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ansiosissimo 01-08-2010 00:06

Il luogo dove viviamo influenza il....
 
.... nostro umore?
mi spiego meglio:
prendiamo il caso di una persona a caso che vive in un paese di provincia, stipendio regolare, posto garantito a vita, pero'.... si sente morto dentro! pensa che l' unico modo per uscirne sia mollare tutto e andare nella grande città: svaghi di ogni genere, possibilità di farsi una ragazza, possibilità di fare sempre amicizie nuove , locali sempre diversi, cinema etc.
Secondo voi (domanda) il tizio in questione, che tra l'altro soffre di problemi di umore, andando nella grande città risolverebbe il suo problema esistenziale o i suoi disturbi dell umore si ripresenterebbero anche nella città "dorata" e tanto desiderata come fine della sua vita noiosa di provincia??

Myway 01-08-2010 00:11

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Secondo me se è "maturo" , preparato per certe esperinze può cambiare in meglio, altrimenti si orterà appresso molti casini mentali anche nella grande città, potrà uscire più spesso, conoscere molte più persone però non è detto che sappia sfruttare l'occasione.

TomRogerRobert 01-08-2010 00:31

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Io vorrei tanto che cambiare aria possa servire a qualcosa, ma sono più propenso a pensare che questo problema si risolve prima da "dentro" e poi da "fuori"

LatrinLover 01-08-2010 00:42

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
mortacci sua che tiene posto fisso e stipendio!!

ansiosissimo 01-08-2010 00:54

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da TomRogerRobert (Messaggio 382939)
Io vorrei tanto che cambiare aria possa servire a qualcosa, ma sono più propenso a pensare che questo problema si risolve prima da "dentro" e poi da "fuori"

ho terribilmente paura che hai centrato il problema....e se invece fosse VERAMENTE la voglia di cambiare il suo calo dell' umore e non la depressione???
questo è più di un problema da capire.....

starlight 01-08-2010 01:06

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
non credo sia una buona e reale soluzione...ma se la sua testa si convince di ciò...allora sicuramente lo sarà...

Death 01-08-2010 01:44

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
No.
Io tutte le volte che sono andato in grandi città per qualche giorno (Roma, Milano, Napoli) mi sono sentito spiazzato e d'umore stavo peggio di prima, perché sentivo di essere il nulla anche lì. Anzi, di essere più nulla di prima.

barclay 01-08-2010 10:13

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Bella domanda. Per ripetere una delle mie citazioni preferite: «Traslochiamo… e speriamo che i problemi non ci seguano» (dal film “Mrs. Doubtfire”) :)
Detto questo, io ho sperimentato il contrario, sono passato dalla città alla provincia, e sono convinto che questo abbia peggiorato la situazione. Statisticamente dovrei rispondere che un ritorno nella grande città potrebbe facilitare le cose, ma se hai un lavoro stabile ed una certa età…

Warlordmaniac 01-08-2010 10:20

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiosissimo (Messaggio 382929)
.... nostro umore?
mi spiego meglio:
prendiamo il caso di una persona a caso che vive in un paese di provincia, stipendio regolare, posto garantito a vita, pero'.... si sente morto dentro! pensa che l' unico modo per uscirne sia mollare tutto e andare nella grande città: svaghi di ogni genere, possibilità di farsi una ragazza, possibilità di fare sempre amicizie nuove , locali sempre diversi, cinema etc.
Secondo voi (domanda) il tizio in questione, che tra l'altro soffre di problemi di umore, andando nella grande città risolverebbe il suo problema esistenziale o i suoi disturbi dell umore si ripresenterebbero anche nella città "dorata" e tanto desiderata come fine della sua vita noiosa di provincia??

No!! Nella grande città c'è più solitudine che nelle cittadine. Nelle città esistono più opportunità per aderire ad associazioni o iscriversi al corso che preferisci. Per quanto riguarda i locali, credo che la differenza con un campagnolo sia essenzialmente nel numero di km con la macchina per raggiungere il locale desiderato.

