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Mi sento condannato
Cari amici
è da tanto tempo che non scrivo qui, mi ero iscritto a questo forum l'anno scorso e credo che dopo un po' (fino ad ora) non ho + messo piede qui pertanto dubito che qualcuno qui possa ricordarsi di me, anzi se ci sono al momento iscritti più recenti è come se fossi a tutti gli effetti una new entry ------------------------------------------------------------------------- quando sono entrato in questo forum ho notato subito di vivere nelle stesse condizioni di molti altri iscritti maschi, forse è stato questo fatto a indurmi ad andarmene dopo una mia iniziale e breve partecipazione con qualche mio topic e qualche intervento in topic altrui. Il fatto era che molti dei topic altrui descrivevano situazioni talmente simili alla mia che mi pareva inutile riscrivere quasi le stesse cose sul mio conto. Dopo oltre un anno di assenza però mi ritrovo del tutto o quasi nelle stesse condizioni di allora, mi sento afflitto e disilluso e di tantissimi spazi di discussione su internet mi rendo conto che questo è il solo dove posso parlare apertamente e sfogarmi senza suscitare negli altri alcuna perplessità, poiché mi troverei appunto in buona compagnia. Negli ultimi giorni la molla che mi ha definitivamente ritrascinato qui è stata semplicemente l'ennesima fregatura, l'ennesima ragazza che mi ha detto di no e con lei i miei fallimenti sono ormai al numero di 6 (nell'arco di 2 anni e mezzo). Negli ultmi anni mi sono sforzato il + possibile x contrastare in ogni modo la mia fobia sociale ed ora riesco in cose che prima non mi riuscivano, ma purtroppo con le ragazze non posso comunque evitare di avere una goffagine nel comportamento e nell'esteriorità che immancabilmente mi penalizza ogni volta che provo a mostrami interessato. Se per magia riuscissi a dimenticarmi di aver raggiunto 27 anni ancora senza storie e illibato avrei ancora l'energia sufficiente per continuare a provare con entusiasmo, come se avessi ancora 18 20 anni, ma non è così. L'amarezza mi porta sovente a formulare pensieri suicidi. i 30 sono vicini e sento che una volta oltrepassata quella soglia il senso di amarezza e frustrazione potrebbe raggiungere il limite massimo di sopportazione. |
Re: Mi sento condannato
hai ragione, è una storia come quella di tanti (maschi), mi spiace, ma non ti arrendere, solo chi la dura la vince
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Re: Mi sento condannato
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Tu credi che le ragazze sono il senso della vita? :ohmy: |
Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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Non so se riuscirò mai ad uscirne! |
Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
Io ho già passato i trenta e ti assicuro che la mia situazione è peggiore della tua per cui su con la vita. Già il fatto che riesci a provarci è un buon segno sei decisamente molto più avanti di molti di noi.
Consiglio ironico per avere successo con le ragazze devi giocare al rialzo ovvero provarci con 30 per riuscire con 1 quindi sei perfettamente nella media. Consiglio serio...occhio alla spirale in cui stai finendo sinceramente a chiedere un po' di aiuto non ci rimetti niente. |
Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
Allora, ti voglio ridare subito speranza, ma non come per compatirti provando solo pena per te come spesso fa la gente nei confronti di noi fobici, ma suggerendoti alcuni fatti pratici che mi hanno aiutato moltissimo.
