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L'origine delle nostre fobie
Ognuno di noi ha il suo trascorso, ha il proprio bagaglio di esperienze ed il proprio carattere.
Ma conosciamo tutti l'origine dei nostri tormenti? Per quanto mi riguarda sono sicuro di sapere quali sono i motivi del mio malessere, sono la mia intelligenza molto sotto la media e la mia bruttezza. Se fossi nato intelligente e con un aspetto discreto al 99,999999% non sarei qui sul forum a scrivere. Ora mi chiedo, chi è stato più fortunato del sottoscritto sia per l'aspetto fisico che per l'intelligenza ed è qui sul forum a scrivere, sa da cosa hanno avuto origine i suoi tormenti oppure si è ritrovato suo malgrado risucchiato nella spirale delle sue fobie senza sapere quale sia stato il motivo scatenante? |
Re: L'origine delle nostre fobie
Uno dei miei problemi principali, se non quello principale, più che una fobia, è un blocco molto forte rispetto ai cambiamenti, un blocco con tutte le situazioni nuove e che non conosco, che mi rende estremamente difficile affrontare praticamente ogni cosa che non ho ancora affrontato. In pratica le novità tendono a paralizzarmi. Questo ha sempre limitato molto la mia vita e rallentato enormemente eventuali progressi che avrei potuto fare.
Non so quale sia l'origine di questo problema, ma so che ci convivo fin da quando ho memoria. Ho ricordi di questo problema che risalgono fino alle scuole elementari. Non sono mai riuscito a risolvere o anche solo ad attenuare questo problema, nonostante ripetuti tentativi quand'ero piccolo da parte dei miei genitori (quasi tutti con effetti traumatizzanti, tra l'altro), e poi, da grande, con psicologici e psichiatri. Anche per questo, sospetto che, se c'è un origine, dev'essere ben radicata, ovvero legata alla genetica e/o alla struttura cerebrale, visto che precede tutto quello che ricordo e vista la resistenza che ha sempre opposto a qualunque intervento migliorativo. |
Re: L'origine delle nostre fobie
Ed io ovviamente debbo dire di aver conosciuto persone oggettivamente di bell'aspetto assolutamente pervase dalla fobia sociale, convinte di essere sgradevoli, cito testualmnte "di avere una faccia che fa schifo". In questo caso il problema era dietro, era come si vedeva, come si giudicava e perchè.
Perchè. Io ho la virilità di un manichino ma non è stato il mio aspetto androgino a farmi diventare fobico. L'origine fu la svalutazione attorno agli undici anni da parte di mia madre, che a sua volta aveva problemi col genere maschile a causa di suo padre padrone, etc... iniziò lì. Comunque essendo ormai decrepita e sulla soglia delle demenza precoce l'ho perdonata. Ora però me la devo menare con la mia psiche corrotta XD |
Re: L'origine delle nostre fobie
Penso l'essere stato un pò bullizzato/preso in giro durante le elementari/adolescenza. Credo che sia stato questo a farmi diventare un pò più chiuso e sulla difensiva, almeno inizialmente.
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Re: L'origine delle nostre fobie
Anche io ho in intelligenza estremamente carente in specifici settori, e sono sempre stato molto timido e introverso sin da piccolo; questi sono i stati i miei unici problemi.
Forse anche qualche circostanza sbagliata nel periodo tra medie e superiori ha fortemente influito. |
Re: L'origine delle nostre fobie
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Non sono cose che mi immagino a posteriori, perché a un certo punto ho potuto fare un confronto tra l'ambiente familiare, in cui mi trovavo male, e ambienti amicali esterni alla famiglia che sono riuscito a trovare, in cui mi trovavo bene. Spesso mi chiedo se i miei problemi non sarebbe stati attenuati se fossi cresciuto in un ambiente familiare più favorevole. Ma anche se non si fossero attenuati, avrei potuto comunque passare un'infanzia e un'adolescenza più serene, e sarebbe già stato qualcosa. |
Re: L'origine delle nostre fobie
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Comunque dai, ti puoi consolare con il fatto che adesso sei adulto ed indipendente, inoltre mi pare di aver capito, leggendoti, che fai un lavoro che ti piace e che ti riesce bene e sei anche intelligente; ti assicuro che solo per questo sei già molto fortunato e riuscirai sempre a cavartela. Io in ambito familiare mi ritengo davvero fortunato, però per tutto il resto sono sempre stato svantaggiato e non oso nemmeno pensare a quale destino sarei andato incontro se non avessi avuto la solidità della mia famiglia alle spalle. |
Re: L'origine delle nostre fobie
Per voi è meglio essere brutti e intelligenti o belli e stupidi?
