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soloipetali 11-10-2012 22:20

Il suicidio come soluzione
 
vi capita di trovare conforto nell'eventualità che prima o poi troverete il coraggio di compiere l'insano gesto?

Scusate, forse il post è troppo forte.

Altamekz 11-10-2012 22:22

Re: Il suicidio come soluzione
 
No, cioè trovo conforto nel pensare che magari potrei morire, non nel fatto che prima o poi troverei il coraggio di compiere l'insano gesto.

Prendere una decisione sulla mia vita è troppo dispendioso.

he_got_game 11-10-2012 22:22

Re: Il suicidio come soluzione
 
si




.

Baloordo 11-10-2012 22:25

Re: Il suicidio come soluzione
 
Si, ma non ne avrei mai il coraggio. Ho ancora quel miinimo attaccamento alla vita, e quella curiosità, seppur piccola, morbosa che mi impedisce di pensare seriamente di farla finita.

Trent 11-10-2012 22:25

Re: Il suicidio come soluzione
 
"Vivo solo perché è in mio potere morire quando meglio mi sembrerà: senza l'idea del suicidio, mi sarei ucciso subito."

Sentry 11-10-2012 22:31

Re: Il suicidio come soluzione
 
Conforto proprio no.

soloipetali 11-10-2012 22:38

Re: Il suicidio come soluzione
 
Quote:

Originariamente inviata da zucchina (Messaggio 885235)

solo che a volte mi angoscia l'idea che possa esserci uno stato d'animo anche dopo morti

mmm questa proprio non dovevi farmela...

rainy 11-10-2012 22:45

Re: Il suicidio come soluzione
 
A volte capita, ma poi passa.
Ne avevo parlato qui: http://www.fobiasociale.com/il-narci...uicidio-28918/

"Esistono dei predicatori di morte: la terra è piena dl gente a cui occorre predicare la fuga dalla vita.
La terra è piena di gente inutile; la vita è corrotta dalla troppa quantità. Quanto è bene in tal caso sospingerli, col miraggio della 'vita eterna', fuori di questa vita!
'Itterici': così vengono detti spesso i predicatori di morte, o 'uomini neri'. Ma io ve li voglio mostrare in altri colori.
Sono in realtà esseri orrendi, che portano in loro la belva rapace, e non hanno altra scelta che il piacere o la macerazione. E anche i loro piaceri non sono che macerazione.
Non sono neppure diventati uomini, questi esseri schifosi: predichino dunque pure la rinuncia alla vita e se ne vadano alla malora!
Sono i tisici dell'anima: appena nati cominciano a morire e si volgono verso dottrine di stanchezza e di rinuncia.
Vogliono essere morti, e noi dovremmo realmente salutare con gioia questa loro volontà! Guardiamoci bene dallo svegliare i morti e profanare i viventi sarcofagi!
Incontrano un malato o un vecchio o un cadavere; è subito dicono: 'Ecco la confutazione della vita!'
Ma sono essi i confutati, il cui occhio scorge soltanto un volto dell'esistenza.
Avvolti nella loro pesante gravità, vanno alla ricerca delle piccole occasioni funebri: aspettano e digrignano i denti.
Oppure cercano lo zuccherino, e intanto si prendono .gioco del loro infantilismo: s'attaccano alloro fuscello di vita e ridono del fatto di stare attaccati a un fuscello.
La loro saggezza suona così: Pazzo chi resta in vita; e pazzi appunto siamo noi! Questa è in realtà la più grande follia della vita!'
'La vita è soltanto dolore': così dicono altri; e non mentono: cercate dunque di smetterla! Cercate di far sì che essa si spenga, se è soltanto dolore!
E così suoni la dottrina della vostra virtù: 'Tu devi uccider te stesso! Ti devi sottrarre alla vita con le tue mani!'
'La volùttà è peccato', così dicono gli uni, che predicano la morte; 'lasciateci camminare sull'orlo della strada senza generare figlioli!'
'Generare è penoso' dico gli altri; 'a quale scopo generare ancora? Non si generano che dei disgraziati!' E anch'essi sono predicatori di morte. -
'Occorre la compassione' dicono i terzi. 'Prendete ciò che io ho! Prendete ciò che io sono! Tanto meno mi legherà la vita!'
Se fossero veramente uomini compassionevoli, cercherebbero di togliere la vita al loro prossimo. Essere cattivi sarebbe infatti in tal caso la loro vera bontà.
Ma vogliono soltanto liberarsi della loro vita: e che importa loro di legarvi tanto più agli altri con le loro catene e i loro doni!
E anche voialtri, per cui la vita e affannoso lavoro e inquietudini: non siete stanchi della vita? Non siete maturi per la predicazione della morte? Voi tutti che amate il lavoro accanito e la rapidità, il nuovo, l'inusato, in fondo riuscite a sopportarvi male, la vostra laboriosità è maledizione e volontà di dimenticarsi.
Se credeste di più alla vita vi dareste meno in preda al nomento. Ma non avete abbastanza stoffa per saper aspettare, e neanche per saper essere pigri! Da ogni parte risuona la voce di coloro che predicano la morte: e la terra piena di coloro a cui è necessano predicare la morte. Oppure ‘la vita eterna': che per me è la stessa cosa, verso cui essi si avviano in fretta!"
Così parlò Zarathustra
"

