Volontariato fobico
Un mio rimpianto molto grande é di non riuscire a fare esperienze di volontariato a causa dei miei problemi.
Più che fare donazioni, la vedo dura fare altro, ho vagliato mentalmente di tutto. Poi bisogna vedere cosa c'é di fattibile nella propria zona. Mi sento fortemente inadeguata a tutto per via dei miei disagi.Mi pare di poter solo fare passivamente donazioni. Peccato. |
Re: Volontariato fobico
mi sembra lodevole. bisogna dare.. ai fobici (maschi) offrirsi. questo è il vero aiuto :D
|
Re: Volontariato fobico
Quote:
|
Re: Volontariato fobico
Quote:
|
Re: Volontariato fobico
Claire, io ci ho provato nel lontano 2003 a fare volontariato in una famosa associazione della mia città. Avevano messo un annuncio sul giornale e chiamai. Mi rispose una voce seccatissima che mi invitò a non venire neanche nella loro sede e si limitò a chiedermi il mio numero per essere richiamato, cosa che non è mai avvenuta. Poi ho cominciato a lavorare e non ho più pensato al volontariato in generale se non molto di rado e l'associazione che mi ha respinto cerca di continuo volontari! Dipende molto da chi troverai poi. La mia città è piena di associazioni di volontariato di tutti i tipi ma la differenza la fanno le persone. Io non avendo avuto mai fortuna con le persone ho trovato anche dove lavoravo colleghi che mi facevano pesare il fatto che io non fossi un volontario e lo dicevano in tono canzonatorio del tipo: "io faccio volontariato e tu no." Ripeto, se lo vuoi fare scegli bene il settore e cerca di inquadrare che persone sono.
|
Re: Volontariato fobico
Quote:
In questi giorni, siccome non lavoro e ho l'ospedale sotto casa, sto andando a trovare una signor(ina) anziana amica di famiglia che si trova ricoverata in lungodegenza. Mi piace stare lì ma anche mi sento a disagissimo e spesso non so che fare e dove stare, se devo parlare col personale o fare delle azioni mi blocco e faccio le mie figure da disagiatona, mi sarebbe piaciuto il volontariato ospedaliero, infatti lì ci sono i volontari AVO che aiutano a mangiare eccetera. Ma non ce la farei mica. |
Re: Volontariato fobico
Quote:
Ma il mio problema come dicevo sta molto prima. Con sti disagi sociali non si combina un cazzo, uf. |
Re: Volontariato fobico
Quote:
|
Re: Volontariato fobico
Quote:
|
Re: Volontariato fobico
Quote:
Metti che potrei fare qualcosa da casa al pc, mandare le mail, cose così. Una persona a me vicina ha una ass di volontariato di cui é presidente, ma non ci sono cose che potrei fare io, a volte conto i soldi della cassa. Poi c'é altro, non potrei avere un impegno troppo frequente, per motivi di salute e lavoro. Escludo anche avis e aido perché ho fobia terribile di aghi e sangue e prendo una marea di farmaci. Sono fatta sbagliata, io vorrei fare compagnia a chi sta in ospedale da solo, andare a parlare e dare una mano, ma sono più invalida io di quelli e poi sono fobicappata, bisogna essere estro avere le belle skilline. Pensare che ci sono persone da sole e in stato di bisogno che avrebbero bisogno di una parola o di una mano, mi fa stare male, che mondo sbagliato. È tutto sbagliato. |
Re: Volontariato fobico
Quote:
|
Re: Volontariato fobico
In questo ultimo anno, al lavoro, ho seguito alcuni bambini in difficoltà, individualmente o in gruppi di lavoro.
Mi piaceva, e c'erano bambini, in particolare una, con disagio socio-famigliare. Avrei tanto voluto portarla a casa mia per seguirla in quello che so fare. Non so fare la mamma ma so fare la maestra, lei aveva bisogno di recuperare molto, e le ore di scuola non sono sufficienti, a casa non fa mai i compiti, d'estate non ha fatto nulla e io avrei potuto farle fare. Ma come si fa. Mica puoi portarti a casa i figli degli altri a titolo personale. Quando é rientrata la titolare mi sono preoccupata:di solito penso che qualsiasi altra insegnante faccia meglio di me, ma qui ho temuto che venissero trascurati i bambini dei gruppi e che lei che non li conosce non li avrebbe seguiti bene come me. Poi ho visto che si sono rapportati bene anche con lei e che anche a lei dicevano "oggi ci prendi?" come dicevano a me. Sono stata un po' gelosa :D... Vabeh, digressioni. Ci sono nel mio paese attività di doposcuola volontarie, ma richiedono troppa presenza fissa(tutti i pomeriggi). Purtroppo in estate, quando potrei, chiudono. |
Re: Volontariato fobico
Quote:
Vado dalla mia "signorina" perché la conosco e ho legame affettivo. |
Re: Volontariato fobico
Quote:
|
Re: Volontariato fobico
Quote:
|
Re: Volontariato fobico
Quote:
L'unico é appunto il lavoro, ma non é più volontariato, e le ripetizioni private. |
Re: Volontariato fobico
beh peccato :(
|
Re: Volontariato fobico
Se riesci a lavorare non vedo perche' non puoi fare volontariato dove di solito si e' piu' accettati.
Poi dipende da che ti va di fare e che no, ma per esempio per servire dei pasti o far volontariato in un canile non c'e' bisogno di chissa' che skills di estroversione. Poi le idee per far del bene possono essere tante, chesso' fare le bambole per l'unicef (quello uno se le puo' comodamente a casa, https://www.pigotta.it/i-volontari/realizza-la-pigotta/ ) o partecipare a quelle iniziative come regala un libro (o sulla stessa riga bookcrossing) lasciando un libro che per te abbia significato e valga la pena leggere . Tanto per fare qualcosa di piu' creativo e partecipato che solo dare soldi a un'associazione. Io (cancellato per privacy) Comunque per fare del bene non c'e' bisogno di fare formalmente volontariato, uno puo' cercare di fare del suo meglio in ogni momento e fare cose di sua iniziativa che e' anche piu' libero, se quello che lo attira del volontariato e' che c'e' anche un aspetto sociale, di altri, di organizzazione ecc. poi non ha senso che sia proprio questo a turbarlo. |
Re: Volontariato fobico
Quote:
Canile no, ho fobia dei cani e i gattili non sono a misura di fobico che non guida, come li raggiungi? Comunque grazie per le info, ed é vero che si puó aiutare ed essere solidali anche senza far parte di associazioni.Qualcosa faccio nel mio piccolo, ma boh, mi pare sempre poco. |
Re: Volontariato fobico
Fantasticavo poco fa, che se non fossi quella che sono, ma tutta completamente diversa, vorrei aprire una casa-famiglia tipo Jo di piccole donne. Minori abbandonati, ma anche adulti in difficoltà.
Invece di farmi la mia famiglia biologica, crearne una per chi é senza. È una cosa che desideravo da piccola, ma é rimasta sepolta. Pensare che ho anche un titolo di studio adeguato... E niente. Così é la vita. Ho valutato di andarci io in queste strutture, come utente,e non é da escludere. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 01:19. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.