Triplalien 01-08-2010 10:59

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
è la provincia secondo me che intacca sull'umore e su altro.

kocis666 01-08-2010 11:31

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiosissimo (Messaggio 382929)
.... nostro umore?
mi spiego meglio:
prendiamo il caso di una persona a caso che vive in un paese di provincia, stipendio regolare, posto garantito a vita, pero'.... si sente morto dentro! pensa che l' unico modo per uscirne sia mollare tutto e andare nella grande città: svaghi di ogni genere, possibilità di farsi una ragazza, possibilità di fare sempre amicizie nuove , locali sempre diversi, cinema etc.
Secondo voi (domanda) il tizio in questione, che tra l'altro soffre di problemi di umore, andando nella grande città risolverebbe il suo problema esistenziale o i suoi disturbi dell umore si ripresenterebbero anche nella città "dorata" e tanto desiderata come fine della sua vita noiosa di provincia??

si ripresentano moltiplicati.

Solo97 01-08-2010 11:41

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
La provincia anestetizza tutto, nel bene e nel male. La metropoli non è garanzia di vita appagante ma ci sono più opportunità, e forse gente più aperta mentalmente.

Susy 01-08-2010 13:12

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quello che più mi piace della grande città è proprio l'essere sconosciuta tra sconosciuti, ovvio è depersonalizzante ma è proprio questo il suo aspetto migliore, ogni volta che si esce cambiano le persone, non si sà tutto di tutti come nei piccoli centri abitati e si evita di essere "catalogati". Mi sento libera di fare ciò che voglio e di cambiare ogni giorno pagina senza essere perseguitata dal gossip paesano.

Massi91 02-08-2010 00:47

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiosissimo (Messaggio 382929)
.... nostro umore?
mi spiego meglio:
prendiamo il caso di una persona a caso che vive in un paese di provincia, stipendio regolare, posto garantito a vita, pero'.... si sente morto dentro! pensa che l' unico modo per uscirne sia mollare tutto e andare nella grande città: svaghi di ogni genere, possibilità di farsi una ragazza, possibilità di fare sempre amicizie nuove , locali sempre diversi, cinema etc.
Secondo voi (domanda) il tizio in questione, che tra l'altro soffre di problemi di umore, andando nella grande città risolverebbe il suo problema esistenziale o i suoi disturbi dell umore si ripresenterebbero anche nella città "dorata" e tanto desiderata come fine della sua vita noiosa di provincia??

Guarda, ti posso dire quello che penso io.
Io ho finito quest'anno le scuole superiori e sotto consiglio del mio psicologo (e anche perchè è un mio desiderio non avere più nulla a che fare con certa gente del mio paese) a settembre mi trasferirò per l'università...
Io volevo andare a roma perchè secondo me più "ospitale" ma i miei genitori mi hanno invitato e consigliato di andare a milano perchè secondo loro una volta presa la laurea è più facile trovare lavoro e poi perchè dicono che tutti quelli che si trasferiscono lo fanno per andare al nord e non più a sud ecc ecc...e alla fine mi sono convinto è andrò a milano.
Devo dire che le poche volte che sono andato su (per immatricolarmi, trovare casa ecc) mi sono trovato abbastanza bene nel senso che non avevo la croce dell'avere l'etichetta da sfigato...non mi conosceva nessuno percui nessuno mi guardava male o come se fossi un appestato e questa già di suo mi ha fatto sentire meglio...diciamo che camminavo a testa alta...
Nel paese in cui sto adesso invece mi vergogno anche a uscire...tutti mi considerano un asociale percui non riesco nemmeno a guardare negli occhi le persone e mi rinchiudo dentro casa...stando qui non cambierò mai...la fortuna va cercata...io come ho detto ho una grande voglia di vivere e farò di tutto per non sprecare l'oppurtunità che l'università di ma di cambiare...
Per la prima volta nella mia vita ho avuto anche una botta di fortuna conoscendo tramite chat una persona di milano ma questa cosa mi ha messo anche molta pressione e ansia addosso...ma non la faccio troppo lunga...questa cosa la racconterò poi in un topic a parte...

starlight 02-08-2010 00:50

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
secondo me si anke se le coordinate possono essere..e le motivazioni possono essere diverse o inverse...

