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20 e 20
venti riunioni in venti giorni :eek:
è quello che mi attende a breve tutta colpa di un nuovo grande lavoro sono davvero nei guai, ne ho anche più di una al giorno... forse con tutta sta frequenza riuscirò a migliorare qualcosa? ma tanto poi basterà un periodo di calma per riazzerare tutto cheppacco! |
Re: 20 e 20
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Re: 20 e 20
ma se uno migliora, migliora... nn torna indietro
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Re: 20 e 20
cambia lavoro se ti fa paura il tuo!
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Re: 20 e 20
invece ho visto che è facile regredire
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Re: 20 e 20
tutte le volte che ho un miglioramento,mi succede invariabilmente a un certo punto di crollare,e dopo è ancora più difficile rialzarsi.
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Re: 20 e 20
Quote:
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Re: 20 e 20
solo se sono paure di poco conto, se per una vita hai fatto in un modo non bastano 20 giorni x cambiarti
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Re: 20 e 20
"ogni volta sarà come la prima volta"
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Re: 20 e 20
20 volte la prima volta (cit.)
ahhhh se fossi riccoooo |
Re: 20 e 20
Prendila come una sfida contro te stesso.
Hai l'occasione di superare abbondantemente i tuoi limiti. CARICATI AL MASSIMO e colpisci. Superare con successo questa grande prova non può che farti bene. |
Re: 20 e 20
mah, purtroppo vedo che a parte la gioia del momento, superare poi non cambia nulla
ogni volta fifa |
Re: 20 e 20
Quote:
Comunque, se io avessi già avuto fifa in questa situazioni ma sapessi che sono stato poi in grado di cavarmela, prenderei la fifa come qualcosa di inevitabile ma che più di tanti danni alla fine non può fare. I'a pass'à nottata, insomma... |
Re: 20 e 20
non se ne esce joker
e non voglio pensare che sarà sempre così, perchè le cose son destinate a mettersi sempre più verso il lato sociale al lavoro... sono cassi! |
Re: 20 e 20
kill urself
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Re: 20 e 20
but also no
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Re: 20 e 20
Io ho elaborato una teoria sul fatto che dopo un po' tutto ritorna come prima, ovvero dopo che ti sei abituato basta stare un po' solo che ritornano i problemi.
Il fatto è che non affronti realmente i problemi, li superi cercando di minimizzare il danno, le prove vengono affrontate in modo "ninja", ovvero se uno supera la prova-riunione riuscendo a parlare il meno possibile, allora non l'ha superata...è solo riuscito a schivare un evento potenzialmente dannoso limitando i danni. Quindi inconsciamente sa che il problema non è risolto, ma resta lì, il massimo che può fare è imparare a gestirlo. Per superare la prova doveva parlare ogni qualvolta gli veniva l'ansia, ovvero fare il contrario di quello che il cervello si sentirebbe di fare (per fare un esempio grossolano). Per vincere in maniera stabile bisogna guardare in faccia la paura e beccarsi in pieno la tempesta prendendo il toro per le corna...e ammazzandolo. Questo però è possibile solo per piccole esposizioni, insomma la teoria del gruppo fobico non è sbagliata in quanto ti consente di affrontare ostacoli alla tua portata, per poi gradualmente alzare l'asticella. Faccio questi discorsi perché sto tirando le somme di un periodo piuttosto lungo di grosse prove, che tuttavia non hanno portato ai risultati sperati. Il motivo credo risieda in questo. |
Re: 20 e 20
il periodo del gruppo fobico come sai l'ho passato :)
si, c'è stato un crescendo, da fatica a parlare in pubblico a condurre il gruppo con abbastanza serenità il problema è stato poi riuscire ad aumentare ancora di più il livello, infatti x questo ho smesso di farli, perchè ormai ero arrivato (cit.) nelle riunioni sono come http://www.fobiasociale.com/vin-diesel-13675/ :) parto piano e solo verso la fine arrivo alla condizione ideale, dove riesco a parlare, a dire la mia, a far valere la mia opinione, a fare battute e anche ad intervenire di mia spontanea volontà molte volte mi incacchio perchè vorrei dire ma ho paura di attirare l'attenzione su di me e mi chiedo sempre... perchè devo sempre carburare prima di poter parlare? perchè mi devo scaldare? e si che le persone sono spesso sempre le stesse, i luoghi anche! e a volte se le riunioni sono brevi non faccio in tempo manco a scaldarmi ;) |
Re: 20 e 20
