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Chamomile 27-06-2022 00:05

re: Una vita da disoccupati
 
Non è un lavoro "importante", credo che molti di quelli che finiscono questo corso vadano letteralmente in fabbrica, non so a che serva l'inglese o 3 colloqui, è assolutamente superfluo. È proprio il fatto che pure per un lavoro così, tra l'altro per fare 6 mesi gratis, sia richiesto questo tipo di preparazione che mi sconforta.

CongaBlicoti_96 27-06-2022 00:07

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2722487)
Chiedo 15-20 euro/h ma vogliono tutti darti 7-8 euro...insisto però. Non mollo.

Assurdo.Bravo ,non mollare.Una domanda se posso.Come ti procacci i clienti,usi piattaforme di annunci su internet o vai con il passaparola?

cancellato21736 27-06-2022 00:40

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da niubi (Messaggio 2722505)
Semplicemente ti accontenti di un lavoro più umile

Lavorare 6 mesi gratis o ad 1/5 dello stipendio medio, credo che più umile di così sia difficile...

Kinder.delice 27-06-2022 09:04

Io a 34 anni, non ho né esperienza, né laurea. Credo ormai sia davvero tardissimo per tutto

Ezp97 27-06-2022 11:05

Quote:

Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 (Messaggio 2722509)
Assurdo.Bravo ,non mollare.Una domanda se posso.Come ti procacci i clienti,usi piattaforme di annunci su internet o vai con il passaparola?

Tutte e due ma più con internet

vikingo 27-06-2022 14:53

In Italia ormai stiamo toccando vette di sfruttamento unico,finché posso prendermi mille euro stando a casa per 15 18 20 mesi lo farò,scaduto il reddito di cittadinza e fatta la visita di controllo invalidità mi guarderò intorno..

Ezp97 27-06-2022 15:34

Più la gente sta piena di soldi più non li tira fuori.

cancellato21736 27-06-2022 20:23

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da niubi (Messaggio 2722590)
Non capisco, com’è che la gente prima paga per studiare e successivamente si rifiuta di lavorare perché viene pagata troppo poco? Con cosa si mantenevano durante l’università? E con cosa si mantengono rifiutando quel lavoro sottopagato?
Questo chiaramente vale per chi sostiene di aver bisogno di lavorare.

Ma fai davvero?



Quote:

Chi invece lavora per sfizio, convenienza, passatempo, ma può tranquillamente permettersi di non farlo, ha diritto a tutte le pretese del mondo.
Ah e quanti ne conosci che lavorano per passatempo pur potendo campare di rendita?



Quindi se uno è ricco può fare tutto quello che vuole mentre chi è povero e senza lavoro deve sottostare a qualsiasi condizione non dignitosa,
anche lavorare sottopagati e al doppio delle ore, stando zitto e rimanendo povero senza pretendere niente.
E non mi sembra che qui si sia preteso la villa con la piscina e il macchinone da 50 mila euro.

cancellato21736 27-06-2022 20:30

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2722654)
È una vergogna e senza freni, e vedere chi l'appoggia è agghiacciante.
Più umile di cosi vogliono che tu lavora senza stipendio e sopratutto che tu sia grato per queste opportunità lavorativa dicendoti che è una grande esperienza e che insomma ti stanno facendo un favore.
E "Chi ha bisogno di lavorare" non si lamenta, cappello in mano: "Grazie padrone".
Sia mai che avanziamo pretese, che siccome si ha bisogno di lavorare si accetta tutto.
Bene allora accettate che un giorno avrò fame e preparatevi all'inferno.


E' perché non si sono mai trovati realmente in queste situazioni, in difficoltà, altrimenti non scriverebbero certi commenti.

Michiru-1990 27-06-2022 21:12

re: Una vita da disoccupati
 
Penso che la gente non si debba piegare agli stipendi da fame.
Però penso anche ci sia un problema di fondo troppo radicato.
Per che non ha esperienza lavorativa non c è alternativa se non accettare la situazione meno peggio che gli viene proposta. Continuare a cercare nel mentre, e sperare che durante la "schiavitù" si riesca a crearsi un minimo esperienza tale da poter pretendere di più.

È un circolo vizioso bruttissimo. Per fare esperienza devi accettare quello che ti offrono (dato che i posti ben pagati se ti devono formare sono pochi); se non fai esperienza non ti prende nessuno... e gli anni passano e rimani sempre più escluso dal mondo del lavoro e da un indipendenza economica.

