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MoonwatcherIII 24-06-2009 02:12

La normalità non esiste
 
Vi porto la buona novella: la normalità e i "normaloni" non esistono, sono solo un'invenzione della stampa di regime manipolata dal Diktator Calimero. :D

Innanzitutto chiediamoci: cosa significa essere normali? Ne sapreste dare una definizione? Una definizione giusta potrebbe essere qualcosa del genere:

Quote:

Regolare, che è conforme alla regola o alla consuetudine
Direi che sia una definizione sensata secondo il sentire comune. Però apre la strada a un secondo problema: chi stabilisce le regole del gioco?

Vi sono sostanzialmente due possibilità:
  1. lasciar stabilire ad altri ciò che è normale, vale a dire: ai genitori (esempio: "è normale che tu vada a letto all'ora x", "è normale che tu abbia amici", "è normale che tu ti laurei", "è normale che tu ti sposi"), agli insegnanti ("è normale che tu svolga i compiti"), al datore di lavoro ("è normale che tu arrivi puntuale in ufficio"), alle istituzioni ("è normale che tu vada a scuola")
  2. oppure potremmo decidere noi che cosa è normale per noi stessi

Nel primo caso, la normalità esisterà perché si sarà succubi di regole imposte da altri. Nel secondo caso vi sfido a trovare due persone che ragionino nello stesso modo e pensino che le stesse cose sono normali. Se si è liberi da imposizioni si è sempre normali, qualunque cosa si faccia o si dica, perché la scelta risponderà a nostre regole interne. Nel primo caso ci sarà rabbia e frustrazione, nel secondo saremo responsabili di ciò che siamo e ciò che vogliamo essere. Meglio non essere "normali", ma essere invece completamente responsabili di sé stessi. Questa è una delle chiavi della felicità, mentre la "normalità" è solo una chimera, ed inseguirla non può portare che all'infelicità.

trademarko 24-06-2009 09:36

Re: La normalità non esiste
 
Penso che tu abbia perfettamente ragione, però questa tua discussione mi ha portato a riflettere. Si, non esiste la normalità ma esistono le norme che ci vengono date o che ci diamo (proprio come dici tu). Quindi, secondo me, il concetto di normalità non è valido o, almeno, non può essere oggettivo.
Non può un termine così generico dividere gli esseri umani in due categorie (normali e non normali) facendoli passare dall' una all' altra a seconda del comportmento avuto: ora si è "normali", dopo qualche minuto si può essere "anormali" per poi ritornare "normali". La lingua italiana è talmente ricca, da offrire vocaboli ben più appropriati per i vari comportamenti.

thx1138 24-06-2009 14:19

Re: La normalità non esiste
 
Ci sono molte altre cose oltre la normalità che non esistono. La verità, ad esempio. Estremizzando, anche la realtà. Non esiste una realtà soggettiva per ognuno di noi? :riverenza:

ciao

rob

luca24 24-06-2009 14:20

Re: La normalità non esiste
 
Anche il cucchiaio non esiste.

diamantina 24-06-2009 14:29

Re: La normalità non esiste
 
è giusto ciò che dici ma se due persone diverse seguiranno ciò che dicono loro bene o male tenderanno a fare cose per molti aspetti simili alla maggior parte della gente e in poco diverse dagli altri,quando invece fai cose molto diverse dagli altri sei un po' troppo anormale!se la normalità non esiste,esiste sicuramente la troppa anormalità!

JohnReds 24-06-2009 14:54

Re: La normalità non esiste
 
Moon-watcher sei sempre più saggio. A breve assurgerai al ruolo di Maestro :D

trademarko 24-06-2009 15:50

Re: La normalità non esiste
 
Quote:

Originariamente inviata da thx1138 (Messaggio 199280)
Ci sono molte altre cose oltre la normalità che non esistono. La verità, ad esempio. Estremizzando, anche la realtà. Non esiste una realtà soggettiva per ognuno di noi? :riverenza:

ciao

rob

E' vero che ci sono tante cose che non esistono, ma come definireste un serial killer? Lui segue dei suoi obiettivi ed è soddisfatto per quello che fa; inoltre avrà anche dei fan (come accade spesso) ed allora c' è chi lo definirebbe in un modo e chi in un altro. Quindi forse esiste il concetto di normalità e tantissimi altri ma variano da persona a persona ed è per tale motivo che deve nascere la norma altrimenti saremmo nel caos totale.