Secondo me (ma è un'inferenza che faccio confrontando la mia esperienza con la tua, quindi è un po' limitante) è perché appunto non affronti il problema, ma impari a gestirlo
Mi spiego meglio: -Dopo un po' prendi confidenza con l'ambiente, vedi che è tutto ok, che la tua identità segreta non viene fuori, e allora il livello di guardia del tuo cervello si abbassa, prendi confidenza e ti sciogli >Tutto nasce dal fatto che parti dal presupposto che hai un segreto inconfessabile da nascondere, un'asimmetria tra te e il mondo, e questo ti paralizza, e ti ci vuole un po' per rassicurarti e vedere che il segreto non verrà fuori -Questo è diverso dalla fobia sociale ma è più tipo timore del giudizio degli altri, sullo stile evitante...ad esempio nel gruppo fobico il timore del giudizio è infinitamente minore. Poi ovviamente c'è anche la fobia propriamente detta, però quella l'hai superata grazie al gruppo fobico dove hai potuto lavorare su di essa senza il timore del giudizio degli altri. >Io ad esempio ho parzialmente risolto il problema dell'asimmetria tra il mio "segreto" e il mondo reale parlando con uno psicologo: non mi ha aiutato molto nel capire nuove cose, ma, per il fatto che ne ho parlato con una persona del mondo "normale", mi ha consentito di vedere i miei problemi in modo meno allarmistico, mi ha abbassato il livello di guardia..cosa che ad esempio l'incontro con il gruppo fobico non mi ha fatto minimamente (ero sempre dentro un mondo "parallelo" a quello normale). E' un'ipotesi un po' ardita, forse non fa al caso tuo non quotare per favore |
Re: 20 e 20
non quoto :D
non lo so, forse si però non so se avrei il coraggio di buttarmi da subito, è così dura da una parte la cosa del segreto mi piace anche, e vorrei essere bravo come dexter |
Re: 20 e 20
Forse non dovresti buttarti subito, ma una strada può essere il cercare di ridurre il "segreto", combattere le altre paure tipo quella del mangiare (magari non a lavoro)...oppure iniziare a dirlo a persone che conosci. Oppure come ti ho detto c'è l'opzione psicologo che tu vituperi tanto, ma non servirebbe ad analizzarti (c'è poco da capire), ma solo ad avere un confessore "neutro" (il coinvolgimento emotivo che c'è con amici e parenti è spesso deleterio). Ovviamente ti dico solo ciò che ho provato. Anche io ero orgoglioso, poi ho realizzato che avevo bisogno semplicemente di svuotare il sacco...l'ho fatto poche volte, ma ricordo molto bene la sensazione di libertà e leggerezza che ti lascia, ti fa vedere i problemi in modo meno terrorizzante, ti aiuta a ridurli, a razionalizzarli.
Il problema è che è una "chiacchierata" che costa un botto di soldi...:yes: |
Re: 20 e 20
ma i confessori neutri li ho avuti un sacco di volte gratis grazie al forum :p
poi dici che il segreto del cibo, della firma eccc centrano anche in questo caso in cui non son richiesti? |
Re: 20 e 20
Secondo me si, perché ti creano l'idea che sei strano, alieno, sbagliato, e ti creano allarme, senso di pericolo e paura perché sai che c'è qualcosa di te che nessuno deve sapere.
Quando te scrivi che per strada ti senti osservato, che fai le passeggiate "ninja"...ecco io a volte ho provato le tue sensazioni, e mi accadeva proprio in momenti in cui per vari motivi e varie cose che avevo fatto (o non fatto) mi sentivo molto "asimmetrico" rispetto al mondo. Ad esempio perché quella cosa che hai preso ormai da un anno (mi pare) battendo molti normali ti ha aiutato nel sentirti meno fobico? Perché te insosciamente hai percepito che anche se sei "diverso", la tua è una diversità per certi versi superiore, insomma conta poco se non puoi mangiare, li puoi battere in altri campi (e molto più importanti)...però, bah, a me questa strada non mi pare proprio correttissima perché non porta ad una sincronia con il mondo ma alimenta il discorso dell'identità fobica e perpetua l'asimmetria con il mondo. E non risolve quindi tutti i problemi. Riguardo al confessore, io te lo consiglio per il semplice motivo che parlare in faccia ad un "normale", per di più estraneo, è proprio un modo per ridurre la distanza tra le tue due identità...l'importante è smettere di vedere il mondo "normale" come nemico, pericoloso, pronto a scoprirti e farti del male, insomma, "fare pace" con esso. Non dico che è LA soluzione, anzi probabilmente non lo è, ma è una strada molto utile che ti può aiutare nella maturazione e nel miglioramento. ps: Sto continuando con le ipotesi ardite, proiettando su di te intuizioni che ho fatto su di me, trovo interessante parlarne qui ma potrei anche scrivere delle boiate. |
Re: 20 e 20
La sensazione di paura, di ansia e robe varie può essere in parte anestetizzata dall'abitudine a vivere la situazione ansiogena.
