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giova88gforwell 30-05-2009 17:50

le amicizie da estroversoni
 
riflessione particolare...nonostante la mia situazione di M (il fatto che non comunico, converso e divento teso quando interagisco con le altre persone perchè ho timore che non saprò cosa dire e non ho argomenti(cosa che accade quasi sempre)), beh vuoi la fortuna, vuoi perchè nonostante i miei problemi gli ultimi mesi ho cercato di aggrapparmi agli specchi pur di riuscire ad uscire di casa, beh mi ritrovo un gruppetto di 4-5 persone (con in mezzo qualche caso disperato + uno che ha dei ritardi --> insomma...capito...) da 3-4mesi con cui volendo al sabato posso uscire; inoltre grazie al mio unico vero amico ho conosciuto altri 2-3 ragazzi e volendo beh al sabato passano serate tranquille per pub e posso fare un colpo di telefono anche a loro se non so cosa fare...
infine c'è un gruppetto di miei ex compagni di classe con cui una volta ogni 3-4 mesi mi vedo (con poca confidenza e non sentendoci praticamente mai in quei 3-4 mesi, ma comunque grazie a dei rapporti trasversali con uno di loro posso infiltrarmi di tanto in tanto).

Perchè dico tutto questo? perchè...perchè mi sono reso conto che queste conoscenze me le sono fatte nel giro di poche settimane...
cioè...in pratica avevo solo questo amico e invece mi sono reso conto che nel giro di poche settimane ho avuto potenzialmente l'opportunità di conoscere diversa gente...
poi vabbeh...io non so conversare e quindi i rapporti restano non confidenziali...
con quelli con cui ho un pelo più di confidenza (parolone...diciamo quelli di cui ho un recapito perchè l'ho richiesto io il primo giorno) ci si invia un messaggio al sabato dopo una settimana che non ci si sente e si dice "allora x stasera qualcosa in programma?" e si decide con uno o con l'altro...

Ecco. Da qui vorrei fare la riflessione sulla natura estroversa e introversa...e la mia natura...

Di fatto c'è gente che ha la lista amici sui vari facebook, netlog strapiena...ma di questi...quanti sono effettivi amici? quanti sono rapporti tipo i miei? quanti addirittura ancora meno confidenziali (della serie "ti aggiungo, ma non ti parlerò mai più"?).
Mi sono isolato così a lungo dal mondo che davvero non ricordo le tappe delle relazioni umani...sono normali certe situazioni? in cui non si è in confidenza, ma visto che una sera x caso ci si è ritrovati allo stesso tavolo (magari perchè è stato il tuo amico a presentarvi) beh allora si inizia ad uscire così al sabato sera...poi non ci si sente durante la settimana...poi magari si riesce al sabato? diventano rapporti del sabato sera? amici da pub su cui non sai nulla...

E invece su di me...penso proprio di aver cambiato carattere...mi rendo conto che da una parte vorrei conoscere ogni giorno 1000 persone differenti, ma...ma...mi rendo conto anche che non "sopporterei" tutta quella sfilza di "400" amicizie/conoscenze su facebook che hanno le mie conoscenze estroverse...gente con cui magari ho questi rapporti....con cui esco al sabato sera e poi non sento più x l'intera settimana e con cui non ho confidenza...esco 1 volta e poi x 3 mesi non so se sono vivi o morti...

Mi rendo conto che sto cercando di ritornare a socializzare pian piano...e così facendo spero di reiniziare a conversare, ma...forse mi rendo anche conto che le continue conoscenze non fanno per me.
Cioè...si da una parte mi alletta l'idea di conoscere ogni giorno 10 coetanee/i nuove/i...dall'altra...sento di aver bisogno di vedere giusto una decina di visini familiari con cui sentirmi davvero vicino.
Questi rapporti di "uscita e non confidenza" non fanno per me....al momento sto utilizzando questi rapporti e mi sto sforzando ad uscire con questi gruppi perchè spero di trovare prima o poi persone con cui mi ci ritrovo e reimparare a relazionarmi.

Nel mentre...con questi rapporti...beh cosa devo dire? come mi devo comportare?...cioè...mi rendo conto che sono persone con cui inizio ad uscire da poco...con cui non ho confidenza...di che devo parlare? si parla un po di ragazza xx, un po' di musica xx...ma....davvero...sono stato così tanto tempo fuori dal mondo che non so proprio cosa devo fare e come devo essere e cosa dire x trasformare queste frequentazioni per lo meno in rapporti più "amichevoli" da pub vero e proprio.
Cioè...persone con cui arrivare al sabato sera e dire "non sai che giornata ho passato oggi"...così spensieratamente come faccio con quel mio amico...
non so i passaggi che devo fare x passare dallo stato di non confidenza, allo stato di uscita del sabato sera a quello di "amico".
Sento quasi come mancasse un pezzo del puzzle...dalla presentazione al rapporto d'amicizia in mezzo cosa c'è? la "conoscenza" come si forma? di cosa diavolo si parla? io a volte riesco ad essere simpatico x via dei miei modi a volte spiritosi, ma solitamente astutamente mi aggrappo alla coda degli altri...
della serie "giova non sembra, ma ci sa fare con le ragazze..." ed io "certo che ci so fare...mi basta uno sguardo e sono mie"...ecco...l'interazione "amichevole" magari la creo....ma non perchè percepisco un legame d'amicizia, ma semplicemente eprchè nell'arco della serata mi viene offerto l'assist (e x loro basta x trasformare il rapporto in uscita del sabato sera...)...ma...ma...x approfondire la conoscenza? di cosa si parla inizialmente? voglio dire non il primo giorno...ma magari la seconda, terza, quinta volta che vi vedete in cui il rapporto è ancora a metà.
Discorso che vale sia con i rapporti dello stesso sesso e in maniera differente anche con l'altro...

