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Che rapporto avete con la vostra città?
La amate, la odiate, vorreste trasferirvi altrove, soffrite il paesino piccolo dove tutti vi conoscono o la grande città dove vi sentite spaesati, pensate che la vostra città vi abbia in parte reso quello che siete, rimpiangete di non aver saputo cogliere le occasioni che vi offriva...dite la vostra.
Personalmente ho molto amato Bologna, la città in cui ho abitato negli ultimi anni, anche se l'ho vissuta solamente a tratti e probabilmente mai fino in fondo. E' stata comunque una città che mi ha lasciato una buona impressione, coi suoi difetti certo, ma piuttosto vitale e piena di umanità di tutti i tipi. Soprattutto giovane e piena di ragazzi provenienti da tutta Italia, tutti concentrati intorno all'università e al grosso centro, dato che è più che altro un paesone. La mia città d'origine (xxxxxxx), nota località turistica in cui vivo tuttora, non l'ho mai vissuta veramente, basata com'è su un tipo di divertimento sfrenato e sfacciato, che in passato ho davvero odiato e che attualmente mi è abbastanza indifferente. Della mia città, piuttosto che la gente, amo soprattutto la parte fisica: il mare, la zona del porto, la pineta, la campagna circostante, il fatto che sia equidistante da città più grandi come Ravenna, Rimini o Cesena. I posti in cui ho vissuto non li ho mai sentiti completamente miei, forse solo nella fisicità, nella pietra e nella terra, ma nel rapporto fra i suoi abitanti e la città vera e propria, fatta di luoghi e mura, nel suo spirito insomma, non sono mai riuscito ad entrare. |
La amo per quanto riguarda la sua storia e la sua cultura.
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Amo molto la mia piccola Piacenza...è la mia tana e nn mi tasferirei mai da nessun'altra parte...ormai sn troppo abituato alla sua dimensione a misura d'uomo..ai suoi ritmi.
Certo nn è il paese dei balokki....parma è già più internazioinale...col suo nuovo aeroporto, il prosciutto, l'università etc....ma per me, che odio le discoteche, i locali "trendy", e in genere i posti dove va la massa, è la città perfetta..ogni giorno mi faccio una passeggiata verso sera e mi godo i suoi scorci, le sue piazze, le sue strade...conoscendone ormai a memoria ogni singolo sanpietrino. Poi nn è distante dal mare: in 2 ore sei in liguria...o sulle alpi lombarde... |
anche io son di genova.
come città non mi dispiace, il problema è che io mi sento come "uno straniero" nella mia città, cioè conosco pochissime strade, pochi posti, poca gente, pensate un pò che è da qualche mese che ho preso la patente e le poche volte che ho usato la macchina facevo fatica a passare da una strada all'altra ma non perchè non sapessi guidare bene, ma perchè per me la maggior parte delle strade sono sconosciute, siccome ho sempre preso treno e autobus per spostarmi( le poche vlte che mi son spostato)... la gente si effettivamente è chiusa, poco amichevole, bò forse son tutti sociofobici :lol: :lol: :lol: |
Ancona la Dorica, superba sinfonia di colli che si affaccia sul mare. Perfetta. La mia città. Piccola, tranquilla, mare e poi mare, gente abbastanza chiusa che si apre col tempo dopo averti conosciuto.
Del resto, è un porto. L'unica città credo in Europa dove il sole sorge e tramonta sul mare per la morfologia del suo territorio. Ankon. Gomito. |
la mia città è una delle piu belle d'italia (nonkè la meno inquinata..) abbiamo praticamente tutto tutti la reputano stupenda ecc ecc.. io voglio solo andarmene da qua..
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Vivo in una piccola città marchigiana, gente molto concreta, incapace di guardare al di là del proprio naso. Ma al tempo stesso saggia, tollerante e generosa. A volte mi sento un pò soffocato, ma sono certo che se la lasciassi mi mancherebbe.
