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L'autostima è irraggiungibile
Mettiamo in evidenza un teorema importante: l'autostima è irraggiungibile.
Infatti l'autostima è una condizione antecedente ad ogni atteggiamento. Se l'autostima è la causa, l'atteggiamento positivo è un effetto. Credere che correggendo i propri atteggiamenti, adattandoli agli atteggiamenti positivi (magari con un'attenta analisi di questi atteggiamenti seguita da una tecnica di imitazione scrupolosa e sempre più affinata) si possa raggiungere l'autostima è come credere che dall'effetto si possa generare la causa, mentre l'effetto è conseguenza della causa, e riproducendo l'effetto non si può riprodurre la causa. Imitando gli atteggiamenti positivi non ci si può aspettare che emerga in noi, quasi come epifenomeno, l'autostima, termine con cui intendo quello stato di sicurezza sufficiente a non cadere ai richiami dei pensieri disfunzionali. L'autostima può emergere solo da sè stessa. Se vogliamo raggiungere l'autostima quindi dobbiamo fare un'analisi interiore profonda di noi stessi, ma non con l'obiettivo di trovare in noi stessi le capacità comportamentali e attitudinali di far fiorire in noi l'autostima, ma con l'obiettivo di trovare in noi il seme dell'autostima, che deve essere senz'altro presente in qualche angolo nascosto del nostro essere (forse avviluppata da un timido istinto di sopravvivenza) e coltivare quel seme, in modo che quel seme produca la pianta dell'autostima, che emergerà non per effetto di una nostra volontà indirizzata, ma per sviluppo naturale del seme. Siete d'accordo? |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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Quali sarebbero le modalità per arrivare a questo risultato? |
Re: L'autostima è irraggiungibile
Non sono d'accordo del tutto. Se tu riesci a porti in maniera positiva o cmq costruttiva nelle cose e ti va bene, allora l'autostima ne risente.
Certo sforzarsi di non pensare ad essere ridicoli se si fa una battuta,o che si ha il tono di voce strano è difficile...ma l'impegno serve proprio a superare gli ostacoli duri. |
Re: L'autostima è irraggiungibile
Purtroppo è da un po di tempo che ho perso totalmente l'autostima e non riesco proprio a recuperarla anche perchè non mi avvengono aventi che mi permettano di riavercela.La mia autostima è carente perchè non ho molti amici,le gente sembra rifiutarmi e non vuole stare molto a contatto con me tendendo ad escludermi,non ho mai avuto una ragazza(forse è questa la causa scatenante principale)che abbia voluto stare con me e nessuna mi ha fatto un complimento(qui entra in gioco anche la scarsa autostima sul mio aspetto fisico).
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Re: L'autostima è irraggiungibile
Secondo me è difficile recuperare l'autostima da zero, ci vogliono eventi o persone esterne che possono aiutarci a farcela. Il percorso, ovviamente, è molto lungo.
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
Sono d'accordo su quanto affermava MoonII in un altro topic, altro che ripristinare l'autostima,arrivati a un certo punto.... siamo esseri finiti!!!
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Re: L'autostima è irraggiungibile
Non ho capito bene quello che hai scritto, ma in ogni caso penso che l'autostima si possa costruire eccome, e di certo non la si costruisce non facendo niente.
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Secondo me per la propria autostima è importante la stima degli altri. Anche perché l'autostima deve basarsi su qualcosa di reale. Sul riconoscere nostre qualità. Ma per avere la certezza delle nostre qualità è importante che queste vengano anche riconosciute da altri. |
Re: L'autostima è irraggiungibile
Non sono d'accordo Hurry...se proprio vuoi utilizzare un linguaggio scientifico direi proprio che si tratta di un equazione che si auto bilancia verso il basso o verso l'alto.