Non ci sono molte vie d uscita.... purtroppo.
A meno che tutti si ribellino e si fermi il paese; sappiamo però che questo non succederà mai in Italia (tanto ci sarà sempre quello che sopravvive con quello che ha... e alla fine gli va bene così).

Quindi.... direi che siamo fregati.

Atlas 27-06-2022 21:17

re: Una vita da disoccupati
 
andate a chiedere alle aziende che fanno le pulizie, stanno cercando come pazzi.

Ezp97 27-06-2022 21:18

Quote:

Originariamente inviata da Michiru-1990 (Messaggio 2722755)
Penso che la gente non si debba piegare agli stipendi da fame.
Però penso anche ci sia un problema di fondo troppo radicato.
Per che non ha esperienza lavorativa non c è alternativa se non accettare la situazione meno peggio che gli viene proposta. Continuare a cercare nel mentre, e sperare che durante la "schiavitù" si riesca a crearsi un minimo esperienza tale da poter pretendere di più.

È un circolo vizioso bruttissimo. Per fare esperienza devi accettare quello che ti offrono (dato che i posti ben pagati se ti devono formare sono pochi); se non fai esperienza non ti prende nessuno... e gli anni passano e rimani sempre più escluso dal mondo del lavoro e da un indipendenza economica.

Non ci sono molte vie d uscita.... purtroppo.
A meno che tutti si ribellino e si fermi il paese; sappiamo però che questo non succederà mai in Italia (tanto ci sarà sempre quello che sopravvive con quello che ha... e alla fine gli va bene così).

Quindi.... direi che siamo fregati.

Si ma che cazzo di senso ha sgobbare come un coglione per una paga da morto di fame? E lo dice uno Che lavora in azienda per 5€/h, l'anno prossimo me ne vado, non me ne frega niente, non so cosa farò ma sono stufo di fare lo schiavo.

Michiru-1990 27-06-2022 21:20

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2722757)
Si ma che cazzo di senso ha sgobbare come un coglione per una paga da morto di fame? E lo dice uno Che lavora in azienda per 5€/h, l'anno prossimo me ne vado, non me ne frega niente, non so cosa farò ma sono stufo di fare lo schiavo.

Eh hai ragione.
Non soncosa dirti se non questo... hai ragione ed è vergognoso.... ma in Italia é così.

Si potrebbe tentare all estero, ma chi non può ha questo.

Sono amareggiata e inca**** anch io.

CongaBlicoti_96 27-06-2022 21:24

re: Una vita da disoccupati
 
Rip Leonardo Del Vecchio.

Diciamo che le responsabilità sono nel mezzo. Quando un paese non si interessa dei diritti dei dipendenti e non incrementa il benessere per la forza lavoro è normale che si stia in una condizione tale.
Come lavoratori avevamo il dovere di essere più attenti e ligi per quel che riguarda retribuzioni ,formazione ecc.
Come datori ed imprenditori garantire tutto ciò, prendendo come punto di riferimento i grandi degli anni 90(tra cui anche del Vecchio) ,non i peggiori.

Darby Crash 27-06-2022 21:36

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da niubi (Messaggio 2722590)
Non capisco, com’è che la gente prima paga per studiare e successivamente si rifiuta di lavorare perché viene pagata troppo poco? Con cosa si mantenevano durante l’università? E con cosa si mantengono rifiutando quel lavoro sottopagato?
Questo chiaramente vale per chi sostiene di aver bisogno di lavorare.
Chi invece lavora per sfizio, convenienza, passatempo, ma può tranquillamente permettersi di non farlo, ha diritto a tutte le pretese del mondo.

"avere bisogno di lavorare" non vuol dire necessariamente che senza lavoro si finirebbe sotto un ponte.
Di conseguenza, a seconda delle situazioni, si possono ritenere non adatte alcune proposte di lavoro che occuperebbero molto tempo in cambio di stipendi minimi.