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Vi riassumo la mia storia:
Fino a 19 anni ragazzo timido ma tutto ok, l'ultimo anno ho frequentato anche una compagnia dove mi trovavo a disagio non con tutti però, mi fidanzo con una, ho una storia a distanza di 2.5 anni, elimino i ponti con gli amici e vedo solo lei nel week end a casa sua, dopo finisce la storia e mi ritrovo solo come un cane. All'inzio avevo troncato i ponti e non volevo farmi vedere poi non potevo farmi vedere dopo 1 anno poi dopo 2....e ora sono passati 5 anni e quasi nessuno mi ha visto in circolazione. Ora ho paura di presentarmi davanti ai miei ex amici o conoscenti, ho paura delle domande: che fine hai fatto? dove sei stao? sei sempre in casa?! E cosi facendo sono rimasto solo, so che devo cambiare ma quellle domande mi fanno sempre paura e creano ansia. Quindi...il mio rapporto con il mio paese è incredibilmente strano: La sera non esco mai per evitare certe situazioni, in centro non ci vado mai(in 3 anni ci saro passato 3 volte ), frequento determinate zone solo in certi orari per esempio al mattino, al centro commerciale solo la mattina o primo pomeriggio, le altre zone le frequento tranquillamente o qausi (anche se sono rimaste poche) Alla fine faccio le mie cose: università, lavoro, poste, colazione al bar non centrale, corse giri in bici, palestra, piscina e la mia giornata passa veloce, ma andare a prendere un aperitivo in centro lo faccio solo sotto tortura e ancora non è capitato. Quindi la vivo a metà la mia città....si puo dire che non mi sono ambientato. In una grande città è diverso, non sento ansie, poso uscire la sera, nei locali, in mezzo alla gente......ma con chi ci vado se sono completamente solo? a volte vado solo a fare shopping nel capoluogo mentre nel centro del mioho il coraggio neanche di starci 5 minuti E voi vi chiederete: perche non ti trasferisci?ù Perchè: 1)ora mi è impossibile per un fatto economico 2) riconosco che la qualità di vità in città è molto peggiore 3)qui ho la famiglia, qualche conoscenza sparsa qua e la, in città sarei completamente solo! 4) sono un cagasotto |
Vorrei andarmene al più presto anche se per certi versi le sono affezionato.
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Re: Che rapporto avete con la vostra città?
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Fare un collegamento fra il contesto geografico e il carattere di una persona mi sembra un po' forzato...anche se, nel mio caso, i baresi sono individualisti, levantini e diffidenti all'eccesso verso il prossimo e io per certi versi mi ritrovo in queste caratteristiche! |
Io abito a Tessera, è un punto di passaggio, così dicono, e , nonostante le mie lotte tra le poche corriere, non mi disgusta a tal punto da scappare. Anche se, per certi aspetti, una vita migliore da un'altra parte , è un utopia, non esiste come il rispetto.
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IO ANDRO' DOVE MI PORTERA' L'AMORE...
AL DIAVOLO LA CITTA' E LA CASA IN CUI VIVO! |
una volta la mia città mi piaceva molto
ora tutto sommato mi è indifferente avendo visto le cittadine, ma cosa dico, paesini americani li invidio un casino, tutto quello spazio e qui siamo tutti come sardine, una mattina su 2 la metrò ritarda e non c'è manco lo spazio x leggere... e continuano a fare arrivare gente da tutto il mondo... prima o poi scoppiamo... e la vita è sempre più cara... eh case, i vestiti, er cibo... ma forse è così in tutta italia cmq bò, x come la vivo io è sprecata una città x me... però mi piace il senso di anonimato che ti da, sei solo tra molti, anche quando vai ai giardinetti... alone in the park |
Cambiano i cieli...
ma non cambia il cuore... così si esprimeva Ovidio. Io condivido appieno. Quando non ero e non sono in pace con me stesso e con gli altri sto male ovunque, quando sto bene con me stesso e con gli altri mi va bene ovunque.
Certo, se sei fobico la grande città ti permette di stare da solo ed evitare situazioni imbarazzanti ed essere più a tuo agio, ma alla lunga poi scleri per via della solitudine. Non lo so, io ho perso occasioni ma in questi anni di solitudine ho anche approfondito temi, ho anche avuto una intensa vita spirituale che non avrei avuto se fossi stato normale. Forse non mi sono vissuto Milano alla grande ma l'ho apprezzata per motivi forse meno superficiali per cui altri la apprezzano. Non me ne frega niente dei locali alla moda (in fondo son sempre 4 mura), ma apprezzo la varietà culturale che si può trovare, apprezzo la cucina etnica enorme che c'è e che non ci sarebbe senza gli extracomunitari. Adesso apprezzo sia Milano che i piccoli centri dove ho dei legami (Alassio e la Valle d'Aosta, in particolare la Val d'Ayas). |
Re: Cambiano i cieli...
