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antony 09-04-2010 21:55

I timidi pensano più a fondo
 
LA RICERCA
I timidi pensano più a fondo. Nietzsche e Marx sono la prova
di Sara Ficocelli


Il cervello delle persone timide percepisce il mondo esterno in modo diverso rispetto a quanto accade per i soggetti estroversi. E si attiva per una lavorazione più profonda degli input. Lo sostiene una ricerca americana
Guance che si arrossano, atteggiamento impacciato, difficoltà a fare amicizia: la timidezza non è solo una patina che ricopre di mistero e delicatezza le nostre azioni ma una caratteristica capace di condizionare la vita sociale in maniera invalidante. I ricercatori della Stony Brook University di New York, dell'Università del Sud Est e dell'Accademia Cinese delle Scienze hanno analizzato i meccanismi che regolano l'introversione, scoprendo che il cervello delle persone timide percepisce il mondo esterno in modo diverso rispetto a quanto accade per i soggetti estroversi.

"Sensibilità per la Percezione Sensoriale - SPS": è questo il tratto della personalità che porta il 5-6 per cento della popolazione mondiale a comportarsi in modo inibito o addirittura nevrotico, e questo perché chi nasce con questa predisposizione è più sensibile della media agli input del mondo esterno, e ha bisogno di più tempo per prendere decisioni e riflettere. I soggetti "altamente sensibili" sono più coscienziosi, si annoiano facilmente con le chiacchiere inutili e manifestano queste caratteristiche fin da piccoli. I bambini timidi sono infatti "lenti a scaldarsi" nelle situazioni sociali, piangono al primo rimprovero, fanno domande insolite e hanno pensieri fin troppo profondi per la loro età. Da adulti, prestano maggiore attenzione ai dettagli e, quando elaborano le informazioni visive, mostrano un'attività cerebrale più intensa rispetto a coloro che non hanno la "SPS". Chi è timido, spiegano i ricercatori, vive insomma ogni esperienza con maggiore intensità e paga il prezzo di questa doppia sensibilità con una intolleranza genetica a rumore, dolore e caffeina, ovvero a tutto ciò che potenzialmente può minare l'equilibrio del sistema nervoso.

Per giungere a queste conclusioni gli studiosi si sono serviti di un gruppo di volontari, sottoponendo loro un questionario per distinguere i soggetti più da quelli meno sensibili. Successivamente, a 16 dei partecipanti è stato chiesto di mettere a confronto due vignette simili e di osservarne tutti i particolari, e contemporaneamente il cervello di ciascuno è stato esaminato con la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI). Le persone timide hanno osservato le varie differenze per un tempo più lungo di quelle estroverse e hanno mostrato un'attività elevata nelle aree cerebrali che si occupano di associare percezioni visive e sensoriali. Il loro cervello insomma non ha semplicemente elaborato la percezione visiva, ma si è attivato per una lavorazione più profonda degli input.

Questa caratteristica della personalità si trova in oltre 100 specie animali diverse, dai moscerini della frutta ai primati, il che, secondo gli scienziati, sarebbe la spia di un vantaggio evolutivo. Questo è uno dei motivi per cui i biologi hanno iniziato a prendere in considerazione l'ipotesi che, all'interno della stessa specie, ci siano non una ma due personalità vincenti: il tipo sensibile, che rappresenta una minoranza e sceglie di riflettere più a lungo prima di agire, e quello capace di spingersi oltre ogni limite. La strategia della persona timida non è vantaggiosa quando le risorse sono abbondanti o c'è bisogno di azioni veloci e aggressive, ma è utile nelle situazioni di pericolo, quando è più difficile scegliere fra due opportunità ed è necessario un approccio particolarmente cauto e intelligente.

"La timidezza è sicuramente un problema nella società moderna - spiega lo psicologo Walter La Gatta, Presidente dell'AIRT, Associazione Italiana Ricerca sulla Timidezza - perché chi è timido percepisce molti più dettagli e ha bisogno di tempo per elaborarli. Tempo che spesso i ritmi moderni non offrono. Ma non dimentichiamo che le persone molto timide sono anche altrettanto intelligenti e sensibili, quindi questa caratteristica è senz'altro una risorsa".

