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Storia di presentazione
Ho deciso di iscrivermi a questo forum su consiglio di un amico, cui avevo spiegato la mia situazione; non pensavo di trovare persone che vivessero più o meno le mie stesse sensazioni e avessero lo stesso genere di preoccupazioni e sofferenze psichiche. Voglio raccontarvi la storia del mio ultimo attacco di solitudine – io ormai li chiamo così, per me è diventata una malattia da combattere ad ogni costo.
Mi sono laureato a luglio, ad agosto ho vinto un concorso per partecipare ad un programma di volontariato organizzato dalla mia università e sono partito per lo Sri Lanka, assieme a due ragazze. Dovete sapere che ho 24 anni e non ho mai baciato una ragazza. La partenza pertanto per me era piena di aspettative, non dico di combinare qualcosa, ma almeno di apparire sessualmente attraente agli occhi delle mie compagne. E' andata come sempre in questi casi (non è la prima volta infatti che mi capita una cosa del genere), dopo la prima conoscenza le ragazze si sono dimostrate affabili nei miei confronti, ma completamente neutrali dal punto di vista sessuale, al punto che mi sono sentito considerato come un personaggio inessenziale e occasionalmente di compagnia, una specie di compagni di giochi di tanto in tanto. Questa cosa mi ha fatto salire una tensione che a un certo punto è scoppiata in una crisi depressiva (e che peggiora di giorno in giorno) che mi ha costretto nella mia camera un'intera giornata, con viva preoccupazione loro e del sacerdote che ci ospitava. Me la sono cavata dicendo che soffro di occasionali fortissimi mal di testa che mi impediscono di fare qualunque cosa. Ma non ce la faccio più in ogni caso; è una situazione assurda: le due ragazze sono impegnate, è vero, anche da diverso tempo, ma non è questo quello che conta; non riesco a stare troppo tempo vicino a loro (perciò cerco di starci lo stretto indispensabile), perché vederle ridere scherzare e stare bene per me è una fonte costante di sofferenza, non posso fare a meno di pensare che al mondo non c'è una persona che provi nei miei confronti quello che loro provano per i rispettivi compagni; magari è frutto di egoismo, ma penso sia normale voler essere amati in quella maniera unica e speciale come solo in un rapporto di coppia accade; eppure questo sembra il più lontano ed impossibile degli obiettivi; nella mia vita mi sono innamorato diverse volte e ho sofferto ogni volta come un cane, perché non ho mai risvegliato in nessuno il benché minimo interesse; mi sono dedicato alla palestra nel tentativo di migliorare il mio fisico apparendo più gradevole, ma è stato inutile; ci sono stati periodi in cui mi sono ''ammazzato di seghe'' (anche 5-6 al giorno) per disperazione, e a tutt'oggi ogni volta che mi masturbo mi sembra di essere un fallito cronico, che non è in grado di costruire un rapporto qualunque con nessuno, per cui che razza di uomo mi dovrei considerare? E questo quando intorno a me anche dei ragazzi assai più brutti e meno dotati di me (chi mi conosce mi apprezza per la mia cultura e le mie buone qualità, non lo dico per vanità, perché in realtà questa cosa mi fa stare anche peggio) sono in grado di avere rapporti con ragazze. Sono andato a puttane (scusatemi se sono esplicito) un paio di volte, e mi si è ammosciato, perché non è il sesso che mi manca, ma l'affetto e le piccole cose dolci che solo un rapporto a due può regalare, e alle quali, per una ragione o per un'altra, ho la sensazione che la mia vita sia legata, al punto che senza di esse non valga neppure la pena di essere vissuta (l'ho perfino detto ai miei, con loro immaginabili reazioni di ira e sconforto). Qui in Sri Lanka poi mi sento solo come non mai, perché quasi nessuno parla l'inglese e quindi non posso stringere amicizia coi ragazzi del posto, mentre del prete mi sono stancato perché ragiona per frasi fatte e discutendo la sera a cena mi aggredisce se cerco di spingere un po' oltre il ragionamento, mi fa delle tirate spaventose e poi con un sorriso mi dice «Ma tanto stiamo solo discutendo» mentre io mi sento stracciato dentro perché tutti naturalmente gli danno corda (le mie compagne in primis) e mi sento una specie di cane condannato da una giuria di gatti. Insomma non so veramente che fare: negli anni penso di essere già cambiato molto; prima ero timidissimo adesso invece mi sembra di essere molto più sciolto e di compagnia; ciononostante nessuno si interessa a me neppure per sbaglio, tanto che ho perfino pensato di essere omosessuale e quindi di allontanare naturalmente il sesso femminile, ma non lo credo veramente. Ho deciso di andare in analisi perché forse questo potrà aiutarmi a cambiare le cose. Ma ogni volta che ci penso è una coltellata: a 24 anni mi sento un fallito totale, e ogni giorno che passa è un giorno di solitudine e un giorno che vorrei dimenticare, perciò cerco di tenermi costantemente occupato, altrimenti è sicuro che dopo un po' vado in crisi. La sera, quando mi metto a letto, ho paura dell'amarezza che proverò il giorno dopo, di tutte le piccole cose che gli altri faranno o diranno senza pensarci, ma che mi feriranno con certezza. Se questa è vita, io non lo so. Però fa male. |
Re: Storia di presentazione
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Finalmente c'è qualcun'altro che ha sfatato il mito della palestra come soluzione di tutti i mali. |
Re: Storia di presentazione
Ma se tu ti fai cullare da quei pensieri peggiorerai soltanto. Devi cercare di assumere un atetggiamento, per quanto sia difficile, positivo o cmq ottimista.
