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Buttercup 17-09-2006 15:06

Rapporti Sociali e Contraddizioni
 
Due settimane fa ho iniziato un nuovo lavoro, la qual cosa chiaramente mi innervosiva molto perchè non avevo idea di quali persone avrei incontrato, se mi avrebbero accettato ecc.

I primi giorni ero molto intimidito, poi mi sono reso conto di essere capitato in un ambiente di lavoro tutto sommato amichevole e ho iniziato a rompere il ghiaccio con qualcuno.

Ora sto iniziando a realizzare che rompere il ghiaccio non è nemmeno la cosa più difficile, è piuttosto la fase immediatamente successiva che mi terrorizza. Nonostante in realtà abbia un disperato bisogno di rivitalizzare la mia vita sociale, quando persone che non conosco bene mi chiedono di uscire o di fare qualunque qualcosa insieme, mi trovo in modo automatico, naturale, e quasi incontrollabile, a declinare tali inviti, fingere di avere da fare, fingere di non essere interessato. E fatico anche moltissimo ad ammettere con gli altri la mia situazione sociale terribile, a volte mi scopro ad inventare cose che non ho fatto con persone che non conosco, perchè ho paura di essere visto come un caso umano.

Riuscivo a capire questo tipo di atteggiamenti quando mentivo a me stesso mi dicevo di non avere bisogno di nessuno, ma adesso che so di avere bisogno degli altri non mi capacito di come la paura dei rapporti riesca a manipolarmi in modo così efficace.

Avvertite anche voi queste contraddizioni?

Redman 17-09-2006 15:16

Re: Rapporti Sociali e Contraddizioni
 
Quote:

Originariamente inviata da Buttercup
Avvertite anche voi queste contraddizioni?

In pieno!! :o
Tutto cio che hai scritto lo rinscontro in me quasi da non aver molto da scrivere in piu di quello che hai detto.
Spesso mi sento solo,ed effettivamente sono solo,però non faccio nulla per uscire o per svagarmi un po.Capita che ci sono conoscenti che mi chiedono di uscire con loro ed io evito sempre,come dici tu inventando delle scuse,eppure quando il sabato sera mi ritrovo in casa mi innervosisco ed entro in contraddizione con me stesso perchè proprio io sono la persona che si tappa le ali.
Esco solo con un amico fidato che conosce tutto di me,ma sto bene solo perchè siamo io e lui,appena mi propone di uscire anche con dei suoi amici io dico di no.La cosa brutta nel mio caso e che sono riuscito a dir di no anche a delle ragazze :?

Mirko 17-09-2006 21:39

quoto i vs. messaggi
declino le offerte degli altri (o tendo a farlo) se tra le persone con cui dovrei uscire c'è qualcuno che non conosco bene o che non mi piace, non riesco a sentirmi bene in tal caso. Esco solo con pochissime persone e qnd qst non escono con altri... dopo miei numerosi rifiuto ormai hanno rinunciato ad invitarmi.

Credo cmq di non essere interessato a socializzare (a differenza vostra mi pare), mi piacerebbe solo avere una ragazza, ma visto ke sono convito di nn essere all'altezza e di portarle solo problemi ci rinuncio in partenza

Redman 17-09-2006 22:02

Quote:

Originariamente inviata da Mirko
Credo cmq di non essere interessato a socializzare (a differenza vostra mi pare), mi piacerebbe solo avere una ragazza, ma visto ke sono convito di nn essere all'altezza e di portarle solo problemi ci rinuncio in partenza

Cmq è difficile non voler socializzare e volere trovare una ragazza,cioè se ti "chiudi in casa"hai poche probabilita di trovarne una.
Sul fatto che non ti senti all'altezza e credi di portarle solo problemi sono d accordo con te perchè anch io la vedo cosi.

dottorzivago 17-09-2006 23:06

Mi succede do continuo Redman, per esempio se noi colleghi di lavoro si dice di organizzare una cena io do subito la mia disponibilità e sono contento poi quando si avvicina quel giorno la tensione sale e declino l'invito.
Non ci penso nemmeno di parlare della mia situazione a qualcuno,e per sembrare normale racconto balle anche se mi rendo conto che non ce n'è bisogno.
Se un mio conoscente mi racconta una sua serata particolare io a volte riciclo il suo racconto e metto come protagonista me stesso quando qualcun'altro mi chiede "che hai fatto ieri sera?"........sono arrivato a questo punto.

