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Pensiero personale o disfunzionale
Questa estrema voglia di fare le cose come gli altri e come le fanno gli altri. Non la sopporto.
Dobbiamo per forza moltiplicarci e fare tutti appassionatamente le stesse cose per vivere bene? Perchè, se a me non piace la vita sociale devo farne parte per forza? Esperienza, dite? Ma esperienza di cosa? Di una cosa che non apprezzeremo mai, fino in fondo. Gli psicologi fanno a gara per convincerci a buttarci insieme agli altri, però loro in cambio guadagnano bei soldini... noi cosa guadagniamo? Spesso e volentieri una bella minchia! Bisogna essere sempre se stessi, non inseguire la mandria. Se non mi va di andare a quella festa, non ci vado! Se so che una volta tornato a casa starò peggio, non ci vado! Io ho più stima per quelli che sono coerenti con se stessi e se ne fregano di quello che pensano gli altri, piuttosto che quelli che a costo di sembrare simili agli altri, fanno di tutto e di più. Spesso scendono anche a compromessi, a mio parere, evitabili. Detto questo, penso che ognuno abbia la possibilità di fare quello che vuole. Questo è solo il mio orgoglioso pensiero. :D |
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Re: Pensiero personale o disfunzionale
io invece penso che l'esperienza sia importante.
potrei sbagliarmi dato che non ne ho nessuna, ma trovo che la "paura" di stare in mezzo alla gente debba essere superata, e l'unico modo è quello, non si sfugge. starci più tempo possibile. perché? beh magari non ci piace andare in giro per locali, ma ci sono sicuramente tante attività interessanti da fare e che magari non facciamo perché non siamo abituati all'interazione sociale, avendola sempre evitata. così è per me, poi boh. |
Re: Pensiero personale o disfunzionale
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Ti risponde uno che per tutta la sua vita, sin da quando era infante, non ha mai voluto fare come la massa, od assomigliare alla "massa". Fin alle elementari (in collegio) ero "fuori standard", nel senso che non facevo minimamente quello che gli altri bambini facevano. Sono sempre stato anticonformista; a volte senza sapere di esserlo. :) Difficilmente mi "omologo" al sistema. . mi colloco tra queste voci: -Anticonformista -Anarchico (anche reazionario se serve). -Trasgressivo (nel senso buono) . Al giorno d'oggi si confonde l'anticonformismo con la trasgressione... l'anticonformismo in sè ha sempre lo stesso significato ossia fuori dalla conformità, ma ognuno ne da la sua interpretazione. La trasgressione è interpretata come anticonformismo, ed effettivamente ne è una sfumatura, ma non ne è un sinonimo. . Sono sempre stato uno che va controtendenza, su tutto !! Spesso sono andato "contro l'opinione generale", anche di amici, famiglia, conoscenti. Questo però non mi ha mai fatto soffrie; anzi, mi faceva sentire me stesso. . Non è snobbismo od eccessivo orgoglio... o forse si.. boh, ! :D So solo che spesso la plebaglia la sento veramente come un branco di galline. Tutti tarati allo stesso modo. Ecco. io sono "starato". Ma a me va benone così ! |
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Poi con gli anni e con un pizzico di maturità in più ho realizzato che è stupido e masochistico voler fare qualcosa che non ci si sente di fare. Gli altri escono, vanno per locali, rimorchiano ecc. perchè è quello che gli piace fare. A me non piace. Ok sarò diverso ma va bene così. Ognuno deve fare quello che si sente di fare! |
Re: Pensiero personale o disfunzionale
Io Maury sono estramente elastico. Cambio spesso idea. Rivedo le mie convinzioni.
Non ho mai seguito la "massa". Sono un eterno bastian contrario. Però...mi è capitato di espormi e spesso e volentieri non me ne son mai pentito. Anche perchè ho imparato a trarre insegnamento anche dalle delusioni. Non ho mai visto negli altri "il nemico". Mi piace la gente. Lavoro a contatto con il pubblico. Ma se mi invitano anche a bere un caffè mi spavento. Mi considero un pò diverso. Ma non ne sono felice. non riesco ad accettarmi. Ho sete d'esperienze. Mi hanno aiutato a crescere di più. Ne voglio fare tante ancora. Ma è dura. e ho tanta paura... |
Re: Pensiero personale o disfunzionale
non so voi ragazzi ma io l'idea di aver "paura" della gente non posso proprio accettarla.
