, il terapeuta serve a incrementare fiducia ottimismo e a fornire indicazioni che poi sta a noi seguire. |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Ma secondo me gli psicologi andrebbero usati in modo preventivo, non curativo : la cura è per loro troppo complicata. E' come dire che ho imparato a camminare male ed ora vado avanti così : se sono all'inizio del cammino allora posso usare un fisioterapista che mi raddrizzi, ma dopo, con tutti i danni che sono stati fatti in tutto il corpo, devo andare da un ortopedico. Allo stesso modo, nell'adolescenza o anche prima, direi dopo i 10 anni un buono psicologo potrebbe servire molto di più di una vaccinazione : ti raddrizza i pensieri assurdi ti hanno inculcato i genitori e che ti fanno diventare depresso, ansioso, fobico etc. etc. E' ovvio che se io sono stato in un ambiente dove si vede tutto negativo, non posso sicuramente diventare un ottimista di prima categoria e sorridere alla vita : se esco da questo ambiente deleterio e qualcuno mi comincia a dire come pensare in modo più adatto per continuare a vivere, allora qualcosa si può realizzare. Dopo l'adolescenza, è tutto troppo incancrenito per poter essere ribaltato : i tuoi ti hanno convinto (senza che tu te ne sia reso conto) che ti deve andare tutto male ? Oppure che sei brutto e insignificante ? Questo pensiero ti perseguiterà per tutta la vita, dopo lo psicologo non serve più a niente (se non a se stesso ;) ). Appunto, come dicevo, serve una cura d'urto, cioè coi farmaci : si va dallo psichiatra. |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
voglio, anzi esigo, una testimonianza positiva. E' assurdo che siano tutte negative!!
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Bisogna andarci degli anni però e continuativamente però, perché poche sedute non fanno niente. |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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D'altronde scusate: o accettate le risposte preconfezionate e banali che però (giustamente) non vi stanno bene, oppure accettate che ci voglia un tempo ragionevole (sicuramente non breve) per capirci un po' in qualcosa di così complesso come il groviglio di un animo umano. Vi quadra? Io però a differenza di Sway non la consiglierei a tutti, perché ho capito che tanto la maggior parte delle persone non vuole perdere tempo in qualcosa di così "inutile" come guardare in sé stessi. Quindi rimarrebbe delusa perché non troverebbe quello che cerca. :) |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Comprendo l'irritazione e la frustrazione per le aspettative deluse. In base alla mia esperienza posso dirle che nel corso di una psicoterapia possono presentarsi momenti di empasse in cui pare che i risultati, nonostante l'impegno e il lavoro svolto, non arrivino. Il mio suggerimento è quello di cercare di parlare degli ostacoli alla terapia con il suo terapeuta in modo da trovare insieme una soluzione per sbloccare la situazione. Nello specifico, se ho ben capito la difficoltà riguarda l'esposizione alle situazioni ansiogene, non tanto per l'intensità dell'ansia anticipatoria, ma per la vergogna che segue la comparsa dei sintomi. Magari potrebbe essere opportuno approfondire questi aspetti con il suo terapeuta o individuare altre strategie per raggiungere i suoi obiettivi. In bocca al lupo Dott. Liverani |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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("Quando cerchi di entrare in te stesso, sii armato fino ai denti" cit.) C'è tanta gente che non si interroga su se stessa... Forse dopo anni di terapia è possibile diventare come maestri zen, con le proprie "manie" ma sotto controllo, conoscendo se stessi approfonditamente, sapere perché facciamo una certa cosa, perché ci comportiamo in un certo modo e darci una spiegazione. Poi il mio medico dice che è molto importante rimanere attaccati alla realtà. Si vedono le cose più oggettivamente dopo aver scandagliato i meandri oscuri della propria mente. Ha detto poi all'inizio della terapia che se uno sente 100, forse a 0 non arriva, ma a 1 sì. Ad esempio, se uno ha una macchia sul maglione, se si vergogna per quella macchia, pensa che tutti la vedranno, che tutti penseranno male di lui. Se invece lui ci dà poco peso, sarà sereno anche quando avrà quella macchia. (Macchia per dire qualsiasi difetto ci attribuiamo/attribuiscono). |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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cmq ringrazio il dottor liverani per la risposta |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Autoconsapevolezza e roba del genere, intendo... |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Se io seguo una cura lo faccio perché non posso aspettare i normali tempi di risposta del corpo : se ho un'ansia continua è ovvio che prima o poi mi scomparirà, ma se prendo un ansiolitico mi scompare subito. La psicoterapia dovrebbe sostituire l'ansiolitico, NON la soluzione spontanea del problema. |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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E poi ci sono tante altre cose che la gente comune direbbe che è buttare inutilmente dei soldi (e io il contrario). Tutta colpa della società basata sull'Avere anziché sull'Essere. :cool: Poi come ho detto ciascuno fa ciò che ritiene giusto per sé. :) |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
I paletti sono:a) psicoterapia di durata breve non superiore ad un anno b) dialogo mensile con lo psicoterapeuta a fine seduta in merito agli obiettivi raggiunti e da raggiungere c) onesta' deontologica ed intellettuale dello psicoterapeuta d) evitare le psicoterapie antiche( quelle solo introspettive) favorendo la cognitivo comportamentale.e) approccio integrato:ovvero psico affiancata ad una cura farmacologica data da psichiatra o neurologo (possibilmente di fiducia dello psicoterapeuta).Evitare il medico di base!!!!! Alla luce di quanto detto sono assolutamente contrario a quei professionisti che ti danno una durata incerta,che sconsigliano l'uso dei farmaci che,badate bene, non sono la panacea di tutti i mali ma aiutano il paziente ad affrontare meglio il problema.Proporrei,per chiudere, un'azione penale nei confronti di quei 'professionisti' (e ce ne sono) che puntano a creare un rapporto di dipendenza psico/paziente con terapie di durata decennale! Un abominio!!!!!
