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Andare all'estero: si o no?
Voi cosa ne pensate? Sia dal punto di vista dell'ansia sia dal punto di vista della "convenienza" in sé stessa. Quanto può essere utile e quanto potrebbe risultare in un'esperienza negativa a livello di stress nel caso in cui le cose non andassero.
Ovviamente non sto parlando di un'esperienza di studi tipo Erasmus oppure di trasferirsi da una sede lavorativa italiana ad una estera, che sono tutto sommato situazioni privilegiate. Parlo di partire senza aiuti e senza appoggi ed a andare a vivere li'. |
Re: Andare all'estero: si o no?
li diventeresti un altra persona??
se credi che un cambiamento ti possa giovare cambia regione una cosa meno invasiva... |
Re: Andare all'estero: si o no?
Non è questione di diventar un'altra persona o cose simili. E' questione di cambiare aria, di cambiare stile di vita, di staccarsi da varie cose e acquistare indipendenza. E poi c'e' un'altra cosa da aggiungere: il lavoro e lo stipendio. Cambiare regione sotto questi due ultimi aspetti non sarebbe certo positivo, anzi quasi sicuramente sarebbe negativo. Affitto della casa, per non parlare di tutto il resto. All'estero gli stipendi invece sono piu' alti e la cosa cambia(ovviamente dipende da dove si va, ma dubito che uno se ne vada all'estero in un paese messo peggio a lavorare eheh).
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Re: Andare all'estero: si o no?
a me l'estero aiuta
sarà che mi sembra che gli altri mi capiscono meno quindi bò mi sento più al sicuro |
Re: Andare all'estero: si o no?
facile a dirsi ma non a farsi
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Re: Andare all'estero: si o no?
quanti anni hai, perche vuoi farlo, cosa ti lasceresti e che propettive hai?
penso che affrontare un viaggio sia sempre positivo perchè si vedono posti e culture nuove, si deve campare adattandosi a determinati stili di vita e imparando lingue nuove, è appagante, ci si mette alla prova, si affrontano difficoltà e anche si prendono pacchi che fanno crescere. per quanto riguarda l'aspetto lavorativo invece non è tutto rose e fiori, se non conosci la lingua se non hai conoscenze se non sei già introdotto in un particolare campo allora il lavoro che troverai almeno all inizio sarà nella ristorazione senza contatto col cliente (lavapianni, runner aiuto cameriere, fast food dietro). poi ovviamente certi paesi sono molto piu avanti rispetto all'italia quindi dopo qualche tempo di adattamento potresti trovare qualcosa di molto meglio, fare carriera ecc, ma non è automatico. alla fine, in generale, sono convinto che non sia tutto in discesa anzi, ma come dire una cosa tira l'altra. invece come dicevo sono un po scettico sull'aspetto lavorativo, poi dipende ovviamente cosa lasci, se sei disoccupato lanciati che non perdi niente e al limite torni indietro arricchito e riprendi a cercarti un lavoro qui, tanto un piatto di pasta e un letto immagino che ce l'avrai. per quanto mi riguarda sono un paio di anni che penso di andarmene, ma rimane un idea e non un progetto. io lo farei perchè la mia vita a livello di rapporti non mi soddisfa e cambiando aria ci si apre (lascia perdere chi ti dice che se hai dei problemi qui devi risolverli qui perchè se scappi te li ritroverai, è vero si ma solo in parte). la cosa che mi frena è appunto il lavoro visto che ho un buon lavoro che, si non mi piace tanto, ma è tranquillo a tempo indeterminato e con uno stipendio dignitoso per uno di 23 anni in italia, e non è poco coi tempi che corrono. in conclusione vorrei smollare e partire ma ho una materialità che tutto sommato mi soddisfa e non ho i coglioni di farlo anche se so benissimo che su certe cose non bisogna pensarci troppo e buttarsi. bè in bocca al lupo per il tuo viaggio se decidi di farlo ciao |
Re: Andare all'estero: si o no?
ricordati anche dello scoglio linguistico..