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Re: L'origine delle nostre fobie
Genetica ed educazione. Quindi il problema di tutta la mia esistenza è stata ed è la mia famiglia.
Altre fobie non capisco da dove nascano poiché non le ravvedo nei miei genitori (per quel che vedo perché certo non ho dialoghi molto costruttivi con loro); invece certe ossessioni sono direttamente scaturite nella convivenza assieme a loro. Il fatto che nonostante tutto io abbia sempre bisogno del loro appoggio logistico esprime molto chiaramente come stia andando la mia vita da "adulto". |
Re: L'origine delle nostre fobie
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Ma poiché sarebbe chiedere troppo, oggi come oggi sceglierei brutto ma intelligente mentre a 18 anni avrei probabilmente detto bello e stupido. Il problema vero comunque è quando si è brutti e stupidi come me; nei casi come il mio è di vitale importanza trovare assolutamente un palliativo come ad esempio smettere di lavorare (nel caso si faccia un lavoro che non piace) o assicurarsi di poter fare qualcosa che piace, altrimenti veramente si corre il rischio di impazzire. |
Re: L'origine delle nostre fobie
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Re: L'origine delle nostre fobie
Non sono fobica ma l'origine dei mie problemi si trova nelle sigarette.
Il fumo (altrui) mi ha rovinato la vita. |
Re: L'origine delle nostre fobie
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Re: L'origine delle nostre fobie
timidezza innata, forse accentuata da un'infanzia solitaria...mia madre mi portava poco in giro e poi anche la gravidanza non era prevista. il feto assorbe anche l'ansia e la paura, mia madre nascose ai suoi genitori tutto perché non era ancora sposata.
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Re: L'origine delle nostre fobie
Mia madre, mi dispiace attribuirle tutte le colpe, ma obbiettivamente mi ha fatto passare momenti d'inferno quando ero piccolo.
Negli ultimi anni si è un po' calmata grazie anche al fatto che sta prendendo dei farmaci. |
Re: L'origine delle nostre fobie
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Però - nel caso di un progetto duraturo come un matrimonio, figli, convivenza seria - chiederei alla persona di smettere. Non posso pensare di rivivere il passato, sono già passata dalla cruna dell'ago.. basta. |
Re: L'origine delle nostre fobie
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Re: L'origine delle nostre fobie
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E per malattia intendo un evento totalmente invalidante con paralisi, afasia, disfagia, varie ed eventuali. Il fumo passivo lo respiro da sempre e di certo non aiuta le mie allergie.. però è il minimo. Più che altro non posso pensare di rivivere quello spavento e gli anni successivi. Proprio non ce la faccio... |
Re: L'origine delle nostre fobie
Mi dispiace hitomi immagino una gioventù travagliata..
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Re: L'origine delle nostre fobie
A me credo che non piaccia vivere all interno dei miei limiti umani e sociali, quindi è qualcosa di simile a quello che ha scritto chi ha avviato la discussione.
Sono infelice, non depresso, per questo gli antidepressivi non funzionano con me. Se qualcosa di concreto questi limiti non li elimina e l 'unica cosa che si fa è ripetermi "La vita è fatta così", "C'est la vie", ... non si aggiusta la situazione. Questa cosa è inutile perché non risolve nulla, da questa situazione non se ne esce così, se si è compresa bene la cosa bisognerebbe capire che questa soluzione non risolve. Sto di cattivo umore così spesso a causa di un idea che credo vera relativa alla mia vita, non in base al fatto che oggi mi è morto il gatto o a uno squilibrio chimico, ma queste persone che ho attorno non lo capiscono che la cosa risulta pervasiva e non legata più a eventi specifici o a cosa ingerisco. Se guardo una coppia giovane per strada e mi rammarico di non aver vissuto certe cose, l'unica cosa che mi ripetono è "accetta", ma se mi dicono questo mi sa che non hanno compreso nemmeno in minima parte cosa mi disturba. Ad un certo punto trovo anche inutile comunicarlo, non solo gli altri sono impotenti quanto me in relazione a certe cose (sia in termini volontari che concreti), non capiscono o afferrano nemmeno cosa comunico e di cosa mi lamento, per loro io in questa situazione dovrei stare bene e basta e dirmi che mi va bene fare quel che posso fare. Diciamo che negli ultimi anni il problema si è spostato dalla paura di cose specifiche alla paura proprio di vivere la mia esistenza, e non possiedo soluzioni. |
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