Per quanto riguardale ragazze dico:
Prima di trovare una ragazza devo risolvere i miei problemi di solitudine,
I miei problemi di solitudine si risolveranno quando avrò una ragazza.

ignotus- 17-09-2006 23:07

...

shade 18-09-2006 12:23

anch'io ho lo stesso problema quando devo uscire insieme con gente che non conosco. esco solo con pochi amici fidati e solo in gruppi molto ristretti di persone, che si possono contare sulle dita di una mano. spesso mi ritrovo a declinare inviti anche di qualche ragazza.
il tutto per paura di essere magari deriso in qualche occasione per una gaffe o qualche sbaglio, o essere preso in giro.
quando cause di forza maggiore mi impongono di essere presente in situazioni del genere, la tensione mi assale nel 'prima', mentre nel 'durante' sono costretto a compiere ogni volta uno sforzo estremo (credetemi) per ostentare sicurezza. in questi casi le mie possibilità sono: o cercare di instaurare un discorso interessante con qualcuno nel minor tempo possibile, o dedicare tutta la mia attenzione a un discorso già in atto o ad un'azione, cercando di tenere perlomeno la mente impegnata.
se nessuna di queste due possibilità si verifica resto da solo, circondato da persone che parlano tra loro, con la paura di attirare l'attenzione. dentro di me vado quasi nel panico e diventa ancora più faticoso ostentare calma e tranquillità, alla fine cerco di dileguarmi nel minor tempo possibile.
qualche volta può anche capitare di divertirmi un po', ma non posso combattere ogni volta una guerra.
sembra assurdo ma torno ogni volta a casa stremato, per cui declino ogni volta che ne ho l'occasione.
eppure stranamente ogni volta, tornato a casa, sento dentro di me un sentimento di leggera soddisfazione per aver combattuto e, se non vinto, almeno ritirato senza perdite. (scusate l'allegoria ma calza a pennello)
nell'atto del declinare un invito per situazioni potenzialmente pericolose dico di essere stanco, non in vena o impegnato. in questo modo spesso potrei essere tacciato di superbia da chi non mi conosce, ma purtroppo è il prezzo da pagare per la tranquillità.

Fabio 18-09-2006 14:12

Mi ritrovo perfettamente nei 3 post ke precedono il mio..vivo spesso situazioni analoghe; purtroppo certe bugie van dette, sennò gli altri ci prenderebbero in giro, o capirebbero in un qual modo ke qualcosa in noi nn và per il verso giusto..ke vita di merda!!
Anche a me capita di tornare a casa stremato dopo nuovi incontri, c'è l'ansia del prima (ansia anticipatoria..e dunque sforzo immane per convincersi ad uscire e stare sereni)..e poi lo stress ke c'è nn appena ci si sente in imbarazzo, e nn si trovano subito argomenti e capita ke cada il silenzio.
E' davvero una lotta contro noi stessi..e contro l'esterno.

Fabio 18-09-2006 14:19

Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago
Per quanto riguardale ragazze dico:
Prima di trovare una ragazza devo risolvere i miei problemi di solitudine,
I miei problemi di solitudine si risolveranno quando avrò una ragazza.

concordo anke se credo sia un tutt'uno e una contraddizione la frase ke hai detto..ma ank'io mi contraddico spesso..nn è semplice capire cosa cerchiamo, e cosa metteremmo al primo posto..io dico entrambe, cioè ke vanno di pari passo per uno come noi avere la ragazza e nn sentirsi di meno degli altri..e la solitudine secondo me è proprio questa(almeno nel mio caso)..gli amici li ho, ma mi manca troppo una persona vicina, è un bisogno primario di ogni essere umano stare in coppia e avere una persona cara vicina ke ti voglia bene..il problema è solo uno, nn siamo noi ke nn cerchiamo, nè quantomeno disperiamo..ma è ke siamo sfortunati in amore. Punto!..c'è poco da fare :? Di rinascere nn possiamo rinascere..estroversi..e fortunati..ma possiamo solo impegnarci..almeno una ragazza giusta per noi esisterà sulla faccia della Terra.

