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Intervenire sull'inconscio
Possibile o meno? Io sono dell'idea che sia possibile intervenire su di esso qualitativamente ma non quantitativamente...
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Re: Intervenire sull'inconscio
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Re: Intervenire sull'inconscio
Ma ci dovete arrivare da soli, no? :occhiali:
Ok, vado a fare una commissione poi cercherò di spiegare... |
Re: Intervenire sull'inconscio
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Re: Intervenire sull'inconscio
direi che in un'ottica neofreudiana, seguendo la seconda topica (Io Super-io Es) hai ragione tu. Però Freud è sempre stato convinto dell'esistenza di un substrato organico alle sue astrazioni, che la biologia in futuro sarebbe riuscita a scoprire. E sembra che oggi i tempi siano quasi maturi, se consideriamo le sinergie che la psicoanalisi sta avendo con le neuroscienze. Quindi direi che anche l'aspetto quantitativo può essere considerato nella dinamica pulsionale.
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Re: Intervenire sull'inconscio
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Ad ogni modo la mia idea è la seguente: l'inconscio tiene le fila della quasi totalità dei nostri atteggiamenti e azioni, più del 90% secondo alcuni...citando Daniel Goleman, esso è l'eccezione, non la regola. Una delle tante illusione del pensiero razionalista moderno, dall'illluminismo in poi, è stato quello di fare dell'essere umano una creatura permeata di razionalità e giudizio critico nell'intierezza del suo vivere quotidiano. Ciò è impossibile, perché per una questione di risparmio energetico, abbiamo necessità di limitare il tempo della durata tra stimolo e risposta ad una frazione di secondo, quindi in molti casi utilizziamo ancora l'apporto fornito dal nostro sistema limbico, il deposito di stoccaggio delle emozioni, la forma prevalente tra tutte le specie animali. L'apporto fornito dalla neocorteccia non è invece così immediato, e subentra solo in fase di elaborazione delle emozioni. Per ipotesi: se il 95% del nostro vivere e agire è determinato dall'inconscio, dobbiamo per forza pensare che chi ha strutturato il proprio inconscio su sentimenti come rabbia/aggressività o paura/ansia (che limitano nettamente la qualità della vita), sia destinato per tutta la vita a non separarsene e a rimanere schiavo di questi schemi emotivi dettati dell'inconscio? Secondo me no, in quanto è possibile modificare la sostanza di esso in termini qualitativi, pur sapendo che la quasi totalità di azioni ed emozioni continuerà a sfuggire al controllo immediato della razionalità. Continueremo quindi ad agire per la maggior parte seguendo i segnali immediati dell'inconscio, ma la qualità di esso potrà cambiare, se ci saremo adoperati a farlo nei tempi e nei modi adatti a noi. Quindi, se io avrò sviluppato nei primi anni della formazione del mio io, una struttura emotiva e inconscia fondata sulla paura verso l'aggressione fisica in termini patologici (a tal punto, per esempio, da interpretare su basi immediate, persino una stretta di mano come un atto di violenza), potrò modificare quest'impostazione di base attraverso un lavoro di ridefinizione e riscrittura del mio modo di vivere le emozioni. |
Re: Intervenire sull'inconscio
In pratica vuoi intervenire razionalmente sull'inconscio, portando così all'estremo l'illusione del pensiero razionalista moderno nell'attuare il pieno controllo del suo essere soggetto.
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Re: Intervenire sull'inconscio
Non ho detto come, ognuno sceglierà la forma terapeutica che preferisce.
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Re: Intervenire sull'inconscio
È lo stesso, una volta ammessa la cosalità, la manipolabilità, dell'inconscio.
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Re: Intervenire sull'inconscio
Anche sottoponendosi ad esperienze estreme in maniera diretta, come affermano i fautori della terapia d'urto (tra cui non figuro io, pur ammettendo che col sottoscritto ha funzionato in un paio d'occasioni)
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Re: Intervenire sull'inconscio
io es e super io?
corpo anima spirito:occhiali: fatevi esorcizzare tutti quanti, vedrete che bell'inconscio pulito che avrete:occhiali: (interpretatela metaforicamente, se riuscite) |
Re: Intervenire sull'inconscio
Insomma, pochi tra di voi hanno espresso il proprio pensiero a riguardo :occhiali:
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Re: Intervenire sull'inconscio
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In altre parole, ogni tanto, TE DEVI DA INCAZZÀ :mrgreen: |
Re: Intervenire sull'inconscio
Si che mi interessano le risposte, anche i pareri contrari (soprattutto quelli :occhiali:)
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Re: Intervenire sull'inconscio
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Re: Intervenire sull'inconscio
Forza, anche lei signora Noriko, dica la sua...favorevole, contraria o astenuta?
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Re: Intervenire sull'inconscio
In effetti la nozione fondamentale dell'inconscio(di là dalla specifica psicologica) consiste nell'ammissione di un limite per l'uomo,specie in un tempo in cui si vive nell'illusione di potere tutto.D'accordo con Dedalus,quindi, sulla non manipolazione,aggiustamento dell'inconscio.
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Re: Intervenire sull'inconscio
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Se provi a sostituire il concetto di "inconscio" con "esperienze, ricordi, pensieri, emozioni che influenzano il nostro modo di agire" forse il discorso fila di più. In pratica qui stiamo a dire che tutto quel nostro sistema di ricordi, esperienze passate, emozioni legate ad esperienze ancestrali, influenza il nostro rapporto conoscitivo con la realtà, e che noi abbiamo il potere di lavorare su noi stessi per avere controllo su di esso e modificare schemi comportamentali disadattivi. Quote:
STIMOLO (evento antecedente) --> PENSIERO --> EMOZIONE Es.: Serpente --> "può farmi del male" --> paura. Quindi io non devo lavorare sulle emozioni, ma sui pensieri. Se i pensieri sono disfunzionali posso sostituirli con pensieri funzionali e quindi cambierà l'emozione ad essi associata. Es.: Cane --> "può mordermi come mi è successo da piccola" --> Paura VS Cane --> "se mi ha morso da piccola non è detto che debba succedere anche adesso e poi non è lo stesso cane" --> Indifferenza |
Re: Intervenire sull'inconscio
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Io forse condividerei in parte l'opinione di V. Andreoli che parla di cervello plastico, dove le forze esterne influenzano la persona nel suo modo di pensare e di sentire ma forse l'inconscio secondo me no , non viene influenzato dall'esterno rimane (almeno quello più primitivo) così abbastanza statico. La patologia (secondo il mio parere e non, soprattutto quando si parla di psicosi) si evidenzia quando l'Es prende il sopravvento sull'Io e l'intervento esterno( in questo caso la psicoterapia) non riesce a modificare la malattia , questo per me dimostra che l'inconscio con tutti i suoi istinti non è così modificabile. |
Re: Intervenire sull'inconscio
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Dal discorso di Muttley mi pare che non lo esponga nell'accezione prettamente freudiana. Ecco perchè ho contestato il suo utilizzo. Dall'analisi pare che più che di inconscio si debba parlare (come ho scritto prima) di tutte quelle esperienze ancestrali che hanno sempre influenzato il nostro modo di pensare le cose, che si sono sempre frapposte tra noi e il nostro modo di vedere la realtà. |
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