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E lo dico dopo anni in cui ho provato a "mostrami interessato". Non funziona, e spiego perchè. Nel momento in cui ci si pone in questo modo si sta facendo in realtà una cosa che ci penalizza tantissimo, perchè genera ancora più ansia: poniamo noi stessi come sottomessi al giudizio della ragazza. Riflettici, tra i mille pensieri diversi che si possono fare quando si sta con una persona, noi in questo modo ci andiamo proprio a cercare quelli più dannosi. Nel momento in cui ti mostri interessato nella tua testa scattano pensieri tipo: "le piacerò?", "sono goffo non le piacerò", "adesso lei sta decidendo se le piaccio", "in questo momento sono goffo e non le piaccio", e roba simile.. E la cosa assurda di questi pensieri è che generano ansia finchè non si ottiene una risposta definitiva dalla ragazza. In pratica non si finisce mai di stare in ansia perchè non è detto che questa risposta, verbale o non verbale, arrivi subito. Si rimane come in un'attesa continua sperando di piacere... Ciò che è incredibile di questa situazione è che si può arrivare al punto di non essere in grado di comprendere la reale risposta della ragazza. A me è capitato più volte. Sono sempre stato talmente in ansia con questa sensazione di goffaggine che passavano mesi prima che arrivassi a riflettere per caso con freddezza su una ragazza, e mi accorgevo che in realtà lei era stata interessata. Il fatto è che la sensazione di goffaggine genera un comportamento evitante di cui il più delle volte non ci si rende conto. Quote:
A questo punto è chiaro, che se questo tizio col fatto di essere un bel ragazzo, e di avere tutti i vantaggi possibili dalla sua parte viene rifiutato 7-8 volte ogni 10 ragazze con cui ci prova, ciò vuol dire che anche meramente da un punto di vista statistico noi fobici tendiamo a buttarci giù e trarre giudizi su noi stessi in base a numeri davvero limitati. Ad esempio tu parli di 6 ragazze in 2 anni e mezzo. Ora con tutte le possibili variazioni di carattere e di gusti che ci possono essere in un essere umano, è piuttosto improbabile già beccarne una a cui piaci in mezzo a sole 6 ragazze. Noi fobici facciamo quella che si chiama "deformazione per generalizzazione". Cioè deformiamo la nostra percezione della realtà delle cose attraverso un processo di generalizzazione del tipo: "non sono mai piaciuto alle ragazze che mi piacevano, quindi sono uno che non piace alle ragazze". Ma erano solo 6! Conosco gente che tra i contatti di facebook ha 300-400 ragazze che conosce veramente nella vita reale, magari anche superficialmente. Però è normale poi che tipi del genere trovano una ragazza a cui piacciono. Stiamo parlando di 1, una in 300... Le probabilità di incontrare una persona a cui si piace in mezzo a 300 ragazze sono immensamente più grandi che beccarla in 6... Quote:
Per un periodo, per superare un po' questa sensazione di goffaggine che mi attanagliava, ho deciso di parlare a quante più ragazze possibili durante la giornata. In fondo, se di una persona non ti frega proprio niente, la sensazione di goffagine è minore rispetto ad una a cui vuoi piacere. Parlando con ragazze di cui non mi fregava niente, o che trovavo persino noiose, o che non conoscevo ma verso cui non mi sentivo attratto, mi rendevo conto che in fondo la sensazione diminuiva sempre più... E questo sollievo lo percepivo pure quando poi parlavo con chi mi interessava. D'altra parte noi fobici siamo convinti che gli estroversi frequentano un sacco di gente perchè sono appunto degli estroversi. In realtà, da un punto di vista dello sviluppo, è vero il contrario: gli estroversi sviluppano sempre più estroversione perchè hanno frequentato un sacco di gente. Analogamente se un bambino che deve imparare a camminare dopo 6 tentativi e 6 cadute smette per sempre di provare e si convince che non può camminare, la sua idea di sè stesso riguardo al camminare è che gli è impossibile. Quote:
Si può comprendere che le donne si facciano prendere dall'ansia a 30 anni perchè vedono avvicinarsi il momento in cui dopo aver conosciuto un uomo ed averlo frequentato per qualche anno, se non si sbrigano non potranno più avere figli. Ma agli uomini... Che cosa frega di questi 30 anni? Non dobbiamo mica partorire. A 45 anni possiamo trovare una donna, come a 35 o a 25... Quote:
Però poi cosa succede, formuli pensieri suicidi, ti ricordi di averli formulati altre volte, e in base a quella sensazione derivante dal ricordarti di averci pensato "sovente", cominci a pensare che ci sia una buona ragione. Ma la sensazione che ci sia una buona ragione deriva comunque dalla frequenza, non da una sana logica. Ad esempio, prova a ricordare un periodo in cui non formulavi pensieri suicidi "sovente". Di certo in quel periodo se ti fermavi a pensare di volerti suicidare scartavi l'ipotesi più facilmente. Se un pensiero ti occupa la mente ripetutamente, inevitabilmente cominci a dargli peso, e la tua vita comincia come a "colmarsi" del sentimento che da quel pensiero deriva. Se ad esempio tu cominciassi a pensare in continuazione al fatto che il giudizio sulla tua situazione l'hai tratto solo in base ad un numero di ragazze molto basso, un numero minuscolo per poter fare considerazioni di carattere generale, la prospettiva cambierebbe moltissimo. Vedresti le cose con una prospettiva più positiva, ma non una sterile o superficiale positività come quella che la gente cerca generalmente di infonderci, ma una positività basata su di una logica rigorosa. |
Re: Mi sento condannato
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Quello che dici son tutte cose giuste, volte a far salire l'autostima di nocturno attraverso dei ragionamenti che potrebbero sembrare logici....ma nn lo sono... Nel senso che magari questo modo di vedere le cose a te aiuta.....ma nn siamo tutti uguali.... Ad alcune xsone certe esperienze li hanno segnati x sempre.... Detto questo spero che nocturno segua i tuoi consigli.....magari con lui funzionano.. |
Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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riguardo ai ragazzi di bell'aspetto della trasmissione io penso che il fatto di usare comportamente artificiali non fosse certo un vantaggio, sebbene loro si dichiarassero esperti; io sono per i comportamente spontanei...poi penso che qualche ragazza li abbia rifutati anche perchè magari era già impegnata ecc.ecc....bisogna vedere i motivi.. |
Re: Mi sento condannato
Nessuno è condannato a vivere nell'ansia, nella depressione o sotto fobia per sempre, nessuno, mettetevelo in testa.
