![]() |
La "Banca della Fiducia" (TCC)
La mia psicologa di 8 anni fa (TCC, barclay mi odierà :D), non che mi sia stata particolarmente d'aiuto, ma mi fece una volta questa metafora che mi ha assolutamente sconvolto.
Devo dire che adesso a ripensarci ne noto alcune falle, però in linea di massima la trovo molto valida. Lei parlava di questa ipotetica "Banca della Fiducia" che noi tutti abbiamo internamente. Funziona così: devi fare una qualche attività, hai bisogno di investirci in motivazione ed energie, così vai dalla Banca della Fiducia e chiedi all'omino un prestito. L'omino vede un po' la tua situazione creditizia, e se sei un buon pagatore, ti elargisce il prestito richiesto, sotto forma di fiducia. Tu poi prendi questa fiducia e la usi per motivarti nell'attività che avevi in mente, ci investi tempo, energie e soprattutto motivazione, e ne ricavi un risultato. Se il risultato che ne ottieni è soddisfacente (positivo dal punto di vista psichico, indipendentemente se l'attività riesca o meno), guadagni autostima e puoi tornare dalla banca a ripagare il debito. E ne guadagni anche in reputazione con la banca, che ti concederà prestiti via via crescenti. Ma se il risultato che ottieni è insoddisfacente, non puoi ripagare il debito. Puoi riprovare con altre attività, contrarre altri debiti e perciò provare di nuovo a guadagnare autostima, ma se anche queste finiscono male il debito comincia a non essere più ripagabile. La banca comincia a non fidarsi più di te, e inizia a negarti prestiti più alti. Le attività più impegnative quindi diventano molto più difficile da svolgere: manca motivazione, fiducia ed energia. Se prima ad esempio organizzare una festa di compleanno poteva essere un'attività triviale, dopo che la banca ci nega prestiti importanti già abbiamo difficoltà a chiamare gli amici per una birretta. Se prima riuscivamo a schedulare i tempi dello studio e incastrarli con quelli del lavoro part-time e delle prove di chitarra, con questo debito sulle spalle anche solo aprire il libro e pensare all'esame diventa uno sforzo sesquipedale. La soluzione secondo la mia psicologa dell'epoca qual era? Concentrarsi su attività che richiedevano uno sforzo minimo, portarle a termine e cercare di capitalizzare il più possibile i successi, per costruire un "credito di fiducia" crescente. Questa metafora mi ha colpito tantissimo per quanto sia funzionale, anche se nel mio caso non è riuscita a essermi d'aiuto oltre un certo punto basilare (beh sono riuscito a diplomarmi col serale mentre lavoravo, non ho risolto tutti i miei problemi ma non sputo nel piatto dove ho mangiato). Tuttavia a CHIUNQUE dei miei amici (e alla mia ex) a cui proposi questa metafora, la stessa aiutò tantissimo, con risultati a volte sconvolgenti. Ora, ragionandoci su mi rendo conto della falla di questa metafora, che ne inficia il modello in casistiche particolari. Se il banchiere è stronzo? Premesso che i banchieri sono stronzi per definizione, prestano solo a chi ha già :D (scommetto che ho l'approvazione di latrinlover). Il caso invece particolare è quello di un banchiere che non si accorge di tutti i risultati positivi che otteniamo, ma continua a rinfacciarci in continuazione quelli negativi. E' l'inconscio (ecco che barclay adesso fa la ola per me :D ) il problema. I pensieri disfuzionali sono quelli generati dall'inconscio, e agiscono come uno specchio del lunapark, distorcendo gli eventi e le percezioni in chiave negativa. In quel caso ancora non ho capito cosa fare, a parte parlare col banchiere e dirgli "ué besugo, guarda che le cose che ho fatto bene sono 20 e le cose che ho fallito sono 10, non te ne accorgi?". Cioé fuor di metafora analizzare razionalmente i motivi per la mancanza di fiducia in sé stessi e accorgersi che non sono motivi sostenibili dal punto di vista razionale. Sta funzionando? A fasi alterne... è un processo molto lento. E non credo basti, infatti sto cercando qualcos'altro a restituirmi il potere di ottenere fiducia in me stesso, solo immaginando l'attività che devo svolgere.... |
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
L'ipotesi è valida ma devi anche ipotizzare come e perché il banchiere diventa stronzo.
|
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Quote:
|
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Sarà anche una battuta ma il principio è lo stesso, Monti e Draghi chiudono i rubinetti per il rischio default dello stato e non del singolo cliente, un rischio dovuto alla crisi globale.
