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Lo "sfigato"
Leggendo la discussione "rispetto per se stessi" in cui viene rappresentata la figura dello "sfigato" nell'atto della socializzazione, mi sono chiesto come potrebbe essere possibile identificarlo universalmente con caratteristiche conformi in ogni individuo che si possa definire tale.. Insomma chi è per voi lo sfigato? Una persona sfortunata? Questa sarebbe la traduzione letterale, ma in cosa consisterebbero queste sfortune concretamente? Quanti di voi avranno sentito dire da un amico o da un conoscente, rivolto a qualcuno nelle vicinanze, (o a se stessi) "guarda quello che sfigato": ecco, mi sembra di aver notato che il soggetto in questione, il più delle volte è rappresentato da una persona, maschio o femmina, esteticamente considerata brutta, cioè gli elementi per considerarla sfortunata non sono ben definiti, tutto gira intorno all'immagine del soggetto. Uscendo dalla definizone appena descritta, chi per voi è quello sfigato, inteso come sfortunato? Quali sono queste sfighe?
Non è una provocazione, a me è stato dato dello sfigato da un conoscente perchè ultimamente esco poco, sono single e entrando in una discoteca, sarei quello ai margini seduto da solo, sinceramente mi sembrano qualità di cui posso fare a meno senza sentirmi minimamente sfortunato. |
Re: Lo "sfigato"
Una pesona che non ha mai combinato niente nella sua vita, uno che si affanna e soffre perché cerca di essere come gli altri, che non accetta la sua situazione pur non riuscendo concretamente a fare niente per cambiarla.
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Re: Lo "sfigato"
Io penso che la definizione sfigato si puo interpretare in piu modi, c'è chi ha sfortuna nella vita, chi non ha amici, chi non ha mai avuto una ragazza ecc.
Che poi queste cose spesso sono collegate fra loro, se uno di noi che come parecchi di qua dentro ha problemi di fobia sociale, ovviamente esce poco, non ha spesso amicizie o persone(come nel caso mio) con cui uscire anche volendolo, e poi ovviamente nemmeno le donne lo filano uno cosi. Io ad esempio mi reputo tale, per tutte queste cose elencate, diciamo che sta ad indicare spesso il soggetto che esce dal coro, che non fa le cose che per gli altr(i normali)i sarebbero la norma. |
Re: Lo "sfigato"
lo sfigato è uno che ha sfortuna nella vita
il fallito è quello che quando prova a far qualcosa gli va male, e la sua reazione è di non provarci più e se ci riprova fallisce ancora, e ancora e ancora: IO |
Re: Lo "sfigato"
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Re: Lo "sfigato"
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Re: Lo "sfigato"
Mah io una volta non la pensavo cosi ma vedo che quelli che sono fuori da tutto e tutti(IO) non stanno bene.
Per cui il morto penso che sia bello sentirsi parte di qualcosa ,accettati, inseriti ecc. |
Re: Lo "sfigato"
Credo che "sfigato" si possa tradurre in "sfortunato" (del resto si dice «Che sfiga!»), quindi indica uno a cui va tutto storto. Non escludo però che alcuni lo usino come il contrario di "figo", indicando così uno che non attrae né fisicamente né socialmente (il ché è comunque una sfortuna) :pensando:
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Re: Lo "sfigato"
Sfigato letteralmente suppongo stia a significare "senza figa" no?
Owero una persona a cui, ipoteticamente, secondo chissà quali alti giudizi, mancano determinate caratteristiche per attrarre l'altro sesso o comunque per piacere in generale alle persone. Può anche essere una persona che si discosta semplicemente dal comune pensare e non è abbastanza forte da far valere le proprie idee o il proprio modo di essere. :pensando: In generale secondo me lo "sfigato" è una persona che agli occhi degli altri appare più o meno debole o non abbastanza deciso. |
Re: Lo "sfigato"
Sarebbe bello riuscire a togliere questa parola e qualunque altra etichetta per descrivere le persone.. Chissà '-'
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Re: Lo "sfigato"
Non vedo il bisogno di trovare una definizione universale per inquadrare lo sfigato.
Non è qualcosa di oggettivo, ma cambia a seconda dei criteri di valutazione di ciascuno. Ed è meglio così, perchè non trovo giusto che si possano marchiare alcune persone come sfigate in maniera oggettiva, basandosi sui criteri di chi, poi? Dell'individuo medio, che di sicuro non è un luminare o qualcuno di particolarmente affidabile? No, grazie. Io mi tengo il mio concetto di sfigato, mi basta sapere qual'è il concetto che va per la maggiore (ma questo non lo rende vero sempre e comunque), e poi ognuno si tenga il suo. |
Re: Lo "sfigato"
sfigato secondo me è un po come disgraziato, significa sfortunato ma viene usato come insulto.
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Re: Lo "sfigato"
Premesso che per me tanto la parola "sfigato" che quella di "figo" andrebbero eliminate dal vocabolario, perchè stupide categorizzazioni che lasciano il tempo che trovano, io interpreto il concetto di "sfigato" come persona che, con il proprio comportamento o aspetto, riesce ad essere totalmente fuori luogo in un determinato contesto. Perciò, per me è più sfigato il galletto del quartiere che passa la sera a sfracellarti i coglioni parlandoti del suo nuovo iPhone, piuttosto che chi ammetta di essere negato per qualcosa.
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Re: Lo "sfigato"
Chissà perché non si dice anche "scazzata" col medesimo significato. :pensando:
Comunque per me lo sfigato è colui il quale usa il termine "sfigato" (e anche altri termini: "cesso/a" ad esempio) per designare gli altri. La sfiga è innanzitutto un fatto mentale. |
Re: Lo "sfigato"
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Re: Lo "sfigato"
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E' un primo passo importante per cominciare a cambiarla. |
Re: Lo "sfigato"
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Re: Lo "sfigato"
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io comunque avevo letto da qualche parte che il termine "sfigato" viene usato per indicare una persona che non é accettata in un gruppo,e ne sta in disparte isolandosi :pensando: |
Re: Lo "sfigato"
in genere dipende da chi lo usa, per me lo sfigato non è altro quello che porta la maschera per essere accettato da tutti, non osa minimamente mostrare una traccia di se perchè se ne vergogna, tutti uguali, tutti identici, ne vedi gli hai visti tutti.
pero in genere si usa come l'incontrario di figo. |
Re: Lo "sfigato"
E' un termine fortemente abusato che non ha un significato preciso anche se normalmente può riguardare l'aspetto fisico della persona in questione e/o il carattere debole e/o l'eccessiva bontà d'animo..
In generale, almeno secondo la mia esperienza, è molto peggio nella società d'oggi essere considerato uno sfigato che essere considerato un delinquente della peggior specie... Questi ultimi meritano una seconda possibilità... Gli sfigati neanche la prima.. Poi in effetti rimane una questione squisitamente soggettiva....(cioè uno/a può star bene da solo/a e riuscire quindi a sbattersene delle etichette altrui) |
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