ansiosissimo 02-08-2010 00:57

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da stone (Messaggio 382983)
Bella domanda. Per ripetere una delle mie citazioni preferite: «Traslochiamo… e speriamo che i problemi non ci seguano» (dal film “Mrs. Doubtfire”) :)
Detto questo, io ho sperimentato il contrario, sono passato dalla città alla provincia, e sono convinto che questo abbia peggiorato la situazione. Statisticamente dovrei rispondere che un ritorno nella grande città potrebbe facilitare le cose, ma se hai un lavoro stabile ed una certa età…

Bella la citazione dal film “Mrs. Doubtfire” :)
ma cosa intendi con precisione alla fine quando scrivi "un ritorno nella grande città potrebbe facilitare le cose,ma se hai un lavoro stabile ed una certa età…"??

LordDrachen 02-08-2010 08:40

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Filosoficamente parlando, si potrebbe dire che nell’epoca della globalizzazione assistiamo a una progressiva destituzione del luogo per lo spazio. Il luogo è un punto chiaramente situato, con dei limiti propri, che ci è generalmente famigliare. Lo spazio non ha dei limiti: è incondizionato, illimitato; ciò corrisponde perfettamente alla logica della metropoli che tende, attraverso una propria dinamica, alla soppressione di tutti i limiti. Il capitalismo è rappresentato dal carattere illimitato nel suo tentativo di collisione e di omologazione rispetto al mondo. In mezzo si trovano quelle culture popolari, con i loro modi di vita radicati, che ostacolano l’espansione planetaria delle metropoli e la trasformazione della Terra in un immenso cammino omologato. Tornare a orientare l’esistenza sul luogo vuol dire resistere all’influenza dell’incondizionato e, allo stesso tempo, restituire al mondo la diversità che ne costituisce la vera ricchezza.
(A.De Benoist)

la metropoli uccide. è la metropoli che forza l'omologazione. il luogo, inteso nell'accezione dell'incontro, è molto più portato a valorizzare le differenze (quindi anche le nostre).

ansiosissimo 02-08-2010 21:37

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da LordDrachen (Messaggio 383335)
[I]

la metropoli uccide. è la metropoli che forza l'omologazione. il luogo, inteso nell'accezione dell'incontro, è molto più portato a valorizzare le differenze (quindi anche le nostre).

ne sei proprio sicuro??? penso che per un fobico la metropoli sia la SALVEZZA!!!
chi può dire il contrario ?

TomRogerRobert 02-08-2010 21:44

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Qualcuno di voi ha fatto esperienze di traslocamento?

Se sì, può raccontare? :)

Warlordmaniac 02-08-2010 22:14

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiosissimo (Messaggio 383753)
ne sei proprio sicuro??? penso che per un fobico la metropoli sia la SALVEZZA!!!
chi può dire il contrario ?

Salvezza per che cosa? Non incontri gente del tuo passato che non vuoi incontrare, ma allora anche se ti rinchiudi dentro casa è la stessa cosa.

Tu dici: puoi farti nuove amicizie. Ma allora, mi chiedo, sarebbe lo stesso trasferirsi in un altro paese, magari lontano da quello natìo.

La città, potresti dire, ti permette di avere più scelta nelle amicizie dato che c'è più gente. Non sono convinto, ho abitato in città e la mattina si lavora, il primo pomeriggio o lavori o lavorano gli altri, il secondo pomeriggio escono, la sera esce solo chi non lavora e chi non studia, quindi soprattutto spacciatori; quindi si passa il secondo pomeriggio sperando di trovare amicizie, ma come trovi le persone disponibile, dopo una certa età a fare amicizia senza avere punti in comune? Dove cavolo è andato a finire Andrea8888 che era un grande sostenitore di questo dubbio? E le sere di prefestivo o serate universitarie, puoi andare in discoteca, in un pub o in un discopub, o un discobar, o un club o quello che ti pare per vedere più persone interessanti possibili in un posto solo, però non è la stessa cosa che fai anche dal paese prendendo la macchina?