Alucard 18-09-2006 14:33

Quote:

Originariamente inviata da Fabio
..almeno una ragazza giusta per noi esisterà sulla faccia della Terra.

per la legge dei grandi numeri, si, su 3 miliardi e più di donne, ce ne sarà una :D

Fabio 18-09-2006 14:44

Quote:

Originariamente inviata da Alucard
Quote:

Originariamente inviata da Fabio
..almeno una ragazza giusta per noi esisterà sulla faccia della Terra.

per la legge dei grandi numeri, si, su 3 miliardi e più di donne, ce ne sarà una :D

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luca24 18-09-2006 14:44

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Originariamente inviata da dottorzivago
Prima di trovare una ragazza devo risolvere i miei problemi di solitudine,
I miei problemi di solitudine si risolveranno quando avrò una ragazza.

mi sembra una cavolata. ammesso che tu riesca a trovare una ragazza vivendo in solitudine, quando lei ti chiederà di uscire con i suoi amici, di andare dai suoi genitori, di uscire con i tuoi amici, tu che farai? ti si ripresenteranno le stesse ansie di adesso.
detto questo ti auguro davvero di trovare una ragazza e di superare i tuoi problemi, però non puoi rimandare tutto al giorno in cui la troverai. dici di fare molto sport e di essere di bell'aspetto, secondo me basta che esci un paio di volte con i tuoi colleghi e la ragazza la trovi davvero.

shade 18-09-2006 15:10

secondo me l'errore più grande è di considerare la ragazza o l'amore come una soluzione permanente ai propri problemi, mentre il problema principale è dentro noi stessi

dottorzivago 18-09-2006 15:16

So che è una cosa insensata e un controsenso il mio pensiero ma ormai sono entrato in questo circolo vizioso.
Anche secondo mi basterebbe poco per trovare una ragazza ma.......ho paura di passare da sfigato sia ad uscire con una ragazza o con dei conoscenti, perchè uno che passa i supoi sabati sera a casa da anni è uno sfigato, anche se non lo sembro.
Quando mi chiederà di uscire con i miei amici che non ho........beh ma allorain un rapporto di coppia è importante avere amici come dicevo in un altro forum perchè se gli rispondi "non ne ho" c'è la possibilità che ti prenda per sfigato e cambi idea su di te.
Quando esco io ho questo processo: prima ho una paura incredibile con ansia e tachicardia durante l'uscita posso stare bene e comportarmi tranuillamente o andare nel pallone piu completo passando da imbranato all'ennesima potenza, quando torno a casa ho un gran senso di soddisfazione quasi sempre solo raramente capita di essere di umore basso per delle gaff fatte

Redman 18-09-2006 15:34

Io la ragazza ce l avevo,ed era tutto quello che che ho sempre desiderato:Dolce,bella(forse anche troppo)sensibile...eppure ...eppure l ho persa...é stato una fatica assurda aprirmi e dirle tutto perchè mi sembrava di mostrare a lei un lato "malato"di me ma l ho fatto perchè ogni attimo che passava in piu capivo che era la persona giusta.
Ma le mie difficolta erano d intralcio alla nostra storia,se ripenso a quanto sono stato male pur di rimanerle accanto capisco anche dopo tanto tempo quanto tenessi a lei...ed inevitabilmente è finito tutto.
Quindi io non penso che basta avere una ragazza per "Guarire"almeno io parlo per la mia esperienza.
Una volta ho letto una frase su un libro che mi ha colpito molto e che riassume il mio pensiero:
"Tu non devi trovare la donna della tua vita,ma una vita per la tua donna,se no cos hai da offrirle?"

dottorzivago 18-09-2006 20:27

Continuo ad essere piu convinto della mia idea: le amicizie e la vita sociale nostra è molto importante per far proseguire una storia d'amore.
Io la ragazza l'ho persa e con lei non mi sono aperto su questo lato oscuro di me perche sono troppo orgoglioso.
Un uomo solo che vita ha da offrirli alla sua donna?