HurryUp 30-05-2009 17:59

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da giova88gforwell (Messaggio 187885)
mi rendo conto che sono persone con cui inizio ad uscire da poco...con cui non ho confidenza...di che devo parlare? si parla un po di ragazza xx, un po' di musica xx...ma....davvero...sono stato così tanto tempo fuori dal mondo che non so proprio cosa devo fare e come devo essere e cosa dire x trasformare queste frequentazioni per lo meno in rapporti più "amichevoli" da pub vero e proprio.
Cioè...persone con cui arrivare al sabato sera e dire "non sai che giornata ho passato oggi"...così spensieratamente come faccio con quel mio amico...
non so i passaggi che devo fare x passare dallo stato di non confidenza, allo stato di uscita del sabato sera a quello di "amico".
Sento quasi come mancasse un pezzo del puzzle...dalla presentazione al rapporto d'amicizia in mezzo cosa c'è? la "conoscenza" come si forma? di cosa diavolo si parla? io a volte riesco ad essere simpatico x via dei miei modi a volte spiritosi, ma solitamente astutamente mi aggrappo alla coda degli altri...

Se ci fosse metacomunicazione queste domande le potresti fare direttamente a loro. Potresti cominciare a fare queste domande direttamente alle persone che incontri, così almeno dai un esempio di meta-comunicazione, e contribuisci a migliorare la qualità della comunicazione umana.

giova88gforwell 30-05-2009 18:13

Re: le amicizie da estroversoni
 
arghhh...su questo c'hai ragggione hurry...la metacosa...come la chiami tu...una volta al pub...è stata una delle mie prime serate da estroversone ed ero carico come un leone in astinenza da 10 anni...beh...mi sono alzato dal tavolo dei miei amici, mi sono avvicinato ad un tavolo di 5-6 ragazze...ho iniziato a fare qualche battuta...le ho convinte a farmi sedere tra loro e fare posto anche ai 4-5 ragazzi del mio gruppo.
Da lì a 2 secondi mi sono messo a chiacchierare x 40 minuti con una della ragazze (credo che non ho mai parlato/conversato così tanto negli ultimi 5 anni...)...beh...mentre ci si conosceva sono saltate fuori cose del tipo:
"è strano vedere ragazzi avvicinarsi così a delle ragazze ad un pub...a primo impatto ti fa rimanere spiazzata...però...ogni tanto è bello che qualche ragazzo tiri fuori gli attributi...in fondo dovrebbe essere una cosa spontanea e bella conoscere qualcuno e parlare tanto per parlare e consocersi.
Poi si è parlato della loro reazione iniziale (e il tutto mezzora dopo che ci eravamo conosciuti), del mio atteggiamento che avevo mantenuto io x farmi avanti e di come eravamo noi al di fuori...

insomma...hai ragione...solo...solo che mi sono reso conto che molto dipende dallo stato psicologico....dalla carica...cioè quella volta ho parlato con una sicurezza incredibile...parlando anche di certe cose...

ma certe cose vengono dette più a fatica se psicologicamente parti già nervoso, non sapendo come comportarti e non sapendo come iniziare la relazione...

invece inizialmente pensandoci non sono male come cose x conoscersi...in fondo inizialmente non sai niente dell'altro...quindi dopo aver parlato del posto in cui vi trovate e poco altro...beh non è male x iniziare un discorso...anche abbastanza profondo...però...però c'è sempre qualcosa che blocca...perchè se dentro di te non senti la carica a mille forse non percepisci nemmeno una grande metacosa con l'altro...

e comunque poi una volta metacosati? come si procede? metacosando ancora scommetto? e riguardo cosa?

JohnReds 30-05-2009 18:17

Re: le amicizie da estroversoni
 
Oddio Giova secondo me finisce che diventi un adepto di Hurry, ci scommetterei

giova88gforwell 30-05-2009 19:03

Re: le amicizie da estroversoni
 
al max hurry diventa un mio discepolo che è diverso :D

argghh....comunque il thread è serio....argghh....come si sviluppa la situazione?

HurryUp 30-05-2009 19:14

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da JohnReds (Messaggio 187893)
Oddio Giova secondo me finisce che diventi un adepto di Hurry, ci scommetterei

Estremamente improbabile. La sua mente bazzica in luoghi troppo ironici per poter accogliere i miei memi. La meta-comunicazione è una cosa seria, anche se si applica nelle situazioni non serie :)

HurryUp 30-05-2009 19:15

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da giova88gforwell (Messaggio 187898)
al max hurry diventa un mio discepolo che è diverso :D

Cosa mi offriresti?

Bianca 30-05-2009 19:19

Re: le amicizie da estroversoni
 
Secondo me potresti provare a proporre argomenti di conversazione che non sono troppo intimi per dei semplici conoscenti, ma sono abbastanza significativi da far emergere il carattere di una persona e farla sentire coinvolta...ad esempio: "credi in dio o nell'aldilà?" ora non me ne vengono n mente altri, spero che si capisca cosa intendo... :)

giova88gforwell 30-05-2009 19:21

Re: le amicizie da estroversoni
 
hurry mi sottovaluti...l'ironia è il primo passo verso la metacomunicazione...