Poi un'ultima cosa, fondamentale. Ognuno ha un carattere, questo carattere potrà anche cambiare, ma in quanti casi cambia in modo tale che le cose in un altro posto dovrebbero andare così diversamente? Ho frequentato diversi ambienti, scuole, campi, paesi, cittadine, città e tutte le volte è andata più o meno allo stesso modo: mi sentivo invisibile, cercavo di non fare la parte dello sfigato, vedevo gli altri che avevano molta confidenza tra di loro e non con me, passava il tempo e non avevano confidenza con me e io con loro, poi piano piano se la prendono e non mi trattano seriamente perché sono strano, io non mi fido e rimango distaccato e la situazione non si sblocca. Hai voglia a girare ambienti e città! L'unica cosa positiva che mi può capitare sono incontri con individualità affini.

Winston_Smith 02-08-2010 22:19

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Mi sa che una cosa è trasferirsi per seguire l'università e un'altra per lavoro, tanto per dirne una. Dopo una certa età è più difficile fare conoscenze nuove, i gruppi sono più chiusi e infatti la mia esperienza è più simile a quella di Warlordmaniac. Se non avessi quei 2-3 amici (dal periodo universitario) che lavorano non troppo lontano per fortuna, sarei solo come un cane.
Credo però che in generale la città offra più opportunità, le probabilità di incontrare persone affini possono essere un po' più alte, se non altro perché in un città ce ne sono di più.

Robedain 02-08-2010 22:47

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Se non impariamo a stare bene con noi stessi e a vivere in modo equilibrato e indipendente il più possibile dai fattori esterni, il luogo dove viviamo ci può influenzare eccome...

paccello 02-08-2010 22:52

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 383772)
ho abitato in città e la mattina si lavora, il primo pomeriggio o lavori o lavorano gli altri, il secondo pomeriggio escono, la sera esce solo chi non lavora e chi non studia, quindi soprattutto spacciatori

Mi sembra una visione un po' "stretta" della cosa, io vivo in città e mica sono tutto il giorno tutti "a testa bassa a travajé" e/o con la giornata organizzatissima. Gente che circola in giro se ne vede. L'ultima frase poi è retorica da vecchiette :) Poi oh: che possa non essere facile stringere amicizie nuove specie se non giovanissimi e introversi, lo ammetto senza problemi. Secondo me, la farò facile, uno dei lati positivi della città rispetto ad un paese è che ti puoi rompere meno i cogl*oni, a patto di avere degli interessi, di saper cogliere gli spunti.

Warlordmaniac 02-08-2010 22:54

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Paccello, quanti anni hai? Lavori?

paccello 02-08-2010 22:56

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 383794)
Paccello, quanti anni hai? Lavori?

25 e ho quasi finito gli studi. Evidentemente sono ancora inesperto :)

Warlordmaniac 02-08-2010 23:10

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da paccello (Messaggio 383796)
25 e ho quasi finito gli studi. Evidentemente sono ancora inesperto :)

Hai quasi finito gli studi quindi sei un fuori corso e non vai a lezione. Quando troverai lavoro a tempo pieno, quindi 6 ore per 6 giorni o 8 ore per 5 giorni, sarai un attimo più impegnato come lo saranno i tuoi coetanei.

ansiosissimo 03-08-2010 01:14

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 383803)
Hai quasi finito gli studi quindi sei un fuori corso e non vai a lezione. Quando troverai lavoro a tempo pieno, quindi 6 ore per 6 giorni o 8 ore per 5 giorni, sarai un attimo più impegnato come lo saranno i tuoi coetanei.

si, ma, non è che quando troverà lavoro nella grande città e la sera uscirà con colleghi o altra gente " incontrerà spacciatori", ma chi cazzo te l'ha messa in testa sta cosa? secondo me tu in una metropoli ci sei stato , ma....alla Stazione Centrale passando col treno!!!

Warlordmaniac 03-08-2010 09:43

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiosissimo (Messaggio 383848)
si, ma, non è che quando troverà lavoro nella grande città e la sera uscirà con colleghi o altra gente " incontrerà spacciatori", ma chi cazzo te l'ha messa in testa sta cosa? secondo me tu in una metropoli ci sei stato , ma....alla Stazione Centrale passando col treno!!!

