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***L'IMPRESSIONE CHE DAI AGLI ALTRI***
Ciao ragazzi,
mi stavo chiedendo ma capita anche a voi che tipo durante i vostri colloqui formali o non formali con le altre persone (maschi o femmine che siano) questi vi diano l'impressione di non prendervi sul serio? Mi spiego meglio: mi capita spesso di parlare con gente che pur ascoltandomi mi da l'impressione di serbare un lieve sorrisino :o come se pensasse :<<Dai vediamo che dice sto poveraccio>> oppure che quando si parla in un gruppo di persone gli altri guardino più il resto della gente e a me non cagano più di tanto. Anche se mi sforzo di fare un discorso che duri almeno 10 secondi. Insomma scelgono come interlocutore affidabile sempre gli altri e mai me! Cosa ne pensate? Come mai la gente è così insensibile? io nonmi sognerei mai di non ascoltare qualcuno quando mi parla oppure di fare l'ipocrita. |
Re: ***L'IMPRESSIONE CHE DAI AGLI ALTRI***
Mi piace questo argomento;ti dirò che quello che provi o che hai costatato capita anche a me,quando sono con i miei colleghi ho la strana sensazione di non essere proprio preso in considerazione che sarà?Io ho analizzato un pò il caso mio ,forse sono piu timido e quando parlo ho una capacità di persuasione pari a 0 e ciò mi rende poco credibile agli occhi degli altri.Spero di sbagliarmi e un giorno capire veramente che ciò che penso siano cavolate o elaborati perfetti della mia mente.
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Grazie gost. E gli altri del forum cosa dicono?
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Anch'io ho questa impressione molto spesso, purtroppo.
Ho una mia teoria. Penso che la maggior parte delle volte in cui cio' succede sia perche' non metto abbastanza energia in quello che dico. Sono convinto che i segnali che trasmetto con i gesti, gli sguardi ecc diano un'impressione di scarsa convinzione. Se e' cosi', capisco benissimo le reazioni degli altri. Quando invece mi sento energico, in forma e convinto, noto che chi mi ascolta mi prende in considerazione, ride alle mie battute ecc Mi sembra che la chiave stia dentro di me. Ma quando sono giu' di corda non riesco prorio a infondermi energia in modo da essere preso piu' in considerazione. E' piu' forte di me. Per caso e' cosi' anche per voi? |
Capia anche a me sicuramente è l'energia e poi io quando sono in ansia mentre parlo divento dislessico!!
Dipende da chi ho davanti Credo che spesso sia dovuto al fatto che io scherzo sempre e quindi si aspettano una battuta dai miei discorsi |
sono d'accordo con mario, parte tutto da noi. Se sono il primo a non essere convinto di quello che dico e di quanto possa essere interessante, proietterò questa sensazione anche verso gli altri.
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si', mi capita molto spesso, soprattutto quando parlo con persone che sono a conoscenza dei miei problemi, mi sento compatita anke se mi sforzo di dire le cose piu' logiche del mondo e di non andare controcorrente per non essere presa per la solita tipa strana, e' davvero frustrante tantopiu' che dopo mi chiudo nel mutismo assoluto; penso che dipenda tutto dal fatto che i timidi vengono sempre trattati come esseri inferiori.
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Io non cerco assistenza, non mi interessa la pietà di uno che mi ascolta perchè si commuove nel vedermi in difficoltà, io desidero inserirmi alla pari. Questo è il mio obiettivo. |
Questo che dici lo condivido a pieno,ma allora mi chiedo cosa dobbiamo fare per essere più energici?dobbiamo essere più convinti dei nostri mezzi?O l'energia vitale è un qualcosa che chi ce l'ha e chi no? Che ne pensate?
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Penso che ci sia una componente sicuramente quasi interamente mentale e un piccola parte fisico/carismatica.
Bo, secondo me in fondo è cercare la sicurezza in se stessi. Solo che giustamente come dici tu Gost, è una cosa alquanto difficile... L'alcool è brutto da dire ma aiuta nel frattempo. |
mi capitava sempre (parlo al passato perchè ora non parlo con nessuno), sia con estranei che con gli amici. molti mi ridevano proprio in faccia mentre parlavo.
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Perchè? Per la paura del rifiuto o perchè uniformarci a ciò che fanno gli altri ci fa sentire controllati e manipolati. Tutto poi diventa visibile nel nostro linguaggio non verbale che ci mostra scarichi e depressi. La reazione degli altri è naturale: alcuni di noi la leggono in un senso "evitante" (non mi vogliono), altri in un senso "paranoide" (tramano contro di me). E rinforzano le proprie paure di partenza. |
Si, concordo live.
Effettivamente la componente fisica è rivolta solo verso se stessi...Diventa componente attiva se noi ci facciamo influenzare da essa. Voi bevete ragazzi? Vi capita mai di bere prima di uscire? |
Quando uscivo bevevo e se ritornero a uscire un giorno ricomincero a bere, a volte bevevo gia a casa cosi ero gia brillo e continuavo a ere a cena o al pub, questo succedeva nei week end
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Si ingnotus ma a me capita praticamente con tutti (persino con genitori).