Quella paura può essere superata solo con la comprensione che si hanno schemi, credi interiori che la generano. Se non si comprendono, coscientemente o meno, tali schemi, la paura potrà essere solo sopita dall'abitudine e dalla cosidetta "esposizione progressiva", la comprensione può essere raggiunta in due modo quindi : affrontando e abituandosi alla situazione ma comprendendola anche, oppure andare a fondo dentro se stessi sciogliendo quelle credenze, capendo che non hanno più senso di essere per poi esporsi alla situazione con altri parametri. Settimana scorsa ho avuto una riunione con 3 estroversi in una piccola stanza, ho faticato parecchio, ma è andata, ho cercato di osservarmi per capire cosa di quelli sguardi mi incutesse tanta ansia, ma ancora non ho colto il cuore del tutto...mi infastidisce dar peso a persona che sinceramente conosco poco, e che per quel poco che le conosco non mi ispirano granchè. |
Re: 20 e 20
Quote:
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Re: 20 e 20
quella cosa li, mi ha aumentato l'autostima, così come altre cose di altri settori, che mi hanno aiutato a spingermi di più e puntare più in alto
però si, non mi ha diminuito le fobie, o forse si, un po', un tempo era peggio sinceramente nelle riunioni la diversità credo di sentirla di più, non tanto nel mangiare, che in quel momento proprio non ci penso, ma forse nella vita, gli altri li considero arrivati, mentre io non so ancora che sarà del mio futur e ovviamente vedo i blocchi delle fobie, soprattutto in sti giorni che ho rinunciato a delle uscite solo perchè non avevo la certezza di evitare certe situazioni bò forse nel mio caso penso ci voglia la serenità interiore, il sapere di avere una vita propria (condivisa ovviamente), dei progetti mentre così mi sento magari un estraneo, che è li vestito come loro, ciapa i danè come loro, ma alla fine non sta facendo nulla x il proprio futuro, tira a campà, mentre vorrei fare questi sacrifici per mantenere qualcosa, non per niente insomma mi sento irrealizzat |
Re: 20 e 20
Mi sembra un po' una scusa, un'illusione, c'è sempre qualcosa che ci manca per essere completi, la perdita della verginità, una ragazza, la laurea, il lavoro, una famiglia, un figlio, una casa al mare (cit.)
Sei proprio sicuro che una volta raggiunto l'obbiettivo non sposterai nuovamente in là l'asticella? Quante volte lo hai fatto, e quante volte ti sei accorto che non bastava e ci voleva ancora una cosa? Soddisfare il tuo bisogno di normalità raggiungendo "obbiettivi" è una strada parallela ma che rischia di non scalfire l'asimmetria con il mondo, ma di peggiorarla..gli obbiettivi sono importanti ma secondo me la serenità interiore la raggiungiamo accettandoci, che non vuol dire "fidanzarsi con se stessi" (che cmq è un palliativo interessante, a suo modo), ma smettere di vergognarci di come siamo di fronte agli altri e poter dire "io sono così" con tranquillità. |
Re: 20 e 20
giusto ragionamento
se non fosse che cmq vedi la gente come sparla x la minima cosa e quindi hai paura a mostrarti diverso |
Re: 20 e 20
Quando il gioco si fa duro i fobici cominciano a giocare. cit
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Re: 20 e 20
"quando il gioco si fa duro i fobici...i fobici...oh ma dove sono finiti?!"
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Re: 20 e 20
lo sono adesso :D
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Re: 20 e 20
Io morirei dopo la prima
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Re: 20 e 20
almeno non ci penseresti più :)
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Re: 20 e 20
domani ben 2 riunioni la sola mattina -_-
e venerdì un'altra! che periodaccio! |
Re: 20 e 20
Quote:
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Re: 20 e 20
ok :)
c'è però da dire in mia difesa che non dovrei parlare, forse :p domani alla prima invece si, cacchio! |
Re: 20 e 20
Be' come ti capisco. Io, pensando di migliorare nel rapporto cogli altri, mi sn persino messo in politica. Risultato??? che ora ho una nuova fobia e per giunta detesto il mio sindaco e tre quarti dei consiglieri comunali.
ALla fine ho capito che le cose vanno fatte gradualmente, per quello che si è e si riesce afare. Strafare nn serve a un cazzo, anzi... ti fa regredire davvero. Al di là d questo mio patetico pessimismo, ti faccio un sentitissimo in bocca al lupo Fobic, anche perché noi siamo sempre i primi a stupire noi stessi e gli altri. Essendo alieni è chiaro che rispetto agli umani abbiamo risorse ben più profonde e stra-ordinarie!!!!!! |
Re: 20 e 20
spero sia come dici ezdra :)
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Re: 20 e 20
Mettiti improprio
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Re: 20 e 20
non ho voglia di cercarmelo io il lavoro ;)
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