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
Che ti devo dire sciren, fai le tue battaglie e le tue azioni penali, io la vedo in modo quasi diametralmente opposto ormai, infatti se dovessi mai decidere di lasciare questa (ma per ora penso proprio di no) opterei forse per una Junghiana o comunque psicanalitica. Ma mi spiegate - in modo chiaro e con qualche esempio - cosa intendete precisamente con "fissare e verificare degli obiettivi"?
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
Junghiana???????? Noooo desisti.L'ho fatta! Che si fotta:) quanto agli obiettivi esempio : non riesci ad andare in metro.Il cognitivocomportamentalista dovrebbe individuare i motivi e successivamente spiegarti i comportamenti,attraverso l'annullamento dei pensieri automatici ed una susseguente graduale esposizione alla situazione temuta.Dopo un mese che risultato hai ottenuto? Ancora magari non prendi la metro, ma sei a tuo agio in stazione.Se il treno arriva non tremi più etc etc e si va avanti:qui e adesso.Cazzo ve frega sape' solo che se non prendi la metro e' x un problema di mancanza d'affetto? Lol.Tu devi andare a lavoro domani,nonntra 10 anni.Chiaro!?!?!
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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(Sono sicura che la tirano anche alla lunga e questo mi indispone un po' perché si sborsa una quantità inimmaginabile di quattrini.) Cmq si impara anche a farsi l'autoanalisi (e a capire meglio gli altri). @Moonwatcher: a te succede? |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
sciren ho poco tempo non mi va di parlarti delle mie innumerevoli psicologie di vario tipo, alcune di vari anni, ma vado al dunque: pure io ho avuto scarsi risultati, soprattutto rapportandoli ai lauti compensi che queste persone si fanno dare. Insomma, sono molto deluso dalla categoria, per questo ho preso la difficile decisione di smettere, di trovare a mio modo una soluzione, costi quel che costi, perchè ad un certo punto, per quanto duro possa essere, è meglio affrontare la realtà: siamo soli con noi stessi nel nostro problema, dunque è da noi stessi che dobbiamo partire, in un modo o nell'altro. La psicoterapia non è una "stampella" o un aiuto, secondo me, ma un qualcosa di superfluo in definitiva: se hai deciso di cambiare, cambierai pure da solo, se non vuoi farlo, neanche il miglior terapeuta del mondo potrà indurti a farlo. Piuttosto, sono favorevole ad un approccio immediato al problema, farmacologico di breve termine se necessario, ma comunque incisivo, determinante: cosa che non sono le luuuunghe e, soprattutto, costose! terapie psicologiche ordinarie. Credo che l'effetto di queste, se c'è, sia momentaneo, come può esserlo il sollievo che trovi nel raccontare i tuoi problemi ad un tizio che ti ascolta e ti accoglie, nient'altro: una volta tornato alla tua vita, a meno che TU non compia azioni davvero INCISIVE, il problema resta, e sei punto e accapo. Con tutto il rispetto per la onorevole professione di psicoterapeuta, si intende, che non mi permetterei mai di criticare; so che ci sono persone validissime, ma qui stiamo discutendo dell'EFFICACIA reale, concreta, della terapia, e del rapporto beneficio/costo, che è un altro conto.
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Cavolo, ma quanta roba hai fatto.... Pure l'ipnosi... e non è servito a nulla.... Mah, però ti rimane sempre la 2e20 :D:D |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
Ora metto le dita nella presa e poi ti dico
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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la metro moon era un esempio banale. Cmq certo il tuo caso forse richiede introspezione. I miei imperativi erano rivolti a quanti (tantissimi) in questo forum vorrebbero lavorare, uscire con una donna/uomo (esempio le broccolanti non postanti), non cacarsi sotto nel parlare a cena o a pranzo... etc etc... in questi casi, a mio parere, è fondamentale lavorare piu' sul lato comportamentale che su quello cognitivo. |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
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Sarei anche disposto a pagare il doppio, ma solo alla fine, con dei risultati tangibili |
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti
Onestamente, ho fatto solo recentemente della psicoterapia breve, e in parte qualche problema lo risolto.
Vi racconto uno dei circoli che si innescavano nella mia mente, che grazie al mio pschiatra ho risolto. Uno dei miei principali problemi era quello di non riuscire a mangiare meno, cioè dovevo mangiare sempre è tanto, come allentavo la presa e cercavo di mangiare come una persona normale, venivo preso da attacchi di panico e ansia a go go.... Sono arrivato a pesare 95 kg per 1,76, la dieta per me era un utopia, in realtà il mio subconscio stava cercando di nascondere un'inestetismo sul mio corpo, secondo la nostra seconda persona, quella non razionale, il grasso lo poteva nascondere e quindi mi obbligava a mangiare :eek: In realtà il mio inestetismo che in realtà era una ginecomastia, secondo il psichiatra obbligava il circolo ossessione con compulsione a ripetersi all'infinito. Diciamo che ormai a a 34 anni, non me ne poteva fregare più di tanto, ormai l'avevo metabolizzato come un piccolo difetto, mai a credere cosa si potesse celare....., sai mi dicevo ma è possibile che il pschiatra abbia ragione?? Cmq, sul suo consiglio, ho fatto un piccolo intervento, passato dalla mutua, quindi gratis, dopo un mese quando ho tolto le medicazioni ho potuto fare la dieta senza avere attacchi di panico, adesso peso 72kg, non ero cosi da quando avevo 16 anni !!:clap: Avete idea, di che cosa girava nella mia testa a livello inconscio??? |
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