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retorica di guerra?
c'è chi dice che l'immigrazione di massa abbia lo scopo di importare uomini adulti in età da servizio militare da utilizzare come carne da cannone in vista di una futura guerra contro la Russia del dittatore Putin in nome dei magnifici valori e progressivi dell'Occidente globale o almeno di quello europeo, che tradotto in termini profani significa che i banchieri occidentali, dopo aver passato anni a stampare moneta fiat, non potendo piu mettere le mani sulle ricchezze dei paesi Brics, convertiranno l'economia europea in economia di guerra e ovviamente prima o poi dovranno fare la guerra contro qualcuno. Il problema è come convincere la popolazione a convertirsi ad un'etica bellicista. A mio parere di vorrebbero come minimo 20 anni di propaganda dato che per decenni ci hanno inculcato i valori del pacifismo (e io stesso sono pacifista) e recentemente hanno svilito la maschilità tradizionale parlando di mascolinità tossica, patriarcato tossico ecc. Non so se un tipo di retorica guerresca potrebbe attecchire tra le fila degli immigrati africani e medio-orientali, considerato anche che hanno meno senso della patria e meno radicamento territoriale. Qualcuno ipotizza che le condizioni di vita peggioreranno, la gente si impoverirà sempre di più e la prospettiva di andare a combattere per un salario dignitoso diventerà appetibile.
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Re: retorica di guerra?
Onestamente questa ipotesi mi sembra forzata. L’immigrazione di massa è un fenomeno complesso, legato a guerre, crisi climatiche e disuguaglianze globali. Pensare che serva a "preparare carne da cannone" per una futura guerra contro la Russia è una teoria senza basi concrete.
Che l’Europa viva un periodo di tensione geopolitica è vero, così come è vero che in passato si è fatto ricorso alla leva militare in contesti di crisi. Ma l’idea che si stia preparando una guerra mondiale usando immigrati come soldati appare più una narrazione distopica che un’analisi realistica. Inoltre, convertire una società pacifista a una mentalità bellica non è affatto semplice, né automatico. E molti immigrati sono in Europa per fuggire da guerre, non per combatterne altre. La situazione merita attenzione, ma per capirla davvero serve più analisi e meno scenari apocalittici. |
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Le cause della migrazione sono complesse: guerre, crisi climatiche, regimi instabili, disuguaglianze strutturali. Le élite economiche possono anche approfittare di certi flussi, (su questo possiamo essere d'accordo) ma non vuol dire che tutto sia stato pianificato a tavolino per frammentare la società. In più, la società europea era già attraversata da divisioni, disuguaglianze e precarietà anche prima dei grandi flussi migratori. Quindi dare tutta la colpa ai migranti è un modo comodo per spostare il focus da problemi interni mai risolti. |
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La guerra non mi fa paura perché Trump, col suo acume, la sua intelligenza, la sua coerenza e la sua capacità di negoziare, porterà la pace ovunque, come ha già dimostrato in questi mesi. :bene:
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Re: retorica di guerra?
La gente è sempre più ricca in media io non so dove vedete questo impoverimento in Italia, per il resto siamo un paese nella NATO che si serve di volontari, non esiste nessuna retorica di guerra, è successo che l'amministrazione americana ha deciso di ridurre gli impegni in Europa e ci tocca spendere di più per difendere il nostro continente, la guerra piace ai criminali dei regimi come Putin non di certo alle nostre democrazie, il nostro modello economico e sociale è quello giusto se non gradite la libertà e il benessere è un problema vostro, in Europa si vota e ci interessa la pace ma questo non significa non proteggersi, al momento bisogna ammodernare il nostro apparato militare e questo costa, è come dal dentista meglio prevenire che curare.
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Re: retorica di guerra?
L'immigrazione di massa serve soprattutto per fare sparire l'uomo bianco dalla faccia della terra (considerato, dai globalisti, la causa di tutti i mali), facendolo mischiare con altre etnie in modo che si crei una razza unica globale, caffelatte, senza radici, senza storia, senza patria e più facile da governare in un ipotetico futuro nuovo ordine mondiale, guidato dal popolo eletto, il quale invece non ha nessuna intenzione di mischiarsi con altre razze, però chiama gli altri razzisti e antisemiti. Basta vedere come ormai in quasi tutte le pubblicità italiane debba per forza esserci una donna coi capelli afro, anche in contesti fuori luogo, o dove siano raffigurate coppie dove almeno uno dei due è nero, per abituare le nuove generazioni a questo nuovo tipo di popolazione.
"Europa has not yet learned how to be multicultural. Europe is not going to be the monolithic societies they once were in the last century. Jews are going to be at the center of that. It's a huge transformation for Europe to make." - Barbara Lerner Spectre Già, sono proprio loro i globalisti, hanno le mani in pasta dappertutto. Lo so che arriverà Sasuke che mi dirà che sono antisemita, ma l'immigrazione di cui lui si lamenta tanto, è a causa loro. |
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Basta vedere questa foto :D |
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In America il potere di acquisto della generazione Z è al 90% inferiore a quello dei baby boomer, quindi siamo più poveri. |
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Le guerre hanno spesso cause multiple: rivalità regionali, ideologie, risorse, errori di calcolo. Non tutto è opera di un disegno lucido e centrale. Il rischio di pensare che “tutto si tiene” è che si finisce per vedere coerenza dove spesso c’è solo caos, opportunismo e reazione. |
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Ci credo poco a questa cosa che hai detto all'inizio. Gli immigrati andrebbero a far la guerra? Non è passato nemmeno il referendum riguardo alla cittadinanza! Praticamente non riesco ad essere favorevole al pacifismo in sé, per diversi motivi, posso esser d'accordo con te che io non andrei a far guerre, ma se ci sono persone ben disposte a fare ste cose, l'esercito e le forze dell'ordine servono. C'è un estremo fricchettone che direbbe "togliamo tutto di mezzo", ma per me è folle quanto l'estremo opposto guerrafondaio che dà carta bianca a queste forze. Bisogna riconoscerne il valore e l'utilità perché non viviamo affatto in un mondo perfetto. Sono guerrafondaio se la penso così? Io non credo ma probabilmente non sono nemmeno pacifista o non violento alla Gandhi; discorsi come "a che serve armarsi, a che servono le armi togliamo tutto di mezzo" non mi convincono. C'è chi ci crede alla non violenza assoluta, io no, le forze dell'ordine e l'esercito devono essere armati e addestrati per bene per svolgere a dovere queste funzioni. |
Re: retorica di guerra?
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È vero che Gheddafi aveva firmato accordi con l’Italia e altri paesi per contenere i flussi migratori, e la sua caduta ha fatto saltare quell’argine. Ma non ci sono elementi concreti per sostenere che la guerra sia stata pianificata per questo. L’intervento fu formalmente giustificato con l’urgenza di “proteggere i civili” a Bengasi, e fu spinto soprattutto da interessi geopolitici (come il ruolo della Francia nel Mediterraneo). Le conseguenze migratorie furono reali, ma non intenzionali né centrali nella decisione di intervenire. Quanto all’ipotesi di una valuta africana alternativa al dollaro e al franco CFA, Gheddafi l’aveva effettivamente proposta, ma non era un progetto operativo né vicino alla realizzazione. Non ci sono prove che quella sia stata la causa scatenante del conflitto. È una teoria che circola molto online, ma manca di fonti solide. La realtà è che Gheddafi è caduto per una convergenza di calcoli politici, errori, e assenza di visione sul dopo. Come sempre in questi casi, il caos non è stato pianificato. È stato permesso. |
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