Nulla si crea e nulla si distrugge, nemmeno l'autostima. |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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In pratica intendi che con quell'analisi interiore dovremmo trovare e comprendere quali sono le nostre qualità, i nostri punti di forza, la parte di noi che apprezziamo ma che spesso non riconosciamo o sottovalutiamo. In tal senso credo tu abbia ragione, ovvero che riconoscere la parte di noi che apprezziamo e stimiamo sia ilo giusto punto di partenza piuttosto che cercare la gratificazione in un'azione o in un comportamento. E che quindi il punto di partenza (ovvero il seme) sia riconoscere la parte di noi che apprezziamo (e se arriva qualcuno a dire "faccio schifo totalmente" conferma che hai ragione) e poi far crescere la pianta eventualmente alimentando questa convinzione anche con azioni e comportamente coerenti con quando da noi individuato che possano anche alimentare l'autostima con riscontri che confermino ulteriormente quelle nostre qualità. |
Re: L'autostima è irraggiungibile
Comunque anche se son d'accordo (se poi è come ho capito, magari non ho capito un tubo) l'autostima può anche generarsi in maniera artificiosa. Se arrivan 10 ragazze a dirmi che son bello e intelligente me ne convinco e alla fine ci credo (anche se magari son brutto e stupido); con la controindicazione che così sei un imbecille fortunato e non una persona con delle qualità o che ha alimentato/preso consapevolezza delle sue vere qualità e quindi il giorno che magari le 10 ragazze non ti cagano più (magari perché han messo gli occhiali e han anche scoperto che sei un idiota) sei finito.
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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boh francamente ho letto un po' di contraddizione.. cioè prima dici che l'autostima è antecedente, è causa, è condizione data a priori, e poi alla fine dici che è un seme da coltivare e si può sviluppare da un timido istinto di sopravvivenza. cmq io sono assolutamente convinta del fatto che l'autostima sia un costrutto che si sviluppa col tempo e con le esperienze, e non sia una dotazione data a priori e tendenzialmente stabile e non modificabile. sono le esperienze che facciamo nel quotidiano che possono contribuire a incrementare o diminuire il nostro livello di autostima. Credo anche che la bassa autostima sia il frutto di un forte scarto tra il nostro sè reale (come siamo realmente) e il nostro sè ideale (come vorremmo essere). se le esperienze che facciamo ci avvicinano maggiormente al nostro sè ideale allora la nostra autostima incrementa e così via :yes: |
Re: L'autostima è irraggiungibile
Ma prima di fare teoremi e costruire teorie, chi mi dà una definizione precisa di cosa è l'autostima?
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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l'autostima è il valore che diamo a noi stessi :clap: ti basta? :thumbup: |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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Non credo si possa attribuire un valore a qualcosa di complesso come un essere umano. :) |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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hai ragione, l'uomo è un essere troppo complesso per racchiuderlo in sterili definizioni :yes: |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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tu stone non pensi che le varie nostre esperienze possano contribuire a modificare la nostra autostima? :yes: |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Per me l'autostima è antecedente anche alla convinzione di avere un valore: anche quello è un atteggiamento posticcio, non è l'essenza dell'autostima, tant'è vero che se sostituiamo l'autostima con quella convinzione approdiamo all'esaltazione, non all'autostima, e non facciamo un passo avanti. Non credo che l'autostima dipenda da fattori esterni, è come se fosse la percezione della nostra dignità, che non può essere colpita, aumentata o abbassata, da fattori esterni. Ciò che può essere aumentato o diminuito dall'esterno è l'esaltazione, ma l'autostima è un'altra cosa. Secondo me la dobbiamo concepire come una forza immensa che è in noi ma che ancora non si è manifestata, e tenerci pronti, con la continua analisi interiore, all'eventualità che possa emergere quando le circostanze adatte si manifesteranno, e quando si manifesterà dovremo dire "non è stata opera mia". |
Re: L'autostima è irraggiungibile
Forse ci si può arrivare con una riduzione fenomenologica, cioè eliminando tutte le immagini e i sentimenti eteroprodotti su noi stessi, dovremmo ritrovarci con la coscienza (o piuttosto incoscienza) autentica di noi stessi.
