FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   Timidezza Forum (https://fobiasociale.com/timidezza-forum/)
-   -   Us and Them (https://fobiasociale.com/us-and-them-14270/)

BadDream 12-03-2010 04:29

Us and Them
 
Prendo a prestito il titolo dai leggendari Pink Floyd per scrivere qualche riga a caldo, fintanto che le sensazioni sono più o meno vivide (e forse domani già mi "vergognerò" di aver scritto queste righe, ma poco importa)

Sono le tre di notte passate e sono da poco tornato a casa dopo una serata in compagnia di estroversoni di prima categoria. Premetto: mi sono divertito tantissimo. Era da tempo immemorabile che non ridevo così tanto! Finalmente mi sono sentito bene, a mio agio, felice e soprattutto appartenente a un gruppo (uno dei miei "tormenti" principali in questi anni è stata l'idea di essere un eterno escluso, un solitario condannato ad osservare gli altri dall'esterno, come un alieno vittima di una inesorabile incomunicabilità)

Tuttavia, non posso fare a meno di pensare a quanto ancora dovrei lavorare su me stesso, a quanto ancora sia distante il mio mondo da quello degli "estroversi". Io e loro. Us and Them, appunto.

C'è un amico che ammiro tantissimo, soprattutto per la sicurezza che mostra in sè stesso. Perfettamente padrone delle situazioni. Vorrei essere come lui! Veramente un Grande con la maiuscola. E' un modello cui tento un po' di ispirarmi, ma è mille anni luce avanti rispetto a me. Per cui a volte mi sembra solamente di recitare una farsa, cercando di comportarmi come lui.

Lo so, a volte bisogna procedere per piccoli passi, ma io ho già 24 anni e vorrei accelerare i tempi. Anzi, ne ho dannatamente bisogno. Sono ancora troppo goffo, impacciato, imbranato, timido: forse questo dannato lato del mio carattere mi ha portato a bruciare un'occasione d'oro con una ragazza stasera, una delle poche note storte della serata. Credo di aver fatto la parte del fesso ai suoi occhi, ma forse sono solo le classiche paranoie da adolescente poco cresciuto. Chissà. Fatto sta che ci sono giorni in cui tutto va meglio e mi sento un leone (o quasi), ma sono eccezioni che confermano la regola di cui sopra. In generale mi sento molto fragile!

Forse l'esposizione continua è davvero l'unica soluzione. Collezionare esperienze su esperienze, crearsi un background sociale, per imparare a stare insieme agli altri come uno dei protagonisti e non come un semplice spettatore estraneo.

Insomma, sentimenti agrodolci e contrastanti si agitano in me, mentre mi accingo ad andare a letto. Da un lato sono felice, dall'altro sono seccato con me stesso, nel vedere le mie potenzialità trattenute a terra da catene che non riesco ancora a sciogliere.

Ai posteri l'ardua sentenza (cit.)

Winston_Smith 12-03-2010 08:27

Re: Us and Them
 
Anche a me sono capitate in pasato situazini del genere...forse dobbiamo solo trovare il giusto gruppo di persone, o la persona, con cui sentirci finalmente non più in competizione o forse dobbiamo guardare anche a quello che abbiamo fatto e non solo a quello che avremmo (forse) potuto fare.
Comunque, pensateci con questo sottofondo, che magari vi viene meglio :riverenza:


TheCopacabana 12-03-2010 09:42

Re: Us and Them
 
Ciao, BadDream, quanto tempo! :)
Riprendo il tuo titolo: Us and Them, e te lo trasformo un po': Us(noi maschietti) and Them(loro femminucce).
Tu ti fai le paranoie su come tu sei apparso a lei, ma polte ragazze si fanno le paranoie su come loro sono apparse a noi.
Per gioco, prova a metterti un po' nei loro panni:

- Gli sono piaciuta? Non gli sono piaciuta? Cos'ho sbagliato? Il trucco? L'acconciatura? Mi sono vestita Emo, magari gli piacciono Dark...
lo sapevo che non dovevo mettere questa maglietta, era meglio quell'altra! Forse sono stata troppo sfrontata? No, troppo riservata! Mi ha preso per una suora/una puxxana, ecco perche' non mi ha parlato!
...e via almanaccando!

Quando non so come comportarmi, guardo l'altra persona con un mezzo sorriso, e scuoto un po' la testa.
Questo atteggiamento sconcerta abbastanza la controparte, cosi' giochiamo ad armi pari. ;)

Moonwatcher 12-03-2010 11:49

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da BadDream (Messaggio 303969)
Sono ancora troppo goffo, impacciato, imbranato, timido: forse questo dannato lato del mio carattere mi ha portato a bruciare un'occasione d'oro con una ragazza stasera

Altra osservazione, poi mi dici/dite se secondo voi è valida: e se cercassimo di non considerarlo un dannato lato del nostro carattere? =)

Voglio dire, molto probabilmente (scusa se applico uno schema cognitivo in modo arbitrario :rolleyes:), tu/noi (Us :D) pensiamo: "cavoli, sono così goffo, impacciato, imbranato che se provo a parlarle o tento un qualsiasi approccio farò una figuraccia, riderà di me e magari anche tutti gli altri intorno" (ovvove e vaccapviccio :eek:).