Non pensare a una sera di queste, pensa ad una sera autunnale o invernale dove non c'è serata universitaria. Comunque sì è vero, abitavo vicino alla stazione.

paccello 03-08-2010 09:52

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Non vado a lezione perchè le ho finite. Ma non esistono anche i turni di lavoro? Capisco di avere ancora un pdv sulla vita di città da giovane e privilegiato, ma come mai se esco la mattina, il pomeriggio o anche la sera durante la settimana persone in giro ne vedo? A costo di passare per immaturo mi auguro di trovare un lavoro che mi lasci dei margini di tempo libero.

Warlordmaniac 03-08-2010 09:57

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da paccello (Messaggio 383905)
Non vado a lezione perchè le ho finite. Ma non esistono anche i turni di lavoro? Capisco di avere ancora un pdv sulla vita di città da giovane e privilegiato, ma come mai se esco la mattina, il pomeriggio o anche la sera durante la settimana persone in giro ne vedo?

Non lo so, magari la disoccupazione è ancora aumentata. Comunque l'estate è una stagione a parte.

LordDrachen 03-08-2010 10:12

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Nella melassa indifferenziata, dove nessuno è portatore di identità, non c’è vera libertà: siamo tutti schiavi

copio e incollo dall'altro post.
nella metropoli siamo ancora più alienati come ingranaggi difettosi di una grande macchina.

ansiosissimo 03-08-2010 14:22

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da LordDrachen (Messaggio 383910)
Nella melassa indifferenziata, dove nessuno è portatore di identità, non c’è vera libertà: siamo tutti schiavi

copio e incollo dall'altro post.
nella metropoli siamo ancora più alienati come ingranaggi difettosi di una grande macchina.

nela metropoli una possibilità di incontrare una figa ce l'hai, nel paesello a 25 anni sono quasi tutte sposate o sono andate a vivere in città e quindi, vai con la sega circolare :) !

LordDrachen 03-08-2010 14:50

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiosissimo (Messaggio 383944)
nela metropoli una possibilità di incontrare una figa ce l'hai, nel paesello a 25 anni sono quasi tutte sposate o sono andate a vivere in città e quindi, vai con la sega circolare :) !

nella metropoli sei in competizione con tutti quelli della metropoli e tu, introverso o timido, perdi in partenza.
nella metropoli si tende ad essere più selettivi perché l'offerta di uomini
è molta.
nella metropoli devi essere abituato alla socializzazione di massa.

nella comunità piccola vi è una identità più radicata. subentrano fattori
di scelta meno esasperati. c'è meno offerta di donne, ma anche meno
offerta di uomini e difficilmente così "patinati" e "animali sociali".

la legge dei grandi numeri è una idiozia per le relazioni stabili.
non a caso è nel paese che ci sono più coppie stabili, non nella metropoli.
poi se mi dici che bisogna nascerci e non trasferirsi è un altro conto.

Warlordmaniac 03-08-2010 15:34

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Secondo me state sopravvalutando la differenza tra paese e città. Non dimentichiamo che abbiamo la macchina e neanche possiamo dire di vivere in Kazakistan o nelle praterie del Canada, dato che i nostri capoluoghi sono tutti a mezz'ora o anche meno.

LordDrachen 03-08-2010 15:34

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da LordJim (Messaggio 383956)
Se fossimo negli Stati Uniti ti darei piena ragione. Ma qui siamo in Europa e la situazione è molto diversa. Alcune cose possono non piacere ma non condivido tutto questo pessimismo nei confronti delle grandi città: nelle città, rispetto al piccolo paese, le possibilità si moltiplicano, sta a te coglierle o meno.

non credo ci sia molta differenza con gli States. le metropoli moderne sono
pensate con livelli di efficienza differenti ma secondo le stesse filosofie.
il mio non è pessimismo, è una considerazione.
"le possibilità" sono sempre un approccio quantitativo che è quello (non vi entra in zucca) che ci frega.
inoltre ci sarebbe da capire di che possibilità si parla. conoscere donne?
ho già spiegato qual'è il meccanismo. senza contare che la frenesia metropolitana impone la velocità in ogni attività umana. velocità che non può che essere svantaggiosa per un timido.