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Re: Andare all'estero: si o no?
a me piacerebbe andare a vivere in america negli states. :cool:
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Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
dove vi piacerebbe andare?
a me l'america non intriga molto, giusto new york, san francisco, new orleans e miami |
Re: Andare all'estero: si o no?
IO HO VISSUTO PER LAVORO IN AMERICA PER 5 ANNI, c'ho fatto dei bei giretti, ho visto L.A. ho visto N.Y. ho visto Miami, ho visto Boston e Seattle e Chicago e Indianapolis...son stato pure in Alaska..
Beh che dire, vorrei che gli stati uniti, no meglio dire gli americani, scomparissero come razza... sarebbe bene per tutti. Ah invece mi è piaciuto il Canada ;) |
Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
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è una buona età per fare esperienza all'estero e cambiare prospettiva. Le motivazioni che hai elencato sono più che sufficienti per buttarsi. Nel caso tornassi dopo un anno non è detto che avresti maggiori problemi a trovar lavoro, anzi, normalmente le esperienze all'estero fanno gola ai datori di lavoro. Lo so che vengono in mente un sacco di impedimenti, ma provare non compromette nulla, al limite se hai difficoltà torni. In ogni caso si ritorna arricchiti, su questo non c'è dubbio. Se non lo fai non puoi sapere come può andare a finire. Ciao |
Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
la societa' americana è uno scempio. Ho visto tanta di quella miseria... è molto meglio l'europa
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Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
Io attualmente vivo a Los Angeles e ci avevo gia'vissuto in precedenza.
Qui non si perdono in cazzate tipo politica,scandali,vaticano,calcio,veline ecc.ecc.C'e' spazio per tutto.E' un ambiente molto meritocratico e per questo duro da quel punto di vista,ma piu' "giusto".Di bello e' che c'e'posto per tutti,la gente si fa i fatti propri e nessuno ti giudica per come appari o per quello che sei ma solo per quanto vali e come ti comporti e cerchi di migliorarti. Dal punto di vista ambientale per un sociofobico/ansioso come me e'dura ambientarsi,l'estroversione aiuterebbe di piu', ma - ripeto- di bello c'e' che sei valorizzato per cio'che hai dentro e che esprimi,qualunque sia il tuo campo di azione o di pensiero. Per il resto e' inutile dire che qui sono all'avanguardia in tutto e la mentalita' generale e'di un' apertura che in italia si sogna e basta. Se stessi bene e non avessi problemi di mente che mi costringono a tavor e rivotril costantemente ( ma questo valeva anche in italia)non tornerei piu'. |
Re: Andare all'estero: si o no?
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We miss you, take care. |
Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
evviva il regno unito, paese di libertà e di trasgressione :riverenza:
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Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
Riesumo questo thread per chiedervi se qualcuno di voi ha fatto un'esperienza tipo Erasmus e se ne è valsa la pena e se ha cambiato qualcosa rispetto alla nostra situazione...
Io sarei tentato a fare domanda per il bando, ma allo stesso tempo ne sono terrorizzato... Ho voglia di scappare, di cambiare aria e di provare esperienza nuove ma non so uno come me si merita una cosa del genere... Ho visto che su questo forum ci sono anche degli universitari e quindi volevo sapere il vostro parere. Grazie |
Re: Andare all'estero: si o no?
L'Erasmus mi sembra una perdita di tempo: se vuoi partire per non fare na mazza, ubriacarti, divertirti etc. stile estroversion allora fa per te...
Prova un'esperienza di volontariato tipo SVE, servizio civile all'estero o uno stage tipo Leonardo da Vinci, cmq se hai l'occasione parti: mal che vada, anche se torni a casa perchè non ce la fai com'è successo a me, sarà stata pur sempre un'esperienza che ti avrà formato e fatto capire cos'è l'indipendenza dai genitori (e sulla quale potrai basare le tue scelte future)... |
Re: Andare all'estero: si o no?