E non mi dite che basta l'amore........puo bastare i primi anni poi dopo è difficile

Steppenwolf 18-09-2006 22:08

Ciao ragazzi. Secondo me la contraddizione di questa patologia sta nel fatto che noi consideriamo come le cose più importanti del mondo proprio la capacità di socializzare e la possibilità di avere molti amici: cioè quelle cose che non siamo in grado di fare! Però esistono molte persone "normali" che vivono bene e in pace con se stesse pur avendo poche conoscenze e neanche un amicizia vera. L'importante è la considerazione che abbiamo di noi stessi. E noi pensiamo di essere sfigati solo perchè è la malattia che ce lo fa pensare, ma in realtà non è così, noi valiamo più di milioni di altre pesone "normali"!
A proposito delle ragazze, esisterà pure qualcuna con un carattere un pò simile al nostro, che ci accetti per come siamo e che sappia apprezzare le nostre qualità.

elisewin_ 26-09-2006 16:00

mi inserisco in questo topic di soli uomini... :roll: ...
beh io sono d'accordo con redman...in realtà il "guarire" o no con una storia d'amore è del tutto soggettivo, dipende dalla persona e dalle sue paure...a volte spaventa, altre da sicurezza...
per quanto riguarda invece il declinare le offerte degli altri...io non le declino...semplicemente faccio in modo che la situazione nn si presenti, non restando chiusa in casa, ma faccio di tutto per risultare antipatica, fredda, fidanzata...e se non si arrendono, mi allontano...non mi vedono, non mi invitano!...autolesionismo insomma :cry:

pesco 26-09-2006 16:47

Quote:

Originariamente inviata da Redman
Una volta ho letto una frase su un libro che mi ha colpito molto e che riassume il mio pensiero:
"Tu non devi trovare la donna della tua vita,ma una vita per la tua donna,se no cos hai da offrirle?"


mi sento perso quando non ho da offrire la mia vita....o quello che offri è solo una forzatura....dietro ad un disprezzo per quello che non sei...ma che è fortemente richiesto dal mercato

pesco 26-09-2006 16:51

ci sono mille possibile vite ma la vita poi è una

Alucard 26-09-2006 16:57

Quote:

Originariamente inviata da Redman
Una volta ho letto una frase su un libro che mi ha colpito molto e che riassume il mio pensiero:
"Tu non devi trovare la donna della tua vita,ma una vita per la tua donna,se no cos hai da offrirle?"

Concordo...alla fine penso che sia sbagliato sperare di trovare una persona con cui costruirsi la vita che non si ha, in quanto, mettiamo il caso che quella persona venga meno alla sua responsabilità (cioè quella di "darti una vita"), che succede? Semplice, il tuo castello di carte crolla e ti ritrovi come prima, cioè con nulla. Mi viene in mente una frase del libro di Fabio Volo, in cui diceva "C’è chi cerca l’altra metà della mela, io sto cercando ancora la mia mezza. Sono uno spicchio di me stesso". Il senso è questo, dobbiamo prima cercare di completarci noi stessi, prima di cercare negli altri quello di cui abbiamo bisogno.

Redman 26-09-2006 18:27

Quote:

Mi viene in mente una frase del libro di Fabio Volo, in cui diceva "C’è chi cerca l’altra metà della mela, io sto cercando ancora la mia mezza
Se non sbaglio anche la mia frase è di un libro di Fabio Volo! :wink:

dottorzivago 26-09-2006 18:42

Ancora non so se do la precedenza a trovare una ragazza o a trovare me stesso, però mi immagino io che mi fidanzo con una ragazza e che penso "we qui o mi sistemo per bene e metto le cose apposto oppure la perdo" ed avere la ragazza aiuta a mettere le cose apposto perchè si è costrtti a uscire ed avere contatt sociali

gielle1958 26-09-2006 20:30

Quote:

Originariamente inviata da elisewin_
faccio di tutto per risultare antipatica, fredda, fidanzata...e se non si arrendono, mi allontano...non mi vedono, non mi invitano!...autolesionismo insomma :cry:

Non autolesionismo....ma comportamento evitante.
Tu adotti delle tecniche che ti consentono di evitare il problema.
Avere dei rapporto affettivi richiede prima di tutto stare bene con se stessi.Poi una predisposizione all'altro/a.
Ma questo è un altro discorso.....

elisewin_ 26-09-2006 20:39

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Originariamente inviata da gielle1958
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Originariamente inviata da elisewin_
faccio di tutto per risultare antipatica, fredda, fidanzata...e se non si arrendono, mi allontano...non mi vedono, non mi invitano!...autolesionismo insomma :cry:

Non autolesionismo....ma comportamento evitante.
Tu adotti delle tecniche che ti consentono di evitare il problema.
Avere dei rapporto affettivi richiede prima di tutto stare bene con se stessi.Poi una predisposizione all'altro/a.
Ma questo è un altro discorso.....

questo è vero mai io intendevo dire che mi faccio del male...perchè mi è capitato di evitare ragazzi , anzi un ragazzo, di cui mi ero innamorata...quindi se questo non è farsi del male...poi ovviamente è sempre un modo per evitare il problema. :roll: ciao!

gielle1958 26-09-2006 20:43

Quote:

Originariamente inviata da elisewin_
quindi se questo non è farsi del male...poi ovviamente è sempre un modo per evitare il problema. :roll: ciao!