Certo, in caso di bisogno estremo si accetta tutto, ma sono casi tutto sommato rari, soprattutto tra i giovani che di solito almeno un minimo aiuto dai genitori ce l'hanno.

claire 28-06-2022 06:57

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2722799)
E' vero c'è pieno di annunci per addetti alle pulizie per esempio a Milano (una delle città più care d'Italia).
Stipendio medio 7€ l'ora, circa 800€ al mese
(https://it.indeed.com/offerte-lavoro...lizie&l=Milano)
E adesso controllate quanto costa affittare un casa nella stessa zona.
(https://www.trovacasa.net/Affitto/MI/Milano/)
Tutto molto giusto, adesso mando il curriculum e mi prendo subito un stanza in affitto.
Oppure questo bel appartamentino:
https://www.trovacasa.net/Appartamen...-55084000.html
Stanzetta tagliata in due, cuccetta raso-soffitto, 320€ + 80€ + Utenza escluse (altri 200€ probabile), Bagno condiviso, favoloso.
Per fortuna che i trasporti costano poco, vero?
Ma a Milano è tutto vicino, di sicuro non devo farmi 30km a piedi per andare al lavoro, vero?
Condizioni di vita ideali per spendersi il resto dello stipendio in psicofarmaci.
Ma che ne sanno i giovani, eh quando non si ha alternativa si accetta tutto.
Perché è imperativo avere una vita di merda.

No ma sai cosa, ci sono genitori che quando hai finito di studiare non ti mantengono più, e a cercarti il lavoro sei obbligato.Spesso anche se hai i disturbi, perché non li capiscono. O semplicemente sono poveri a loro volta e di altra entrata c'è bisogno. Giusto o sbagliato che sia, per alcuni é così e non esiste l'opzione neet, al fresco in cameretta non ti ci tengono proprio.
Oppure, per alcuni è meglio farsi sfruttare sul lavoro che sentirsi ogni giorno della vita rinfacciare il piatto in tavola. E comunque i genitori non sono eterni e non tutti ti lasciano di che vivere alla loro dipartita.
Poi, ci sono persone che preferiscono essere occupate durante la giornata. Il lavoro non é percepito da tutti come schiavitù, non stanno proprio bene in casa tutto il giorno, e nemmeno seduti al bar, vogliono andare a fare quello che gli piace e per cui hanno studiato, e avere i soldi per comprarsi cose che piacciono, una macchina, dei vestiti, una cena di pesce in compagnia, le cure del dentista, l'affitto in un monolocale dove almeno puoi girare in mutande, mangiare quello che vuoi e non sentire sempre discorsi boomer. Il lavoro realizza a volte, che sia perché fai quello che ti piace o perché ti permette di fare la vita post lavorativa che desideri, o quella che più si avvicina ai desideri . In mezzo c'è l'immenso mare del compromesso.

claire 28-06-2022 09:01

re: Una vita da disoccupati
 
Era un discorso generale non strettamente legato a quegli stipendi, ma anche volendolo legare, il punto è che qualcosa è sempre meglio di niente, per qualcuno, anche per rispondere a quello che disserta sul "bisogno di lavorare", non è che tutti abbiano alternative, o comunque l'alternativa è peggiore dello sfruttamento, il mantenimento tranquilli nella cameretta con PC e condizionatore e pasti preparati non è per tutti. Mentre per molti altri é un'alternativa peggiore allo sfruttamento lavorativo. Quindi è giusto sfruttare? Assolutamente no. É giusto farsi sfruttare? Si può esserlo, se le alternative mancano o sono peggio, per il diritto di avvicinarsi quanto più possibile al meno peggio, che non va certo giudicato.
D'altra parte coloro che scelgono di non accettare questi compromessi non stanno facendo niente, più di qualche post arrabbiato, per sovvertire le cose, esattamente come chi il compromesso lo accetta, magari semplicemente perché deve, la presa di posizione di starsene a casa e incitare gli altri a fare altrettanto lascia un po' il tempo che trova in termini di cambiamento.