Aree 11-10-2012 22:49

Re: Il suicidio come soluzione
 
Quote:

Originariamente inviata da zucchina (Messaggio 885235)
mi angoscia l'idea che possa esserci uno stato d'animo anche dopo morti

questo rende la vita un incubo senza fine
:o

monika89 11-10-2012 22:55

Re: Il suicidio come soluzione
 
Quote:

Originariamente inviata da zucchina (Messaggio 885235)

solo che a volte mi angoscia l'idea che possa esserci uno stato d'animo anche dopo morti

quoto ,penso come te,che magari dopo che muori dovrai affrontare altre cose peggi che qui

Pietro 11-10-2012 23:04

Re: Il suicidio come soluzione
 
Io trovo conforto semplicemente perchè credo che prima o poi ci arriverò..

Manuela.tr 11-10-2012 23:15

Re: Il suicidio come soluzione
 
Mi aiuta nel senso di farmi provare il potere di decidere...ma non riuscirei ne'vorrei farlo. Non si tratta di una questione di fede, di mancanza di coraggio (anche se si mi mancherebbe il coraggio con buona certezza). E'che non la considero una soluzione in generale se non in casi estremi (eutanasia).
Penso che prima di giungere ad azioni cosi' estreme, non credi di meritarti tante e tante altre possibilita'?
E poi perche'facciamo sempre paragoni con chi crediamo abbia più di noi?
C'e' anche l'altra faccia della medaglia.

Pillola Magica 11-10-2012 23:36

Re: Il suicidio come soluzione
 
Si è bello sapere di avere il bottone di spegnimento

ThinkHappy 11-10-2012 23:54

Re: Il suicidio come soluzione
 
Per quanto sia triste e "anormale", confesso che io e il suicidio abbiamo un rapporto molto intenso. Tempo fa mi sono ripromessa che se la mia agorafobia con l'evitamento e conseguente depressione dovesse ripresentarsi avrei finito la tragedia un po' prima del previsto.
Tra il dire e il fare, ovviamente, c'è in mezzo un oceano vastissimo.

MissAntropia 11-10-2012 23:56

Re: Il suicidio come soluzione
 
Io ogni tanto ci provo, la vedo come soluzione anche se in fondo in fondo so che non mi ucciderei mai... Son troppo masochista :mrgreen:

Kitsune 12-10-2012 00:10

Re: Il suicidio come soluzione
 
Non è corretto considerare il suicidio una soluzione poiché è un annullamento e non un miglioramento.

ASPIRANTErocker 12-10-2012 00:21

Re: Il suicidio come soluzione
 
infatti è una possibile soluzione...credo che pensarci possa far bene...

Martello 12-10-2012 00:43

Re: Il suicidio come soluzione
 
In passato mi è capitato adesso no, comunque l'ho sempre buttata sul sintetico:

ci vogliono più ''palle'' a vivere che a suicidarsi.

Tradotto:suicidarsi è difficile, ma vivere lo è di più, implica un autodafè maggiore, maggiori energie, maggiori sforzi.

