L' Università mi sta uccidendo ...
 

Sono qui da 10 ore perché sono l'ultimo che deve passare. Davanti a me 23 persone e sono le quattro. Questo é il mio secondo esame e sono del tutto esausto mentalmente. Vorrei tanto ritirarmi e chiudermi nel mio spazio a vegetare, sperando di dimenticare tutto. Sto studiando per niente per puro piacere personale praticamente, accompagnato da dubbi di ogni sorta (mi piace davvero o no la materia?) e le possibilità di trovare lavoro sono pari a zero. Eppure questi cinque anni dovrebbero essere i più belli, poi l'inferno e la solitudine e la fobia (anche se lo psicologo dice che ho l'Asperger ma a me non pare proprio sinceramente).

PS: ricordiamo l'autostima sottoterra. Nulla potrebbe convincermi di essere bravo davvero e ogni esame é un parto. Pensate che ad uno scritto ero fuori dall'aula e non sono entrato e quindi non ho dato l'esame. Tutto questo perché era uno scritto e io mi sono convinto di non essere capace a scrivere.

PS2: che bello, dice che l'ho inviato alle 14:53 = 1453.

Re: L' Università mi sta uccidendo ...
 

Per avere un futuro dignitoso (?)

Si, ma io non mi fido.

Piu che altro si studia per cultura. Oggi ad un laureato se danno 900 euro e' gia' tanto

Non per la mia facoltà :D

Re: L' Università mi sta uccidendo ...
 

sempre meglio di me, che ho abbandonato l'università dopo 3 giorni, senza neanche aver dato un esame

Io sto cominciando adesso a 35 cosi per cultura mia, ma ho periodo che non mi va nonostante abbia tanto tempo libero

Ti capisco. Io avrei voluto fare lo stesso ma avevo una forte motivazione. Nel senso. Alle superiori non mi é andata poi così bene, credevano che io fossi autistico (l' asperger come al solito: é una maledizione, facile classificare così a mezzo) e volevo mostrare a me stesso che ero capace di studiare la materia. Tutto cuori e arcobaleni ma "Un'altra vittoria così e sono rovinato". É un cavolo di peso mentale. Un macigno.

Quelli come te sono da applausi. Pura passione. Stimo moltissimo i ragazzi come te e anche le persone in età avanzata che studiano ancora. Non lo si fa certo per il futuro ma non importa. Sono capaci di studiarsi dei libroni anche se magari la loro mente non é più elastica come quella di un tempo.

Non preoccupartene troppo. Nessuno ti corre dietro e puoi fare con calma (tasse permettendo)

Re: L' Università mi sta uccidendo ...
 

Forse uccide di più alzarsi alle 5 per andare a caricare e scaricare camion

Re: L' Università mi sta uccidendo ...
 

la motivazione logica è che senza quella i lavori che si vorrebbero fare non si possono fare. Poi ci sono quelli come me che non si sono preoccupati più di tanto di capire se il lavoro a cui dava accesso era effettivamente quello che si voleva e poteva fare e ci vanno senza molta consapevolezza, ma dovrebbero essere una minoranza.

Re: L' Università mi sta uccidendo ...
 

io sono arrivato alla conclusione che se non sono bravo posso diventarlo, e se non posso diventarlo meglio scoprirlo il prima possibile, dunque provo a convincermi che è meglio affrontare lo studio anche se dovessi uscirne sconfitto. Sto iniziando a provare a convincermi, perchè arrivare a smuovere il livello meno razionale è sempre più difficile.

Calcola che non ho tempo per assistere alle lezioni percui vado piano il tempo ce l'ho. Cmq a 35 anni l'elasticita' mentale e' quasi la stessa che a 20, non sono mica 60 😂

Re: L' Università mi sta uccidendo ...
 

La depressione mi ammazza la concentrazione e il senso del dovere..sono anno che mi dico di iniziare ma poi abbandono..é davvero frustrante :piangere:

Re: L' Università mi sta uccidendo ...
 

Tu sei laureato?

Re: L' Università mi sta uccidendo ...
 