chiaro che se mi invitano a una festa e non vedo il motivo per andarci, non ci vado... ma se penso di potermi divertire... ipoteticamente ci dovrei andare e provare a divertirmi, e così via finché non ci riesco. naturalmente non vado mai da nessuna parte per timidezza :D ma di accettare l'idea non se ne parla, non ci riesco |
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Mi sono fermato un attimo, ho pensato a me stesso, ho riflettuto parecchio e sono arrivato alla conclusione che, dopotutto, non ne vale la pena. Non ne vale la pena scendere a dei compromessi per qualcosa che, soffermandosi un attimo, non è nemmeno una mia ambizione. Vuol dire che sono diverso? Va bene, ma rimane comunque una mia-nostra scelta, per quanto possa sembrare assurda,anticonformista e poco funzionale. Mi sono accorto che se di fronte alla gente mi comporto come sono davvero( e posso apparire antipatico e odioso) la gente mi giudica in una certa maniera, ma almeno io sto meglio e mi sento più in pace con me stesso. Senza contare che a me a feste o cos'altro non hanno mai invitato. L'ho messa lì come esempio. Comunque il concetto è questo. Il tuo post lo riassume al 100%. se mi guardo indietro e mi rivedo in certe scelte(da ragazzino) mi vedo uno stupido immaturo e senza una personalità. Adesso una personalità me la sto creando, bene o male. Vorrei riuscire a vivere la mia vita senza freni, con quello che voglio fare, con quello che mi piace, con quel pizzico di anticonformismo che mi fa star bene e basta. Poi la gente può anche parlare.... ok, fine del papiro. :D Quote:
Ho solo 20 anni, non posso focalizzarmi su questi pensieri e tenermeli per tutta la vita. La vita è imprevedibile. Domani potrei trovare lavoro e cambiare la mia visione e via dicendo. Ma per adesso è così. Affronto la vita come meglio credo, assecondando i miei timori e le mie paure. Non so se sia giusto o sbagliato, non lo voglio sapere. Semplicemente vivo cercando di rimanere me stesso. In barba a chi dice che sono da curare. Comunque anch'io sono un bastian contrario. :thumbup: ..e ne vado fiero! |
Re: Pensiero personale o disfunzionale
Ovviamente quoto e condivido tutto il messaggio di maury
E' una realtà che ho negato a me stesso fino a pochi anni fa, facevo finta di niente... ma adesso no, ne prendo atto e l'ACCETTO serenamente, fino a che non avrò buoni motivi e soprattutto stimoli SPONTANEI e non forzati per cambiarla. Di cosa sto parlando? Semplicemente: - Non sento un vero bisogno di avere compagnie/amici (Ho imparato fin da piccolo a fare a meno degli altri spesso ostili nei miei confronti, e ormai "mi basto da solo", senza problemi, e sto bene così). - Non sento un vero bisogno di avere una ragazza (ovvero molto più di un semplice modo per soddisfare pruriti sessuali). E se anche x assurdo la trovassi, non riuscirei a mantenere vivo il rapporto, perchè capirebbe presto di non avere motivi validi per stare con me (si divertirebbe di più con un manichino). C'è qualcosa alla mia portata? Si, solo rapporti occasionali o superficiali con le persone... con gentilezza, onestà, correttezza, buone maniere, ecc., ma sempre e solo occasionali... questo riesco a farlo, e spesso riesco pure ad apparire "normale",... ma se si va oltre, game over. |
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anche perchè scommetto che sei bravo a trovare motivi per non andarci. beati quelli come il tipo che ha aperto questa discussione che stanno in pace con se stessi. secondo me se vi lancereste non avreste grandi problemi |
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per adesso sto bene così, e non vedo come la gente possa permettersi di giudicare tale condizione.( visto che è per quello che m'incazzo) |
Re: Pensiero personale o disfunzionale
Questi sono brevi momenti di euforia, la maggior parte del tempo si sta male così.
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Re: Pensiero personale o disfunzionale
20 anni son pochi x aver chiaro in mente quale sia il proprio percorso di vita da scegliere.