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ma che me ne frega della mia città???!!! io per lavoro o per trovare amici o ragazza mi trasferirei in qualsiasi città senza problemi
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Sono umbra anche io (di acquisizione), e adoro la città dove vivo, trovandomi spesso anche a doverla difendere da chi, come me, ci vive e se ne lamenta per l'atmosfera "provinciale" e la penuria di cose da fare e vedere (che poi ci sarebbero eccome, solo che se uno è pigro di natura, questo tipo di città ti offrono la scusa ideale per dire "che palle, se vivessi a Milano, allora sì..."). Io questo posto lo amo e soffro tantissimo per il fatto di non poterlo vivere. Lo stesso discorso vale per i luoghi dove sono nata...stabilisco sempre delle relazioni molto "affettuose" con gli spazi, e questo non è in contaddizione con il fatto stesso che l'idea di mettere radici stabili non mi sfiora nemmeno lontamente. Mi sento pronta a cambiare città e stranamente so che mi verrebbe molto facile rispetto ad una marea di cose della mia vita molto più semplici (sulla carta) da realizzare. Continuo a credere che i miei prossimi anni non saranno in Italia, e spero con tutto il cuore di finire in qualche paese del nord Europa.
....vediamo di finire questa cavolo di università... |
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Anch'io sono affascinato dal Nord Europa.
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Re: Cambiano i cieli...
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Se poi c'è differenza tra vita di paese e di città, mi chiedo se c'è anche tra una metropoli e l'altra. Qualcuno dirà che ogni città ha dei posti particolari, e una storia trasmessa e riflessa nell'architettura che evoca sentimenti diversi nell'animo; inoltre alcuni esperti sostengono che l'ambiente influenza in vari modi l'umore delle persone, sia quello esterno che interno. Quindi, anche se non "vivi la città" attivamente, è lei che ti influenza, nel bene o nel male, consciamente o meno. Ma si potrebbe anche dire che molti di noi vivono le città moderne, più che attraverso i loro luoghi storici, artistici, di aggregazione, attraverso i fumi dello smog, l'aria inquinata e piena di polveri che respiriamo mentre andiamo, ogni mattino, a scuola o a lavoro, e immersi nei nostri pensieri percorriamo strade sporche e affollate senza guardarci in faccia con gli altri lavoratori, pendolari, studenti che procedono in mezzo ai rumori dei clacson, degli autobus, o cercano di ficcarsi dentro i vagoni strapieni del metrò nelle gallerie buie e desolate un pò tutte uguali. E poi, quando si fa sera, tutti a casa, per fare lo stesso il giorno dopo. Detto questo, personalmente sono orgoglioso di vivere in una città tra le più belle al mondo e con una grande storia (nel bene e..nel male), ma per il mio stile di vita, al di là di questo orgoglio, sarei solo con me stesso e i miei problemi anche in una qualsiasi altra metropoli o in un paesino. Quindi, concludo che per me, il concetto di "rapporto con la città" potrà avere senso solo quando avrò risolto il rapporto con me stesso e con le persone che questa città la compongono. :) |
l'amo in maniera viscerale...
ma lei ricambia solo di notte (non pensate male eh :lol: ) |
evviva i posti caldi
quindi non al nord un bel posto tropicale è il top e si, piuttosto un paese sperduto della sicilia, con una bella casa isolata ed una lupara sempre carica :) birra? mi rievoca i pub roba da estroversi :) |
Penso di essere senza speranza.
Ecco cosa sto vivendo in questo momento: Io vado in piscina il pomeriggio ormai da un apio di mesi....tutto ok, ci vado come bere un bicchier d'acqua. Stasera ho deciso di andarci la sera (tra mezz'ora)...mi stò cagando sotto!Ho l'ansia a mille, per paura di incontrare qualche conoscente.....è un orario a richio a quest'ora la gente non lavoroa! Ma ci devo andare, le paure si vincono affrontandole! Questo è un esempio per far capire quando dico che vivo due vite nella mia zona |
Io vorrei vivere in un posto con il clima della toscana e la mentalità della Svezia. Esiste?
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Ma anche Parigi mi andrebbe bene, pur non avendo un clima eccezionale. Diciamo che esteticamente amo la natura incontaminata o comunque il paesaggio bucolico dagli ampi orizzonti ma per quanto concerne la dimensione umana preferisco di gran lunga i grossi centri urbani, dove l'anonimato è garantito 365 giorni all'anno, le opportunità relazionali sono più varie e quella grettezza e impiccioneria provincialoidi sono meno diffuse.
L'ideale sono quelle città grandi e cosmopolite che ti offrono un po' di tutto, compreso il caos, ma che appena ti avventuri alle loro propaggini più esterne trovi subito la campagna immacolata. Berlino, Stoccolma, la stessa Parigi....forse in Australia dove gli spazi immensi garantiscono una natura ancora selvaggia. Non come qui in Italia (specialmente in Lombardia e Piemonte) dove la campagna è ormai un miraggio affogato sotto colate laviche di cemento. Ora è solo un alternarsi ininterrotto di centri commerciali, depositi di stoccaggio (rigorosamente inutilizzati), fabbrichette e ville a schiera. In un territorio piccolo e ad alta densità di popolazione sarebbe opportuno sfruttare meglio gli spazi, come fanno in Germania, in Inghilterra o Giappone. |
Per la cronaca.........in piscina ci sono stato.