I pali li acchiapperai sempre...magari tu più degli altri perché cerchi una storia seria e non il divertimento, magari perché hai un carattere particolare, magari per altri motivi. |
Re: Storia di presentazione
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Penso che tu non debba permettere alla tua zucca di buttarti ancora più giù. Sforzarti di essere anche più indifferente, se può essere utile, senza doverti costringere a mettere sempre al vaglio emozioni che alla fine ti fanno solo male. Benvenut' :) |
Re: Storia di presentazione
Benvenuto .. =)
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Re: Storia di presentazione
penso che un atteggiamento positivo / ottimista dipenda da un maggiore guadagno in termini di distaccoe autocontrollo delle mie emozioni, cosa su cui solo adesso sto iniziando a lavorare, perché prima d'ora mi sembrava di essere una specie di malato o eccezione dell'umanità. Comunque ci rifletterò e dovessi giungere a conclusioni, ve ne metterò a parte.
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Re: Storia di presentazione
Benvenuto :)
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Re: Storia di presentazione
Benvenuto Notime...
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Re: Storia di presentazione
Se uno è brutto rimane brutto anche facendo palestra.
Ciao. |
Re: Storia di presentazione
...ake io mi sento una fallita.....anke se x motivi del tutto diversi.....cmq....c'è sempre modo di trasformare il fallimento in altro....
benvenutoooo |
Re: Storia di presentazione
Dal tuo racconto non sembra che tu abbia delle vere e proprie fobie, ma timidezza e solitudine dovute al fatto che non hai una ragazza... hai degli amici e una vita abbastanza piena...
perchè pensi che le ragazze non si interessino a te? per il tuo carattere oppure per il tuo aspetto fisico? lo so che dare consigli dal di fuori è sempre facile, ma siamo qui per scambiarci opinioni e consigli... io se fossi in te proverei ad analizzare la situazione.. se hai delle amiche o delle sorelle mi farei dare qualche consiglio da loro.. lo so che parlare di aspetto fisico e look può sembrare superficiale, ma del resto è inevitabile che ci si faccia caso (come penso che tu farai caso a quello delle ragazze che ti piacciono), non dico di non essere te stesso, ma solo di "volerti bene" anche dal punto di vista dell'aspetto fisico, curandoti sia per te stesso che per gli altri... poi non so magari i motivi sono altri, ma dalla descrizione della tua vita non è chiaro... |
Re: Storia di presentazione
ma kazzo vai a fà volontariato pè aiutà chi sta in difficoltà o per fare il maiale??...maddaiiii
"E questo quando intorno a me anche dei ragazzi assai più brutti e meno dotati di me (chi mi conosce mi apprezza per la mia cultura e le mie buone qualità, non lo dico per vanità, perché in realtà questa cosa mi fa stare anche peggio) sono in grado di avere rapporti con ragazze." aooooo ma chi te credi di essere????? abbassa la cresta tanto per cominciare e vedi che campi meglio |
Re: Storia di presentazione
La storia di Notime è la prova che non bisogna prendere degli impegni seri se lo scopo è altro e per altro il 99,999% dei casi corrisponde con il sesso.
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Re: Storia di presentazione
Vabbè, mica ci sarà andato solo x quello... (almeno spero x lui)
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Re: Storia di presentazione
mha...per me ce devi provà con loro, fare battutine maliziose, ma stai attento al prete!