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Re: Mi sento condannato
nel senso che si autorippa prima?
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Re: Mi sento condannato
Nel senso che può uscirne ovviamente, e per uscirne non intendo porre fine alla sua esistenza (anche perchè vi sarebbe una certa corrente di pensiero che sostiene che tale gesto comunque non pone fine al motivo del disagio) ma armandosi di forza per trovare la strada giusta per uscirne, strada il cui nome può essere diverso per persona, ma l'esistenza della strada è indubbia, è la variabile forza e speranza quella che può far venir meno questa liberazione.
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Re: Mi sento condannato
bè cmq penso che non è che sia scontata l'uscita da sto stato
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Re: Mi sento condannato
Berlusconi direbbe "non mi mettere in bocca cose che non ho detto" :D
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Re: Mi sento condannato
:D
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sono stato in analisi da 2 psichiatri e 2 psicologi i primi risultati positivi li ho ottenuti con l'ultimo psichiatra che mi segue dall'estate scorsa e che x primo mi ha prescritto farmaci poiché ha stabilito che alla base dei miei problemi di umore e sociali c'è dietro l'ansia da qualche settimana la terapia è abbianata anche con la psicoterapia che pratico con una psicologa quindi riguardo all'umore genereale sto meglio di un anno fa, ma resta il fatto che i farmaci da soli non bastano e spesso bastano eventi spiacevoli a ritrascinarmi in un buco nero -------------------------------------------------- ti ringrazio gaza per la gran quantità di consigli che mi hai dato, vorrei chiarirti ulteriormente la mia situazione ma mi ci vorrebbe una giornata anche se potessimo parlare a voce |
Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
Per la precisione Valis, io assumo farmaci dall'agosto scorso e i primi effetti positivi li ho avvertiti dopo circa un mese
la psicoterapia l'ho cominciata da poco riguardo a quello che riesco a fare rispetto ad altri sociofobici avrei qualcosa da dire in un post che ora scrivo a parte :) |
Re: Mi sento condannato
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Comunque, Nocturno, pensa che io ho superato i 30 anni nelle tue stesse condizioni, e ancora non mi arrendo...sarò un illuso, ma non porti assolutamente scadenze. Continua a darti da fare, visto che riesci a farti avanti in qualche modo, e non pensare di avere poco tempo per farcela, perché non è vero. |
Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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io ho un amico che a 34 anni, stanco di cercare e di non ottenere nulla, se non umiliazioni... ha detto BASTA. ha smesso di cercare ed ha cominciato a vivere serenamente... beh, sarà una coincidenza ma ha trovato l'anima gemella di li a pochi mesi (per la cronaca: l'ha trovata in un monastero umbro in cui era andato in "ritiro", perché aveva bisogno di staccare dal mondo... quando si dice i casi della vita!!!!) |
Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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però è pur vero che perseverare è assolutamente diabolico, soprattutto quando diventa una ossessione. inoltre lo dice pure il dalai lama che la vita è molto più semplice quando non si hanno aspettative... perché alla fine sono quelle che ci fanno star male. (ps: mia nonna diceva pure che non è il caso di passar la vita a cercare di entrare da una porta chiusa... anche perché vi sono molte porte e molte finestre, e forse sarebbe pure il caso di provare altre vie ogni tanto... :D) |
Re: Mi sento condannato
Ho appena fallito per la settima volta
aggiornamento doveroso :sad: |
Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
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Re: Mi sento condannato
ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :D:D:D:D
io non posso continuare a leggere ste cose x) |
Re: Mi sento condannato
[quote=TONNO;333672]quote]
edit...... |
Re: Mi sento condannato
Venite ripresi entrambi, ma solo tonno viene ammonito.
Tonno la prox volta cerca di capire il senso di ciò che ti viene detto, perchè se capita un altra volta verrai allontanato. |
Re: Mi sento condannato
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