Flo 24-06-2009 16:03

Re: La normalità non esiste
 
Ti rispondo papale papale come da titolo....
Penso che ognuno di noi abbia un concetto di normalità diverso e che cambia appunto da persona a persona...
Ma alla fine qual'è quello giusto?
Tutti e nessuno....

MoonwatcherIII 24-06-2009 18:09

Re: La normalità non esiste
 
Quote:

Originariamente inviata da Caged (Messaggio 199289)
la prima porta all'omologazione ed alla conseguente perdita di se stessi e della propria libertà e identità..la seconda è quella più opinabile poichè consente di rimanere se stessi..crearsi una dimensione in cui ci si rispecchi..senza ansie e turbamenti derivanti dalla prima possibilità..ma si è esposti maggiormente al giudizio degli altri..consigliato per chi ha una personalità forte ed incrollabile

Ma secondo me la seconda non vale solo per chi ha una personalità forte, ma anche per gli insicuri, ché anzi cercare di seguire sempre sé stessi e le proprie convinzioni può portare ad acquistare sicurezza.

sbobbo 24-06-2009 18:45

Re: La normalità non esiste
 
E chi non rientra in nessuna delle due che fa?

calinero 24-06-2009 19:32

Re: La normalità non esiste
 
in una società civile è normalissimo che ci siano regole, se no la gente andrebbe allo sbando
la normalità è legata alla società e al tempo, non ha un valore immutabile, però esiste lo stesso
è come l'euro, esiste anche se il suo valore è mutevole nel tempo e potrebbe anche mutarsi completamente
chi non sa accettare le regole, chi non sa vivere nella società dei normaloni... bè, o è uno davvero ingamba che riesce a cavarsela lo stesso (e sono rarissimi casi, qui di certo ce ne sarà uno ogni 1000 iscritti), oppure fa la fame

ps prendo atto che chi fa le battute su di me accetti automaticamente che vengano fatte le battute su se stesso ;)

Bianca 24-06-2009 20:11

Re: La normalità non esiste
 
Io credo sia necessario chiarire che esiste una profonda differenza tra le leggi e le regole di convivenza civile riconosciute in una società in un dato momento storico, da una parte, e il concetto per così dire sociologico di "normalità" dall'altra.
Per chi non riuscisse a distinguere i due aspetti, c'è un sistema molto facile per riconoscerli (a cui mi pare abbia accennato anche Leo): le leggi e le regole che è giusto seguire hanno una giustificazione morale o logica; le consuetudini considerate normali solo perchè tutti le seguono, sono immotivate.
Esempio: "è normale andare a scuola". i minorenni, in particolare i bambini, non possono decidere per se stessi, sono fragili e facilmente manipolabili, e sono soggetti all'autorità dei genitori. Dato che l'istruzione è un diritto inalienabile, è giusto e normale che una legge difenda i bambini e gli adolescenti da eventuali abusi o negligenze che potrebbero privarli di tale diritto.
Ma esiste anche tutta una serie di convinzioni riguardo alla "normalità" che si fonda solo ed esclusivamente sulla stratificazione delle abitudini e sull'ammassamento ovino delle coscienze.
Esempio: "è normale divertirsi a 'caxxeggiare' (cioè a scambiare battute sciocche e volgari e a parlare di banalità) e partecipare attivamente a qualsiasi conversazione di questo genere"
"è normale essere informati sugli argomenti che TUTTI seguono, come il calcio, o il gf "
"è normale avere numerose relazioni sentimentali o almeno stare insieme alla stessa persona per anni e anni"
Penso che a tutti possano venire in mente numerosi esempi di "normalità" di questo genere, ben più che a me che forse non sono proprio ispirata in questo momento: regole (per lo più non scritte) che non hanno ragion d'essere, e che possono cozzare dolorosamente contro l'indole di chi non rientra in certi modelli di comportamento e non ha la forza di imporre la sua alternativa.
Penso che fosse questo il senso dell'intervento di Moon: molti di coloro che hanno difficoltà sociali e problemi di insicurezza, forse potrebbero trarre giovamento mettendo in discussione questa famigerata "normalità", sentendosi liberi di essere "anormali", ed essendone fieri anzichè vergognarsene o patirne.

calinero 24-06-2009 20:14

Re: La normalità non esiste
 
Quote:

Originariamente inviata da Bianca (Messaggio 199433)
Penso che fosse questo il senso dell'intervento di Moon: molti di coloro che hanno difficoltà sociali e problemi di insicurezza, forse potrebbero trarre giovamento mettendo in discussione questa famigerata "normalità", sentendosi liberi di essere "anormali", ed essendone fieri anzichè vergognarsene o patirne.

quindi van bene bollini very fobic et simila?
è che cambiate sempre idea, insomma, decidetevi :D
io è una vita che dico che fobico è bello e parlo dei vantaggi dell'introversione :p

Fabio 24-06-2009 20:17

Re: La normalità non esiste
 
In fondo siamo tutti normali, mica essere fobico o soffrire di altri disturbi vuol dire essere anormale...La consapevolezza di essere parte integrante del mondo in cui viviamo deve stimolarci e darci piano piano delle certezze; stà però solo a noi darci uno scossone e rimboccarci le maniche anche quando tutto sembra nero e senza via d'uscita.

Bianca 24-06-2009 20:21

Re: La normalità non esiste
 
Quote:

Originariamente inviata da calinero (Messaggio 199435)
quindi van bene bollini very fobic et simila?
è che cambiate sempre idea, insomma, decidetevi :D
io è una vita che dico che fobico è bello e parlo dei vantaggi dell'introversione :p

Hai un po' frainteso quello che volevo dire. Io penso che "fobico è brutto", ma "introverso è bello". E penso che almeno alcuni, potrebbero diventare meno fobic se fossero fieri di essere introversi. Lo parlo bene il calimerese?:D

calinero 24-06-2009 20:24

Re: La normalità non esiste
 
devi fare ancora un po' di pratica ma te la cavicchi :D

bè fobico fobico è brutto, lo so, per quelli che proprio non escono
però è proprio la fobia e la timidezza che per assurdo alcuni ha fatto uscire
una cosa in comune che ha fatto incontrare persone affini che son cresciute assieme (per poi magari prender strade diverse)

sull'introversione invece... ho visto fobici col fare introverso che cmq quando parlavano non eran poi così giovati dall'introversione, quindi, insomma dipende, c'è anche chi sta zitto perchè non ha nulla da dire, bisogna sempre valutare caso per caso :D

Chioccioccolata 24-06-2009 20:50

Re: La normalità non esiste
 
E' la stessa cosa che penso io...alcune persone per così dire fuori dalla "normalità condivisa" e riescono comunque ad avere l'abilità e la saggezza di conformarsi il in maniera da non stare male,altri rifiutano la propria diversità e stanno di merda,altri riescono ad essere se stessi completamente e fregarsene delle conseguenze....

jack10 24-06-2009 20:52

Re: La normalità non esiste
 
[quote=moon-watcher;199170]Vi porto la buona novella: la normalità e i "normaloni" non esistono, sono solo un'invenzione della stampa di regime manipolata dal Diktator Calimero. :D

Innanzitutto chiediamoci: cosa significa essere normali? Ne sapreste dare una definizione? Una definizione giusta potrebbe essere qualcosa del genere:



Direi che sia una definizione sensata secondo il sentire comune. Però apre la strada a un secondo problema: chi stabilisce le regole del gioco?

Vi

audaX 24-06-2009 21:45

Re: La normalità non esiste
 
La normalità è noiosa, l'anormalità un punto di vista.

brio70 24-06-2009 23:05

Re: La normalità non esiste
 
Quote:

Originariamente inviata da calinero (Messaggio 199435)
quindi van bene bollini very fobic et simila?
è che cambiate sempre idea, insomma, decidetevi :D
io è una vita che dico che fobico è bello e parlo dei vantaggi dell'introversione :p

fobico è bello?io ne farei a meno delle fobie,ve le darei volentieri.
io vorrei essere"normale",vorrei fare una vita "normale",già,la"normalità" non esiste.che m'importa di normalità o anormalità?m'importerebbe solo fare quello che fanno le persone..."normali?".purtoppo,io,non sono contento di essere così,per niente.vorrei poter guardare la gente in faccia,sostenere una conversazione,andare al cinema,andare in discoteca,magari.entrare in un bar e chiedere un caffè,o abbordare una ragazza,tutte cose che insieme a tante altre io vorrei essere capace di fare.

calinero 24-06-2009 23:11

Re: La normalità non esiste
 
Quote:

Originariamente inviata da brio70 (Messaggio 199517)
fobico è bello?io ne farei a meno delle fobie,ve le darei volentieri.
io vorrei essere"normale",vorrei fare una vita "normale",già,la"normalità" non esiste.che m'importa di normalità o anormalità?m'importerebbe solo fare quello che fanno le persone..."normali?".purtoppo,io,non sono contento di essere così,per niente.vorrei poter guardare la gente in faccia,sostenere una conversazione,andare al cinema,andare in discoteca,magari.entrare in un bar e chiedere un caffè,o abbordare una ragazza,tutte cose che insieme a tante altre io vorrei essere capace di fare.

quindi la normalità esiste, se la pensi così, no?

trademarko 25-06-2009 09:05

Re: La normalità non esiste
 
Anni fa vidi un film "Qualcuno volò sul nido del cuculo". Ricordo che saltava agli occhi il concettò di normalità proprio come ne stiamo parlando noi. Se lo trovo in mezzo ai dvd oggi lo rivedo.

MoonwatcherIII 25-06-2009 13:54

Re: La normalità non esiste
 
Quote:

Originariamente inviata da calinero (Messaggio 199435)
quindi van bene bollini very fobic et simila?
è che cambiate sempre idea, insomma, decidetevi :D
io è una vita che dico che fobico è bello e parlo dei vantaggi dell'introversione :p

No che non vanno bene i bollini very fobic, perché servono proprio a categorizzare le persone ed a ghettizzarle. Poi tu dici che è bello e ti piace, ma resta pur sempre una minoranza "diversa" che perciò, proprio a causa della propria diversità, o meglio del sentirsi diversa perché considerata diversa, deve vivere isolata. Mi sembri come chi dice che gli omosessuali o i negri sono carucci, ma li considera in fondo dei diversi e degli inferiori. Io dico invece di aprire i ghetti e fare in modo che i fobici, gli introversi e i timidi non siano considerati anormali. E' la differenza che passa tra tolleranza e convivenza.

Per rispondere a Bianca: ho esteso volutamente il concetto per arrivare alla conclusione che il concetto di normalità passa per i condizionamenti e le decisioni di ciò che "altri" considerano normale. Volutamente non ho fatto esempi banali di cose che platealmente non sono normali, tipo interessarsi del calcio o del Grande Fratello. Quelli sono gli esempi più enormi dell'assurdità del nostro mondo. Ma anche le regole apparentemente sensate spesso non lo sono, e finiscono coll'essere controproducenti. In una società civile debbono esserci regole, dal momento che non viviamo in un mondo perfetto che si auto-regolamenta. Sicchè è difficile dire a quale età una persona sia completamente autonoma di compiere le proprie scelte (in effetti mai, altrimenti non ci sarebbero leggi e carceri). Ma credo comunque che proprio la scuola per come è improntata nella nostra società, soprattutto in Italia, sia uno dei luoghi dove maggiormente viene messo in atto quel processo di deresponsabilizzazione dell'individuo, del "fai così perché io ti dico che così devi fare", che finiscono col minare la libertà delle persone.

Io credo che la massima aspirazione di ogni entità cosciente non possa essere che quella di essere completamente libera di esprimersi e di usare le proprie facoltà al massimo delle proprie possibilità.

MiRuina 25-06-2009 14:04

Re: La normalità non esiste
 
Non ho letto tutti i post ma vorrei comunque rispondere...
non so vai ma io non punto ad essere normale ne invidio i normali,
io vorrei solo essere me stessa indipendemente da come sono gli altri.
m e s t e s s a

istinto puro.

brio70 25-06-2009 14:25

Re: La normalità non esiste
 
mah,forse la normalità è soggettiva,io ritengo di non comportarmi in modo normale.ma,forse ,se fossi contento di essere come sono mi sentirei normale, comunque,secondo le regole della società non sarei normale.
a dir la verità anche questo discorso non mi sembra tanto normale.

brio70 25-06-2009 14:32

Re: La normalità non esiste
 
Quote:

Originariamente inviata da MiRuina (Messaggio 199689)
Non ho letto tutti i post ma vorrei comunque rispondere...
non so vai ma io non punto ad essere normale ne invidio i normali,
io vorrei solo essere me stessa indipendemente da come sono gli altri.
m e s t e s s a

istinto puro.