Ma è proprio detto che vada così? E se invece lei apprezzasse questo nostro dannato lato? Magari potrebbe pensare che il fatto che siamo impacciati è dovuto al fatto che siamo emozionati perché ci piace e quindi sentirsi lusingata. Uno dei punti fondamentali secondo me, forse davvero la chiave di tutto è capire che l'impaccio e l'imbarazzo possono essere apprezzati. Altrimenti sarà sempre una farsa come hai detto tu, il cercare di imitare qualcosa che non siamo... Assolutamente da evitare invece di considerarlo un motivo per NON agire.

Chi ha detto che la soluzione è essere SEMPRE e in ogni caso sicuri di sé? Chi ha detto che è SEMPRE preferibile essere leoni che orsacchiotti? (cit.)

P.S.: ah, io predico bene ma razzolo male, col cavolo che ci riesco a fare quello che ho detto... http://www.fobiasociale.com/images/icons/icon10.gif

BadDream 12-03-2010 14:09

Re: Us and Them
 
Ragazzi, innanzitutto grazie a ciascuno di voi per le parole di incoraggiamento, che apprezzo, davvero! ;) Oggi proverò a riflettere sull'argomento con "gli occhi del giorno dopo".

Quote:

Originariamente inviata da moonwatcher (Messaggio 303993)
Ma è proprio detto che vada così? E se invece lei apprezzasse questo nostro dannato lato? Magari potrebbe pensare che il fatto che siamo impacciati è dovuto al fatto che siamo emozionati perché ci piace e quindi sentirsi lusingata. Uno dei punti fondamentali secondo me, forse davvero la chiave di tutto è capire che l'impaccio e l'imbarazzo possono essere apprezzati.

Mah, ti dirò Moon, sono piuttosto pessimista sotto questo punto...
Certo, a volte capita di sentire una donna che sostiene di apprezzare il lato timido e imbranato di un uomo (come nell'omonima canzone di Tiziano Ferro, che molte trovano romantica). Ma non ci credo/contro granché. Forse bisognerebbe avere la fortuna di incontrarne una che la pensi realmente così e oltre a dichiararlo lo dimostri anche nei fatti, che sia perfettamente allineata sulla nostra "lunghezza d'onda", in grado di capirci a fondo e andare oltre all'apparente goffaggine, ma temo sia più o meno come vincere all'Enalotto. Sono d'accordo sul fatto che possa sentirsi lusingata dalla nostra debolezza nei suoi confronti, ma poi che altro valore potrebbe attribuire al nostro atteggiamento? Sì, lei ci piace, ma saremmo in grado di essere dei partner degni del suo livello nella pratica?

Esempio banale: ieri ero l'unico che aveva l'auto a disposizione e quindi ho dovuto barcamenarmi fra le infernali vie di Milano con la ragazza che mi piaceva seduta dietro. Non me la sono cavata malaccio, dopo tutto, però ero abbastanza teso, cazzarola, e qualche cappella l'ho commessa, al punto che alla fine mi dava indicazioni lei (e questo sì che è un ovvove! :D l'uomo che si fa dire dalla donna come guidare, oltretutto più giovane di lui). Mi sono sentito un autentico fesso! o_O e da parte sua (purtroppo) non ho colto alcun segno di apprezzamento/intenerimento verso la mia goffaggine. Anzi, ormai temo di essermela "bruciata" e che lei sia in fondo fuori dalla mia portata (troppo estroversa e sveglia per uno come me?) e forse dovrei soltanto rassegnarmi ad abbassare il tiro.

Comunque ho avuto modo anche di riflettere sulla "velocità" comportamentale dei cosiddetti "estroversoni", diretta conseguenza della loro sicurezza: possono sincronizzare con disinvoltura le azioni e i movimenti e coordinarsi alla perfezione, quindi guidare, parlare, scherzare, parlare al cellulare, ricordarsi le vie, insomma una miriade di cose tutte insieme (e tutte impeccabili, per cui battute pronte/sagaci e via dicendo, che ostentano la massima sicurezza in sè stessi). Forse è solo questione di allenamento e pratica, non è una dote connaturata, chissà. Di sicuro però sono molto angosciato all'idea della distanza che ancora mi separa da una qualunque persona sicura di sè e capace di destreggiarsi nella giungla là fuori.

Sì, le debolezze sono assolutamente umane, ma io mi sento ancora troppo dannatamente fragile. E la sensibilità nel cinico mondo di oggi non paga, anzi viene calpestata o sfruttata dalle volpi di turno. Ma stasera finalmente dovrei iniziare a frequentare la scuola di Aikido, con la speranza che riesca a trovare quella sicurezza interiore e serenità (intesa come libertà da paranoie e seghe mentali assortite) che da così tanto tempo ricerco, ma che sembra ancora una chimera irraggiungibile...

