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Avere il dono dell'invisibilità.
Oggi ho preso il pullman delle 6.30, quello pieno zeppo di studenti. Ovviamente era quasi pieno: c’erano soltanto 3 posti liberi: due erano stati occupati da un paio di ragazzine che lo riservavano al fidanzatino che sarebbe salito una fermata dopo.
Mi accorgo che nella mia vita di merda non è cambiato nulla: anche alla loro età restavo sempre in piedi, ero quella sfigata, quella strana a cui nessuno riserva il posto e accanto a cui nessuno avrebbe voluto sedersi. E adesso, 15 anni dopo, mi ritrovo a rivivere le stesse situazioni. E poi c’è un altro posto libero, accanto c’è un sessantenne. Mi si riempie il cuore di gioia (sì, per così poco). Chiedo se è libero, e lui fa per spostarsi, ma nel sedile accanto ci ha messo la borsa col pc e poi mi accorgo che ai piedi del sedile c’è uno di quei portabottiglie da 6 e mi fa: “ma come faccio, non posso spostarmi perché non posso infilarci le gambe, vede ho questa roba”. Non so che dire, riesco solo a sbottare un: “pazienza, resto in piedi”. Faccio qualche passo indietro e resto in piedi per 50 km, in un pullman dal corridoio stretto, pieno di ragazzini che ridacchiano (ovviamente mi autoconvinco che ridano per me), su strade sterrate. Mi fanno male i piedi. Dopo i primi 30 km in cui io, stanca e stremata, penso a quanto sono idiota e sfigata, c’è una fermata in cui salgono un paio di persone. Una ragazza, c’avrà avuto 20 anni, chiede il posto al tizio come prima avevo fatto io. Chissà perché, il tizio adesso ci riesce a farci entrare le gambe! Con me non ci riusciva. La ragazza prende posto, a me vien da piangere. Cosa ho io che non va? Vi prego, aiutatemi a capire :) Forse sulla mia fronte c’è scritto “idiota”. Cosa cazzo c’è che non va in me? Perché? Perché. Sto per avere una crisi, poi per fortuna scendo, qualche fermata prima perché quasi non riesco più a trattenermi. Non mi balena neppure per un attimo l’idea di quanto sia stato maleducato quel tizio. Riesco soltanto ad attribuire a me stessa le colpe di tutto ciò: forse non sono stata abbastanza convincente, forse avrei dovuto insistere e tirare fuori le unghie, o avrei dovuto cantargliene quattro dopo il gesto di dare il posto alla ragazza. Provo odio e disgusto verso me stessa. Questo episodio purtroppo non è isolato. Quante volte capita che, camminando sul marciapiede, la gente si scontra con me, quasi come se non mi vedesse, come se non percepisse la mia presenza. Mi sento invisibile. Forse lo sono davvero: un paio di volte ho seriamente rischiato di essere investita sulle strisce. Due volte mi è successa una cosa insolita, con due tizi diversi, in due luoghi diversi, mentre facevano jogging e io ero ferma sulla loro scia, mi hanno quasi buttata per terra perché non si sono scansati di un mm (io non potevo vederli essendo girata da un altro lato). In una di queste occasioni il tizio mi ha buttata sulle rotaie del tram mentre questo stava per passare. E quante volte, entrando in un negozio o in un ufficio, ho salutato ma non ho avuto risposta. Anche la mia voce è invisibile. Anche la mia presenza è invisibile: un giorno andai dalla mia psicologa. La segretaria mi disse di attendere in una stanza, che mi avrebbe avvisato lei quando avrei potuto uscire (doveva far passare per i corridoi altri pazienti e voleva rispettare la loro privacy). Beh, si dimenticò di me. Io stupidamente aspettavo, anche se immaginavo fosse andata così. Si ricordò di me dopo 20 minuti, entrò e disse: “poverina, scusi, mi ero scordata di lei”. :) Leggete pure e ridete. Almeno la donna invisibile può strappare un sorriso a qualcuno. |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
XD ciarliiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ma lo sai che nn sei invisibile per un certo filosofo da strapazzo? :D
Cmq il vecchio che nn si è spstato è proprio un cafone, probabilmente anche tu devi essere stata poco convincente, magari intimidita e lui ha ritenuto non doversi scomodare per farti sedere. Questo non lo giustifica. Certo che raccontarci tutti questi avvenimenti così, sembra quasi che tu davvero sia invisibile, ma è solo percezione...non è che ogni giorno ti capita un episodio del genere. |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
maro' sembra che vivi in un posto dove ci sono solo incivili maleducati :o
alcuni episodi sono chiaramente dovuti alla maleducazione altrui. La questione del saluto mancato può essere dovuta al tono di voce flebile, anche a me è capitato a volte, proprio non ti sentono. Per gli urti con la gente, sai quante volte camminando su marciapiedi trafficati ho dovuto scansare all'ultimo come birilli persone che vanno di fretta, sovrappensiero ecc... è un classico,forse tu stessa cammini sovrappensiero e non ci fai caso. L'episodio della corriera deve essere stato veramente duro, manco io sarei riuscito a insistere col tipo né tantomeno a lamentarmi quando ha fatto sedere l'altra persona. |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
non farti prendere dalla colpevolezza, non hai colpe, il sessantenne non ti ha fatto spazio perché non le piacevi, però ha fatto accomodare l'altra perché si sà, l'uomo, spesso, ragiona con il cazzo.
