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Giusta la morte (in questo caso)?
*La storia che racconterò di seguito mi ha rattristato, per cui sconsiglio la lettura a chi è sensibile*
Oggi sono entrato di "soppiatto" nel piccolo appartamento di mio zio (che sta al piano terra della nostra casa), credevo stesse dormendo. Questo mio zio è schizofrenico, e da oltre 30 anni ormai vive praticamente da vegetale, costantemente sedato dai medicinali, dorme all'incirca 20 ore al giorno, e quando si alza comunque non si rende conto praticamente di ciò che fa, cioè si alza in modo automatico perché sa che deve alzarsi per mangiare, altrimenti rimarrebbe a letto per tutto il giorno. Questo è quello che credevo fino ad oggi, credevo che lui non si rendesse conto della sua orribile vita, certo ogni tanto dava qualche segno della sua malattia (tipo darsi qualche colpo alla testa), ma mai segni evidenti di "malessere" cronico, pensavo che le medicine lo annullassero totalmente. Come dicevo all'inizio, sono entrato di soppiatto perché non volevo svegliarlo, e dovevo aggiustare il cavo dell'antenna della sua TV (assolutamente inutile, mio padre gliel'accende ogni tanto, ma lui non la guarda nemmeno). Ho sentito dei rumori venire dalla sua camera, erano rumori forti, fortissimi, così sono andato a controllare, sempre di soppiatto, ho sbirciato dalla porta semi-aperta. Qui ho visto qualcosa che mi ha davvero rattristato parecchio, il che è già un qualcosa di difficile per me generalmente: si stava letteralmente massacrando di botte da solo, si colpiva con entrambi i pugni (talmente forte che appunto sentivo i colpi rimbombare), poi ha cominciato a sbattersi la testa sul muro, sempre forte, e una volta sfinito, si è ributtato nel letto, dove dopo poco tempo ha ricominciato a darsi pugni. A questo punto ho fatto rumore in modo che si accorgesse che fossi dentro, mi ha chiesto chi fossi (con una lucidità incredibile, considerando ciò che si stava facendo), e ha smesso. Quando l'ho visto in quello stato ho capito che non è vero che lui non si rende conto, capisce eccome della sua condizione, e soffre tantissimo, però lo nasconde molto bene. Se penso che è da più 30 anni che è così non immagino quante altre volte avrà fatto cose del genere, oppure peggio, e non capisco nemmeno come faccia ad essere ancora vivo. A primo istinto avrei voluto ucciderlo io, prendere un coltello e farlo smettere di soffrire. Davvero, che senso ha che lui continui a vivere, se soffre così tanto, e se vuole molto probabilmente anche lui morire e basta? Secondo voi, in un caso come questo, dove non ci sono comunque handicap fisici, o malattie dolorose, insomma, dove il malessere è solo mentale, è giusta la morte? Oppure, dato che l'individuo (mio zio) è incapace di intendere e di volere, è giusto che lo si mantenga in vita a prescindere? (perché se anche dovesse dire di voler morire, sarebbe comunque incapace di ragionare lucidamente, quindi magari non lo vorrebbe davvero). |
Re: Giusta la morte (in questo caso)?
:(
Si penso che se lo chiedesse lui sarebbe sacrosanto dargli l'eutanasia. |
Re: Giusta la morte (in questo caso)?
la situazione da te descritta è talmente invalidante che si, la morte è giusta secondo me ma solo se avviene in modo indolore e se è espressamente richiesto dal soggetto che per potersi esprimere liberamente deve lasciare fuori dalla discussione qualunque parente o conoscente per non essere influenzato
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Re: Giusta la morte (in questo caso)?
Be' se lo volesse si'.
D'altronde la schizofrenia e' - ed e' considerata- una malattia grave ed invalidante. Il guaio e' che appunto in questi casi difficile/impossibile dire/dimostrare che la sua volonta' non sia viziata , che ci sia la piena consapevolezza, quindi per chi ha malattie psichiatriche la vedo poter mai accedere all'eutanasia. Come se la societa' davvero volesse tutelare gli schizofrenici, ovviamente e' solo ipocrisia piu' interessi vari. (ovviamente sono comunque dell' idea che ciascuno provveda da se' se vuol farla finita e non sto consigliandoti di far fuori lo zio, come non consiglierei a qualcuno di far fuori te anche se spesso scrivi di voler morire e qualcuno potrebbe volerti togliere la sofferenza) |
Re: Giusta la morte (in questo caso)?
