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ci deve essere una cazzo di soluzione!
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Re: ci deve essere una cazzo di soluzione!
Ciao! A me per esempio la cosa che frena principalmente sono proprio dei complessi, la paura di essere giudicato sotto certi aspetti ben precisi, se riuscissi a eliminarli, sarei gia' a meta' dell'opera.
Hai ragione riguardo al fatto di non pensare al passato. E' utile imparare dai propri errori, ma e' inutile rimuginare sui fallimenti. Certo e' molto difficile da fare. Sono daccordo sul pensare razionalmente per risolvere la cosa. Il problema e' pero' che alcuni come me credo abbiano gran parte dei problemi proprio perche' pensano troppo e pensano quasi soltanto razionalmente, cercando cause e conseguenze per ogni cosa, pensando che gli altri funzionino tutti in certi modi prefissati, analizzando lucidamente paure e inibizioni, arrivando a giustificarle in pieno, creando un circolo vizioso (io sono in un certo modo->gli altri sono cosi'->mi viene paura->giustifico la paura->io sono in un certo modo). Ed e' proprio il pensare in questo modo che mi fa buttare sul letto sperando di non risvegliarmi +. Ankio sono inkazzato e snervato da tutto cio', ogni anno che passa di +, a questo punto sto pensando a terapie "d'urto", fare cose che mi scuotano sempre +, che mi schocckino, non so se e' la strada giusta, non so se ci riusciro', e' un'idea... |
grazie per la grande partecipazione...............
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autocommiserarsi e lamentarsi è a volte inevitabile ....ma non serve a niente
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Forse è proprio questo il punto...non dovresti impegnarti a fare il figo...alla fine la gente nota che sei timido e che ti stai forzando a fare una cosa che per te non è ..spontanea. Anchio mi comportavo un po come te, ma poi ho smesso, primo perchè era troppo uno sforzo enorme x me fare la "fighetta" disinvolta e estroversa, secondo perchè mi sono stufata di essere come vorrei che gli altri mi vedano. Voglio essere me stessa e basta! e fanc**o a chi non va bene :evil: Ps. so che nn è facile, anchio dò troppa importanza al giudizio degli altri, ma il ns problema è proprio questo!! dobbiamo essere noi stessi e smettere di essere burattini comportandoci come vorrebbero gli altri! :( |
Se non riesci a comportarti come vorresti non ti buttare giù punker. Secondo me non devi forzarti troppo. Se vuoi essere disinibito puoi diventarlo! ma nn essere duro con te stesso, vai per gradi...
Cerca di essere il più spontaneo possibile, non pensare sempre a tutto quello ke dici e ke fai. Le persone che ti stanno intorno non stanno sempre lì ad ascoltare e giudicarti. :wink: questo almeno è quello ke penso io, e che cerco di ripetere mentalmente a me stessa quando sn agitata... :roll: |
Caro dario, ho letto i tuoi post e voglio dirti che un conto è idealizzare sè stessi, dicendo : io senza la FS sarei molto sicuro, estoverso ecc. ecc., un altro conto è dire : io in realtà, con tutte le imperfezioni del mio carattere, che sicuramente potranno esserci, non riesco a mettermi in gioco con gli altri e quindi a mostrare i miei pregi e i miei difetti, che magari saranno anche di più, senza per questo rimuginare all'infinito e senza sentirmi una m.... dopo che mi sono mostrato. Non so se mi sono fatta capire, voglio dirti che è giustissimo il discorso tuo di prendere di petto la FS e di risolverla senza più esitazioni, ma non devi pensare che se anche tu ci riuscissi dopo saresti perfetto nel tuo modo di stare in mezzo agli altri, perchè potresti anche scoprire che in realtà non sei quel grande comunicatore che pensi sia nascosto dietro la FS. La differenza sta nel fatto di accettare sè stessi come si è, con i propri momenti di gloria e le proprie gaffes, senza però farsi mille pippe mentali come facciamo ora. Su questo ti dò ragione , è per questo che dobbiamo sconfiggere quella t... della FS per riuscire a conoscerci, a scoprirci e a stare bene con noi stessi con gli altri e dopo gli altri. Perciò io dico escogitiamo una terapia d'attacco mirata concretamente a ciò che ci insidia giornalmente, senza fare troppi giri di parole che ci porterebbero lontano, e poi attacchiamo subito. Perchè cmq la guerra non finisce con la sconfitta del nemico, in quanto dopo cmq dovremmo fare su noi stessi un periodo di riabilitazione del nostro comportam. con gli altri, che potrebebe essere più o meno breve. Forza! Per vincere bisogna passare attraverso sforzi, cadute e umiliazioni, ma se non si perdono la tenacia e la fiducia in ciò in cui si crede la vittoria ci aspetta!