Secondo me è perchè sono immaturo. |
io,perchè molto spesso sono vittima di questi insuccessi sociali,mi sono quasi del tutto chiuso in una gabbia interiore e ne esco solo in casi di estrema necessità.Ho alcuni amici con i quali mi confido che spesso mi criticano per il semplice fatto che io non ho fiducia nei miei mezzi,ma come posso aver fiducia in me se risulto quasi sempre il meno carismatico di un gruppo e considerato dagli altri come un ragazzetto?Ci dobbiamo svegliare?Dobbiamo cacciare la grinta?ma ditemi voi come si fa, forse abbiamo alcune parti delle nostre capacità intellettive che usiamo poco? Vi dico non so ancora da che punto iniziare ma da questa tenebrosa situazione ne voglio uscire e al più presto.
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E come vi consolate? Insomma nei momenti di grave depressione a che aapigli vi agganciate per risollevarvi?
Io, spesso, pernso davvero a stupidaggini, svuoto la testa. Mi ci sto abituando è sconfortante dire che è quasi piacevole. E intanto tra poco avrò 25 anni... |
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poichè introverso e timido non sempre significa intelligente |
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sìsì stessa sensazione.....quando sono riconosciuto come taciturno subito le mie osservazioni vengono spesso ascoltate, ma "lasciate andare"....nel senso gli altri coetanei sembrano ascoltare giusto x rispetto e poco altro...
quando invece prendo l'iniziativa (quelle poche volte in cui mi vien la voglia) e faccio lo scemunito allora sembrano tutti improvvisamente interessati....NON CAPISCO DAVVERO COME E COSA POSSA PENSARE LA GENTE... Io solitamente faccio l'opposto...tendo sempre l'orecchio alla persona che è meno loquace e sta per più tempo sulle sue (solitamente è quella che mi incuriosisce di più...)..ma vabbeh.... |
Re: ***L'IMPRESSIONE CHE DAI AGLI ALTRI***
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Poi naturalmente ci sono anche casi in cui l'interlocutore ci sta veramente sbeffeggiando... ma penso che siano meno di quanti crediamo. |
Re: ***L'IMPRESSIONE CHE DAI AGLI ALTRI***
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Io mi sono reso conto empiricamente, che quello che fa tantissimo, è la dizione: se parli con un tono forte, scandendo le parole, è come se ti esponessi di più, e gli altri, vedendoti più esposto, ti "rispettano". Se invece entri in sordina, con una vocina flebile, manco ti si caca, e non troveranno nemmeno assurdo il fatto di non risponderti nemmeno. Cosa che invece non oserebbero fare con uno "normale". Pare che ci siano degli studi sul fatto che quello che conta di più nel primo giudizio che una persona ha su un'altra, non sia l'aspetto fisico, i vestiti, o quanto si è curati, ma soprattutto la dizione. |
può essere una soluzione (parziale...) un corso di dizione? :)
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secondo me sì...quello che hadetto alessando non è x nulla sbagliato...
dal modo in cui dici le cose gli altri tendono s percepire anche la sicurezza/insicurezza che c'è in te... e la differenza di trattamento quando mi atteggio ad insicuro o sicuro la noto tutta... quando marpioneggio o uso l'aria da persona vissuta (che in effetti poi rispecchierebbe la mia vita normale non avessi il problema della silenziosità) e quindi uso un tono deciso gli altri ascoltano quasi con un misto di ammirazione, intrigazione, attrazione... quando viceversa faccio salire la parte più timida di me (che seppur minima è presente e se non ci bado troppo a volte può venire a galla) e inizio a farfugliare (senza contemporaneamente ironizzare un po'...anche l'ironia è vista positivamente e quasi come sicurezza) o borbottare frasi spezzettate ecco che allora molto spesso nel caos delle discussioni i miei commenti non sono quasi notati. Per me andrebbe bene sia un corso di dizione e forse sotto questo aspetto anche un qualche libro (magari mediante l'aiuto di qualche psicologo/psicoterapeuta) che insegni i modi x interagire con gli altri (io in biblioteca nei reparti di psicologia/sociologia e simili ne trovo a tonnellate). Anche perchè aiuta (secondo me) anche la stessa persona...tono sicuro/aria più decisa --> maggior ascolto degli altri --> a catena avendo l'impressione che gli altri appaiono interessati sale l'autostima e la voglia di mettersi in gioco... |
Certo che è così: conta quasi soltanto il "come", più che il "cosa".
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- il dire: cioè parlare....(purtroppo i silenzi ho notato vengono visti anche dalle persone che vivono intorno a te da molto tempo con diffidenza/timore/disagio/incapacità di capire -il come: se sei + o - sicuro... - il cosa: molti ormai sono abituati a parlare pure ci quante caccole si magnava da piccolo... |
purtroppo è così, non importa cosa dici, tu puoi anche dire la stessa precisa identica cosa di un abile oratore, ma l'abile oratore viene applaudito, tu non vieni nemmeno ascoltato.
Io l'ho verificato tantissime volte. Non è giusto ma è così, e mi sa che ci dobbiamo adattare. |
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