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Re: Storia di presentazione
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Re: Storia di presentazione
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Re: Storia di presentazione
Notime, ti consiglio di versare tutte le tue energie sul tuo compito. Quello è il modo migliore per divenire popolare.
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Re: Storia di presentazione
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Re: Storia di presentazione
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Re: Storia di presentazione
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Benvenuto tra noi! |
Re: Storia di presentazione
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Re: Storia di presentazione
Infatti: le mete deputate a quello scopo generalmente sono altre :D
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Re: Storia di presentazione
Da quello che scrivi non mi sembra che questa situazione ti stia migliorando,piuttosto ti sta creando un mucchio di problemi. Che poi siano reali, oppure dovuti ad una tua maggiore sensibilità e di conseguenza a reazioni che potrebbero essere eccessive questo è un altro discorso;fatto sta che ci sono.A questo punto io ti dico,pur essendo lodevole l'opera di volontariato che stai svolgendo in quel paese,senza avere la benchè minima pretesa di insegnare niente a nessuno:perchè molto semplicemente non rientri in Italia? E chi se visto se visto,problema risolto.Di donne c'e ne sono tante non e che per forza di cose devi concludere con una di loro,quello che tu cerchi li in questo momento, puoi benissimo trovarlo altrove con altre persone.Il mondo non finisce domani e neanche dopo nonostante le nostre paturnie.....per fortuna.
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Re: Storia di presentazione
rispondo in ordine sparso ...
l'aspetto fisico conta eccome, ne sono consapevole. Di certo non sono bello ma da qui a dire di essere brutto senza speranza, non lo so, forse mi illudo, ma caspita. Ho il naso un pò grosso e un neo su un labbro che non si può togliere a prezzo di sfigurarmi la faccia, ma c'è di peggio. D'altronde i gusti sono gusti da un lato, e io non ho foto da mostrare per evocare giudizi più diretti :D Quanto all'impegno sto imparando che ha senso solo se è richiesto; nel senso: se una persona ha interesse nei tuoi confronti, ha senso impegnarsi per piacerle, altrimenti si prendono solo mazzate. Andare me ne andrei ma ho il volo di ritorno prenotato (non a mie spese) non sono da solo e ho delle responsabilità non posso prendere e mollare, anche se vorrei tanto. Devo sopportare fino alla fine, cioè ancora per una settimana. Ma è una buona cosa mi tornerà utile per il futuro penso. Uno non è contento quando ha fatto tutto quello che poteva, ma quando riesce quello che vuole; quando non riesce, ha sbagliato qualcosa, nelle premesse o nell'esecuzione di un "piano"; nel mio caso erano sbagliate le premesse: alle mie amiche non è fregato assolutamente niente di me fin dall'inizio, e io in tutta risposta ho cercato di stabilire un rapporto con loro che fosse autentico. I risultati sono stati disastrosi. E' un errore da non ripetere. |
Re: Storia di presentazione
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Ha detto che si tratta di giudizi altrui, non mi pare si stia vantando. Net, ti sto leggendo da un po', starai mica diventando sessuofobico? Ogni volta che un utente parla di quel tipo di problemi, tu gli sbraiti contro e li minimizzi. Qualcosa che non va? Apri un topic e parlane, invece di dare contro a chiunque abbia problemi con l'altro sesso. |
Re: Storia di presentazione
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Re: Storia di presentazione
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Quindi dovresti cercare di dare più spazio a quella che dovrebbe essere la motivazione principale del viaggio, cioè la tua attività di volontariato. Poi, al ritorno in Italia, potrai pensare con calma al problema ragazze. E forse andare da un'analista o da uno psicoterapeuta potrebbe non essere l'ammissione di un fallimento, come sembri temere, ma l'inizio della tua riscossa. |
Re: Storia di presentazione
Uno non è contento quando ha fatto tutto quello che poteva, ma quando riesce quello che vuole; quando non riesce, ha sbagliato qualcosa, nelle premesse o nell'esecuzione di un "piano"; nel mio caso erano sbagliate le premesse: alle mie amiche non è fregato assolutamente niente di me fin dall'inizio, e io in tutta risposta ho cercato di stabilire un rapporto con loro che fosse autentico. I risultati sono stati disastrosi. E' un errore da non ripetere.[/QUOTE]
Capisco il tuo disagio che deriva dal fatto di avere dato il meglio di te stesso,e in compenso di aver ricevuto l'indifferenza delle tue amiche.Uno schiaffo morale,come mi è capitato di prenderne parecchi.Ma purtroppo per quanto noi ci sforziamo di fare del nostro meglio,alcune cose,non possiamo cambiarle noi in primis,devono farlo gli altri.Quindi non sentirti in colpa più di tanto. |
Re: Storia di presentazione
A differenza di quanto qualcuno insinua, non sono così cretino da farmi il giro del mondo per provarci con due ragazze italiane; volevo fare un'esperienza probabilmente più unica che rara, e avrei voluto condividerla con le mie compagne nella speranza di stabilire un rapporto di autentica amicizia come in altre occasioni mi era capitato (che poi l'amicizia tra uomo e donna non avesse escluso il flirt occasionale, per me era solo un valore aggiunto).