Non sono in molti però a pensarla così. Secondo un sondaggio online condotto dallo stesso psicologo e dalla sua collaboratrice Giuliana Proietti (autrice del libro "La timidezza. Conoscerla e superarla", ed. Xenia), nel 68 per cento dei casi la timidezza è vissuta come una limitazione a tutto tondo, sia dal punto di vista della carriera che dello sviluppo della vita sociale, mentre il 14 per cento degli italiani la considera addirittura una malattia. Solo il 2 per cento del totale dichiara di vivere questa condizione come un privilegio, mentre veramente "malate di timidezza" sono il 13 per cento delle persone.

"Considerare l'introversione come un limite è un errore madornale", spiega lo psichiatra psicanalista Luigi Anepeta, presidente della Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi (LIDI). L'autore del libro "Timido, docile, ardente. Manuale per capire ed accettare valori e limiti dell'introversione (propria o altrui)", ricorda che il 60 per cento dei personaggi più geniali di tutti i tempi, da Nietzsche a Marx, erano degli introversi e che questa condizione è un modo di essere come un altro, "anzi - conclude - è una condizione che arricchisce moltissimo. Ma purtroppo il mondo moderno ha deciso di esaltare l'estroversione ed emarginare il diverso. E' questo l'unico problema".

CodaDiLupo 09-04-2010 21:57

Re: I timidi pensano più a fondo
 
wow, abbiamo aperto lo stesso topic con lo stesso articolo allo stesso minuto!!!

antony 09-04-2010 22:00

Re: I timidi pensano più a fondo
 
vero...me ne sono accorto adesso,vuol dire che non è sembrato interessante solo a me..

Redman 09-04-2010 22:04

Re: I timidi pensano più a fondo
 
chiudo quello aperto dopo.

FobicJoe 09-04-2010 22:04

Re: I timidi pensano più a fondo
 
non credo molto a queste cose cmq ;)

Labocania 09-04-2010 22:41

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da antony (Messaggio 317056)
LA RICERCA
I timidi pensano più a fondo. Nietzsche e Marx sono la prova
di Sara Ficocelli


"La timidezza è sicuramente un problema nella società moderna - spiega lo psicologo Walter La Gatta, Presidente dell'AIRT, Associazione Italiana Ricerca sulla Timidezza - perché chi è timido percepisce molti più dettagli e ha bisogno di tempo per elaborarli. Tempo che spesso i ritmi moderni non offrono. Ma non dimentichiamo che le persone molto timide sono anche altrettanto intelligenti e sensibili, quindi questa caratteristica è senz'altro una risorsa".


Questo è il dramma degli introversi: c'è sempre qualcuno intorno che non sa far altro che avere fretta e non tollera chi mantiene sempre la calma per lasciare spazio alla riflessione.

Pertugio 09-04-2010 23:16

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Sono fondamentalmente d'accordo, i timidi sono più intlelligenti e sensibili, gli estroversoni sono tutti coglionazzi in fondo.

FobicJoe 09-04-2010 23:34

Re: I timidi pensano più a fondo
 
suvvia, son fobic luogo comuni, come i brutti che dicono che i belli son tutti stupidi
possiamo far meglio di così :)

altair 10-04-2010 00:09

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da Pertugio (Messaggio 317113)
Sono fondamentalmente d'accordo, i timidi sono più intlelligenti e sensibili, gli estroversoni sono tutti coglionazzi in fondo.

sarebbe bello che fosse così, almeno avrei qualche privilegio..
invece gli estroversoni, oltre che piu' felici e piu' abili di me in tutti i campi, sono anche molto piu' svegli e intelligenti di me

FobicJoe 10-04-2010 00:19

Re: I timidi pensano più a fondo
 
e ci sono anche timidi che non hanno nulla nella gavessa

Nick 10-04-2010 00:39

Re: I timidi pensano più a fondo
 
i timidi pensano di più al fondo.

Dasil 10-04-2010 00:52

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da FobicJoe (Messaggio 317167)
e ci sono anche timidi che non hanno nulla nella gavessa

è il mio caso......

Labocania 10-04-2010 01:08

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da FobicJoe (Messaggio 317167)
e ci sono anche timidi che non hanno nulla nella gavessa

I timidi devono pur rimediare all'assenza della vita sociale con qualcosa e solitamente questo ha a che fare col pensiero o l'arte.