Nick 12-03-2010 14:46

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da BadDream (Messaggio 303969)
ho già 24 anni

:huh:...:crying:....:cursing: 'ci tua...:D

Moonwatcher 12-03-2010 14:57

Re: Us and Them
 
Io non volevo dire che tutte provano tenerezza se fai errori al volante, né negare che l'obiettivo sia riuscire a non farli, non facendo così la figura del fesso... :D

Non volevo dire neppure che bisogna cercare la ragazza che ci capisca al 100%, neanche in questo credo più, son parecchio disilluso, sperare di vincere al superenalotto non fa per me... :D

Quello che volevo dire è che questo atteggiamento verso sé stessi, questo considerarsi inferiori agli "estroversoni", questa angoscia che descrivi della distanza da colmare, potrebbe diventare un freno stesso al miglioramento. Credo ci siano tratti caratteriali che sono connaturati ed oltre un certo limite non possono essere cambiati, e l'unica soluzione per trovare la serenità a quel punto è imparare ad accettarli, altrimenti diventa davvero una chimera. La mia personale impressione di te da quello che scrivi è che non stai messo così male, secondo me la distanza è più breve di quanto pensi. :)

Ma si sa, l'erba del vicino è sempre più verde... xD

Non dico neppure di avere ragione, forse è come dici tu e mantenere un atteggiamento del tipo "potrei anche andare bene come sono" serve solo a non cambiare mai. Ecco, venendo a me: io al riguardo non mi capisco proprio... :huh: Allo stesso tempo non accetto e mi giudico pesantemente per ogni gaffe che faccio, nonché per tutto ciò che non ho il coraggio di fare, ma allo stesso tempo non voglio assomigliare a Them, non mi interessa proprio, sarà che sono testardo, ma dopotutto mi piaccio troppo come sono... Ehhhh ci vorrebbe uno staff di psicologi per me... o_O

Mi sa che non cambierò mai. -_-
E con questo cupio dissolvi mi dileguo e vado a magnà... -_-

vetro 12-03-2010 15:59

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da BadDream (Messaggio 303969)
Prendo a prestito il titolo dai leggendari Pink Floyd per scrivere qualche riga a caldo, fintanto che le sensazioni sono più o meno vivide (e forse domani già mi "vergognerò" di aver scritto queste righe, ma poco importa)

Sono le tre di notte passate e sono da poco tornato a casa dopo una serata in compagnia di estroversoni di prima categoria. Premetto: mi sono divertito tantissimo. Era da tempo immemorabile che non ridevo così tanto! Finalmente mi sono sentito bene, a mio agio, felice e soprattutto appartenente a un gruppo (uno dei miei "tormenti" principali in questi anni è stata l'idea di essere un eterno escluso, un solitario condannato ad osservare gli altri dall'esterno, come un alieno vittima di una inesorabile incomunicabilità)

Tuttavia, non posso fare a meno di pensare a quanto ancora dovrei lavorare su me stesso, a quanto ancora sia distante il mio mondo da quello degli "estroversi". Io e loro. Us and Them, appunto.

C'è un amico che ammiro tantissimo, soprattutto per la sicurezza che mostra in sè stesso. Perfettamente padrone delle situazioni. Vorrei essere come lui! Veramente un Grande con la maiuscola. E' un modello cui tento un po' di ispirarmi, ma è mille anni luce avanti rispetto a me. Per cui a volte mi sembra solamente di recitare una farsa, cercando di comportarmi come lui.

Lo so, a volte bisogna procedere per piccoli passi, ma io ho già 24 anni e vorrei accelerare i tempi. Anzi, ne ho dannatamente bisogno. Sono ancora troppo goffo, impacciato, imbranato, timido: forse questo dannato lato del mio carattere mi ha portato a bruciare un'occasione d'oro con una ragazza stasera, una delle poche note storte della serata. Credo di aver fatto la parte del fesso ai suoi occhi, ma forse sono solo le classiche paranoie da adolescente poco cresciuto. Chissà. Fatto sta che ci sono giorni in cui tutto va meglio e mi sento un leone (o quasi), ma sono eccezioni che confermano la regola di cui sopra. In generale mi sento molto fragile!

Forse l'esposizione continua è davvero l'unica soluzione. Collezionare esperienze su esperienze, crearsi un background sociale, per imparare a stare insieme agli altri come uno dei protagonisti e non come un semplice spettatore estraneo.

Insomma, sentimenti agrodolci e contrastanti si agitano in me, mentre mi accingo ad andare a letto. Da un lato sono felice, dall'altro sono seccato con me stesso, nel vedere le mie potenzialità trattenute a terra da catene che non riesco ancora a sciogliere.

Ai posteri l'ardua sentenza (cit.)



senza il forse.

Moonwatcher 12-03-2010 16:03

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da vetro (Messaggio 304050)
senza il forse.

Ma ci sono quattro "forse"... :huh:

paccello 12-03-2010 16:13

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcher (Messaggio 304034)
Allo stesso tempo non accetto e mi giudico pesantemente per ogni gaffe che faccio, nonché per tutto ciò che non ho il coraggio di fare, ma allo stesso tempo non voglio assomigliare a Them, non mi interessa proprio, sarà che sono testardo, ma dopotutto mi piaccio troppo come sono...

Sei introverso. Sono i tipici rovelli degli intro (anche miei).

nsssp 12-03-2010 18:37

Re: Us and Them
 
non penso proprio che tu ti sia bruciato una ragazza per qualche cappella commessa girando in auto...sarebbe troppo

pard 12-03-2010 19:12

Re: Us and Them
 
Per gli estroversi ogni sera e` una seratona. Tu al massimo puoi farne una che ti va bene, ma se ci riprovi troppo spesso, ti accorgi che sei senza energie e non hai piu` voglia. E` questa la differenza incolmabile con loro.