Non mi sento in colpa per come sono andate le cose ... mi dispiace perché apparentemente una delle due apparentemente è veramente una bella persona e quindi il fatto di non essere riuscito a conquistare la sua amicizia indebolisce la mia autostima. All'origine del mio errore era anche la paura di vivere quest'esperienza da solo, viste le indiscutibili barriere linguistiche che impediscono di comunicare con la maggior parte delle persone, qui, ma forse è un ostacolo che ho esagerato per certi aspetti e una paura che mi ha sorpreso, perché pensavo di essermi abituato ormai a poter vivere da solo in qualunque situazione. Quanto all'analisi, ci sto pensando seriamente per la prima volta in vita mia. Ma naturalmente ho paura che sia solo un inutile spreco di tempo e soldi :D |
Re: Storia di presentazione
Innanzitutto benvenuto Notime!!!!!!!
In merito alla tua storia l'unico consiglio sensato che mi sento di darti è quello di fregartene dei giudizi altrui (in questo caso delle ragazze) e di lavorare su se stesso al limite con l'aiuto di esterni (meglio ancora esterne) che ti aiutino ad individuare i tuoi punti deboli.. Non aspettarti di avere sicuramente dei risultati dai tuoi sforzi o che ti vengano riconosciuti i tuoi eventuali meriti perchè nella vita è importantissimo il fattore "fortuna" (io ne sono l'esempio vivente) ma provaci cmq... Uno psicologo potrebbe aiutarti di sicuro ma non farci troppo affidamento.. Il cambiamento deve avvenire dentro fidati.. |
Re: Storia di presentazione
sapete adesso ho finto di essere andato un paio di volte in crisi di astinena da rivotril, prescrittomi dallo psicologo. Non mi aspettavno nessun cambiamento, e infatti non è successo niente: le due tipe continuano a ignorarmi bellamente. Questo continua a farmi pensare che al mondo anche le persone che sembrano buone in realtà sono dei cani feroci, e che non bisogna fidarsi di nessuno, perché la propria interiorità è un bene prezioso che va custodito e non regalato al primo che passa.
E' un discorso che va bene in teoria, ma all'atto pratico vent'anni di abitudine e di paura di essere escluso mi inducono sempre a compiacere il prossimo. Voi che ne pensate? Avete suggerimenti da darmi in merito? |
Re: Storia di presentazione
si pero' non si puo' scrivere un papiro..io sono pigro e iperattivo..figuarati se mi fermo a leggere.Benvenuto!
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Re: Storia di presentazione
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Re: Storia di presentazione
Ciao Notime benvenuto, anche tu di Salerno vedo.
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Re: Storia di presentazione
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Re: Storia di presentazione
secondo me non è corretto parlare di "cura" per dei mali: al più di ricerca di un equilibrio in un mondo che ti fa sentire un handicappato, quando in fondo, a vedere le cose freddamente, non è affatto così. Abbiamo solo storie diverse.
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Re: Storia di presentazione
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Spero che tu abbia imparato qualcosa da questa occasione persa, che magari, anche con le migliori intenzioni, non portava a nulla. Aggiungo che la psicoterapia è un dolore aggiunto. Occorre crederci (se si vuol migliorare, se il medico è buono) oppure non porta a nulla. |
Re: Storia di presentazione
OT: Complimenti per la firma, oloaP.
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Re: Storia di presentazione
@oloaP : probabilmente è come dici tu. Uno dei miei peggiori difetti (ma penso che anche questo sia abbastanza comune) sia aggiungere un mucchio di premesse e aspettative alle che cose che si stanno per vivere. Poi puntualmente qualcosa va storto, e io perdo il controllo della situazione.
Ma a questo punto mi chiedo se andare in analisi possa servirmi? Aggiungo che di mia iniziativa ho cominciato ad assumere la dose minima di clorazepam, ma è presto per constatarne gli effetti. |
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