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mefiori 06-10-2006 16:25

***L'IMPRESSIONE CHE DAI AGLI ALTRI***
 
Ciao ragazzi,

mi stavo chiedendo ma capita anche a voi che tipo durante i vostri colloqui formali o non formali con le altre persone (maschi o femmine che siano) questi vi diano l'impressione di non prendervi sul serio?

Mi spiego meglio: mi capita spesso di parlare con gente che pur ascoltandomi mi da l'impressione di serbare un lieve sorrisino :o come se pensasse :<<Dai vediamo che dice sto poveraccio>> oppure che quando si parla in un gruppo di persone gli altri guardino più il resto della gente e a me non cagano più di tanto. Anche se mi sforzo di fare un discorso che duri almeno 10 secondi.

Insomma scelgono come interlocutore affidabile sempre gli altri e mai me!

Cosa ne pensate? Come mai la gente è così insensibile? io nonmi sognerei mai di non ascoltare qualcuno quando mi parla oppure di fare l'ipocrita.

gost 06-10-2006 17:33

Re: ***L'IMPRESSIONE CHE DAI AGLI ALTRI***
 
Mi piace questo argomento;ti dirò che quello che provi o che hai costatato capita anche a me,quando sono con i miei colleghi ho la strana sensazione di non essere proprio preso in considerazione che sarà?Io ho analizzato un pò il caso mio ,forse sono piu timido e quando parlo ho una capacità di persuasione pari a 0 e ciò mi rende poco credibile agli occhi degli altri.Spero di sbagliarmi e un giorno capire veramente che ciò che penso siano cavolate o elaborati perfetti della mia mente.

mefiori 06-10-2006 20:28

Grazie gost. E gli altri del forum cosa dicono?

mario 06-10-2006 20:40

Anch'io ho questa impressione molto spesso, purtroppo.

Ho una mia teoria. Penso che la maggior parte delle volte in cui cio' succede sia perche' non metto abbastanza energia in quello che dico. Sono convinto che i segnali che trasmetto con i gesti, gli sguardi ecc diano un'impressione di scarsa convinzione. Se e' cosi', capisco benissimo le reazioni degli altri.

Quando invece mi sento energico, in forma e convinto, noto che chi mi ascolta mi prende in considerazione, ride alle mie battute ecc

Mi sembra che la chiave stia dentro di me. Ma quando sono giu' di corda non riesco prorio a infondermi energia in modo da essere preso piu' in considerazione. E' piu' forte di me.

Per caso e' cosi' anche per voi?

dottorzivago 06-10-2006 21:03

Capia anche a me sicuramente è l'energia e poi io quando sono in ansia mentre parlo divento dislessico!!
Dipende da chi ho davanti
Credo che spesso sia dovuto al fatto che io scherzo sempre e quindi si aspettano una battuta dai miei discorsi

Buttercup 06-10-2006 22:03

sono d'accordo con mario, parte tutto da noi. Se sono il primo a non essere convinto di quello che dico e di quanto possa essere interessante, proietterò questa sensazione anche verso gli altri.

biancaneve 06-10-2006 22:59

si', mi capita molto spesso, soprattutto quando parlo con persone che sono a conoscenza dei miei problemi, mi sento compatita anke se mi sforzo di dire le cose piu' logiche del mondo e di non andare controcorrente per non essere presa per la solita tipa strana, e' davvero frustrante tantopiu' che dopo mi chiudo nel mutismo assoluto; penso che dipenda tutto dal fatto che i timidi vengono sempre trattati come esseri inferiori.

pisendlav 06-10-2006 23:04

Quote:

Originariamente inviata da Buttercup
sono d'accordo con mario, parte tutto da noi. Se sono il primo a non essere convinto di quello che dico e di quanto possa essere interessante, proietterò questa sensazione anche verso gli altri.