UltraFobic 12-03-2010 21:18

Re: Us and Them
 
tempo fa leggevo le bizzarre avventure di jojo
nella prima serie c'era un ragazzino (poi diventato ometto) che era invidiato dai suoi compagni teppistelli perchè riusciva a fare con freddezza quello che loro non riuscivano a fare
mitica la scena in cui prende una ragazza di forza e la bacia davanti a tutti lasciando lo spupore generale
bè è un esempio negativo, però era x dire che sarebbe bello riuscire a fare tutto come fanno alcuni estroversoni che non hanno la minima esitazione nel fare le cose, cose che per noi per ora sono contronatura
non so se ci si può lavorare sopra e diventare come loro, oppure è impossibile oppure solo imitarli ma non diventare mai un very estro
forse un giorno ci dimenticheremo di avere paura (cit.)

Winston_Smith 12-03-2010 21:47

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da BadDream (Messaggio 304026)
Esempio banale: ieri ero l'unico che aveva l'auto a disposizione e quindi ho dovuto barcamenarmi fra le infernali vie di Milano con la ragazza che mi piaceva seduta dietro. Non me la sono cavata malaccio, dopo tutto, però ero abbastanza teso, cazzarola, e qualche cappella l'ho commessa, al punto che alla fine mi dava indicazioni lei (e questo sì che è un ovvove! :D l'uomo che si fa dire dalla donna come guidare, oltretutto più giovane di lui). Mi sono sentito un autentico fesso! o_O e da parte sua (purtroppo) non ho colto alcun segno di apprezzamento/intenerimento verso la mia goffaggine. Anzi, ormai temo di essermela "bruciata" e che lei sia in fondo fuori dalla mia portata (troppo estroversa e sveglia per uno come me?) e forse dovrei soltanto rassegnarmi ad abbassare il tiro.

Se si trattava di indicazioni sulla strada da prendere e non ti stava facendo tipo da istruttrice di guida non ci vedo nulla di male...comunque, se può consolarti, per me guidare in quelle condizioni attualmente sarebbe pura fantascienza.

Quote:

Originariamente inviata da BadDream (Messaggio 304026)
Comunque ho avuto modo anche di riflettere sulla "velocità" comportamentale dei cosiddetti "estroversoni", diretta conseguenza della loro sicurezza: possono sincronizzare con disinvoltura le azioni e i movimenti e coordinarsi alla perfezione, quindi guidare, parlare, scherzare, parlare al cellulare, ricordarsi le vie, insomma una miriade di cose tutte insieme (e tutte impeccabili, per cui battute pronte/sagaci e via dicendo, che ostentano la massima sicurezza in sè stessi). Forse è solo questione di allenamento e pratica, non è una dote connaturata, chissà. Di sicuro però sono molto angosciato all'idea della distanza che ancora mi separa da una qualunque persona sicura di sè e capace di destreggiarsi nella giungla là fuori.

Sì, questo è uno dei miei maggiori crucci (Winstòn, non ti crucciare). E' come se dovessi mettere ordine in migliaia di pensieri prima di poter agire, mentre gli altri vanno col pilota automatico, e questo non è bene, specie sul lavoro. Mi sembra di fare una fatica bestiale e di preoccuparmi prima, durante e dopo per cose che gli altri vivono e fanno con la massima naturalezza. Welcome to the jungle (cit.)


glasnost 13-03-2010 00:34

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcher (Messaggio 304034)
ma dopotutto mi piaccio troppo come sono...
Mi sa che non cambierò mai. -_-

So quello che significa (vale anche per me): è il vero punctum dolens della mia personalità, ma allo stesso tempo costituisce anche un fattore di sicurezza (probabilmente "nociva").

"...io ne ho troppa (autostima n.d.r.), essendo profondamente innamorato di me stesso, del mio temperamento. Ed è anche per questa ragione che ho delle grosse difficoltà a cambiare.
Come ho già detto, sono solo estremamente esigente e perfezionista, sia con me stesso sia con gli altri ed ipercritico." (cit.)

Avere molta autostima, infatti, se da un lato porta a nutrire fiducia incondizionata in se stessi e nelle proprie capacità, dall'altro spinge ad un certo ripiegamento autoreferenziale.
Nel mio caso ciò determina una concentrazione limitata (per non dire esclusiva) sugli ambiti della vita in cui so di poter raggiungere agevolmente dei risultati e dei successi, ed una profonda inerzia nell'esplorare nuove "frontiere", nelle quali ho certezze estremamente inferiori (leggasi rapporti con l'altro genere...).

Tuttavia, proprio in forza dell'alta opinione di me stesso (che non ha una sfumatura di superbia, semplicemente di egocentrismo) accetto in modo rassegnato questo mio immobilismo, senza alcun tentativo reale di cambiare direzione, nonostante sia ben consapevole della suddetta diagnosi.

Quindi apprezzo quelli di voi che riescono a percepire la propria insicurezza ed a incamminarsi per una strada alternativa, magari identificando qualche modello paradigmatico da seguire.

Moonwatcher 13-03-2010 04:50

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 304135)
Se si trattava di indicazioni sulla strada da prendere e non ti stava facendo tipo da istruttrice di guida non ci vedo nulla di male...