Presente pirandello? parlava di maschere...ma non diceva sempre direttamente "siamo mascherati"...a volte te lo faceva capire diversamente...

io solo perchè a volte uso l'ironia non significa che non prendo in considerazione molti altri aspetti....anzi è proprio la consapevolezza di quanto possa essere varia la comunicazione, le reazioni che mi fanno assumere di volta in volta il mio atteggiamento...il mio essere al 70% è un atteggiarsi...

giova88gforwell 30-05-2009 19:22

Re: le amicizie da estroversoni
 
ma bianca non saprei....così...dal punto in bianco "credi in dio?"....argghhh....boh...io di certe cose a 4 occhi così mai ne ho parlato...non so proprio come ci si arrivi conversando a certi gradi....non so conversare tappa x tappa ergo mi isolo...

HurryUp 30-05-2009 19:27

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da giova88gforwell (Messaggio 187902)
hurry mi sottovaluti...l'ironia è il primo passo verso la metacomunicazione...

Presente pirandello? parlava di maschere...ma non diceva sempre direttamente "siamo mascherati"...a volte te lo faceva capire diversamente...

io solo perchè a volte uso l'ironia non significa che non prendo in considerazione molti altri aspetti....anzi è proprio la consapevolezza di quanto possa essere varia la comunicazione, le reazioni che mi fanno assumere di volta in volta il mio atteggiamento...il mio essere al 70% è un atteggiarsi...

Non ti sottovaluto, ma l'ironia non ha a che fare con la meta-comunicazione. L'ironia fa parte dell'estetica, serve solo a rendere la comunicazione esteticamente bella. Ma per la comunicazione l'ironia non è affatto uno strumento utile, anzi, è il meno economico, perchè costruisce continui meta-significati e meta-messaggi, in antitesi con l'obiettivo della meta-comunicazione, che è comunicare il messaggio in modo perfetto.

giova88gforwell 30-05-2009 19:31

Re: le amicizie da estroversoni
 
eh?? che cosa? quando? devo andare...meta-bagno :P

posso essere daccordo, ma solo in parte...se dai solo messaggi diretti togli al rapporto lo stimolo...così rischi di far diventare il rapporto noioso...sai quando dopo 3-4 anni si dice "non mi dava più stimoli...il rapporto era piatto"...ecco x quello...
perchè puoi anche semplicemente dire "ti voglio bene perchè sei dolce", "non credo in dio per questo"....ma se togli i "si, no, forse", una battuta ogni tanto...togli lo spirito...rendi i rapporti solo meccanici...alla lunga noiosi...tristi...

Bianca 30-05-2009 19:32

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da giova88gforwell (Messaggio 187903)
ma bianca non saprei....così...dal punto in bianco "credi in dio?"....argghhh....boh...io di certe cose a 4 occhi così mai ne ho parlato...non so proprio come ci si arrivi conversando a certi gradi....non so conversare tappa x tappa ergo mi isolo...

scusa, non sono stata chiara e quell'esempio era proprio eccessivo...:tongue:
Quello che voglio dire è che potresti cercare di sfruttare magari l' "assist" fornito da qualcuno nella conversazione, o magari da un argomento di attualità, musica, gossip, anche una cavolata, per fare domande che spingano gli altri ad esprimere un'opinione, ad andare oltre il cazzeggio...così sarebbero loro a salire i gradini della confidenza.

giova88gforwell 30-05-2009 19:35

Re: le amicizie da estroversoni
 
a parole è semplice bianca, ma nei fatti...non sono abituato....cioè...magari posso anche farlo in un occasione...riuscire a fare una o due domande di seguito interessanti e provare a parlarne un po', ma....ma poi...inevitabilmente punto e a capo...si arriva al punto di nuovo che non so che altro dire...che argomenti affrontare...vuoto in testa...

e poi certi argomenti tra "amici da pub" non sono fattibili....mi ricordo una volta al pub che x caso ho tirato fuori l'argomento "dio"...con delle mie ex compagne di classe ...addirittura fu il mio amico introversone a dirmi "si...ma che noia parlare di ste cose..." argghh...eppure lo stavo facendo anche in modo interessante, ironico e argomentato...ma..

Bianca 30-05-2009 19:40

Re: le amicizie da estroversoni
 
So cosa vuoi dire...do consigli ma io per prima non saprei applicarli!:rolleyes:
da quello che dici però mi sembra che la gente che frequenti non sia solo estroversona, ma proprio superficiale! Non so che consiglio darti, perchè dovresti cercare delle persone più simili a te, ma per persone con nostri problemi è davvero difficile...

giova88gforwell 30-05-2009 19:41

Re: le amicizie da estroversoni
 
no vabbeh il problema non è solo quello...c'è anche gente abbastanza introversa...poi nella testa delle persone non posso entrarci e quindi non posso sapere se hanno la mia profondità sensibilità o no...però...è che proprio certe cose x fare amicizia non sono adatte...soprattutto con persone con cui esci in un pub...boh...si dovrebbe parlare di cose più "divertenti"...ma sinceramente non mi viene molto in mente...