Darby Crash 28-06-2022 09:38

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2722832)
il punto è che qualcosa è sempre meglio di niente, per qualcuno, anche per rispondere a quello che disserta sul "bisogno di lavorare", non è che tutti abbiano alternative, o comunque l'alternativa è peggiore dello sfruttamento, il mantenimento tranquilli nella cameretta con PC e condizionatore e pasti preparati non è per tutti.

ma infatti quasi quasi preferirei farmi sfruttare. È che uscire dalla stasi, agire, sbattersi a cercare lavoro è un po' una rottura. Mettessero dei cartelli "venite e vi sfruttiamo. Niente CV e colloqui, prendiamo tutti e subito e vi spremiamo l'anima", sarebbe meglio :mrgreen:

Quote:

D'altra parte coloro che scelgono di non accettare questi compromessi non stanno facendo niente, più di qualche post arrabbiato, per sovvertire le cose, esattamente come chi il compromesso lo accetta, magari semplicemente perché deve, la presa di posizione di starsene a casa e incitare gli altri a fare altrettanto lascia un po' il tempo che trova in termini di cambiamento.
Anche tu hai ragione. Ma siamo dei fobichetti inibiti e stanchi della vita, cosa si può pretendere?
Mandiamo delle mail anonime a Draghi?

Varano 28-06-2022 10:05

Prima che inventassero il lavoro, i primitivi comunque dovevano procacciarsi comunque il cibo con la caccia e altri stratagemmi.
Una vita moolto faticosa , dove tutti dovevano fare qualcosa.
Io la vedo così, vado a lavoro le mie ore, faccio il minimo e per il resto della giornata sono libero da pensieri.
Quando arriva lo stipendio penso che mi basta e avanza, cerco di risparmiare e pongo le basi per un ipotetico ritiro dal mondo del lavoro. Ma è un piano a lunga durata, io sto giocando secondo le regole della società ma spero di rompere questo giochino onestamente

claire 28-06-2022 10:19

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2722839)
ma infatti quasi quasi preferirei farmi sfruttare. È che uscire dalla stasi, agire, sbattersi a cercare lavoro è un po' una rottura. Mettessero dei cartelli "venite e vi sfruttiamo. Niente CV e colloqui, prendiamo tutti e subito e vi spremiamo l'anima", sarebbe meglio :mrgreen:



Anche tu hai ragione. Ma siamo dei fobichetti inibiti e stanchi della vita, cosa si può pretendere?
Mandiamo delle mail anonime a Draghi?

Niente si pretende, solo di accettare che qualcun altro la sfanga diversamente e non per forza sta sbagliando.

Io sono fortunata fra tremila virgolette, sono sempre stata fuori da logiche aziendali e del capitale, ho fatto il lavoro che mi piace (sempre fra tante virgolette) a cui riesco a dare un senso, i compromessi sono tanti e per molti sarebbero inaccettabili, ma ognuno sa le cose sue, non si può ridurre tutto a "lavorare è male". Oppure chi lo dice si metta all'opera a creare alternative migliori, per gli altri prima che per se stesso se è tanto infastidito dal lavorare altrui.

claire 28-06-2022 10:59

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da spezzata (Messaggio 2722855)
Se mai troverò un lavoro sarà qualcosa che va bene per me, che sia idoneo alla mia persona. Qualcosa che io posso gestire psicologicamente e fisicamente. E non c'è nulla di sbagliato in questo.

Assolutamente no, anzi. Sarebbe la cosa migliore per tutti, ma solo per alcuni è possibile, gli altri devono accettare compromessi.

Ruoppolo 28-06-2022 11:57

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2722844)
Prima che inventassero il lavoro, i primitivi comunque dovevano procacciarsi comunque il cibo con la caccia e altri stratagemmi.
Una vita moolto faticosa , dove tutti dovevano fare qualcosa.
Io la vedo così, vado a lavoro le mie ore, faccio il minimo e per il resto della giornata sono libero da pensieri.
Quando arriva lo stipendio penso che mi basta e avanza, cerco di risparmiare e pongo le basi per un ipotetico ritiro dal mondo del lavoro. Ma è un piano a lunga durata, io sto giocando secondo le regole della società ma spero di rompere questo giochino onestamente

L'esempio dei primitivi non vale, il primitivo non lavora.
Il primitivo si procaccia il cibo e se lo fa per altri, oltre che per sé stesso, lo fa per la famiglia o la comunità.
Quando sono nate le prime civiltà, queste si sono formate con l'uso della forza, della sottomissione e della schiavitù.
Se non c'è chi lavora per altri nessuno può accumulare capitali.
A me di fare lo schiavo per far vivere nel lusso altri non interessa, non è una cosa che posso accettare.
Purtroppo tutti coloro che non hanno avuto fortuna (si, parlo di fortuna e non di talento, perché anche quello é fortuna) sono più o meno ricattabili e accettano una vita di compromessi.
Io non mi voglio arrendere, non voglio soccombere all'idea che per sopravvivere (sopravvivere come sopravvive un animale) devo essere costretto a fare lo schiavo a chi è stato più fortunato di me.
Preferisco morire, piuttosto.

claire 28-06-2022 12:04

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2722891)

Preferisco morire, piuttosto.

