il piacere intellettuale può sostituire quello sessuale?
 

o è solo un palliativo?

Re: il piacere intellettuale può sostituire quello sessuale?
 

Sostituire non credo, ma può distrarre abbastanza da farci andare avanti.

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Sono due cose piuttosto diverse, si possono integrare a vicenda ma dubito una possa sostiuire l'altra.

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No, anzi, per me ci sono casi in cui lo fomenta.

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il piacere intellettuale precisamente cosa sarebbe? :interrogativo: ma si intende sempre legato alla sessualità?

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Dovrei chiedere a Karl se si diverte di più a disegnare un vestito per Chanel o a sbattersi Baptiste :interrogativo:

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:riverenza:

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Quoto tutto

Pultroppo il secondo e' instintivo, forse il piacere intellettuale e' nato durante l'evoluzione dell'uomo ed e' piu' recente, quindi meno forte. Non a caso il piacere sessuale e' presente in tutti, il piacere intellettuale in molti e' assente .-. E' difficile che quello intellettuale lo superi ma non escludo che si possa reprimere il secondo con il primo

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amore platonico?

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Se ci si illude, per alcuni potrebbe funzionare - ma in realtà no, per niente.

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ma assolutamente no, quello intellettuale è ''noioso'' a breve termine e comunque non alla portata di tutti, quello sessuale è il Top come piacere breve e tutti lo vogliono. (giustamente).

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Dipende molto dal carattere, se uno è una persona introversa dunque che tende a interiorizzare le energie psichiche (personalità melanconica o flemmatica con eccesso di bile nera o flegma) e a non disperderle all'esterno (personalità bilosa o sanguigna con eccesso di bile rossa e gialla) probabilmente ricaverà più piacere dalle pure attività intellettive perchè le energie psichiche interiorizzate vengono sublimate in energie per le attività intellettuali, permettendo così alla persona di liberarsi delle energie in eccesso.

Questo a volte è l'unico modo per l'introverso di "togliere" le energie psichiche e non imbottigliarle dentro di se ( rischiando poi che esplodano rovinosamente) sublimarle in attività intellettive, attività che possono contemplare l'aspetto puramente logico del pensiero umano (leggere, conoscere, imparare, inventare, ricercare ) o anche l'aspetto spirituale/artistico (scrivere poesie, comporre musica, dipingere, dedicarsi alla religione).

Lo so che non ci avete capito una ceppa di quello che ho scritto ma sono concetti un pò complessi da capire, in sostanza, una persona introversa non disperde le energie psichiche all'esterno (socializzando, ecc) ma le imbottiglia e queste poi rischiano di esplodere come una pentola a pressione in episodi di ansia e depressione, dunque l'introverso per togliere queste energie psichiche deve sublimarle (trasformarle) con l'attività intellettuale e spirituale ecco perchè molti introversi sono scienziati, scrittori, filosofi, compositori ecc. Un'estroverso non troverà lo stesso piacere nelle attività intellettive che trova l'introverso.

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Un piacere non sacrifica mai un altro piacere, molto semplicemente.

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Non lo sostituisce affatto :(

…Ma immagino che gli zeloti della TCC diranno che con la forza del pensiero si può annullare totalmente la libido e, magari, raggiungere l'orgasmo leggendo un trattato di fisica quantistica :sarcastico:

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:D c'è chi riesce a farlo, le "estasi" o il cosi detto "nirvana" che sperimentano monaci buddisti o religiosi d'altronde sono esperienze che derivano totalmente dalla mente. Magari fossimo tutti capaci di provare quelle esperienze altro che orgasmi...

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complesso quanto interessante:perfetto:

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Secondo me si trasformano in continuazione l'uno nell'altro, nel senso che a ben vedere sono espressioni diverse dello stesso impulso ad unirsi con il mondo.

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Chiedetelo a Leopardi :D.

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solo temporaneamente credo

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Non si possono avere entrambi?