Bianca 30-05-2009 19:46

Re: le amicizie da estroversoni
 
Purtroppo non ti posso aiutare! tra le persone che frequento quando riesco a uscire ci sono persone che fanno discorsi per così dire "seri" e allora qualche volta riesco a dire la mia, ma quando tutti fanno i "divertenti" resto zitta e mi isolo...sono proprio inutile!:D

giova88gforwell 30-05-2009 19:51

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da Bianca (Messaggio 187915)
Purtroppo non ti posso aiutare! tra le persone che frequento quando riesco a uscire ci sono persone che fanno discorsi per così dire "seri" e allora qualche volta riesco a dire la mia, ma quando tutti fanno i "divertenti" resto zitta e mi isolo...sono proprio inutile!:D

ci sposiamo? :D

giova88gforwell 30-05-2009 19:54

Re: le amicizie da estroversoni
 
comunque confermo...il mio problema è che ho formato il mio cervello diversamente da quella di una persona normale...che sia mio fratello, un coetaneo e/o un estraneo...
si parla del + e del -...il mio problema tante volte è di parlare di cose futili...non perchè non ne parlerei...magari ne parlerei pure...tipo se ho rischiato un incidente in macchina ne posso pure parlare...ma è che tutte ste cose del + e del - (salvo le più clamorose come può essere ad esempio un incidente) proprio non mi passano x la testa....in quei momenti davanti alle persone ho il vuoto in testa...terra bruciata...
e mi chiudo e inizio a provare disagio solo per questo...non so fare la cosa più importante che l'uomo può fare...conversare....conversare e conversare...boh...io ci provo...ma mi rendo conto che mi sono isolato e disabituato a parlare davvero troppo....in maniera quasi disumana...

Bianca 30-05-2009 20:02

Re: le amicizie da estroversoni
 
:D anch'io parlo degli incidenti che rischio in macchina...
cmq, dipingere la cosa in modo troppo tragico non aiuta! io non credo che tu sia ncapace di conversare, e parlare del più e del meno non è la cosa più importante del mondo. Il motivo per cui non riesci a parlare del più e del meno non è magari che non fai molte cose nella vita a causa della fs? e che non pensi a cose futili perchè non sei superficiale? Quel blocco disumano secondo me viene dal tuo senso di inadeguatezza, non da una inadeguatezza reale...se trovassi delle persone che ti fanno sentire a tuo agio secondo me parleresti subito!

HurryUp 30-05-2009 20:17

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da giova88gforwell (Messaggio 187906)
eh?? che cosa? quando? devo andare...meta-bagno :P

posso essere daccordo, ma solo in parte...se dai solo messaggi diretti togli al rapporto lo stimolo...così rischi di far diventare il rapporto noioso...sai quando dopo 3-4 anni si dice "non mi dava più stimoli...il rapporto era piatto"...ecco x quello...
perchè puoi anche semplicemente dire "ti voglio bene perchè sei dolce", "non credo in dio per questo"....ma se togli i "si, no, forse", una battuta ogni tanto...togli lo spirito...rendi i rapporti solo meccanici...alla lunga noiosi...tristi...

Ma l'esempio che hai fatto non ha a che fare con la meta-comunicazione. Non è una comunicazione fredda, la dimensione dell'ironia e dell'emozione rimane, solo che non dipende più da espressioni formali. In effetti uno dei motivi della mia non affinità con la razza umana è il fatto di trovare noiosa la meta-comunicazione. In un pianeta con una razza che usa la meta-comunicazione ovunque io mi divertirei un sacco e sarei soddisfatto anche dal punto di vista psicologico. Invece qua non mi sembra che la gente sia molto soddisfatta del tipo di comunicazione che c'è tra gli esseri umani.
PS: se vuoi una dimostrazione concreta sono disposto anche a organizzare un incontro, non fa mai male!

piocca 30-05-2009 21:01

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 187931)
Ma l'esempio che hai fatto non ha a che fare con la meta-comunicazione. Non è una comunicazione fredda, la dimensione dell'ironia e dell'emozione rimane, solo che non dipende più da espressioni formali. In effetti uno dei motivi della mia non affinità con la razza umana è il fatto di trovare noiosa la meta-comunicazione. In un pianeta con una razza che usa la meta-comunicazione ovunque io mi divertirei un sacco e sarei soddisfatto anche dal punto di vista psicologico. Invece qua non mi sembra che la gente sia molto soddisfatta del tipo di comunicazione che c'è tra gli esseri umani.
PS: se vuoi una dimostrazione concreta sono disposto anche a organizzare un incontro, non fa mai male!

@Hurry: Ho visto che anche in altri topic citavi questa meta-comunicazione, ma non ho mai capito bene cosa fosse....cosa intendi per meta-comunicazione? Puoi spiegarmelo?
Perchè anche a me il linguaggio non soddisfa affatto, lo vedo come un mezzo di non-comunicazione, quando dovrebbe essere il contrario....

HurryUp 30-05-2009 21:31

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da piocca (Messaggio 187951)
@Hurry: Ho visto che anche in altri topic citavi questa meta-comunicazione, ma non ho mai capito bene cosa fosse....cosa intendi per meta-comunicazione? Puoi spiegarmelo?
Perchè anche a me il linguaggio non soddisfa affatto, lo vedo come un mezzo di non-comunicazione, quando dovrebbe essere il contrario....