A presto. |
>ci deve essere una cazzo di soluzione
E' quello che vado chiedendomi da diversi anni e la risposta che mi sono dato al momento è che una soluzione definitiva al problema probabilmente non c'è. Questo non deve comunque indurti alla disperazione o a drammatizzare più del necessario. E' possibile migliorarsi ed avere una vita non così diversa da quella degli altri a patto di accettare qualche compromesso con se stessi. Un problema complesso non può avere una soluzione semplice ed immediata. E io non credo che da questi problemi se ne esca con qualche mesetto di psicoterapia o qualche sforzo di logica. Non lo credo perché secondo me la fobia sociale è fortemente strutturata alla personalità e al carattere, al modo di pensare e di percepire la realtà, tutte cose difficilmente radicalmente modificabili nel breve come nel lungo periodo. Io ad esempio ho convissuto per anni con un forte sentimento d'inadeguatezza, d'estraneità e disagio alle situazioni in generale, quasi come un sentirmi sempre fuori posto; ma non solo ho in gran parte superato questo sentimento, ma ho imparato anche a conviverci e no me ne curo più, né mi sforzo di essere diverso. Ma chissenefrega! Sono così e basta; e non sono il solo: la letteratura è zeppa di esempi e di personaggi che mi somigliano o ai quali potrei somigliare. L'approccio secondo me dev'essere più rilassato e deve puntare più che al sintomo e alle situazioni specifiche a cambiare quella parte di se' che è alla base dei problemi relazionali. E qui ci sarebbe molto da scrivere... Ciao :) |
ciao a tutti
Ciao a tutti :)
mi chiamo elisabetta e sono assolutamente nuova su questo sito, e su questo tipo di siti! Vi raccnto in breve cosa mi porta qui... In questo momento mi trovo a Ginevra, dove frequento l'università di relazioni internazionali. Sono al secondo anno. Ah dimenticavo..sono assoluamente italianissima! Cmq..ho più o meno il problema che hanno tutte le persone che scrivono su questo forum. Purtroppo, per gli studi che faccio sono costretta a dover parlare in pubblico alcune volte..ma quando devo farlo mi faccio prendere dal panico, e anche se sono assolutamente preparatissima sull'argomento comincio a balbettare e ad avere il batticuore. Adesso mi trovo proprio in una brutta situazione perché i miei studi (se tutto va bene) mi porteranno a fare un lavoro che mi costringerà a parlare in pubblico. Il fatto è che io sono molto brava nelle cose che studio, nel senso che mi appassionano..e il solo pensiero di non essere in grado di sostenere queste situazioni mi fa stare malissimo. L'ultima cosa che vorrei sarebbe dover rinunciare a fare quello mi piace per colpa di questo problema, che ho da quando ero più piccola..ma che ora si fa sentire di più. Lo so che tutti qui siamo molto nervosi e arrabbiati a causa di questo problema, e che le altre persone tendono a riderci su..cmq vi scrivo solo per avere un appoggio morale qualsiasi. Grazie per avermi ascoltato. Ely |
Re: ci deve essere una cazzo di soluzione!
Quote:
il suo numero di cellulare sarà ancora quello? lo scopriremo nelle prossime puntate di "non vivere" la telenovelas per i fobici che non chiedono mai... per paura di esser notati |
hihi :lol:
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Un altro problema per me, è che mi vedo a 1000 km di distanza dagli altri, fobia sociale a parte, mi sembra di stare su un pianeta da sola, e io mi sento un po' un'infiltrata aliena sulla terra. A me divide molto anche il modo di pensare, di ragionare, cioè mi da fastidio la superficialità...