Per gli adolescenti, ridono di ogni cavolata, non associarli a te. Pensa che una volta presi un taxi, il taxista arrivato dove dovevo scendere tirò dritto, aprì il finestrino e si accese una sigaretta. ed io non sapevo che fare, pensavo "ma dove va?" così gli dissi "mi scusi..." sto qui sobbalzò come spaventato e mi disse "oh cazzo, scusami mi sono dimenticato, pensavo fossi sceso" ed io rimasi così :nonso: quella voltà mi son sentito davvero invisibile, un taxista che si dimentica del cliente nel suo taxi, pensai di essere come un fantasma. |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
Ma in 50 km non c'era neanche una fermata dove potesse scendere qualcuno a liberare un posto? :interrogativo:
Non hai niente che non va, possono capitare a tutti episodi del genere, soprattutto alle persone educate che non assillano ripetutamente gli altri e evitano le situazioni in cui se incontri l'idiota di turno finisci pure per attaccar briga. Poi il vecchio è stato anche maleducato, riuscito a scamparla con te e a non farti sedere, forse si è sentito "costretto" poi a far sedere il secondo che glielo chiedeva indipendemente dal fatto che era una ragazza di 20 anni o altro. E se l'ha fatto solo per quello sii contenta di non esserti seduta vicino a un vecchio viscido :D |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
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Battuta scherzosa a parte, il fondo di verità è che, per come appari qui, io non ti reputerei mai né sfigata, né strana. Semmai originale e sicuramente interessante, altroché. Ad uso e consumo, della tua autostima e del tuo ego ;) Quote:
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Posto libero = posto per ciarliera a meno che non ci sia in piedi un anziano, disabile, donna incinta o persona con difficoltà fisiche per starsene in piedi. Quote:
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Mai avuto le tue letture: è semplicemente menefreghismo del prossimo. Siccome ogni tanto 'ste situazioni stimolano la mia misantropia, io faccio "svegliare" le persone con una "leggera" spallata. Sai capita quando si cammina di fretta. Talvolta volano per terra come birilli. Ad imperitura memoria che NON sono invisibile :D |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
Ciarli, capisco benissimo quanto questi episodi possano avvilire, sopratutto nel caso di coloro (eccomi) che si autosvalutano in partenza, senza neanche bisogno di un motivo scatenante.