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Anche a me l'esperienza Erasmus è capitata in un periodo di crisi (non cosmica, ma cmq era un periodo buio): ci ho riflettuto davvero tanto se partire o meno. Alla fine ci ho voluto provare, nonostante i dubbi di chi mi stava intorno e ti dico che ancora oggi me lo ricordo come un periodo indimenticabile. Non ti aspettare certo di risolvere i tuoi problemi totalmente (quello è sicuramente un percorso più lungo e complesso), inevitabilmente avrai qualche momento di sconforto, però, almeno per me è stata un'esperienza che mi ha dato nuovi stimoli e un nuovo modo di reagire e affrontare la vita. Mi ha fortificato, sì. Poi una volta tornato sta a te mantenere questo spirito, ma questo è un altro discorso. Io non l'ho saputo fare, ma almeno ho dei bei ricordi :) |
Re: Andare all'estero: si o no?
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Questo è un po' lo stereotipo classico dell'Erasmus. Ma in realtà non dovrebbe essere questo lo spirito alla base, bensì quello di acquisire una maggiore indipendenza affrontando determinate situazioni da soli, entrare in contatto con persone di altre culture e condividerci viaggi, esperienze e tanto altro, praticare la lingua, vivere il paese.... Ai tempi avevo conosciuto anche ragazzi e ragazzi dello sve e anche loro erano entusiasti. Informati bene, fab...ce ne sono mille di opportunità! |
Re: Andare all'estero: si o no?
Assolutamente sì tanto peggio delle italiane non trovi tranquillo
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Re: Andare all'estero: si o no?
Ci sono stato anche io, consiglio di tentare.
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Re: Andare all'estero: si o no?
se hai il coraggio di farlo e se non hai niente che ti lega particolarmente all'Italia vai. Certo senza proprio nessun appoggio sarà un po' dura. Sicuramente ti sarà utile almeno per imparare la lingua.
E poi se decidi di ritornare le esperienze all'estero vengono sempre viste di buon occhio. |
Re: Andare all'estero: si o no?
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Re: Andare all'estero: si o no?
Se parliamo sul andare a vivere all'estero lo ho già fatto alcune volte da solo e anche con la familia, allora sono abituato ad altre lingue e paese. Non mi importarebbe vivere all'estero sempre che fosse da solo o con persone fidate (poche). Non è essere in altro paese quello che potrebbe farmi sentir scomodo, ma quelle compagnie che fanno che uno non abbia desidero di più compagnia.
Austraia e l'Oceania mi atirano molto, già sto pensando seriamente a Sidney come città dove vivere nel futuro. Rio de Janeiro mi piacerebbe se non fosse per la traboccante criminalità. |
Re: Andare all'estero: si o no?
andare all'estero non serve a nulla, perchè è solo un tentativo di fuggire da sè stessi
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Re: Andare all'estero: si o no?
Andare all'estero? Per un periodo limitato? Si si si si!
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Re: Andare all'estero: si o no?
Grazie a tutti per i consigli. Ho deciso che farò domanda, e la farò proprio per Barcellona o un'altra città della Spagna, quindi il massimo dell'estroversione.
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Re: Andare all'estero: si o no?
Ragazzi io sono scioccato dalle vostre risposte, ma come avete fatto ad affrontare una sfida così grande con i problemi che abbiamo???:eek:
Ma come fate??? Io solo all'idea di andare all'estero mi spaventa, non è che ho qualche altra fobia?!?!?!? Devo ammettere però che la cosa mi affascina tantissimo e se riuscissi ad affrontarla mi sbloccherei su un sacco di cose, come il fatto di essere autonomo e togliere il cordone ombelicale con la famiglia Avete consigli da darmi??:blushing: |
Re: Andare all'estero: si o no?
Tutto il mondo è paese, l'estero attirava anche a me ma secondo me le cose restano tali e quali, anzi sono molto più difficili, in primis per la lingua poi per le difficoltà economiche che ti troveresti ad affrontare, poi la gente non sempre è aperta e cordiale con gli "immigrati" anche se questi sono comunitari.
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Re: Andare all'estero: si o no?
Tutto il mondo è paese... andare all'estero sperando che le cose siano diverse, che ci si possa sentire più a proprio agio che nella società italiana secondo me è pura illusione... Detto questo, sinceri auguri a chi vorrà tentare, spero che mi potrete smentire ;)
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