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Voi cosa fareste nella mia situazione?
Ciao, mi piacerebbe sapere voi cosa fareste nella mia situazione: ho 31 anni e devo cercar casa, fortunatamente lavoro però non ho amici e la situazione sentimentale ristagna da un po di tempo.
Il mio posto di lavoro è relativamente lontano da dove abito, sono 30 km andare e 30 tornare ogni giorno, come ho detto prima non ho amici dove vivo attualmente (coi genitori) Saltuariamente frequento qualche collega che però vivono tutti nella zona dove lavoro. Ora il mio ragionamento è il seguente: cerco casa vicino a lavoro così in primis accorcio i km e il tempo che passo in auto, secondo cambiando zona e abitudini potrei tentare di riprendere in mano la mia vita. Peccato che questo ragionamento sia accompagnato da pensieri angoscianti, ovvero che facendo questa mossa potrebbe attendermi una solitudine ancora più pesante di quella che vivo ora perché verrebbe a mancarmi l'unica compagnia che ho (quella dei miei genitori). L'imperativo su cui non sono più disposto a transigere è che entro fine anno devo essere fuori casa perché mi rendo conto che ogni giorno che passa diventa sempre più difficile per me sopportare questa situazione di totale assenza di vita sociale e autonomia. Voi cosa fareste al posto mio? Vi buttereste o cerchereste casa vicino al nido familiare? Grazie, ciao buona serata. p.s. non ho intenzione di cambiare lavoro. |
Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
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Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
Famiglia + alloggio gratis > vicinanza al lavoro :pensando:
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Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
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Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
Se andrai a vivere da solo avrai più spese da affrontare tra affitto, bollette ecc... Quindi conviene stare vicino al lavoro almeno risparmi sulla benzina e anche tempo.
Poi 30 chilometri non sono molti, potrai andare a trovare i tuoi genitori quando vorrai. |
Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
Per me il distacco è stato pesante, non mi sono deciso che fino a oltre i 50 anni. Ma non ce la facevo, più sentivo che stavo morendo non solo mentalmente. Per "fortuna" c'è stata una litigata epocale con mio padre che mi ha facilitato molto le cose.
Trenta km circa è quasi esattamente la distanza tra mia madre e me. Certo, se si deve fare avanti indietro, e spero non mi succederà, è pesantuccia. Ma la vicinanza almeno nel mio caso è letale, anche mia madre ha il suo bel carattere spigoloso. Stare anche solo nello stesso quartiere vuol dire aver creato un'appendice dell'identica situazione che hai ora o quasi, dipende dalla combo di carattere tuo + i tuoi. Io penso che il trade-off sia grossomodo questo: se vai d'accordo con i tuoi puoi anche fare la scelta di "goderteli" finché ci sono, ma chiaramente il prezzo si paga dopo nel senso che la solitudine arriva a un'età avanzata dove diventa insopportabile se sopravviene improvvisamente. E questo lo trovo un ottimo motivo per fare un grosso sforzo ora in vista di non ricevere una valanga in testa più in là. Se invece sono anche solo "leggermente" invasivi, presenti, etc allora anche di più è il caso di stabilire un po' di distanza. Vivendo con i genitori dopo i 25 anni di età si è completamente tagliati fuori da una vita sociale e non parliamo di eventuale relazione. Una ragazza e sottolineo, giustamente, se conosce un ragazzo dalle parti dei 30 che vive con i genitori passa oltre. A meno che costui non stia facendo un dottorato per il CERN dove ha ottime possibilità di diventare direttore prima dei 35. Sei in queste condizioni? No? Allora scappa. Io mi sento molto solo ma ora che mia madre è anziana ed è fissata con la politica stare vicino a lei oltre 10 minuti è pesante. Veramente ho iniziato a percepire la scelta come la vita dei miei contro la mia, ha prevalso l'istinto di sopravvivenza e penso di aver fatto bene. Mi spiace averlo fatto 20 anni dopo il limite massimo accettabile per una vita normale ma so anche di essermi risparmiato tutti gli anni di angoscia dal momento in cui sono andato via ad adesso. |
Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
Ciao ...
Faccio qualche valutazione per aiutarti a pensare, poi vedi tu se ti serve oppure no. Il vivere con i genitori non impedisce una vita sociale, suppongo. Puoi creartene una pur vivendo a casa, anzi il trovarti da solo e il dover pensare a tutto in autonomia potrebbe paradossalmente ridurre il tuo tempo libero, e quindi anche quello che sfrutteresti per andartene in giro a cercare gente. Il problema non sono quei trenta km, ma quanto tempo ci metti a farli. Se vivi in un territorio a traffico scorrevole e ci metti mezz'ora, non vedo molte difficoltà. Che poi sia una rottura di palle ci credo, ma non mi allontanerei dai miei affetti, gli unici che ho, per questo motivo. Puoi uscire con i colleghi che gravitano attorno al lavoro e poi tornare a casa più tardi, ripeto se quei trenta km sono scorrevoli. Se poi conosci qualcuno di fronte a cui fai una brutta figura perché vivi ancora con i tuoi, allora il problema non sono nemmeno i trenta km ma la gente con cui interloquisci, eventualmente. Estraneo |
Voi cosa fareste nella mia situazione?