Io affronterei queste situazioni con un doppio binario di pensiero: il primo è che, semplicemente, queste cose capitano. Siamo noi a lasciarci avvilire da cose come queste su cui la maggior parte della gente riderebbe. Dobbiamo impedircelo. Quindi cambiare le nostre idee distorte che vanno sempre a finire sull'autosvalutazione. Il secondo binario, invece è un po' più difficile da accogliere: nonostante queste cose capitino a tutti, credo che a noi capitino più spesso. Il motivo? La paura di imporsi, di chiedere, di pretendere, di "disturbare". Ti ricordi il 3d che ho aperto qualche giorno fa e che hai letto e commentato, vero? Di questo parlavo. Senza colpevolizzazioni ulteriori, bisogna anche prendere atto che in certe cose che ci capitano c'è una nostra "complicità". Bisogna sempre perdonarci per questo ma cercare, dalla volta successiva, di cambiare il nostro comportamento in queste situazioni. L'episodio del tizio sull'autobus: lui è stato probabilmente scortese e ha la sua dose di colpe, ma tu hai mancato nell'usare la giusta decisione per ottenere una cosa perfettamente alla portata. Il tizio non ha voglia spostarsi? Chiedigli con decisione di farlo dacchè stare seduta in un posto libero è un tuo diritto. Il risultato dell'inazione è stato un viaggio in pullman infernale e un pezzo a piedi non necessario. Lo stesso dallo psicologo: hai la sensazione che si siano dimenticati di te? Vai lì' e chiedi conferma. Disturba. Rompi i coglioni. E' proprio questo ciò che ho cercato di consigliare a tutti: imparare a prendersi il proprio spazio, anche in situazioni stupide e fini a loro stesse come queste. Forzarsi di fare queste cose anzichè spostarci zitti in un angolo non porterà vantaggi enormi, ma aiuterà a cambiare il paradigma che ci siamo costruiti in testa, il blocco che ci impedisce di rispettare noi stessi e prenderci ciò di cui abbiamo bisogno. |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
"Ma le pare che io debba farmi il viaggio in piedi perché le sue bottiglie devono riposarsi? Sposti, per favore, per le gambe ci incastreremo in qualche modo :ridacchiare: " Ecco come avrei risposto. In tono allegro, anche un po' canzonatorio :)
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Re: Avere il dono dell'invisibilità.
Capita spesso anche a me di risultare invisibile quando cammino per strada..se non mi spostassi io ogni volta mi scontrerei sempre.. prima o poi per vendicarmi farò come Richard Ashcroft in questo video
Mi è capitato spesso di essere ignorato anche al bancone del bar quando dovevo ordinare ( forse per il tono di voce troppo basso )..una volta però c'eravamo solo io e il barista e non mi ha considerato lo stesso :o Quindi non saprei che dirti..sicuramente non ti devi colpevolizzare :) |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
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sfogarsi fa bene! |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
anche a me capita a volte, più per il mio tono di voce che è sempre abbastanza basso e le persone spesso non mi sentono proprio.
Ricordo una volta che entrai in un bar per fare colazione, era mattina prestissimo, non c'era nessuno a parte io e il barista. Andai al bancone e ordinai un cappuccino. Quello era di fronte a me. E non faceva nulla. Io dovevo andare a lavoro, ma per timidezza rimasi zitta pensando si dovesse scaldare la macchina. Passarono forse cinque minuti così. Situazione surreale, davvero. Alla fine, timidamente, feci presente al barista che stavo aspettando un cappuccino. Quello mi rispose che non ne poteva fare per almeno altri 15 minuti perchè la macchina era fredda. Rimasi talmente rintronata che non dissi niente ed uscì. Cioè, manco una parola per dirmi :"no mi scusi signorina se vuole il cappuccino dovrebbe attendere". No, muto. Pensavo di essere in una candid camera. |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
Anche a me tante volte mi capita di sentirmi cosi come te, in varie situazioni, quello che mi fa sentire male e che anche quando faccio o cerco di fare qualcosa per farmi notare o provare a inseririmi in qualche contesto, ho l'impressione che non servono a nulla i miei sforzi.
Poi altre volte invece vorrei esserlo invisibile per tutti quelli che mi conoscono e mi schifano, e gli faccio pena per la mia condizione di emarginato. |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
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Re: Avere il dono dell'invisibilità.
Mi hai fatto tenerezza: sei una persona sensibile. Se ci soffri per certi comportamenti, se ti danno fastidio, significa che credi nelle persone. Se mi giro intorno, nella mia vita, tante persone come te purtroppo non le vedo.
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Re: Avere il dono dell'invisibilità.
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Re: Avere il dono dell'invisibilità.
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Re: Avere il dono dell'invisibilità.
Non hai sbagliato tu, ma le ragazzine che fondamentelamente non si puo' occupare un posto in bus se non dalla persona fisica, so cmq che è una prassi consolidata qui in italia. Quando prendo il bus io vedo decine di posti occupati e prenotati con borse, giacche, quaderni, bottiglie ecc ecc... Non so fino a che punto sia corretto, non è un mezzo personale.
Anche il tizio quanto meno doveva, se poi si è ricreduto, chimarti e lasciarti sedere. |
Re: Avere il dono dell'invisibilità.
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Re: Avere il dono dell'invisibilità.
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Re: Avere il dono dell'invisibilità.
Non sei unica: certe cose sono successe anche a me.
Non disperare. Certe persone sono davvero ipocrite ed opportuniste. |
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