Sto sul cazzo a tutti
 

Io sono riseservato e non sono sicuro di essere al 100% neurotipico, tuttavia penso di avere una certa intelligenza sociale per restare nei margini di ciò che è "tollerato" quindi al massimo dovrei risultare anonimo. Ed invece ho la sensazione di stare sulle balle alla gente..
Pure a voi capita?

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Sarebbe meraviglioso; invece sono semplicemente invisibile, non esisto :D

Quando ero ragazzo ero sicuro di stare antipatico a parecchie persone e, di conseguenza, non ci interagivo affatto. Ero convinto di non poter piacere alla gente. Ma questo mi succedeva quando avevo 18 o 19 anni. Nel giro di poco tempo ho provato a mettere da parte i pregiudizi e la mia cerchia si è allargata parecchio. Mi piaceva interagire con la gente.
Oggi invece, sebbene non abbia difficoltà sociali, sono molto più selettivo con le amicizie ma non mi nego nuove conoscenze (escluse quelle femminili, sia chiaro). Ho capito di aver sempre sottovalutato le mie capacità sociali.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Non mi pongo il problema e non mi interessa.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Ho avuto anch'io, specie fino alla fine della scuola dell'obbligo, l'impressione di risultare antipatico, soprattutto di primo acchito. Lungo i cinque anni delle superiori in qualche modo e nonostante tutto molti in classe avevano imparato ad apprezzarmi, ma a me è sembrata la conclusione di un lungo processo in cui i compagni e le compagne hanno dovuto superare quello che immagino essere il mio risultare inizialmente antipatico. Ma sono in gran parte congetture, perché fatico tantissimo a capire come funziona la comunicazione, se trasmetto efficacemente ciò che voglio trasmettere oppure no, e quello che percepiscono gli altri di me.
Comunque ora che non ho più una vita sociale il problema nemmeno si pone.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Secondo te è autismo questo?

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Direi proprio di sì, è uno dei tratti più tipici.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Questa parte andrebbe incorniciata: troppi in questo forum si fidano delle proprie opinioni disfunzionali e nemmeno per un attimo sono sfiorati dall'idea che le loro percezioni potrebbero non corrispondere ad una verità scansionata al microscopio elettronico con margini di errore nulli.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Non so se sto sul cazzo a tutti ma sicuramente mi stanno tutti sul cazzo.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Dalle visite che ho ricevuto oggi su meetic credo sia un record qualcosa non torna nella realtà,o c'è curiosità a Modena di voler capire chi è quest uomo che veniva dal mare,già vero ma devo cominciare le conversazioni io da asperger perché so lhomo il cacciatore,il macho de home ma andassero a cagare

Ogni tanto, ma perché sono acido e lamentoso.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Da inquadrare, finito i ringrazia

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Anch'io credo di stare sul cazzo a tutti, o quasi. Però, alla fine cos'è meglio? Essere odiati per ciò che siamo realmente? Oppure essere apprezzati per la maschera che portiamo?

Se nella vita reale può avere un senso indossare una maschera e fingere ed evitare l'emarginazione, online non vale la pena di impegnarsi per compiacere chi legge.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Meglio stare sul cazzo che essere anonimi, chi odio compra e più hater meglio e

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Magari. Invece sono anonimo e invisibile.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

pure a me!

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Mai portato maschere né online né reale e

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Anch'io faccio antipatia a pelle,il bello è che non faccio niente di male e non ho ammazzato a nessuno,quindi proprio non lo capisco il motivo.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

Dovreste provare a smetterla di pensare continuamente a cosa gli altri potrebbero pensare di voi e soprattutto fregarvene.

Re: Sto sul cazzo a tutti
 

In parte concordo, ma questo atteggiamento può servire quando bisogna intrattenere rapporti superficiali in determinate situazioni, come può essere il luogo di lavoro o simili. In questi casi è utile non fissarsi troppo su quello che pensano gli altri di noi.
Ma quando si è interessati a stringere un rapporto significativo con un'altra persona allora è inevitabile riflettere su cosa significhiamo noi per quell'altra persona e in questi casi scoprire di non avere in modo parziale o totale l'abilità di comprendere l'altro e i suoi pensieri è una constatazione amara perché significa dover ammettere di essere inabili all'interazione umana e quindi con ogni probabilità condannati a dover passare una vita in solitudine.