Per esperienza personale meglio andarsene da casa dai propri genitori soprattutto se la convivenza è dura, vedi tu.
Se il lavoro è vicino ad una città ti consiglio di andarci, essere soli in provincia da adulti è l’inferno |
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Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
Vorrei dire una cosa che non è ancora stata detta.
Non è che se vai a vivere da solo, se dovessi trovarti male, non puoi tornare indietro (almeno mi pare che i tuoi genitori non ti stiano sbattendo fuori). Altro similconsiglio, da persona che è andata fuori casa più o meno alla tua età (forse 1/2 anni più tardi), cerca bene il posto, cioè non fermarti solo alla vicinanza assoluta col lavoro accontentandoti di sistemazioni inadatte, provane diverse, perché gli affittuari se ne approfittano in ogni modo (specialmente con gente alla prime armi). Io purtroppo ho vissuto in posti assurdi, vicino di pianerottolo a gente agli arresti domiciliari, in sottotetti spacciati per mansarde abitabili, ecc., ecc. Leggi sempre bene il contratto e chiedi più informazioni possibili a chi affitta, "non farti intortare insomma". In bocca al lupo. |
Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
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P.S. non sottovalutare il fatto che potresti anche scoprire che la solitudine in casa non è poi così male |
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L'unico caso in cui secondo me è meglio fare il contrario è se il lavoro è in una grande città e quindi ci sono differenze enormi nei prezzi delle case rispetto a 30 km di distanza. Però se fossi in te io resterei ad abitare con i genitori, a mio parere se uno è single non ha senso abitare da solo e spendere un sacco di soldi per poi soffrire anche la solitudine... 30 km non mi sembrano poi molti (ci vorrà una mezz'oretta, immagino) ed è fattibilissimo frequentare dei colleghi e avere una vita sociale a quella distanza |
Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
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Non ti è possibile fare una prova di tre mesi? Così puoi valutare che effetto ha su di te, no? |
Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
I genitori un classico.. sono stati la mia principale molla x abbandonare casa appena avevo compiuto 19 Anni andai in affitto.. non si tagliarono da allora i rapporti sia chiaro ci sono sempre stati e mi hanno sempre dato una mano .. erano cmq contenti della scelta..
Tu devi assolutamente andare sei un uomo ormai di 30 anni e devi provare ad andare in affitto prima... Al secondo piano e alloggio ben esposto al sole .. ciao.. |
Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
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Dipende molto da dove vorresti andare a vivere. In città ok, ma non andare nei quartieri dormitorio, campagne, paesini, poiché in questi posti non solo la solitudine ma anche il substrato culturale ti ucciderebbero. |
Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
Ciao ragazzi, innanzitutto grazie per le risposte, il fatto è che io sono veramente stufo di vivere il piattume che sto vivendo da praticamente quando sono nato, tutto questo mi sta diventando veramente pesante da sopportare e ormai la voglia di riscatto e di indipendenza mi sta mangiando dall'interno.
Io lavoro in un posto dove c'è tanta gente, e questo per me è importante perché non avendo mai avuto amici fissi il lavoro è la mia unica fonte di amicizie (lo so è triste) Quindi non voglio cambiare lavoro, però arrivato a questo punto per me vivere da solo, soprattutto vivere nella zona dove so che c'è il "giro sociale" dei miei colleghi, mi sembra l'unico mezzo che potrebbe aiutarmi ad avere il riscatto che voglio, so che non diventerò mai pieno di amici, o di fidanzate ecc ecc.. Non lo chiedo neanche, vorrei solamente arrivare ad ottenere un briciolo di "normalità". D'altra parte però ho una paura fottuta di star idealizzando troppo, ho paura che non mi cagherà nessuno e rimarrò veramente solo, ho paura che il mio destino sia veramente avere la compagnia solamente dei miei parenti e nessun altro, ho paura di sbagliare zona o casa, non posso andare in affitto perché i prezzi sono troppo alti e non riuscirei più a metter via soldi, invece comprando un piccolo appartamento me la posso cavare. So che non basterà andare a vivere da solo per svoltare la vita, ci dovrò mettere impegno.. Io via di casa a breve me ne andrò in un modo o nell'altro questo è fuori discussione, ho soltanto paura di sbagliare. Ho un po scritto a ruota tutto quello che penso.. |
Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
Come si fa di dirgli di vivere coi genitori a 30 anni.deve partire io mi sono trasferito in Lombardia,gli servirà di esperienza e crescerà in autostima.deve scegliere bene il luogo però..
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Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
Io mi sono trovato nella tua stessa condizione, ho preso una casa piccola nella città dove lavoravo, praticamente non ci ho mai abitato perché poi mi è capitata un'opportunità di lavoro e ho affittato quella casa.
30 km non sono poi tanti, a me è andata bene, però valuterei i prezzi degli immobili. Comunque è un investimento non indifferente. Non avere fretta, riflettici e fai il passo non più lungo della gamba. Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk |
Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
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Re: Voi cosa fareste nella mia situazione?
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