A me invece sta tornado la voglia di studiare :pensando:
Ho intenzione di cercarmi qualche libro universitario di psicologia e dagli una lettura.
Anzi, se qua c'è qualche studente di psicologia che ha qualche libro di testo da consigliarmi, di quelli utilizzati per il corso, mi farebbe piacere.

Ne sono certo ! Mi riferivo infatti ai 60/70enni che si presentano agli esami. Guidati solo dalla passione !

Fai bene ad andare piano, anche perché assistere alle lezioni é importante ma il libro é molto completo. :D

Non oserei mai paragonare le due attività. Il problema é che diversi disagi psicologici mi rendono una situazione che dovrebbe essere molto piacevole assai difficoltosa. Mi considero però molto fortunato nonostante tutto (anche perché altri genitori probabilmente mi avrebbero costretto a fare il Politecnico).Anche solo perché posso confrontarmi con i professori che hanno tanti anni di esperienza, e di cafoni disinteressati per ora non ne ho trovati.

Razionalmente il primo esame non poteva andare meglio. Il problema é il meccanismo mentale successivo ovvero:"Eh, ma é solo il primo esame"; "Tanto non serve a nulla";"Hai solo avuto fortuna";"Se fossi passato da un altro non sarei passato"; "Tanto non farai mai il lavoro che ti piace"

Le sfide mi piacciono, il problema é che nella preparazione sono veloce (anche se questo esame l'ho dovuto preparare in soli dieci giorni, non era nei programmi, il famoso esame scritto doveva essere il mio obiettivo) e seguendo una routine ogni giorno finisco il libro. Poi ripetere é il problema, sembra infatti che proprio negli ultimi giorni io perda tutto lo slancio.

Poi non ho alcun amico: mi sfuggono le regole basiche della socializzazione. Io potrei anche parlare per diverso tempo di quanti peli in testa avesse Napoleone ma più che una conversazione é un monologo.

Tu come ti prepari gli ultimi giorni ? Di solito ripeti ? Io ho un metodo lungo, forse troppo.

Sottolineo libro - Schemi al pc - Sottolineo gli schemi stampati- Ripetere.

Presentarsi. L' esame che dovevo dare oggi (traslato a domani ovviamente perché oggi c'era troppa gente e io ero l'ultimo) non era programmato. Io dovevo dare un altro esame (scritto) ma non mi sono presentato. Sono arrivato fino all'aula dell'università ma non ho avuto poi il coraggio di entrare (ero anche un po' in ritardo). Eppure lo preparavo da Dicembre l'esame, ero preparato ? Si e no. Nell'ultima settimana ho perso totalmente il ritmo e una parte non l'ho finita; cosa di cui si é approfittata la testa per farmi evitare l'esame a pie pari. Sono infatti molto fissato con la preparazione, per il primo ho impiegato un mese bello pieno, per questo ho preso il libro Lunedì scorso (poi mi sono forzato e ho fatto 50 pagine al giorno e poi mi sono di nuovo perso per strada: sono altalenante)

Nelle 10 ore di attesa poi la tentazione di andarsene é stata molto forte (c'era mia sorella con me perciò non potevo fisicamente fuggire). Sentire le domande mi causa un'ansia terribile e pensieri disfunzionali quali l'andarsene.

Anche alle lezioni talvolta non mi sono presentato. Se non arrivo puntuale e la lezione é già iniziata é difficilissimo che io mi convinca ad entrare, soprattutto se le porte sono state chiuse. Poi ovvio a nessuno interessa quello che faccio o non faccio razionalmente ma la testa non collabora.

Così come la paura di sembrare "strano" o eccentrico. Evito le persone quando posso e mi metto tra le ultime fila e mai vicino a qualcuno perché non saprei come comportarmi senza sembrare in qualche modo anormale.

Ps: e da buon fobico le domande ai professori, in caso io non abbia capito qualcosa, non solo della lezione ma anche di cosa c'é da studiare, non le faccio e mi ritrovo puntualmente nei casini perché non chiedo nemmeno ai miei compagni ...