FobicJoe 10-04-2010 01:08

Re: I timidi pensano più a fondo
 
magari hai solo poca autostima dasil :)

FobicJoe 10-04-2010 01:09

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 317228)
I timidi devono pur rimediare all'assenza della vita sociale con qualcosa e solitamente questo ha a che fare col pensiero o l'arte.

non necessariamente, ci sono tante cose per perder tempo oggi giorno
quelli che studiano e si specializzano in qualche arte non sono poi molti

Death 10-04-2010 01:21

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Mah, io sono molto timido, ma anche molto stupido, non mi sembra valga per tutti.

Dasil 10-04-2010 01:23

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da FobicJoe (Messaggio 317229)
magari hai solo poca autostima dasil :)

No, sono realista e lucido.....:)

Wren 10-04-2010 01:32

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Purtroppo è vero, essendo molto timida io penso molto, anzi troppo. Non mi reputo più intelligente ma molto riflessiva questo sì. Per quel che mi riguarda è un difetto perchè ti impedisce di vivere la vita serenamente e, ogni piccola cosa che fai, il tuo cervello si sofferma ad analizzarla, è come un pc sempre acceso e che ogni tanto vorresti spegnere e godere semplicemente di un po' di serenità.

Labocania 10-04-2010 01:33

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da Wren (Messaggio 317262)
Purtroppo è vero, essendo molto timida io penso molto, anzi troppo. Non mi reputo più intelligente ma molto riflessiva questo sì. Per quel che mi riguarda è un difetto perchè ti impedisce di vivere la vita serenamente e, ogni piccola cosa che fai, il tuo cervello si sofferma ad analizzarla, è come un pc sempre acceso e che ogni tanto vorresti spegnere e godere semplicemente di un po' di serenità.

Esatto! La nostra sensibilità non ci lascia mai in pace, spensierati non lo saremo mai.

Winston_Smith 10-04-2010 05:38

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quoto Wren, non si tratta del fatto che i timidi siano necessariamente più intelligenti degli estroversi (così tranquillizziamo Calimero :D).
Però l'attività riflessiva è certamente maggiore, ed è richiesto maggior tempo per giungere alle conclusioni ed elaborare una risposta a una situazione. Per questo i ritmi moderni penalizzano maggiormente un timido. Il vantaggio può essere (attenzione, può) che la maggiore capaità riflessiva possa tradursi in una migliore introspezione e capacità di analisi, col risultato di elaborare risposte migliori e più articolate a determinate situazioni, anche se più lente. Come si diceva nell'articolo, è una questione di strategie.

paccello 10-04-2010 10:41

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Non mi sembra che l'articolo dica castronerie, nè cose che sostanzialmente non sapevo. Non mi convince tanto l'intolleranza al rumore, alla caffeina ecc. -almeno, io penso di esser timido ma non mi tocca-.
Certo, non è questione di essere per forza più intelligenti, ma di... lavorare col cervello come lo si fosse, possiamo dire. E tanto lavoro può portare alle seghe mentali, al non agire -> al farsi sorpassare a destra e a manca dagli altri.

FobicJoe 10-04-2010 12:06

Re: I timidi pensano più a fondo
 
secondo me sbagliate pensando che il cervello lo usino di più i timidi, diciamo che lo usano in modo di verso, perchè anche fronteggiare con successo le situazioni sociali, parlare con fluidità, compiere azioni con disinvoltura, come fanno gli estroversoni, è usare il cervello
anzi, i timidi spesso lo usano in maniera disfunzionale
quindi generalizzando sarebbe meglio scrivere che i timidi pensano male più a fondo :)

Who_by_fire 10-04-2010 12:22

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da antony (Messaggio 317056)
I timidi pensano più a fondo.

Stronzate. Mi ci sono voluti anni per capirlo, ma sono solo stronzate. :yes:

paccello 10-04-2010 12:38

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da FobicJoe (Messaggio 317526)
secondo me sbagliate pensando che il cervello lo usino di più i timidi, diciamo che lo usano in modo di verso, perchè anche fronteggiare con successo le situazioni sociali, parlare con fluidità, compiere azioni con disinvoltura, come fanno gli estroversoni, è usare il cervello
anzi, i timidi spesso lo usano in maniera disfunzionale
quindi generalizzando sarebbe meglio scrivere che i timidi pensano male più a fondo :)

...il mio "di più" era inteso in senso del tutto neutro, anzi sul limite del negativo viste appunto le conseguenze sociali dello scervellarsi così, caricandosi di pensieri. Però, potremmo anche dire che a un ipotetico estroverson fare le sue cose disinvolte venga piuttosto naturale e non gli crei chissà quale dilemma di ragionamento.