Ma infatti... che male c'è? Uno mica deve per forza sapere tutte le strade tipo tassista... :D

aisljng 13-03-2010 08:20

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da BadDream (Messaggio 304026)

.......Comunque ho avuto modo anche di riflettere sulla "velocità" comportamentale dei cosiddetti "estroversoni", diretta conseguenza della loro sicurezza: possono sincronizzare con disinvoltura le azioni e i movimenti e coordinarsi alla perfezione, quindi guidare, parlare, scherzare, parlare al cellulare, ricordarsi le vie, insomma una miriade di cose tutte insieme (e tutte impeccabili, per cui battute pronte/sagaci e via dicendo, che ostentano la massima sicurezza in sè stessi). Forse è solo questione di allenamento e pratica, non è una dote connaturata, chissà. Di sicuro però sono molto angosciato all'idea della distanza che ancora mi separa da una qualunque persona sicura di sè e capace di destreggiarsi nella giungla là fuori.

............

Quote:

Originariamente inviata da pard (Messaggio 304072)
Per gli estroversi ogni sera e` una seratona. Tu al massimo puoi farne una che ti va bene, ma se ci riprovi troppo spesso, ti accorgi che sei senza energie e non hai piu` voglia. E` questa la differenza incolmabile con loro.

sono anche i miei problemi , velocità e durata costante
mi sento più ottimista di pard , per restare nell'esempio penso che le serate possano essere ben più di una e quindi la differenza con loro da incolmabile diventi più sfumata e leggera


comunque sei a un livello alto Bad, perchè interagisci e ciò che ti rimane di più della serata ( se ho capito bene ) è che sei stato bene e ti sei divertito più della sensazione di fatica
a me rimane più la fatica

BadDream 13-03-2010 13:45

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da NightVision (Messaggio 304037)
quando parli della velocità "mentale" che vedi negli altri e che a te manca ancora
si spesso anche io l'ho pensato...
caspita ma riescono a fare diverse cose in tutta naturalezza e scioltezza
come guidare,scherzare ecc.....
o tenere impegnate più persone in una conversazione da soli,
però penso che la mancanza di paranoie varie e la mente libera giochino un ruolo significativo e decisivo

Concordo con te Night, credo sia una questione soprattutto psicologica, la sicurezza interiore che hanno sviluppato negli anni consente "loro" di compiere una serie di azioni simultanee senza la paura o anche la semplice idea di sbagliarne qualcuna, anzi per "loro" è tutto banalmente naturale e automatico. Non si pongono nemmeno il problema!
Una volta acquisita quella, tutto il resto viene da sè, e per acquisirla serve esperienza e interazione continua nel sociale. Serata dopo serata. O almeno, ho capito che nel mio caso particolare è così che funziona, infatti ieri ho dato ancora un passaggio a un paio di altri amici senza sbagliare praticamente nulla. Volendo estremizzare il discorso, potrei dire che ogni uscita sociale è un passo avanti, ogni serata trascorsa a casa è un passo indietro...

Quote:

Originariamente inviata da aisljng (Messaggio 304279)
e ciò che ti rimane di più della serata ( se ho capito bene ) è che sei stato bene e ti sei divertito più della sensazione di fatica
a me rimane più la fatica

Sìsì, quella delle dritte taxista style infatti è stata l'unica nota stonata della serata, poi vabè subito dopo ero ancora un po' impacciato con lei come diretta conseguenza della "figura" da timido imbranato... ma poi con il proseguire della serata mi sono lasciato progressivamente andare e alla fine stavo veramente da dio! :)

Ripensandoci, sono proprio felice e soddisfatto di essermi messo in gioco, quella sera. L'esito non è stato perfetto, ma credo sia stato ugualmente utilissimo. In fondo era la prima volta che scarrozzavo in auto così tante persone e soprattutto una ragazza che mi piacesse (e ho dimenticato di dire che nel prosieguo della serata se n'è aggiunta anche un'altra che mi piace molto). Solitamente mi limitavo a dare un passaggio a un solo amico o mi muovevo sempre in metro a Milano, anche per questo non so ancora districarmi con disinvoltura fra le ragnatele di viuzze, viali e vicoli. Ma ora che ho passato il "battesimo", spero che le cose possano progressivamente migliorare!

BadDream 13-03-2010 14:04

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcher (Messaggio 304034)
Quello che volevo dire è che questo atteggiamento verso sé stessi, questo considerarsi inferiori agli "estroversoni", questa angoscia che descrivi della distanza da colmare, potrebbe diventare un freno stesso al miglioramento. Credo ci siano tratti caratteriali che sono connaturati ed oltre un certo limite non possono essere cambiati, e l'unica soluzione per trovare la serenità a quel punto è imparare ad accettarli, altrimenti diventa davvero una chimera. La mia personale impressione di te da quello che scrivi è che non stai messo così male, secondo me la distanza è più breve di quanto pensi. :)

Ma si sa, l'erba del vicino è sempre più verde... xD

Non dico neppure di avere ragione, forse è come dici tu e mantenere un atteggiamento del tipo "potrei anche andare bene come sono" serve solo a non cambiare mai.