Tutto ok, non ho trovato nessuno che conoscevo solo un collega che lavora li vicino e vedo tuti i giorni. All'uscita pero mentre mi dirigo verso la macchina sento parlare un gruppo di ragazzi, molti maschi e femmine, una 15ina in tutto. Mentre stavo uscendo dai giardini della piscina cerco di capire se conosco qualche voce....penso:"non conosco nessuno tutto ok"......mi incammino verso la macchina e con la coda dell'occhio vedo una persona in penombra e sento pronunciare il suo nome da un ragazzo della compagnia. Era una mia compagna delle elementari che non vedevo da 6-7 anni,in quel momento i battiti del cuore sono andati a mille, ho aumentato leggermente il passo, ho tagliato la strada per arrivare prima in auto.....tutto questo per mantenerla ad una "distanza di sicurezza" anche se non so neanche io cosa temevo....temevo solo la sua sorpresa nel rivedermi resuscitato!Anche se probabilmente non mi avrebbe neanche riconosciuto. Mi capita sempre cosi! La sensazione è sempre la stessa, la paura sempre la stessa. Penso di essere completamente pazzo, molti di voi hanno un'ansia molto piu elevata della mia ma almeno potete dire "ho paura di questo..." la vostra è un timore ben preciso, il mio non so nemmeno che cosa è! Domani andro all'università e sarò anche contento di rivedere i miei colleghi, poi andro a lavorare e sarò felice di incontrare dei perfetti sconosciuti! Tutto questo non ha nessun senso! :( |
Beh... descrivere il luogo in cui abito, in due parole :
'Na merda...'. Ma chiudere il messaggio con quella frase è troppo facile... ci vuole la spiegazione ! :idea: Abito in una frazione ( tanto frazione -.- ) con circa 400-500 abitanti, e un solo 16 enne... chissa chi è ?!?!? ( io ) -.- Abitando in mezzo alla campagna vera e proprio, devo farmi 15 km di strada per vedere anima viva ( nulla di che... 5000 abitanti max ), e essendo una zona priva di trasporti potete immaginarvi quanto tutto ciò mi aiuta con i rapporti sociali. |
Io vivo a Torino e non mi dispiace. Offre delle cose da fare, culturalmente c'è. Peccato l'inquinamento.
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io per tutta la vita ho vissuto dove non c'è un cazzo di niente come ti capisco |
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Io non so piu che fare..... L'altra sera sono stato in un locale (il piu frequentato della zona) con i colleghi di università, beh....è andata bene anche perche ero ubriaco, ho solo visto un ex amico e ho detto "ciao come va?" mentre ce ne andavamo.Se ti interessa ho scritto tutto nel forum. |
Chi abita in una grande città dice che non ha visto un niente di niente
... chi abita nel niente si lamenta che non c'è niente da vedere ... :roll: Perugia è bella, molto bella I perugini veri sono per lo più ottusi!... |
Ci sono persone che vivono e lavorano tutta la vita dove sono nate e cresciute.C'è chi si sposta.Sono scelte.
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Vivo a piacenza (provincia)..
gente strana, chiusa, onesta e laboriosa ma dotata di una umanità che riscontro poco in altre parti d'italia. Sicuramente chiusi e diffidenti, paghiamo il fatto di trovarci vicino a grandi città ricche di storia (mi, to, ge ,pr, bo) sono tutte circa a un'ora o poco più di macchina da qui, per cui ci sentiamo come "schiacciati". La città offre poco o niente, ma è una caratteristica che ho visto in quasi tutte le piccole città della val padana. Le compagnie sono molto chiuse come dicevano i ragazzai di genova, impossibile conoscere gente senza avere dentro l'aggancio, o conoscere ragazze per strada. Se mi piace pc? Se dovessi considerare la vita che c'è no. se invece considero i paesaggi della provincia dico invece di sì, sono posti meravigliosi e incredibilmente poco conosciuti vista la vicinanza di grandi città. quasi sicuramente di qui a poco me ne andrò, ma di sicuro mi mancherà la mia terra, anche se fino ad adesso non mi ha dato molto :cry: |
Bhe....io vivo in un piccolo paesino in provincia di Milano...che rapporto ho con la mia città?
Nessuno!! Non la sento la MIA città.., quando mai esco? Si, qualche passeggiatina d'estate, ma potrebbe essere qualsiasi altro posto...io mi sento sempre a disagio....la MIA città non esiste...potremmo dire la città degli abitanti che popolano la mia città :lol: |
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