FobicJoe 10-04-2010 12:46

Re: I timidi pensano più a fondo
 
e questo è sicuramente un bene, perchè certe azioni dovrebbero esser naturali x tutti, siamo noi a sbagliare

Nick 10-04-2010 13:26

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Ma per forza che siamo più riflessivi, in qualche modo tocca riempire il vuoto comunicativo...quindi tendenzialmente 10 in logica e metafisica, ma 0 in dialettica...in pratica si vive un mondo di astrazioni.

Sull'articolo. Non l'ho letto a fondo, ma ho subito notato qualche superficialità evidente: Marx introverso? può darsi, ma dove sarebbero le prove di ciò?
Per quanto ne so era un membro attivo dell'ambiente accademico in Germania, questo comporta confronti più o meno quotidiani anche con più persone, poi ha aperto un'azienda che immagino abbia dovuto gestire, idem come sopra, in più era attivo politicamente anche se ovviamente il suo contributo maggiore l'ha dato come teorico.
Non mi sembra l'identikit di un timido.

Avrebbe fatto meglio a citare Wittgenstein o Salinger...o Spock :)

luca24 10-04-2010 14:43

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Siamo solo un pò ritardati.

Labocania 10-04-2010 14:54

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da antony (Messaggio 317056)
LA RICERCA
I timidi pensano più a fondo. Nietzsche e Marx sono la prova
di Sara Ficocelli


"Sensibilità per la Percezione Sensoriale - SPS": è questo il tratto della personalità che porta il 5-6 per cento della popolazione mondiale a comportarsi in modo inibito o addirittura nevrotico, e questo perché chi nasce con questa predisposizione è più sensibile della media agli input del mondo esterno, e ha bisogno di più tempo per prendere decisioni e riflettere. I soggetti "altamente sensibili" sono più coscienziosi, si annoiano facilmente con le chiacchiere inutili e manifestano queste caratteristiche fin da piccoli. I bambini timidi sono infatti "lenti a scaldarsi" nelle situazioni sociali, piangono al primo rimprovero, fanno domande insolite e hanno pensieri fin troppo profondi per la loro età. Da adulti, prestano maggiore attenzione ai dettagli e, quando elaborano le informazioni visive, mostrano un'attività cerebrale più intensa rispetto a coloro che non hanno la "SPS". Chi è timido, spiegano i ricercatori, vive insomma ogni esperienza con maggiore intensità e paga il prezzo di questa doppia sensibilità con una intolleranza genetica a rumore, dolore e caffeina, ovvero a tutto ciò che potenzialmente può minare l'equilibrio del sistema nervoso.

Piangere al primo rimprovero no, alle ramanzine ho sempre opposto un'indifferenza snervante per il mio interlocutore. L'ipersensibilità al rumore è molto sviluppata in me, colpi di clacson, motorini modificati etc. mi colpiscono sempre come manganelli.
L'avversione per il chiacchierio vano è assoluta.

Shinji76 10-04-2010 14:58

Re: I timidi pensano più a fondo
 
Quote:

Originariamente inviata da Pertugio (Messaggio 317113)
Sono fondamentalmente d'accordo, i timidi sono più intlelligenti e sensibili, gli estroversoni sono tutti coglionazzi in fondo.

Quoto pienamente! Solo una piccola precisazione: non tutti (sennò generalizziamo eh ? :thumbup:) ma diciamo nel 90% dei casi è così ed inoltre i timidi in altrettanta percentuale odiano la superficialità, la cafonaggine e l'arroganza!

perla nera 10-04-2010 15:01

Re: I timidi pensano più a fondo
 
non sono perfettamente daccordo che tutti i timidi siano più intelligenti,dipende sempre dalla singola persona,si può trovare un estroverso genio e un timido stupido e viceversa...il vero problema del timido è che pensa troppo,dovrebbe imparare che la vita va vissuta fino in fondo perchè alla fine è una sola,ma ha troppa paura delle conseguenze e quindi vive nell'ombra e non si espone mai troppo


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