Io sono a favore dell'eutanasia.
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Re: Giusta la morte (in questo caso)?
Posso chiederti quanti anni ha tuo zio?
Hai detto che è incapace di intendere e di volere, questo significa che non ragiona... Quando una persona tenta di parlarci, lui cosa risponde? |
Re: Giusta la morte (in questo caso)?
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Ambiente non saprei, potrebbe andare al massimo in una casa di cura, ma costa troppo e magari lo maltrattano anche, e non credo comunque che riuscirebbe ad adattarsi in un ambiente simile (non riesce a stare tra le persone). |
Re: Giusta la morte (in questo caso)?
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Lui in effetti sembra ragionare, cioè se gli parli capisce, certo è lento, però ragiona (ad esempio, se non gli diamo la sigaretta dopo mangiato, lui la chiede, si rende conto che non gliel'abbiamo data, e anche il fatto stesso di fumare significa che ha cognizione di causa). Però, a livello "ufficiale", lui è ritenuto incapace di intendere e di volere, perché è schizofrenico, ed è effettivamente pericoloso per gli altri se non tenuto in costante sedazione. C'è un'altra cosa da considerare però, ad esempio, se tu gli chiedi di fare qualcosa, lui la fa senza neppure capire ciò che sta facendo, quindi se dovesse commettere suicidio assistito (che richiede la pressione volontaria del pulsante che rilascia la sostanza mortale), non potrebbe dimostrare di starlo facendo per reale volontà o perché gli viene dato in mano un pulsante che non sa nemmeno cosa sia... |
Re: Giusta la morte (in questo caso)?
Se non sono troppo invadente : in passato ha fatto realmente qualcosa di pericoloso per gli altri? O il fatto che potrebbe essere pericoloso è solo un'ipotesi dei medici?
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Re: Giusta la morte (in questo caso)?
Non riesco a dare una risposta... La situazione di tuo zio è tristissima :(
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Re: Giusta la morte (in questo caso)?
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Re: Giusta la morte (in questo caso)?
Se fisicamente non soffre dolori assurdi, giusta la vita.
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Re: Giusta la morte (in questo caso)?
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Re: Giusta la morte (in questo caso)?
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Re: Giusta la morte (in questo caso)?
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Prima commetteva gesti evidenti e folli chiaramente riconducibili alla schizofrenia, dopo la cura non ha più fatto questi gesti, il che mi porta a pensare che il disturbo sia tenuto sotto controllo. Poi a volte capita che si colpisce anche di fonte a noi (seppur in modo molto contenuto), se fa qualcosa di sbagliato (tipo se gli cade qualcosa), oppure se qualcuno lo rimprovera (noi non lo facciamo, ma mio nonno lo faceva spesso). Questo credo sia segno che comunque lui capisce che ha fatto un'azione "sbagliata", e si punisce per questo. Poi può anche essere come dici tu ovviamente, purtroppo non abbiamo modo di verificare quanto lui sia consapevole di sé (anche perché non risponde se gli fai domande su di lui). |
Re: Giusta la morte (in questo caso)?
Al di là della sofferenza tu hai raccontato un attacco violento che ha avuto in un determinato momento, non vedo cosa centri il discorso se è giusta la morte oppure no...
Ricordo di altri che scrissero sul forum che presi da qualcosa di molto forte si auto-provocassero dolore fisico, mi viene in mente anche l'esempio famosissimo di Van Gogh. |
Re: Giusta la morte (in questo caso)?
Io preferirei essere morto per molto meno.
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Re: Giusta la morte (in questo caso)?
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Re: Giusta la morte (in questo caso)?
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Ho avuto a che fare, per lavoro, con soggetti simili, eppure ho provato una tristezza immensa a leggere questo topic. Tristezza a palate. Mi aggiungo a quelli che non sanno rispondere al quesito. |
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