Evito io di rispondere sennò entriamo in un dedalo sofistico da cui non usciamo + nessuno dei 2 e ci facciamo del male.... :mrgreen:

pisendlav 27-09-2006 02:22

Mi introduco nel discorso tra elise e gielle: è davvero un cane che si morde la coda, ma sono daccordo con gielle. Tu elise non sei autolesionista, ma evitante. Eviti perchè inconsciamente pensi di scansare situazioni che ti procurerebbero sofferenza, ma poi, a livello cosciente, ti ritrovi a soffrire perchè hai evitato situazioni che invece desideri. Cioè alla base non ti vuoi fare del male, ma le tue azioni, che si oppongono alla volontà, sono determinate da qualcosa di più profondo. Cosa? Vallo a sapere.
Chissà se sono stato chiaro, nella mia testa sì, sarà perchè la vivo alla tua stessa maniera?

gielle1958 27-09-2006 07:49

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Originariamente inviata da pisendlav
Tu elise non sei autolesionista, ma evitante. Eviti perchè inconsciamente pensi di scansare situazioni che ti procurerebbero sofferenza, ma poi, a livello cosciente, ti ritrovi a soffrire perchè hai evitato situazioni che invece desideri. Cioè alla base non ti vuoi fare del male, ma le tue azioni, che si oppongono alla volontà, sono determinate da qualcosa di più profondo. Cosa? Vallo a sapere.
Chissà se sono stato chiaro, nella mia testa sì, sarà perchè la vivo alla tua stessa maniera?

Ciao,
Non solo sei stato chiaro ma sei riuscito a farmi fare chiarezza anche nella mia stessa testa.Ciò che avevo esposto ad Elise era solo un "abbozzo" intuitivo di un pensiero che tu,facendo luce, hai perfettamente teorizzato.Many tnx. :D
QUanto alle cause del profondo: nessuno di noi può saperle,conoscerle.
Ma un valido psicoterapeuta si.....
Alla prossima....

Molihua 27-09-2006 13:32

Dunque... in effetti non sono mai riuscita neanche a fare conoscenza quindi non so "come funziono" una volta rotto il proverbiale ghiaccio. Inviti non ne ricevo, quindi non li declino. L'amore è fuori dalla mia portata, non mi ci struggo granché, ma vorrei almeno amici, e mi piacerebbe fare due chiacchiere con qualcuno ogni tanto. Il problema è che o non so cosa dire perchè le mie conoscenze sono terribilmente limitate, o anche sapendo cosa dire non riesco a parlare perchè mi blocco dall'imbarazzo. E non posso certo andare in giro con una lavagnetta magnetica... :oops: Quindi sì, una contraddizione è se vogliamo che pur desiderando tanto qualcosa non riusciamo ad ottenerla per via del nostro stesso comportamento, ma se riuscissimo ad avere un comportamento normale nelle interazioni con gli altri non saremmo probabilmente qui a scrivere... :cry:

Temporum 26-08-2010 21:58

Re: Rapporti Sociali e Contraddizioni
 
Capisco esattamente la sensazione ma se si sposta il punto di vista forse si arriva al vero problema , credo che dipenda dalla possibilità di nn piacere e più che una possibilità e una paura ..... Oppure quando si crede di essere fuori luogo ovunque e comunque bisogna cercare di nn essere troppo spaventati da quello che pensano le altre persone di noi e se ci si toglie questa paranoia costante riusciamo ad essere più tranquilli e a viverci di più le cose belle .... insomma nn aver paura di annoiare o di nn essere interessante e prova almeno una volta ad uscire senza cercare per forza un argomento o senza essere troppo timido nel essere te stesso se gli piaci bene altrimenti troverai altra gente per condividere la tua vita reagisci alla paura e reagisci alla solitudine vedrai cose meravigliose ti auguro tanta felicita


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