Comunque secondo me ha più senso parlare di amor proprio, nel senso di amor verso di sè, meglio ancora di affezione verso di sè Per il semplice fatto che non è che uno ami per forza qualcosa di positivo, no? Il bambino ama anche il genitore stronzo, uno può amare una donna che lo tradisce, un campione che perde, un oggetto inutile cui si è affezionati. In questo modo possiamo essere onesti verso noi stessi, e quindi non ci sarà bisogno di vincere quella sensazione di stupidità che abbiamo quando pensiamo al training autogeno (o che almeno io ho) e semplicemente avere compassione di noi, amare i nostri difetti... insomma si tratta di provare un sentimento, non un pensiero logico-razionale. |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Questo dando sempre per buona la definizione di autostima fondata sul valore, mentre io considero il senso del valore già come un effetto posteriore. |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Comunque io parlo per me e per chi è a me affine, chi trova risultati positivi da un altro genere di soluzione per me fa bene a seguire la sua strada. |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
Se sapete che qualcosa la sapete fare bene, fate soltanto quella cosa e guardate come l'autostima sale! Anche se è una cavolata
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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P.S. Questo tuo post è l'esempio lampante di come utilizzando belle parole si possano dire un mucchio di sciocchezze (non ti offendi vero se te lo dico...? :baccio: ). Potrebbe essere interessante da un punto di vista della "letteratura surrealista" (le inversioni logiche del tipo: soluzione->causa ecc...). |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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Re: L'autostima è irraggiungibile
Spesso quello esterno mi provoca solo peggioramenti
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Re: L'autostima è irraggiungibile
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Aggiungo solo che con le premesse di "caostotale" le condizioni per avere un buon grado di autostima in un certo periodo della vita (perchè l'autostima non è fissa ma può variare nel tempo) sono: 1)personalità che ci portiamo avanti dalla nascita per via genetica e che abbiamo poi formato negli anni, esperienze personali passate, idee e cultura personale. Tutto ciò ci porta all'autogiudizio. 2)relazioni esterni che abbiamo avuto nel periodo in questione che ci hanno portato a notare i giudizi (impliciti o espliciti) che altre persone hanno fatto su di noi. Questo ovviamente è il giudizio esterno. |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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2) Sulle relazioni esterne la questione, a mio avviso, è tutta fenomenologica: ossia, tutto (o quasi) dipende da come l'esterno viene percepito, assimilato ed interiorizzato. E poichè l'interiorizzazione di modelli e comportamenti esterni (in primis quelli genitoriali) è massima nella prima infanzia di un individuo, sono fortemente portato a pensare che eventuali traumi, squilibri emozionali, o modelli comportamentali sbagliati (si veda a tal esempio lo studio di F.Forgione sui ragazzi di strada napoletani e del conseguente altissimo rischio di inclusione nel mondo della criminalità organizzata di questi soggetti, una volta divenuti adulti) siano essi provenienti dalla famiglia, o dal gruppo sociale-culturale di appartenenza, può contribuire nel tempo a costruire una personalità problematica, sia in termini interiori (presenza di conflitti intra-psichici ) che esteriori (presenza di conflitto sociale tra il soggetto ed altri soggetti o gruppi di persone come ad es. nel disturbo antisociale della personalità). |
Re: L'autostima è irraggiungibile
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2)In questo caso io non facevo più riferimento alle esperienze che portano alla formazione del carattere, ma a quelle successive, a carattere per lo più già formato. In questo caso le esperienze esterne possono modulare l'autostima personale all'interno di un "range" stabilito dal carattere già formato. E' chiaramente importante la precisazione che tu hai fatto riguardo la percezione del giudizio: chiaramente del giudizio oggetivo altrui non ce ne facciamo niente, conta solamente il "giudizio percepito" che è l'unico che la nostra mente recepisce. In questo caso la percezione del giudizio altrui e la formazione di eventuali autogiudizi personali, portano ad un influenza sull'autostima a breve termine. |
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