Quote:

Quel che posso dire è che anche nelle città ci sono "portatori di identità", non tutti gli abitanti della città piegano la testa come robot.
si parla in generale no? allora le eccezioni non possono essere prese per smentire la regola generale.

captainmarvel 03-08-2010 15:35

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
io abito in provincia e la gente tende a farsi i cazzi propri e ad avere orizzonti molto limitati. credo sia fisiologico per la provincia.

LordDrachen 03-08-2010 15:40

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel (Messaggio 383960)
io abito in provincia e la gente tende a farsi i cazzi propri e ad avere orizzonti molto limitati. credo sia fisiologico per la provincia.

invece nella metropoli son tutti amici?

LordDrachen 03-08-2010 16:50

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

ma la metropoli non è un organismo al di fuori di una società e di uno stato e se permetti valuto anche quello che c'è attorno ad una metropoli: le differenze tra città europee e statunitensi ci sono ancora.
ok, fammi un esempio determinante della differenza tra Europa e USA.

Quote:

la velocità è svantaggiosa non solo per un timido, anche per gli altri. e se il timido è intelligente cercherà di evitare di avere a che fare con la frenesia cittadina e orienterà la sua vita verso uno stile di vita a lui consono (sempre rimanendo all'interno della città).
ma come fai? am se vivi a Milano e lavori dall'altra parte della città?
la frenesia ti piomba addosso anche solo come riflesso del caos che genera
un agglomerato di persone così concentrato.
la metropoli è un po' come internet, ti velocizza e ti moltiplica le opportunità ma per la stessa ragione non puoi valutarle con la dovuta pazienza.
è ragionare sulla quantità. e questa è anche una mentalità sciocca che accompagna le lamentele del "qui a Canicattì non c'è niente, vuoi mettere Palermo? a Palermo non c'è niente, vuoi mettere Milano? a Milano non c'è niente vuoi mettere Londra? ecc."
ma quando un posto ha un cinema, dei pubs, dei bar, disco (e qualsiasi paesone di media dimensioni ha almeno 2 o 3 di queste cose), ma che cosa vuoi di più
per aggregare le persone?
una moltiplicazione infinita di locali per giocare sulla legge dei grandi numeri?
allora tanto vale usare internet e i social network.

se te ne stai in casa è uguale che tu viva in città o che tu viva in campagna.
se invece ti immergi nella vita cittadina dovrai per forza adeguarti alla movida
metropolitana, ai grandi assembramenti di persone, ecc.
sinceramente io vado a bermi una birra nel pub della provincia, dove la dimensione è sicuramente più a misura della mia personalità.

JohnReds 03-08-2010 17:11

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Lord Drachen, secondo me stai semplificando un po' troppo. A parte che non mi sembra così "tragica" la vita nelle grandi città, come vedi un po' troppo idilliaca la vita nei piccoli centri, e poi non c'è solo la megalopoli e il paesino di campagna.
Le grandi dimensioni sono effettivamente dispersive ma anche quelle troppo piccole sono limitanti..a te piace puntare sulla "qualità" ma a volte manca il materiale umano per trovarla!

Ad esempio ci sono le città più piccole (intorno ai 100-200mila abitanti) che sono une bella via di mezzo per la vivibilità.

LordDrachen 03-08-2010 17:17

Re: Il luogo dove viviamo influenza il....
 
Quote:

Originariamente inviata da JohnReds (Messaggio 383975)
Lord Drachen, secondo me stai semplificando un po' troppo. A parte che non mi sembra così "tragica" la vita nelle grandi città, come vedi un po' troppo idilliaca la vita nei piccoli centri, e poi non c'è solo la megalopoli e il paesino di campagna.

parlavo di metropoli, se no dicevo città di medie dimensioni...

Quote:

a te piace puntare sulla "qualità" ma a volte manca il materiale umano per trovarla!
un conto è se ti trasferisci in campagna, un altro conto se in una piccola comunità ci nasci. nei piccoli centri abitati gli uomini non sposati sono praticamente assenti.

Quote:

Ad esempio ci sono le città più piccole (intorno ai 100-200mila abitanti) che sono une bella via di mezzo per la vivibilità.
ma non sono metropoli quelle. io sto a Reggio E. 170,000 abitanti ma
non parlavo della mia città, anche se preferisco un centro abitato
più piccolo (20,000 va benissimo)


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