Riesci a immaginare una comunicazione telepatica, in cui ogni messaggio può essere comunicato in modo perfetto, senza che ci sia il rischio di un fraintendimento? Non solo messaggi di contenuto razionale, ma anche emotivo.
La meta-comunicazione è la comunicazione che tende il più possibile a questa comunicazione ideale telepatica. Non è vincolata a condizioni formali, per esempio nella meta-comunicazione parlare con un tono di voce basso, o esprimere un pensiero qualunque che passa per la testa, non viene considerata una cosa proibita. Tutto è permesso nella meta-comunicazione, l'unica condizione a cui bisogna sottostare è accettare la falsificabilità di qualunque opinione e la disponibilità a mettere in discussione qualunque idea (da non confondere con lo scetticismo, che è deleterio per la meta-comunicazione).
Il principale principio etico che è alla base della meta-comunicazione è cercare di ridurre al minimo possibile la necessità di adottare maschere e il desiderio di nascondere aspetti della propria personalità agli altri.

vegetale 31-05-2009 04:09

Re: le amicizie da estroversoni
 
WALL OF TEXT!! :o

PS: Giova broccolatore ;)

giova88gforwell 31-05-2009 10:00

Re: le amicizie da estroversoni
 
x la piocchettina: non ascoltare hurry...lui è il male...lui vorrebbe utilizzare il linguaggio come anche il peggiore degli estroversoni faticherebbe a fare....

la metacosa lì...è possibile solo in 2 maniere...solo 2 modi x superare il discorso delle maschere pirandelliano:

1-hai approfondito la conoscenza....ergo non hai più bisogno di una maschera che magari ogni tanto all'inizio usavi.
2-nel cervello non circolano pensieri negativi, di sfiducia (tipo il mio che ho "di non aver enulla da dire)...da lì in poi ti rendi conto che puoi uscire fuori come vuoi volendo...devi solo saperti indirizzare tu.

Tornando al mio discorso iniziale...esempio..ieri sera sono uscito con un gruppo di persone con cui non ero in confidenza (cioè 2-3 di loro li conosco da 4-5 uscite grazie ad un amico e gli altri 6-7 li ho conosciuti tra ieri e un'altra sera).
Risultato? vuoi che ero di buon umore, vuoi che mi sono scolato nel corso della sera un paio di vodka beh ho detto qualche stronzata, risposto a qualche battuta...insomma ci si è divertiti tutto sommato...le volte in cui mi sono trovato fuori luogo sono state giusto un paio x qualche frazione di secondo....per il resto...anche nei silenzi non stavo malissimo.

Il problema? si è scherzato sì...ma gli scambi sono stati solo del tipo "ma secondo me lei ci verrebbe volentieri a casa tua...no Franceschi'?"...robe del genere...

e non perchè gli altri siano superficiali....

oppure più semplicemente "si potrebbe andare al lago un giorno con sto caldo..." ecc...ecc...

e poi di seguito battute varie...

the problem? non so proprio come posso passare dallo stato di conoscenza iniziale (cioè dal "ciao sono Davide, tu sei Sara...ti piace il posto? come sono i tuoi amici? di che anno sei?) al punto in cui ci si può considerare amici...amici che chiami e che non aspetti il sabato sera x chiamare e decidere dove bersi una birra o una cocacola passando la serata di fatto a non approfondire il rapporto, ma restando semplicemente un "semi-estraneo" con cui ogni tanto scherzi e con cui fai battute di tanto in tanto.
Non so che discorsi devono essere affrontati...non ho proprio argomenti che mi passano per la testa...eccetto una battuta sul momento che può venirmi...parlare così della vita, passioni...non so come arrivarci a parlare e non mi vengono nemmeno in mente le domande e le cose di cui parlare...
ergo...sono relazioni che sono destinate a non approfondirsi mai se non cambio la cos.a..

giova88gforwell 31-05-2009 11:46

Re: le amicizie da estroversoni
 
cioè....boh...sto iniziando a pensare che il sentimento d'amicizia per me è off limits..forse pure più del rapporto a 2...magari un rapporto a 2...boh...trovo una ragazza particolare che mi colpisce...con cui mi apro...in fondo non temo di esporre come sono...magari piaccio a qualcuna prima o poi x tutta la misteriosità che generano i miei silenzi, la mia alienazione in un angolo ecc...ecc...o viceversa qualcuna resta colpita quando faccio qualche battuta senza preoccuparmi troppo.

Ma...penso che intorno non avrò molte persone vicine nella mia vita se non riesco a cambiare il mio modo di relazionarmi...cioè...le poche conoscenze che ho e che cerco d ifarmi di volta in volta ogni tanto sono destinate a restare superficiali, gente con cui non mi chiamo, non ho molta confidenza...a partire da mio fratello, fino ai aprenti, fino ai coetanei


qua ne ho parlato e la risposta della ragazza e la mia successiva son significative della situazione.

http://www.psiconline.it/forum/index.php?showtopic=9867
E' un' incapacita a parlare del quotidiano, di quello che ti fa sentire in famiglia, amico ecc...ecc...

e così facendo i rapporti beh...non progrediscono...entri il primo giorno a lezione con un "ciao"...e poi magari dopo 1 settimana fai qualche battuta ad alta voce...e...2-3 anni dopo che "convivi" con le stesse persone intorno non cambia nulla...un "ciao" e tu nel tuo angolo...e al max una battuta se sei tirato in causa o ti senti tirato tu.

Così con quelle conoscenze del sabato sera che mi sto facendo.

Per quanto si sia scherzato in queste poche uscite un po'...forse c'è chi ha parlato e si è insirito apparentemente anche meno di me....cioè...io di fatto conversazioni a 4 occhi non le ho affrontate (se non con un ragazzo e su banalità...musica...uscite) nel gruppo, ma mi sono limitato solo a battute, allusioni, doppi sensi di tanto in tanto o un commentino....si percepisce la distanza...mi sento lontano...estraniato dal mondo...incapace di conversare...creare un rapporto fraterno (io che non ho un rapporto nemmeno con mio fratello)...e quelle poche battute sono dette così...giusto x non stare tutta la sera in silenzio, per avere un motivo x cui uscire con un gruppetto di persone...