Noi stiamo ipotizzando un sistema chiuso(che sia questo lo sbaglio?).. un sistema tra banca e cliente solamente in cui il rischio default è ormai escluso ma abbiamo una banca che sottovaluta la garanzia del cliente o la riduce e quindi commette valutazioni errate, vincolandolo ad una categoria che non gli spetterebbe. Il sistema meritocratico è compromesso. In realtà l'esperimento mentale può essere ricondotto all'Io all'Ego e al Super Ego. Il banchiere dovrebbe essere l'Ego e il cliente l'Io, nel caso il cui il banchiere diventi "stronzo" potrebbe trattarsi di Super Ego. |
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
personalmente, non ho mai dato credito a queste ideone. Sia perchè sono pigro e l'idea di costruirmi mentalmente una banca mi spaventa; sia perchè, con la fortuna che mi ritrovo, finirei per indebitarmi anche con questa banca; sia perchè sono troppo amante della logica e del concreto per dar credibilità a questo progetto.
Finirei per stancarmi della banca. Preferisco impegnarmi razionalmente |
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Bella metafora, spiega anche il successo del bullismo e delle dinamiche violente di gruppo:
Una bella rapina alla banca dell'autostima e tutto si risolve :miodio: --- Detto questo, a me piace pensare che il sistema non sia chiuso. Il banchiere è sicuramente un'istanza giudicante interiorizzata (quindi super-io, o come diavolo volete chiamarlo), che sarà quasi sempre più forte/determinante dei giudizi esterni. Quindi, se voi siete convinti che il vostro naso sia brutto per dire, perché il giudice interiore ve lo dice (non indaghiamo il motivo) ecco che, a prescindere da quanto altre persone vi dicano che non è assolutamente così, per voi quella è la verità. Tuttavia.. Se si riuscisse a trovare un'opinione che per qualsiasi ragione ha un peso specifico paragonabile a quella dell'istanza giudicante, allora il banchiere stronzo potrebbe essere scoperto, e castigato ;) La cosiddetta finanza psicologica :ridacchiare: Ad esempio, se l'ultimo di una classe di corridori, il più scarso, il giorno in cui un olimpionico va a visitare la scuola di atletica lo guarda correre e gli dice che ha un bello stile, e che farà strada. Il giudice interiore che ha sempre considerato quel ragazzo come "l'ultimo della classe" si prenderà un bel calcione nel sedere; più o meno temporaneo. La mia "soluzione" è scovare un'influenza che esponga le truffe del banchiere, o ci aiuti prestandoci i soldi di tasca propria (possibilmente senza richiederli a mo d'usura)..! Ma forse sto portando l'esempio troppo in là..! :mrgreen: |
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
esempio carino, ma niente di nuovo....
diciamo che per permettermi di relazionarmi bene in un lavoro dovrei fare 40 anni di mutuo... |
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Quote:
|
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Per prima cosa ti dico che apprezzo la tua caparbietà. Ne avessi anche solo un po' di quanta ne hai tu.
Poi ti dico che in effetti, pur non conoscendo questa teoria, ho scoperto da solo l'importanza di concentrarsi su piccoli obiettivi che possano dare un ritorno quasi sicuro così da ottenere un piccolo credito di stima-fiducia. Il problema è che non vado oltre i piccoli risultati, non supero mai la distanza critica, così che questi piccoli successi sono una boa a cui aggrapparsi per non annegare e non il trampolino per andare oltre. Infine c'è l'inconscio e la sua lettura degli eventi. Mi rendo conto che da sempre, intendo sin da bambino, minimizzo qualsiasi successo e drammatizzo gli insuccessi. Quest'ultimi sono la prova provante della mia inconsistenza, mentre i successi sono frutto del caso o di condizioni favorevoli. Ho preso 10? Era facile. Ho preso 4? Sono un coglione, come è possibile aver sbagliato quella cosa, dovevo studiare di più, non ci sono portato ecc.. Sono geneticamente portato all'autodisfattismo e non riesco a farci niente. |
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Quote:
|
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Quote:
|
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Quote:
|
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Quote:
Andiamo a prendere questo fottuto banchiere fijo de na mignotta e spacchiamogli le corna :moltoarrabbiato: |
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
io ho bisogno del prestito grosso
|
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Quote:
Purtroppo è un prestito che non ci viene elargito, a meno di dimostrare che siamo dei debitori affidabili. Per questo creai all'epoca il http://www.fobiasociale.com/thread-del-fare-25162/ , avete mai provato a scriverci dentro qualcosa? Ah per la cronaca il bagno almeno l'ho pulito! Ora mi metto sotto con la scrivania e il pc. |
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
CaXXo! Andrei in rosso anche qua e finirei in mano agli usurai O_O
|
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
La metafora mi piace molto.
Purtroppo anche il mio banchiere è particolarmente avido. Non solo, è anche molto selettivo. Vuole sapere per filo e per segno in quale attività verrà investita la fiducia richiesta. Investe la fiducia solo in attività in cui il successo è quasi assicurato. |
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Quote:
|
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
Quote:
ne faccio ogni giorno di piccoli passi, ma non cambia un tubo, chi si inventa sta teoria col cacchio che è stato depresso! edit meno scurrile, pardon :timidezza: |
Re: La "Banca della Fiducia" (TCC)
e chi mi risponde di andare ai raduni, lo fucilo stavolta :mrgreen:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 14:56. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.