io ai normali non invidio quello che fanno,ma la capacità che hanno di farlo,

Bianca 25-06-2009 15:38

Re: La normalità non esiste
 
Quote:

Originariamente inviata da moon-watcher (Messaggio 199684)

Per rispondere a Bianca: ho esteso volutamente il concetto per arrivare alla conclusione che il concetto di normalità passa per i condizionamenti e le decisioni di ciò che "altri" considerano normale. Volutamente non ho fatto esempi banali di cose che platealmente non sono normali, tipo interessarsi del calcio o del Grande Fratello. Quelli sono gli esempi più enormi dell'assurdità del nostro mondo. Ma anche le regole apparentemente sensate spesso non lo sono, e finiscono coll'essere controproducenti. In una società civile debbono esserci regole, dal momento che non viviamo in un mondo perfetto che si auto-regolamenta. Sicchè è difficile dire a quale età una persona sia completamente autonoma di compiere le proprie scelte (in effetti mai, altrimenti non ci sarebbero leggi e carceri). Ma credo comunque che proprio la scuola per come è improntata nella nostra società, soprattutto in Italia, sia uno dei luoghi dove maggiormente viene messo in atto quel processo di deresponsabilizzazione dell'individuo, del "fai così perché io ti dico che così devi fare", che finiscono col minare la libertà delle persone.

Io credo che la massima aspirazione di ogni entità cosciente non possa essere che quella di essere completamente libera di esprimersi e di usare le proprie facoltà al massimo delle proprie possibilità.

Temo che il senso del mio intervento non fosse chiaro. Molte delle risposte a questo topic contenevano un rifiuto a priori di mettere in discussione il concetto di "normalità" in nome della necessità di regole, leggi e istituzioni che garantiscano la possibilità di una convivenza civile.
Io credo che invece si possa, anzi si debba mettere in discussione questo concetto senza per questo dover proporre l'anarchia.
I miei esempi erano plateali e banali per chiarire a quale tipo di "normalità" mi riferivo: le convenzioni dei comportamenti sociali; il mio intento era definire una categoria, non certo banalizzare il senso del tuo intervento.
Oltretutto non stavo nemmeno rispondendo a te, ma agli interventi di chi difendeva la normalità a spada tratta.

Rispondo invece a te ora.
Facendo riferimento alla scuola, personalmente ritengo che l'organizzazione e le caratteristiche del sistema scolastico siano convenzioni prive di fondamento, al pari delle convenzioni sociali. Anzi, sono d'accordo con te sul fatto che proprio la scuola mette in atto un processo di deresponsabilizzazione dell'individuo; nella mia esperienza scolastica ad esempio ho notato che l'apprendimento mnemonico e la supina accettazione degli obblighi e delle regole della vita scolastica venivano favoriti e premiati ben più dell'autonomia di pensiero, dello spirito critico, dell'apprendimento ragionato.
Ritengo inoltre che la stessa idea che debba esistere un percorso scolastico in qualche modo uguale per tutti dovrebbe essere messa in discussione; esistono in effetti sistemi scolastici differenti, ma non vengono certo considerati "normali"(ad esempio la scuola steineriana).
Non metto in discussione però il fatto che tutti debbano ricevere un'istruzione, non perchè sia "apparentemente sensato" ma perchè credo, come te, che ogni essere cosciente dovrebbe essere libero di esprimersi e di usare le proprie facoltà al massimo delle proprie possibilità.

Quindi, cercando di tirare le somme, sono convinta che la "normalità", non dovrebbe esistere, perchè serve solo a nascondere l'incongruenza e l'insensatezza delle convenzioni, e a paralizzare la società e la cultura nell'imitazione di se stessa, impedendo ogni critica e miglioramento.

trademarko 25-06-2009 16:59

Re: La normalità non esiste
 
Quote:

Originariamente inviata da brio70 (Messaggio 199697)
io ai normali non invidio quello che fanno,ma la capacità che hanno di farlo,

Concordo appieno!

calinero 25-06-2009 20:35

Re: La normalità non esiste
 
se sono gli altri a categorizzarti ok, è il male
ma se sei te stesso, non è come un ghetto, ma come un gruppo d'elitè
non sempre le minoranze sono svantaggiate, anzi di solito sono le minoranze che goverano le masse ;)
uniamo le forze vf (e ho detto vf, no mescolation con instabiloni, perchè siamo diversi è un dato di fatto)
yeah :)


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