Mi associo! L'ho detto altre volte: che centra la sensibilità? Cioè proprio non capisco. Ci mettiamo al centro del mondo e se non ci cagano puntiamo il dito accusando gli altri di insensibilità. Ognuno di noi conosce poche persone, mica mille. Sai quante possono aver pensato che io sia insensibile! Se uno non mi ispira simpatia non ci parlo. Se non ispiro simpatia la gente non mi parla. Solo che non è mai colpa nostra, è colpa degli altri.
Io non cerco assistenza, non mi interessa la pietà di uno che mi ascolta perchè si commuove nel vedermi in difficoltà, io desidero inserirmi alla pari. Questo è il mio obiettivo.

gost 07-10-2006 12:41

Questo che dici lo condivido a pieno,ma allora mi chiedo cosa dobbiamo fare per essere più energici?dobbiamo essere più convinti dei nostri mezzi?O l'energia vitale è un qualcosa che chi ce l'ha e chi no? Che ne pensate?

mefiori 07-10-2006 14:17

Penso che ci sia una componente sicuramente quasi interamente mentale e un piccola parte fisico/carismatica.

Bo, secondo me in fondo è cercare la sicurezza in se stessi. Solo che giustamente come dici tu Gost, è una cosa alquanto difficile...

L'alcool è brutto da dire ma aiuta nel frattempo.

luca24 07-10-2006 14:51

mi capitava sempre (parlo al passato perchè ora non parlo con nessuno), sia con estranei che con gli amici. molti mi ridevano proprio in faccia mentre parlavo.

liveandletlive 07-10-2006 15:30

Quote:

Penso che ci sia una componente sicuramente quasi interamente mentale e un piccola parte fisico/carismatica
Escluderei quasi del tutto la parte "fisica". Il carisma è funzione della motivazione e della capacità di recupero dalle frustrazioni (vedere il famoso bicchiere mezzo pieno...). Io credo che noi abbiamo una molla motivazionale che scatta solo in casi estremi.
Perchè? Per la paura del rifiuto o perchè uniformarci a ciò che fanno gli altri ci fa sentire controllati e manipolati.
Tutto poi diventa visibile nel nostro linguaggio non verbale che ci mostra scarichi e depressi. La reazione degli altri è naturale: alcuni di noi la leggono in un senso "evitante" (non mi vogliono), altri in un senso "paranoide" (tramano contro di me). E rinforzano le proprie paure di partenza.

mefiori 07-10-2006 20:15

Si, concordo live.

Effettivamente la componente fisica è rivolta solo verso se stessi...Diventa componente attiva se noi ci facciamo influenzare da essa.

Voi bevete ragazzi? Vi capita mai di bere prima di uscire?

dottorzivago 07-10-2006 22:01

Quando uscivo bevevo e se ritornero a uscire un giorno ricomincero a bere, a volte bevevo gia a casa cosi ero gia brillo e continuavo a ere a cena o al pub, questo succedeva nei week end

ignotus- 07-10-2006 22:49

...

mefiori 08-10-2006 14:48

Si ingnotus ma a me capita praticamente con tutti (persino con genitori).

Secondo me è perchè sono immaturo.

gost 11-10-2006 11:22

io,perchè molto spesso sono vittima di questi insuccessi sociali,mi sono quasi del tutto chiuso in una gabbia interiore e ne esco solo in casi di estrema necessità.Ho alcuni amici con i quali mi confido che spesso mi criticano per il semplice fatto che io non ho fiducia nei miei mezzi,ma come posso aver fiducia in me se risulto quasi sempre il meno carismatico di un gruppo e considerato dagli altri come un ragazzetto?Ci dobbiamo svegliare?Dobbiamo cacciare la grinta?ma ditemi voi come si fa, forse abbiamo alcune parti delle nostre capacità intellettive che usiamo poco? Vi dico non so ancora da che punto iniziare ma da questa tenebrosa situazione ne voglio uscire e al più presto.

mefiori 11-10-2006 18:06

E come vi consolate? Insomma nei momenti di grave depressione a che aapigli vi agganciate per risollevarvi?

Io, spesso, pernso davvero a stupidaggini, svuoto la testa. Mi ci sto abituando è sconfortante dire che è quasi piacevole.