Bisogna provare, bisogna sperimentare, bisogna arrivare ad un limite, il proprio limite....per capire, per scegliere, per accettarsi. Molte volte le cose non sono quel che appaiono viste dal di fuori, bisogna entrarci dentro per capirle. Io ancora a 30anni cerco di fare il più esperienze possibile, per capire chi sono, cosa posso sceglirere di meglio per me, cosa mi và più a genio x quello che sono. |
Re: Pensiero personale o disfunzionale
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sono d'accordo sul fatto di sforzarsi in certi ambiti, ma anche qui non è necessario "buttarsi a capofitto" basta la politica dei piccoli passi, e sapere che nessuno ci corre dietro.... per quanto riguarda la "vita sociale" sono evitante, convinto di esserlo... questo però non mi toglie il rammarico per cose che avrei voluto fare (seppure a modo mio) e che non ho fatto...la fase dell'orgoglio l'ho avuta per anni ma si è di molto smorzata... |
Re: Pensiero personale o disfunzionale
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Naturalmente scherzo :D, quoto tutto quello che hai scritto, anche a me piace la gggente anche se ho problemi a relazionarmici... :yes: |
Re: Pensiero personale o disfunzionale
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Per una risposta a rigaurdo più articolata di questa emoticon vedi la mia risposta su quest'altro 3D: http://www.fobiasociale.com/accettarsi-17439/pagina-3/ Mi spiace ma Woland non si ripete (cit.) :D Quote:
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Re: Pensiero personale o disfunzionale
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Re: Pensiero personale o disfunzionale
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Re: Pensiero personale o disfunzionale
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Siamo tutti, estroversi compresi, costretti a vivere nel dilemma tra queste due polarità. Chi è fuori, vorrebbe stare dentro, anche se si comporta come se non lo volesse. Chi è dentro, dice che vorrebbe essere meno pressato e meno schiavo delle regole, anche se si comporta in maniera opposta. Premesso che di patologie non voglio metterci bocca, l'introverso necessita di stimoli adeguati di direzione ed intensità, per uscire dall'introvertimento. In pratica, non credo molto a quelli che si vantano di fregarsene del giudizio altrui, perché c'è un bisogno di appartenenza in ciascuno di noi. |
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su questo mi pare che ancora non ci si capisca e si faccia estrema confusione nel forum. noi viviamo in un mondo che costruisce le identità attraverso ruoli fittizi. ruoli del tutto individualisti che non hanno nessun collegamento con la comunità. sono stati via via cancellati i ruoli di genere, i ruoli di clan, i ruoli di comunità. fra un po' toglieranno i ruoli di specie dicendo che non è politicamente corretto mangiare carne se si posson mangiare fagioli. oggi uno può essere, sulla carta, quello che vuole. col risultato però che non è nessuno: perché viene identificato SOLO col suo lavoro, con il suo stipendio, con il suo aspetto. figli di nessuno e cittadini del mondo. invece da sempre le cose più importanti della vita non erano scelte dall'individuo: la propria famiglia, il proprio nome, il proprio paese, anche la professione erano spesso scelte pregresse. oggi non gli viene riconosciuta nessuna identità pregressa, il suo senso di appartenenza quindi è minimo. troppa libertà gli si è ritorta contro. puoi fare quello che vuoi, ma sei sempre da solo. l'esistenza è relegata ad una progettualità materiale tesa all'appagamento individuale, ed anche la famiglia ormai è vissuta nell'immediato, slegata da una visione che vada oltre se stessi. una volta hai detto che i genitori erano la cosa più importante per te. bene, credo che la cosa valga per molti, oggi. più scompare ciò che sopperisce alla perdita dei genitori, più questa perdita diventa intollerabile. l'individuo è però frustrato da questo bisogno insoddisfatto e rincorre quindi le luci della ribalta, oppure si rifugia in comunità virtuali, associazioni politiche, tifoserie organizzate, movimenti underground, per sopperire ad un senso di appartenenza che gli viene tolto. perché all'uomo la pancia piena non basta, come non basta fare un figlio se non ne capisce il senso (lo vedo sempre più spesso come un prb). noi siamo così adesso come adesso. tutti noi. nessuno di noi rinuncerebbe alla propria libertà di scelta, ma tutti ci sentiamo alienati dal mondo. |
Re: Pensiero personale o disfunzionale
bravo...mai inseguito la mandria!!!!!!!!!!!solo ke da un pò di tempo non mi interessa più nessuno...sn tutti uguali ogni persona ogni cosa è noiosa e qst mi porta inevitabilmente a kiudermi nel mio mondo...e qst è un male!
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Re: Pensiero personale o disfunzionale
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è inutile, a mio modo di vedere, sforzarsi di stare con delle persone con cui non ti ci ritrovi. Non è che credo molto al "buttati lo stesso, tanto non hai nulla da perdere" : Mi sembra un pò banale come cosa. Se sai badare a te stessa-o. E io sto imparando a farlo. Comunque anch'io sono un pò succube dei giudizi, ma è normale. Sono pur sempre umano, non un robot. però ritengo che l'importante sia comunque non lasciarsi condizionare troppo e proseguire per la propria strada. Per quanto sia tortuosa e complessa. Grazie a tutti per le risposte. :yes: |
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@ LordDrachen:
In effetti ho fatto un discorso simmetrico rispetto ai due bisogni citati, ma ovviamente le pressioni della società non sono simmetriche, tant'è che qui non ho mai letto di persone che invidiano la serenità dell'eremita, privilegiando la felicità più pubblicizzata, quella dell'estroverso scopatore seriale. |
Re: Pensiero personale o disfunzionale
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