Cioè sento parlare gli altri, uh ho preso la borsa di gucci, oh quella lì si veste proprio male, ecc...Mentre io penso, che scopo ha la vita, che cazzo bisogna fare..ecc...In realtà, odio un po' la gente, mi dispiace pechè io la vorrei amare, ma non ci riesco, finchè non apprezzerò me stessa, non potrò apprezzare gli altri... Anch'io sono superficiale a volte con gli altri, ma dentro non lo sono affatto, faccio così perchè a volte non so cosa dire, anzi sempre, e allora sparo mille parole inutili...Ma il brutto è che anche quando incontro persone che mi piacciono come ragionano, c'è sempre qualcosa che non va, per colpa mia o per altre cose....Io penso che questo problema non si può risolvere, semmai si può attenuare, e penso che per cercare di sconfiggerlo, bisogna scavare nel passato, perchè è li che risiedono le cause, nel contesto familiare, elaborando le situazioni tragiche vissute, estrapolando tutte le problematiche di fondo, che ci portano ad assumere dei comportamenti inconsci che non capiamo.. E questo non possiamo farlo da soli purtroppo... Faccio un esempio, oggi sono uscita, dopo un mese che me ne stavo tappata in casa, è stato un trauma, mi sentivo tutti gli occhi puntati addosso, un miracolo se riuscivo anche ad attraversare la strada, mi dicevo :starò camminando nel modo giusto o noteranno che c'è qualcosa che non va?..cioè ROBA DA PAZZI!! Se qualcuno sapesse cosa viviamo, cazzo sarebbe sconvolto, per chi non conosce il problema..... Cmq ero fuori, e panico totale..E non è stata una genialata, perchè sono passata da un estremo all'altro di botto, dalla completa solitudine, alla folla sgomitante..Esperienze orribile, volevo solo tornarmene a casa e basta..Forse devo prepararmi un po' a gradi.. Poi a parlare con gli altri, mamma mia, avrò fatto una figura di merda con un ragazzo di un negozio che mi parlava e io non sapevo cosa dire, non mi ricordo neanche cosa ho detto...Non si riesce a parlare, io mi sento bloccata, e la gente crede che tu sia indifferente, freddo, antipatico..Quando invece dentro, si ha la voglia di parlare, gridare, ma fuori è tutto contenuto e controllato.. Io so perchè ho questo problema..il punto è che dovrei elaborare le cause che ho individuato..ma mi vergogno a parlarne con gli psicologi, un circolo vizioso senza fine.. L'importante secondo me è ricercare le cause, altrimenti, non si farà niente e andrà di male in peggio... |
L'UNICA SOLUZIONE E' TIRAR FUORI LE PA**E ED AFFRONTARE CIO' CHE SI TEME !!! STOP
Ricercare le cause remote, i conflitti interiori etc etc sono tutte cavolate buone per riempire le tasche degli strizzacervelli... cosi come prescrivere pillole e gocce come fossero acqua fresca serve solo ad ingrossare il portafoglio di specialisti, rappresentanti e case farmaceutiche alla faccia di chi soffre veramente... è tutto qui, bisogna guardare in faccia la paura e sconfiggerla, è l'evoluzione: se i nostri antenati avessero avuto paura adesso noi nn staremmo a scrivere dietro una tastiera (fortunatamente in passato nn c'erano nè case farmaceutiche nè strizzacervelli) in questo forum leggo solo messaggi di resa, di persone schiave degli psicofarmaci che sn rassegnate alla loro condizione attuale... caz*o ma avete presente che c'è gente che nn si rassegna di fronte a mali incurabili o ad handicap fisici davvero invalidanti ??? P.S. è solo la mia opinione, nn voglio far critiche nè polemiche di alcun genere... spero faccia riflettere qualcuno. |
Non credo si possa sconfiggere, al massimo si può imparare a conviverci... ma una vita normale come quella di tutti è un miraggio
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