Trovare un equilibrio e la serenità di mantenerlo e accontentarsene sarebbe sicuramente la soluzione migliore, almeno quanto ad appagamento personale. Però è troppo alto il rischio di restare impantanati nelle proprie fobie, finendo per accettarle e rassegnandosi a conviverci. Bisogna cercare sempre di migliorare, o almeno di mantenere un equilibrio dinamico. Non fosse altro che è il mondo/giungla là fuori ad imporcelo. In ogni campo (dalla carriera lavorativa, alle relazioni sociali o sentimentali) la selezione si basa soprattutto sui vincenti, è triste dirlo, ma chi potrebbe sostenere il contrario? Bisogna avere personalità, carisma, sicurezza, disinvoltura. E' una condizione fondamentale per ritagliare il nostro spazio nel mondo senza farci calpestare i piedi, da quando uno va in posta e si vede superare in fila da un prepotente a quando si è in ufficio e si deve competere per una promozione a quando il partner dei nostri sogni è conteso da tanti altri concorrenti. Insomma, a 360°, chi resta indietro è perduto (cit.) e deve rassegnarsi ad accontentarsi delle briciole e di una vita piena di rinunce e compromessi (oddio, forse a parole l'ho buttata giù un po' dura, però bene o male il concetto che vorrei esprimere si avvicina a questo!)

Quote:

Originariamente inviata da moonwatcher (Messaggio 304034)
Ecco, venendo a me: io al riguardo non mi capisco proprio... :huh: Allo stesso tempo non accetto e mi giudico pesantemente per ogni gaffe che faccio, nonché per tutto ciò che non ho il coraggio di fare, ma allo stesso tempo non voglio assomigliare a Them, non mi interessa proprio, sarà che sono testardo, ma dopotutto mi piaccio troppo come sono... Ehhhh ci vorrebbe uno staff di psicologi per me... o_O

Idem, anzi io sono un virtuoso della gaffe, ne collezioni a migliaia! o_O Anche io rispetto a tanti altri mi piaccio, ma sono anche un irriducibile perfezionista: per questo punto sempre molto (troppo?) in alto e difficilmente riesco ad accettare i miei limiti, i miei errori, le mie paure... per quanto tutto ciò sia umano, troppo umano (cit.)

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 304135)
Se si trattava di indicazioni sulla strada da prendere e non ti stava facendo tipo da istruttrice di guida non ci vedo nulla di male...

Eh, purtroppo la tendenza era proprio la seconda! lei fra l'altro è una che va spedita come un razzo di solito, per cui devo aver fatto decisamente la parte del fesso ai suoi occhi... ci mancava che mi dicesse quale marcia inserire, poi ero a posto... xD poi, scaricati gli altri davanti al locale, ha voluto proseguire con me per cercare un parcheggio in zona (che a Milano è come pretendere una jacuzzi nel Sahara). Io e lei da soli. Per fortuna siamo stati miracolati, ma ero talmente in palla davanti a lei che sul momento ho dimenticato, nell'ordine: di spegnere le luci di posizione e il navigatore, il cellulare in macchina, quale tasto del telecomando la chiudesse e come ci si infilasse una sciarpa o_O tremendi questi lapsus da goffaggine! Ecco, un "estroversone" si sarebbe mantenuto lucido e perfettamente coordinato. Magari sembrano sciocchezze, ma penso che lei li abbia notati e bollati come "fesso" (*paranoia/autocommiserazione mode on*)

JohnReds 13-03-2010 14:14

Re: Us and Them
 
Ecco vedete voi anche se un po' fobici almeno vi piacete, io ad esempio non mi piaccio per niente.

Riguardo all'argomento del topic, devo dire che anche io, come pard, io penso che la differenza fondamentale e fisiologica tra *noi* (inteso come gruppo di persone introverse e /o non abili socialmente) più che la qualità (ovvero la capacità di essere estroversi di tanto in tanto, quello lo si può imparare) è la frequenza, dopo un po' certe cose ci stancano e annoiano.
Per migliorare la qualità (ovvero la capacità di aprirsi ed essere socievoli, anche se per un breve lasso di tempo) sicuramente l'esposizione è fondamentale, ma c'è anche da fare un lavoro sulle convinzioni distorte...sennò è come imparare a guidare con il freno a mano tirato, a me quintalate di "esposizioni" hanno fatto ben poco, mentre a volte basta affrontare una situazione con un preciso stato mentale e tutto viene rivoluzionato anche nell'arco di una sola serata.

Per te Baddream cos'è che ha fatto la differenza, perché quella sera ti sei divertito così tanto? Io fossi in te cercherei di studiare le emozioni che provavo, il perché le provavo e cercherei di replicare tali condizioni..insomma cercherei di "espormi" in modo "scientifico", non a casaccio, che poi finisce per essere frustrante.

Winston_Smith 13-03-2010 14:15

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da BadDream (Messaggio 304339)
In ogni campo (dalla carriera lavorativa, alle relazioni sociali o sentimentali) la selezione si basa soprattutto sui vincenti, è triste dirlo, ma chi potrebbe sostenere il contrario? Bisogna avere personalità, carisma, sicurezza, disinvoltura. E' una condizione fondamentale per ritagliare il nostro spazio nel mondo senza farci calpestare i piedi, da quando uno va in posta e si vede superare in fila da un prepotente a quando si è in ufficio e si deve competere per una promozione a quando il partner dei nostri sogni è conteso da tanti altri concorrenti.