HurryUp 31-05-2009 13:24

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da giova88gforwell (Messaggio 188040)
x la piocchettina: non ascoltare hurry...lui è il male...lui vorrebbe utilizzare il linguaggio come anche il peggiore degli estroversoni faticherebbe a fare....

la metacosa lì...è possibile solo in 2 maniere...solo 2 modi x superare il discorso delle maschere pirandelliano:

1-hai approfondito la conoscenza....ergo non hai più bisogno di una maschera che magari ogni tanto all'inizio usavi.
2-nel cervello non circolano pensieri negativi, di sfiducia (tipo il mio che ho "di non aver enulla da dire)...da lì in poi ti rendi conto che puoi uscire fuori come vuoi volendo...devi solo saperti indirizzare tu.

Nella psiche umana la comunicazione ispirata dal senso di giustizia è ovviamente il male, il tempo mi darà ragione. Attendete il vostro raccolto.

piocca 31-05-2009 14:10

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 187960)
Riesci a immaginare una comunicazione telepatica, in cui ogni messaggio può essere comunicato in modo perfetto, senza che ci sia il rischio di un fraintendimento? Non solo messaggi di contenuto razionale, ma anche emotivo.
La meta-comunicazione è la comunicazione che tende il più possibile a questa comunicazione ideale telepatica. Non è vincolata a condizioni formali, per esempio nella meta-comunicazione parlare con un tono di voce basso, o esprimere un pensiero qualunque che passa per la testa, non viene considerata una cosa proibita. Tutto è permesso nella meta-comunicazione, l'unica condizione a cui bisogna sottostare è accettare la falsificabilità di qualunque opinione e la disponibilità a mettere in discussione qualunque idea (da non confondere con lo scetticismo, che è deleterio per la meta-comunicazione).
Il principale principio etico che è alla base della meta-comunicazione è cercare di ridurre al minimo possibile la necessità di adottare maschere e il desiderio di nascondere aspetti della propria personalità agli altri.

Quindi sarebbe un po' come pensare ad alta voce....proiettare i propri meccanismi mentali all'esterno per renderli palesi a tutti.......? :eek:

HurryUp 31-05-2009 15:17

Re: le amicizie da estroversoni
 
Quote:

Originariamente inviata da piocca (Messaggio 188112)
Quindi sarebbe un po' come pensare ad alta voce....proiettare i propri meccanismi mentali all'esterno per renderli palesi a tutti.......? :eek:

Anche questo fa parte della meta-comunicazione, è un dovere che si sente nel momento in cui si percepisce che tutti hanno diritto a conoscere la vera realtà (e non un'immagine), cioè, è una conseguenza del senso della giustizia, ma questo sarà possibile solo quando tutti gli esseri umani rivendicheranno il diritto di conoscere la realtà.
Quando potremo comunicare così te lo spiegherò meglio.

ramo 31-05-2009 18:49

Re: le amicizie da estroversoni
 
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Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 187899)
Estremamente improbabile. La sua mente bazzica in luoghi troppo ironici per poter accogliere i miei memi. La meta-comunicazione è una cosa seria, anche se si applica nelle situazioni non serie :)


Mi sembra di aver già sentito questa frase. Chi hai citato Russell?

HurryUp 31-05-2009 19:03

Re: le amicizie da estroversoni
 
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Originariamente inviata da ramo (Messaggio 188184)
Mi sembra di aver già sentito questa frase. Chi hai citato Russell?

No, però mi hai fatto venir voglia di farlo :)
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Originariamente inviata da Russel (Messaggio 188184)
Gli uomini temono il pensiero più di ogni altra cosa al mondo - più della rovina e persino più della morte. Il pensiero è sovversivo e rivoluzionario, distruttivo e terribile; il pensiero è spietato nei confronti del privilegio, delle istituzioni e delle comode abitudini; il pensiero è anarchico e senza legge, indifferente verso le autorità, incurante dell'ormai collaudata saggezza dei secoli passati. Il pensiero guarda nella voragine dell'inferno, ma non ha paura... Il pensiero è grande, acuto e libero, la luce del mondo, e la più grande gloria dell'uomo. Se il pensiero non è bene di molti, ma soltanto privilegio di pochi, lo dobbiamo alla paura. E' la paura che limita gli uomini - paura che le loro amate credenze si rivelino delle illusioni, paura che le istituzioni con cui vivono si dimostrino dannose, paura di dimostrarsi essi stessi meno degni di rispetto di quanto avessero supposto di essere

PS: gli uomini temono la meta-comunicazione più del pensiero

FeroceconBuddha 31-05-2009 19:13

Re: le amicizie da estroversoni
 
capisco perfettamente giova88gforwell perchè anche io ho lo stesso tipo di problema, in poche parole come diceva un utente di cui non ricordo il nome: "Insomma oltre al coraggio bisogna avere la capacità di fare discorsi frivoli"(cit)

piocca 31-05-2009 20:37

Re: le amicizie da estroversoni
 
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Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 188141)
Anche questo fa parte della meta-comunicazione, è un dovere che si sente nel momento in cui si percepisce che tutti hanno diritto a conoscere la vera realtà (e non un'immagine), cioè, è una conseguenza del senso della giustizia, ma questo sarà possibile solo quando tutti gli esseri umani rivendicheranno il diritto di conoscere la realtà.
Quando potremo comunicare così te lo spiegherò meglio.