Who_by_fire 12-10-2012 01:16

Re: Il suicidio come soluzione
 
Quote:

Originariamente inviata da rainy (Messaggio 885245)

"Esistono dei predicatori di morte: la terra è piena dl gente a cui occorre predicare la fuga dalla vita.
La terra è piena di gente inutile; la vita è corrotta dalla troppa quantità. Quanto è bene in tal caso sospingerli, col miraggio della 'vita eterna', fuori di questa vita!
'Itterici': così vengono detti spesso i predicatori di morte, o 'uomini neri'. Ma io ve li voglio mostrare in altri colori.
Sono in realtà esseri orrendi, che portano in loro la belva rapace, e non hanno altra scelta che il piacere o la macerazione. E anche i loro piaceri non sono che macerazione.
Non sono neppure diventati uomini, questi esseri schifosi: predichino dunque pure la rinuncia alla vita e se ne vadano alla malora!
Sono i tisici dell'anima: appena nati cominciano a morire e si volgono verso dottrine di stanchezza e di rinuncia.
Vogliono essere morti, e noi dovremmo realmente salutare con gioia questa loro volontà! Guardiamoci bene dallo svegliare i morti e profanare i viventi sarcofagi!
Incontrano un malato o un vecchio o un cadavere; è subito dicono: 'Ecco la confutazione della vita!'
Ma sono essi i confutati, il cui occhio scorge soltanto un volto dell'esistenza.
Avvolti nella loro pesante gravità, vanno alla ricerca delle piccole occasioni funebri: aspettano e digrignano i denti.
Oppure cercano lo zuccherino, e intanto si prendono .gioco del loro infantilismo: s'attaccano alloro fuscello di vita e ridono del fatto di stare attaccati a un fuscello.
La loro saggezza suona così: Pazzo chi resta in vita; e pazzi appunto siamo noi! Questa è in realtà la più grande follia della vita!'
'La vita è soltanto dolore': così dicono altri; e non mentono: cercate dunque di smetterla! Cercate di far sì che essa si spenga, se è soltanto dolore!
E così suoni la dottrina della vostra virtù: 'Tu devi uccider te stesso! Ti devi sottrarre alla vita con le tue mani!'
'La volùttà è peccato', così dicono gli uni, che predicano la morte; 'lasciateci camminare sull'orlo della strada senza generare figlioli!'
'Generare è penoso' dico gli altri; 'a quale scopo generare ancora? Non si generano che dei disgraziati!' E anch'essi sono predicatori di morte. -
'Occorre la compassione' dicono i terzi. 'Prendete ciò che io ho! Prendete ciò che io sono! Tanto meno mi legherà la vita!'
Se fossero veramente uomini compassionevoli, cercherebbero di togliere la vita al loro prossimo. Essere cattivi sarebbe infatti in tal caso la loro vera bontà.
Ma vogliono soltanto liberarsi della loro vita: e che importa loro di legarvi tanto più agli altri con le loro catene e i loro doni!
E anche voialtri, per cui la vita e affannoso lavoro e inquietudini: non siete stanchi della vita? Non siete maturi per la predicazione della morte? Voi tutti che amate il lavoro accanito e la rapidità, il nuovo, l'inusato, in fondo riuscite a sopportarvi male, la vostra laboriosità è maledizione e volontà di dimenticarsi.
Se credeste di più alla vita vi dareste meno in preda al nomento. Ma non avete abbastanza stoffa per saper aspettare, e neanche per saper essere pigri! Da ogni parte risuona la voce di coloro che predicano la morte: e la terra piena di coloro a cui è necessano predicare la morte. Oppure ‘la vita eterna': che per me è la stessa cosa, verso cui essi si avviano in fretta!"
Così parlò Zarathustra
"



Ah mi sembrava fosse una marea di cazzate, cominciando a leggere! Infatti poi ho visto che era Nietsche! :mrgreen:

barclay 12-10-2012 08:24

Re: Il suicidio come soluzione
 
Quote:

Originariamente inviata da soloipetali (Messaggio 885199)
vi capita di trovare conforto nell'eventualità che prima o poi troverete il coraggio di compiere l'insano gesto?

Assolutamente sì :piangere:


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