Sinceramente, in campo sentimentale non concepisco proprio l'idea della gara tra N concorrenti, con il vincitore che "in premio" ottiene la donna. Mi si rivoltano le budella solo a pensarci. E dovrebbero essere le donne le prime a rifiutare questa concezione che le rende simili ad oggetti.
Se una donna mi tenesse in ballottaggio con altre N persone, vorrebbe dire che non ha le idee chiare sul tipo di persona che vorrebbe, ed io certamente non potrei restare "appeso" per un tempo indefinitamente lungo a cercare di fare l'esibizionista per farmi notare più degli altri. Se non si dimostra interessata a me, meglio tagliare ed evitare penosi "tira e molla".
La persona con cui andrai a stare è una cui piaci TU perché sei TU, non TU perché hai "vinto" o hai fatto più casino di N altre persone.

BadDream 13-03-2010 14:44

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 304348)
Sinceramente, in campo sentimentale non concepisco proprio l'idea della gara tra N concorrenti, con il vincitore che "in premio" ottiene la donna. Mi si rivoltano le budella solo a pensarci. E dovrebbero essere le donne le prime a rifiutare questa concezione che le rende simili ad oggetti.
Se una donna mi tenesse in ballottaggio con altre N persone, vorrebbe dire che non ha le idee chiare sul tipo di persona che vorrebbe, ed io certamente non potrei restare "appeso" per un tempo indefinitamente lungo a cercare di fare l'esibizionista per farmi notare più degli altri. Se non si dimostra interessata a me, meglio tagliare ed evitare penosi "tira e molla".
La persona con cui andrai a stare è una cui piaci TU perché sei TU, non TU perché hai "vinto" o hai fatto più casino di N altre persone.

Ma non è questione di fare casino più degli altri, Winston, il fatto è che anche il corteggiamento è un'arte e come tale richiede abilità! Ho visto molti casi di ragazze che si sono legate a personaggi (con i quali avevano - almeno a giudicare dall'esterno - ben poco in comune), e tuttavia quelli sono stati più rapaci e abili di altri (molto più simili, caratterialmente e non) nel "conquistarle". Dai, è innegabile! Sarà sicuramente capitato anche a te di assistere a casi del genere, è un classico ;) e senza che questo le riduca alla dimensione di un oggetto o di un premio da vincere passivamente: è pur sempre la ragazza che sceglie, ma la scelta ricade su chi è stato più abile ad arrivare al dunque (poi ovviamente deve anche piacerle, ma questo non è certo un sentimento esclusivo riservato a un unico privilegiato!) Insomma, non tutti i fidanzamenti sono "giusti", perché a X piace Y in quanto tale e viceversa, anzi. Ci sono tante persone e a volte basta che te la prendi con un po' troppa comoda per vederti soffiare la ragazza sotto il naso da uno più lesto. L'amore è da sempre il terreno di competizione per eccellenza!

Moonwatcher 13-03-2010 15:23

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 304348)
Sinceramente, in campo sentimentale non concepisco proprio l'idea della gara tra N concorrenti, con il vincitore che "in premio" ottiene la donna. Mi si rivoltano le budella solo a pensarci. E dovrebbero essere le donne le prime a rifiutare questa concezione che le rende simili ad oggetti.
Se una donna mi tenesse in ballottaggio con altre N persone, vorrebbe dire che non ha le idee chiare sul tipo di persona che vorrebbe, ed io certamente non potrei restare "appeso" per un tempo indefinitamente lungo a cercare di fare l'esibizionista per farmi notare più degli altri. Se non si dimostra interessata a me, meglio tagliare ed evitare penosi "tira e molla".
La persona con cui andrai a stare è una cui piaci TU perché sei TU, non TU perché hai "vinto" o hai fatto più casino di N altre persone.

Io concordo con Winston, solo che purtroppo la maggior parte delle donne (non tutte) adorano essere corteggiate e contese. Mediamente sono più maschiliste le donne degli uomini. :rolleyes:

paccello 13-03-2010 15:26

Re: Us and Them
 
Eh Winston, tu hai ragione su quanto sia brutto pensare ad una "gara" per il triangolino. Però la realtà dei fatti è che se uno non si sbatte e razionalizza troppo su quanto siano sciocche queste cose, si vede soffiare le tipe da qualcun'altro, come già successo a me. Con le tipe vince chi è più "svicio" come si dice dalle mie parti, non chi meriterebbe di più per astinenza o perchè meno omologato.

nsssp 13-03-2010 16:01

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da BadDream (Messaggio 304376)
Ma non è questione di fare casino più degli altri, Winston, il fatto è che anche il corteggiamento è un'arte e come tale richiede abilità! Ho visto molti casi di ragazze che si sono legate a personaggi (con i quali avevano - almeno a giudicare dall'esterno - ben poco in comune), e tuttavia quelli sono stati più rapaci e abili di altri (molto più simili, caratterialmente e non) nel "conquistarle". Dai, è innegabile! Sarà sicuramente capitato anche a te di assistere a casi del genere, è un classico ;) e senza che questo le riduca alla dimensione di un oggetto o di un premio da vincere passivamente: è pur sempre la ragazza che sceglie, ma la scelta ricade su chi è stato più abile ad arrivare al dunque (poi ovviamente deve anche piacerle, ma questo non è certo un sentimento esclusivo riservato a un unico privilegiato!) Insomma, non tutti i fidanzamenti sono "giusti", perché a X piace Y in quanto tale e viceversa, anzi. Ci sono tante persone e a volte basta che te la prendi con un po' troppa comoda per vederti soffiare la ragazza sotto il naso da uno più lesto. L'amore è da sempre il terreno di competizione per eccellenza!


semmai ha la meglio chi è più veloce nel farsi avanti perchè gliela porta via a qualcun altro , ma non per abilità nel corteggiamento ma semplicemente perchè si è fatto avanti prima di un altro..