E intanto tra poco avrò 25 anni...

trentina 11-10-2006 23:15

Quote:

Originariamente inviata da Buttercup
sono d'accordo con mario, parte tutto da noi. Se sono il primo a non essere convinto di quello che dico e di quanto possa essere interessante, proietterò questa sensazione anche verso gli altri.

anch'io ho la stessa senzazione... :x Poi mi sembra sempre di sparare cose che gli altri ritengono cavolate. :roll:

shade 15-10-2006 00:02

Quote:

Originariamente inviata da gost
...forse abbiamo alcune parti delle nostre capacità intellettive che usiamo poco?...

...o magari non le abbiamo?
poichè introverso e timido non sempre significa intelligente

pisendlav 15-10-2006 00:19

Quote:

Originariamente inviata da shade
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Originariamente inviata da gost
...forse abbiamo alcune parti delle nostre capacità intellettive che usiamo poco?...

...o magari non le abbiamo?
poichè introverso e timido non sempre significa intelligente

Condivido

gost 15-10-2006 13:15

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Originariamente inviata da pisendlav
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Originariamente inviata da shade
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Originariamente inviata da gost
...forse abbiamo alcune parti delle nostre capacità intellettive che usiamo poco?...

...o magari non le abbiamo?
poichè introverso e timido non sempre significa intelligente

Condivido

Allora saremo per sempre dei perdenti,non riusciremo mai a emergere e a vincere queste paure?Non sarei così tanto pessimista poichè qualche strada ci sarà e ciascuno di noi,con un pò di impegno, riuscirà a trovare. Forza e coraggio

cancellato2671 01-12-2008 22:58

sìsì stessa sensazione.....quando sono riconosciuto come taciturno subito le mie osservazioni vengono spesso ascoltate, ma "lasciate andare"....nel senso gli altri coetanei sembrano ascoltare giusto x rispetto e poco altro...

quando invece prendo l'iniziativa (quelle poche volte in cui mi vien la voglia) e faccio lo scemunito allora sembrano tutti improvvisamente interessati....NON CAPISCO DAVVERO COME E COSA POSSA PENSARE LA GENTE...
Io solitamente faccio l'opposto...tendo sempre l'orecchio alla persona che è meno loquace e sta per più tempo sulle sue (solitamente è quella che mi incuriosisce di più...)..ma vabbeh....

Incubus 02-12-2008 00:22

Re: ***L'IMPRESSIONE CHE DAI AGLI ALTRI***
 
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Originariamente inviata da mefiori
Ciao ragazzi,

mi stavo chiedendo ma capita anche a voi che tipo durante i vostri colloqui formali o non formali con le altre persone (maschi o femmine che siano) questi vi diano l'impressione di non prendervi sul serio?

Mi spiego meglio: mi capita spesso di parlare con gente che pur ascoltandomi mi da l'impressione di serbare un lieve sorrisino :o come se pensasse :<<Dai vediamo che dice sto poveraccio>> oppure che quando si parla in un gruppo di persone gli altri guardino più il resto della gente e a me non cagano più di tanto. Anche se mi sforzo di fare un discorso che duri almeno 10 secondi.

Insomma scelgono come interlocutore affidabile sempre gli altri e mai me!

Cosa ne pensate? Come mai la gente è così insensibile? io nonmi sognerei mai di non ascoltare qualcuno quando mi parla oppure di fare l'ipocrita.

Spesso ho provato questa sensazione, ma penso che siano impressioni dettate da una scarsa autostima. E' il classico atteggiamento di chi è psicologicamente "prevenuto" e dà quasi per scontato che l'interlocutore possa farsi un'immagine negativa nei suoi confronti. E così rischiamo di finire con il fraintendere o addirittura costruirci idee che non corrispondono affatto alla realtà.

Poi naturalmente ci sono anche casi in cui l'interlocutore ci sta veramente sbeffeggiando... ma penso che siano meno di quanti crediamo.

alessandro01 02-12-2008 18:11

Re: ***L'IMPRESSIONE CHE DAI AGLI ALTRI***
 
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Originariamente inviata da mefiori
Ciao ragazzi,

mi stavo chiedendo ma capita anche a voi che tipo durante i vostri colloqui formali o non formali con le altre persone (maschi o femmine che siano) questi vi diano l'impressione di non prendervi sul serio?