Non è una comunicazione un po' utopistica? Anche se ci si sforzasse di essere il più empatici possibili col linguaggio e con la mimica, non si riuscirebbe mai ad esserlo in modo assoluto.... il fatto stesso di comunicare ha implicitamente in sè i suoi limiti....quello che si prova o si percepisce non può essere del tutto compreso dall'interlocutore e spesse volte si va incontro a fraintendimenti perchè non ci sono "le parole adatte" ad esprimersi in maniera del tutto chiara....
Per me per avere una comunicazione il più autentica possibile si dovrebbe abolire del tutto l'uso della parola....e limitarsi alle espressioni e ai fatti.....

giova88gforwell 31-05-2009 20:44

Re: le amicizie da estroversoni
 
giusto...la piocchettina ha ragggione...le parole sono superflue....argghhhh

HurryUp 31-05-2009 21:11

Re: le amicizie da estroversoni
 
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Originariamente inviata da piocca (Messaggio 188197)
Non è una comunicazione un po' utopistica? Anche se ci si sforzasse di essere il più empatici possibili col linguaggio e con la mimica, non si riuscirebbe mai ad esserlo in modo assoluto.... il fatto stesso di comunicare ha implicitamente in sè i suoi limiti....quello che si prova o si percepisce non può essere del tutto compreso dall'interlocutore e spesse volte si va incontro a fraintendimenti perchè non ci sono "le parole adatte" ad esprimersi in maniera del tutto chiara....
Per me per avere una comunicazione il più autentica possibile si dovrebbe abolire del tutto l'uso della parola....e limitarsi alle espressioni e ai fatti.....

Perchè dici che per migliorare la comunicazione bisognerebbe abolire la parola? Scusa, ma il linguaggio è ovunque. Gli stessi oggetti fisici sono parole, il panorama che osservi è un discorso, le leggi fisiche sono la sintassi.
Il linguaggio umano è come un mondo fisico, dove al posto degli oggetti fisici ci sono i simboli (le parole), e al posto delle leggi fisiche ci sono le regole grammaticali, sintattiche, e semantiche. Il mondo fisico potrebbe essere un discorso di qualcuno che cerca pazientemente di comunicare con noi attraverso un particolare linguaggio.
Quando organizziamo un discorso è come se creassimo un mondo, ti consiglio di osservare il panorama del linguaggio, perchè è un mondo che riflette i pensieri, e può essere sempre perfezionato.
Un numero irrazionale si può approssimare con la precisione voluta (purchè non sia 0) aggiungendo quante cifre decimali si vogliono.
Inoltre c'è sempre la possibilità che la mente sviluppi facoltà telepatiche.
Bisogna solo attendere: la comunicazione si evolverà, le utopie si realizzeranno. Ma il nostro inconscio deve dare il permesso perchè questo accada.

piocca 31-05-2009 21:55

Re: le amicizie da estroversoni
 
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Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 188210)
Perchè dici che per migliorare la comunicazione bisognerebbe abolire la parola? Scusa, ma il linguaggio è ovunque. Gli stessi oggetti fisici sono parole, il panorama che osservi è un discorso, le leggi fisiche sono la sintassi.
Il linguaggio umano è come un mondo fisico, dove al posto degli oggetti fisici ci sono i simboli (le parole), e al posto delle leggi fisiche ci sono le regole grammaticali, sintattiche, e semantiche. Il mondo fisico potrebbe essere un discorso di qualcuno che cerca pazientemente di comunicare con noi attraverso un particolare linguaggio.
Quando organizziamo un discorso è come se creassimo un mondo, ti consiglio di osservare il panorama del linguaggio, perchè è un mondo che riflette i pensieri, e può essere sempre perfezionato.
Un numero irrazionale si può approssimare con la precisione voluta (purchè non sia 0) aggiungendo quante cifre decimali si vogliono.
Inoltre c'è sempre la possibilità che la mente sviluppi facoltà telepatiche.
Bisogna solo attendere: la comunicazione si evolverà, le utopie si realizzeranno. Ma il nostro inconscio deve dare il permesso perchè questo accada.

Dipende dai punti di vista....il linguaggio può essere un coltello a doppio taglio....è vero che è un gran bella invenzione, ma d'altra parte diventa anche "strumento" dell'uomo, sia intenzionale che non, per far del male oppure per confondere o occultare....

Pensa solo ai grandi oratori che riescono a persuadere le masse....pensa al nazionalsocialismo che stragi che ha fatto solo per delle "ideologie" inculcate al popolo da gran persuasori...

Il linguaggio, se non è usato a dovere, diventa spunto per miscomprensioni e, invece di comunicazione diventa non-comunicazione.....

E' vero che noi pensiamo il mondo attraverso le parole, ma perchè abbiamo imparato così....gli animali percepisco il mondo per quello che è, non schematizzato attraverso della lettere....

Sono d'accordo che il linguaggio sia duttile e agile e possa essere usato come grande strumento di comunicazione a meno che lo si sappia usare.....

Telepatia? Faciliterebbe molto le relazioni tra uomini....sarebbe bello....:)

HurryUp 01-06-2009 03:47

Re: le amicizie da estroversoni
 
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Originariamente inviata da piocca (Messaggio 188220)
Dipende dai punti di vista....il linguaggio può essere un coltello a doppio taglio....è vero che è un gran bella invenzione, ma d'altra parte diventa anche "strumento" dell'uomo, sia intenzionale che non, per far del male oppure per confondere o occultare....