Vento-del-Sud 13-03-2010 16:20

Re: Us and Them
 
BadDream, ne approfitto per ringraziarti di questo topic perchè anche grazie alla sua lettura ieri sono riuscito ad "evitare l'evitamento" di un evento sociale su cui avevo costruito un'enorme paranoic activity preliminare: sono andato ad una festa dove non conoscevo nessuno al di fuori del festeggiato, il quale per ovvi motivi non avrebbe potuto trascorrere tutta la serata al cospetto del sottoscritto...:rolleyes:

Però mi sono detto tra me e me: "E che cacchio, prima o poi nella vita sarò costretto a trascorrere dei momenti in compagnia di perfetti sconosciuti, per cui è bene che inizi ad abituarmici un po' ", quindi mi sono fatto coraggio (cit.) e sono andato alla festa, pur sapendo che non avrei potuto certo "competere" nella conversazione con gli altri invitati, tutti bravissimi ragazzi, per carità (niente figobulli o troiette presenti, tanto per intenderci) ma tutti interessati a disquisire di argomenti troppo settoriali per me, come si fa in una festa qualunque, ragazzo timorato di Dio che legge ogni settimana Famiglia Cristiana :rolleyes:

Trascurando la mia cronica mancanza di argomenti da sfoderare nel chiacchiericcio, la festa è andata meglio del previsto: mi sono fatto una cultura sull'osteopatia e sul Tai Chi, l'unica tra le miriadi di arti marziali e di stili che hanno nominato di cui mi ricordo il nome :), ma il punto fondamentale è un altro...Una persona fobica o comunque priva di abilità sociali affronta eventi del genere in maniera "negativa", ossia cercando di dissimulare la propria ansia interiore e quindi evitando di balzare al centro dell'attenzione, piuttosto che tentare l'approccio "positivo", ossia proporsi (anche al gentil sesso), provare a tenere banco, stringere nuove amicizie (leggasi nuove opportunità di incontrare ragazze) ecc. ecc.

Secondo me l'ostacolo maggiore verso una proficua interazione sociale è la mancanza di stile a trecentosessanta gradi, dall'abbigliamento alle esperienze di vita fondamentali nella conversazione, dalla gestualità alla reattività nel fare le battute o nel dire una determinata cosa, e via discorrendo...Non penso che sia possibile snaturare la propria indole, chi nasce tondo non muore quadrato (cit.): forse è proprio vero che una soluzione accettabile è quella di giungere ad un compromesso storico con i propri limiti e cercare di esporsi gradualmente, ovviamente negli ambienti e con le persone giusti.

Winston_Smith 13-03-2010 17:21

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da BadDream (Messaggio 304376)
Ma non è questione di fare casino più degli altri, Winston, il fatto è che anche il corteggiamento è un'arte e come tale richiede abilità! Ho visto molti casi di ragazze che si sono legate a personaggi (con i quali avevano - almeno a giudicare dall'esterno - ben poco in comune), e tuttavia quelli sono stati più rapaci e abili di altri (molto più simili, caratterialmente e non) nel "conquistarle". Dai, è innegabile! Sarà sicuramente capitato anche a te di assistere a casi del genere, è un classico ;) e senza che questo le riduca alla dimensione di un oggetto o di un premio da vincere passivamente: è pur sempre la ragazza che sceglie, ma la scelta ricade su chi è stato più abile ad arrivare al dunque (poi ovviamente deve anche piacerle, ma questo non è certo un sentimento esclusivo riservato a un unico privilegiato!) Insomma, non tutti i fidanzamenti sono "giusti", perché a X piace Y in quanto tale e viceversa, anzi. Ci sono tante persone e a volte basta che te la prendi con un po' troppa comoda per vederti soffiare la ragazza sotto il naso da uno più lesto. L'amore è da sempre il terreno di competizione per eccellenza!

Non nego che molte volte le cose vadano come dici tu (purtroppo, e sottoline purtroppo: poi si sentono le persone lamentarsi che non si trovano bene, grazie, con 'sti criteri di scelta del beep).
Però ognuno ha le sue peculiarità. Io credo di avere al limite qualche speranza qualora cercassi una ragazza sulla base della compatibilità caratteriale, non certo qualora cercassi di trovarmene una che basi la sua scelta sulla mia abilità nel corteggiamento.

BadDream 13-03-2010 19:48

Re: Us and Them
 
Quote:

Originariamente inviata da nsssp (Messaggio 304423)
semmai ha la meglio chi è più veloce nel farsi avanti perchè gliela porta via a qualcun altro , ma non per abilità nel corteggiamento ma semplicemente perchè si è fatto avanti prima di un altro..

Bè non basta ovviamente essere più veloce, bisogna anche saperci fare ;) se uno si butta a pesce ma è totalmente inesperto, non potrà che beccarsi un due di picche.

PS. Grande Vento-del-Sud! vedi? hai fatto benissimo, ogni occasione è d'oro ;)


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 08:09.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.