Mi spiego meglio: mi capita spesso di parlare con gente che pur ascoltandomi mi da l'impressione di serbare un lieve sorrisino :o come se pensasse :<<Dai vediamo che dice sto poveraccio>> oppure che quando si parla in un gruppo di persone gli altri guardino più il resto della gente e a me non cagano più di tanto. Anche se mi sforzo di fare un discorso che duri almeno 10 secondi.

Insomma scelgono come interlocutore affidabile sempre gli altri e mai me!

Cosa ne pensate? Come mai la gente è così insensibile? io nonmi sognerei mai di non ascoltare qualcuno quando mi parla oppure di fare l'ipocrita.

E' nella natura dell'uomo calpestare i più deboli, perciò, se magari c'è qualcosa che ti fa apparire più debole (anche se non lo sei), loro non ci pensano due volte a sottometterti. Anche con cavolate, del tipo, guardare da altre parti aspettando che hai finito di dire la "cazzata", o sorridere guardando gli altri.
Io mi sono reso conto empiricamente, che quello che fa tantissimo, è la dizione: se parli con un tono forte, scandendo le parole, è come se ti esponessi di più, e gli altri, vedendoti più esposto, ti "rispettano". Se invece entri in sordina, con una vocina flebile, manco ti si caca, e non troveranno nemmeno assurdo il fatto di non risponderti nemmeno. Cosa che invece non oserebbero fare con uno "normale".
Pare che ci siano degli studi sul fatto che quello che conta di più nel primo giudizio che una persona ha su un'altra, non sia l'aspetto fisico, i vestiti, o quanto si è curati, ma soprattutto la dizione.

gattasilvestra 02-12-2008 18:14

può essere una soluzione (parziale...) un corso di dizione? :)

giova88depresso 02-12-2008 18:23

secondo me sì...quello che hadetto alessando non è x nulla sbagliato...
dal modo in cui dici le cose gli altri tendono s percepire anche la sicurezza/insicurezza che c'è in te...
e la differenza di trattamento quando mi atteggio ad insicuro o sicuro la noto tutta...

quando marpioneggio o uso l'aria da persona vissuta (che in effetti poi rispecchierebbe la mia vita normale non avessi il problema della silenziosità) e quindi uso un tono deciso gli altri ascoltano quasi con un misto di ammirazione, intrigazione, attrazione...

quando viceversa faccio salire la parte più timida di me (che seppur minima è presente e se non ci bado troppo a volte può venire a galla) e inizio a farfugliare (senza contemporaneamente ironizzare un po'...anche l'ironia è vista positivamente e quasi come sicurezza) o borbottare frasi spezzettate ecco che allora molto spesso nel caos delle discussioni i miei commenti non sono quasi notati.

Per me andrebbe bene sia un corso di dizione e forse sotto questo aspetto anche un qualche libro (magari mediante l'aiuto di qualche psicologo/psicoterapeuta) che insegni i modi x interagire con gli altri (io in biblioteca nei reparti di psicologia/sociologia e simili ne trovo a tonnellate).

Anche perchè aiuta (secondo me) anche la stessa persona...tono sicuro/aria più decisa --> maggior ascolto degli altri --> a catena avendo l'impressione che gli altri appaiono interessati sale l'autostima e la voglia di mettersi in gioco...

paccello 02-12-2008 18:28

Certo che è così: conta quasi soltanto il "come", più che il "cosa".

giova88depresso 02-12-2008 18:36

Quote:

Originariamente inviata da paccello
Certo che è così: conta quasi soltanto il "come", più che il "cosa".

in ordine di importanza direi che conta più:
- il dire: cioè parlare....(purtroppo i silenzi ho notato vengono visti anche dalle persone che vivono intorno a te da molto tempo con diffidenza/timore/disagio/incapacità di capire
-il come: se sei + o - sicuro...
- il cosa: molti ormai sono abituati a parlare pure ci quante caccole si magnava da piccolo...

alessandro01 02-12-2008 19:01

purtroppo è così, non importa cosa dici, tu puoi anche dire la stessa precisa identica cosa di un abile oratore, ma l'abile oratore viene applaudito, tu non vieni nemmeno ascoltato.
Io l'ho verificato tantissime volte. Non è giusto ma è così, e mi sa che ci dobbiamo adattare.


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