Pensa solo ai grandi oratori che riescono a persuadere le masse....pensa al nazionalsocialismo che stragi che ha fatto solo per delle "ideologie" inculcate al popolo da gran persuasori...

Il linguaggio, se non è usato a dovere, diventa spunto per miscomprensioni e, invece di comunicazione diventa non-comunicazione.....

E' vero che noi pensiamo il mondo attraverso le parole, ma perchè abbiamo imparato così....gli animali percepisco il mondo per quello che è, non schematizzato attraverso della lettere....

Sono d'accordo che il linguaggio sia duttile e agile e possa essere usato come grande strumento di comunicazione a meno che lo si sappia usare.....

Telepatia? Faciliterebbe molto le relazioni tra uomini....sarebbe bello....:)

Il mondo della percezione è già schematizzato, anche se non ci fosse il linguaggio, perchè la struttura del mondo fisico è già un linguaggio!
Al posto delle lettere ci sono gli odori, i sapori, le forme, al posto della grammatica ci sono le leggi fisiche, etc... una qualunque disposizione di oggetti che osservi è come una frase scritta in un particolare linguaggio.
La retorica degli oratori non ha a che fare con la meta-comunicazione, la meta-comunicazione usa un linguaggio strutturato in modo serio, come il linguaggio naturale, perciò non è possibile "barare" con la meta-comunicazione. Forse se tutti usassero il linguaggio in modo reale si svilupperebbe anche la telepatia.

FeroceconBuddha 01-06-2009 15:58

Re: le amicizie da estroversoni
 
"la meta-comunicazione usa un linguaggio strutturato in modo serio, come il linguaggio naturale, perciò non è possibile "barare" con la meta-comunicazione."

HurryUp forse tu stai parlando del linguaggio inconscio? per cui se si è bravi a leggere i messaggi che la persona ti manda andando oltre le sue parole si possono percepire le sue "vere intenzioni"? una specie di pnl a tutto campo?

fra l'altro cosa intendi per usare il linguaggio in modo reale? il linguaggio è uno strumento della comunicazione, la comunicazione puo essere inviata all'interlocutore tramite diversi strumenti, ovvero tramite diversi linguaggi, quando si comunica in un modo o nell'altro la trasmissione del messaggio viene distorta, cioè perde l'efficacia stessa dell'intenzione di cio che tu vuoi comunicare, la forma di linguaggio meno distorta che mi puo venire in mente in tal senso è l'archetipo

giova88gforwell 01-06-2009 16:17

Re: le amicizie da estroversoni
 
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Originariamente inviata da FeroceconBuddha (Messaggio 188188)
capisco perfettamente giova88gforwell perchè anche io ho lo stesso tipo di problema, in poche parole come diceva un utente di cui non ricordo il nome: "Insomma oltre al coraggio bisogna avere la capacità di fare discorsi frivoli"(cit)

diverse volte tale frase l'ho detta anche io...

si può avere coraggio perchè si capisce a livello inconscio e conscio per l'enorme consapevolezza che avere timore in fondo è sciocco...e vale la pena scontrarsi con quel po' di timore provato e non farsi calpestare da esso...
ma se fatto ciò...hai il coraggio di prendere e avere l'iniziativa...ma...ma...non hai parole x affrontare la relazione...avere coraggio non serve a nulla.

Ed io ne sono la prova...diverse volte ho fatto cose estroverse, ho attaccato bottone nella maniera più impensabile, ma...poi mi sono eclissato e ho dovuto tagliare corto e uscire di scena 4 secondi dopo aver attaccato bottone (4 secondi o poco più) perchè proprio non ho la capacità di fare discorsi frivoli...anche se....anche se magari sul momento se ne avessi voglia avrei la pazzia x dire "guarda...la verità e che i tuoi occhietti m'hanno colpito...sapevo che non t'avrei più rivista e blablalbla..." ...insomma dire una cazza madornale...
però se fatto ciò non hai nulla su cui conversare e non sai parlare del + e del -....il coraggio serve a ben poco...

HurryUp 01-06-2009 17:35

Re: le amicizie da estroversoni
 
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Originariamente inviata da FeroceconBuddha (Messaggio 188369)
"la meta-comunicazione usa un linguaggio strutturato in modo serio, come il linguaggio naturale, perciò non è possibile "barare" con la meta-comunicazione."

HurryUp forse tu stai parlando del linguaggio inconscio? per cui se si è bravi a leggere i messaggi che la persona ti manda andando oltre le sue parole si possono percepire le sue "vere intenzioni"? una specie di pnl a tutto campo?

fra l'altro cosa intendi per usare il linguaggio in modo reale? il linguaggio è uno strumento della comunicazione, la comunicazione puo essere inviata all'interlocutore tramite diversi strumenti, ovvero tramite diversi linguaggi, quando si comunica in un modo o nell'altro la trasmissione del messaggio viene distorta, cioè perde l'efficacia stessa dell'intenzione di cio che tu vuoi comunicare, la forma di linguaggio meno distorta che mi puo venire in mente in tal senso è l'archetipo

Puoi spiegarmi cos'è l'archetipo?
Comunque, credo che la meta-comunicazione sia possibile con il linguaggio, non ci sono limiti, tutto può essere codificato in un linguaggio. Al massimo non può essere capito, ma può sempre essere codificato, perciò bisogna sforzarsi di codificare.


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