Questo potresti dirlo con cognizione di causa se veramente ti trovassi a scegliere fra lavorare e morire di stenti, diversamente stai accettando un compromesso diverso, perché puoi. E non puoi sapere, ora, se preferiresti morire o lavorare. Ci sono tante persone nel mondo, che in quella condizione ci si trovano per davvero, l'alternativa al lavoro è solo la fame, a loro ha senso chiedere quale delle opzioni preferiscono, e mi pare che il lavoro vada per la maggiore. Piuttosto la fame la fanno perché il lavoro manca, non per scelta di non ingrassare il capitale.

Dark97 28-06-2022 12:18

Quote:

Originariamente inviata da spezzata (Messaggio 2722855)
Se mai troverò un lavoro sarà qualcosa che va bene per me, che sia idoneo alla mia persona. Qualcosa che io posso gestire psicologicamente e fisicamente. E non c'è nulla di sbagliato in questo.

Hai qualche idea? Che tipo di lavoro vorresti fare?
Una volta che hai capito questo, dovresti migliorarti in quel determinato ambito... sarà un' impresa trovare qualcosa, se non hai un minimo di conoscenza/ esperienza, sopratutto la seconda.

Impasse 28-06-2022 13:05

re: Una vita da disoccupati
 
Generalmente in questi casi parlo sempre al personale, perchè sono consapevole che alla maggior parte della gente le cose vanno bene così come stanno, cioè lavorare da mattina a sera, perchè è sempre meglio, per loro, che stare a casa o avere del tempo libero di cui non sanno che farsene. Inoltre il lavoro serve per vivere (se pagato sufficientemente) e dà a loro un senso alla vita e un "allineamento" al vivere sociale.
Peccato però che per quei pochissimi come me questo stato di cose è come vivere un vero è proprio incubo: sotto il ricatto della fame devi fare quella vita. Poco importa se poi, per non finire in mezzo ad una strada, magari finisco morto suicida perchè non riesco a sopportare quel tipo di vita che, inoltre, amplifica notevolmente problematiche che ho già di mio.
In poche parole, sono tra l'incudine e il martello.
Capite bene che, per me, il lavoro così come è concepito in questo mondo, è sicuramente un male. Se poi ad altri fa stare bene o fa comodo, beh..beati loro. Giocano in casa. Ma non mi venissero a fare la morale, perchè a sentirsi vincenti siamo bravi tutti, se giochiamo nella squadra giusta. E no, non è facile cambiare squadra, significherebbe cambiare cervello, diventare un altro.
Se dovessi dare una mia opinione generale sul lavoro, ritengo sicuramente che si dovrebbe rivedere l'orario di lavoro, dando la possibilità a chi vuole lavorare di più di poterlo fare, ma senza dover costringere anche altri poveri disgraziati a spararsi quelle 8 o 12 ore di lavoro al giorno. Bisognerebbe poi creare più opportunità anche a quelle persone che hanno problemi di tipo psicologico o relazionale, accompagnarli in qualche percorso più consono, creare maggiori opportunità lavorative da remoto o cose del genere.

Ruoppolo 28-06-2022 13:45

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da niubi (Messaggio 2722898)
@ruoppolo

Non ho capito, se non ti arrendi al ricatto e non sei tra i fortunati, stai per morire?

Lo spero

cancellato21736 29-06-2022 00:44

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2722836)
È semplicemente un pregiudizio credere che il disoccupato (o inattivo) sia spaparanzato su bellezze e comodità.
Certo il computer per scrivere c'è, ma cosa si crede che sia? il grande hotel? Che non ci siano sacrifici? Che non sia al minimo consumo energetico in ogni senso, da quello che indossi a quello che mangi? Se ti permetti di giudicare sarai giudicato.
Per me dire "farsi sfruttare è giusto" è un assurdità, il lavoratore ha sempre una scelta e se siamo una società ci sono anche i salvagenti sociali, lo spauracchio del alternativa peggiore c'è per farti tirare il carro, basilari metodi di controllo.
Chi non sta facendo niente sta facendo tutto quanto in questa epoca, altroché, l'ultimo brandello di midollo.
Oppure smettiamo anche con i post arrabbiati, diciamo che qualcosa è sempre meglio di niente e facciamoci infilare qualche bella carota rossa sù per il culo con un sorriso.


Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2722891)
L'esempio dei primitivi non vale, il primitivo non lavora.
Il primitivo si procaccia il cibo e se lo fa per altri, oltre che per sé stesso, lo fa per la famiglia o la comunità.
Quando sono nate le prime civiltà, queste si sono formate con l'uso della forza, della sottomissione e della schiavitù.
Se non c'è chi lavora per altri nessuno può accumulare capitali.
A me di fare lo schiavo per far vivere nel lusso altri non interessa, non è una cosa che posso accettare.
Purtroppo tutti coloro che non hanno avuto fortuna (si, parlo di fortuna e non di talento, perché anche quello é fortuna) sono più o meno ricattabili e accettano una vita di compromessi.
Io non mi voglio arrendere, non voglio soccombere all'idea che per sopravvivere (sopravvivere come sopravvive un animale) devo essere costretto a fare lo schiavo a chi è stato più fortunato di me.
Preferisco morire, piuttosto.


Quote:

Originariamente inviata da Impasse (Messaggio 2722939)
Generalmente in questi casi parlo sempre al personale, perchè sono consapevole che alla maggior parte della gente le cose vanno bene così come stanno, cioè lavorare da mattina a sera, perchè è sempre meglio, per loro, che stare a casa o avere del tempo libero di cui non sanno che farsene. Inoltre il lavoro serve per vivere (se pagato sufficientemente) e dà a loro un senso alla vita e un "allineamento" al vivere sociale.
Peccato però che per quei pochissimi come me questo stato di cose è come vivere un vero è proprio incubo: sotto il ricatto della fame devi fare quella vita. Poco importa se poi, per non finire in mezzo ad una strada, magari finisco morto suicida perchè non riesco a sopportare quel tipo di vita che, inoltre, amplifica notevolmente problematiche che ho già di mio.
In poche parole, sono tra l'incudine e il martello.
Capite bene che, per me, il lavoro così come è concepito in questo mondo, è sicuramente un male. Se poi ad altri fa stare bene o fa comodo, beh..beati loro. Giocano in casa. Ma non mi venissero a fare la morale, perchè a sentirsi vincenti siamo bravi tutti, se giochiamo nella squadra giusta. E no, non è facile cambiare squadra, significherebbe cambiare cervello, diventare un altro.
Se dovessi dare una mia opinione generale sul lavoro, ritengo sicuramente che si dovrebbe rivedere l'orario di lavoro, dando la possibilità a chi vuole lavorare di più di poterlo fare, ma senza dover costringere anche altri poveri disgraziati a spararsi quelle 8 o 12 ore di lavoro al giorno. Bisognerebbe poi creare più opportunità anche a quelle persone che hanno problemi di tipo psicologico o relazionale, accompagnarli in qualche percorso più consono, creare maggiori opportunità lavorative da remoto o cose del genere.



Da incorniciare.

cancellato21736 29-06-2022 01:19

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2722832)
D'altra parte coloro che scelgono di non accettare questi compromessi non stanno facendo niente, più di qualche post arrabbiato, per sovvertire le cose, esattamente come chi il compromesso lo accetta, magari semplicemente perché deve, la presa di posizione di starsene a casa e incitare gli altri a fare altrettanto lascia un po' il tempo che trova in termini di cambiamento.


Eh certo, io che con la fobia sociale e il disturbo evitante riesco ad uscire di casa solo per andare dai medici domani apro un gruppo facebook e whatsapp per organizzare un evento di protesta non so dove con 1000 partecipanti.

Tutto dalla mia cameretta dove sto bello al fresco con il climatizzatore e il purificatore d'aria da 1000 euro, seduto sulla mia poltrona da gaming in finta pelle, davanti ad un pc da far "Nvidia" al forum di Tom's Hardware, tranquillo, a non fare un cazzo senza pensieri.

vikingo 29-06-2022 01:24

Sono fortunato per ora a poter vivere di sussidi,lo so..ma ho 5 anni di contributi versati e per ora mi godo..la vita..avevo bisogno di più tempo per me questi 2 anni,ho proprio cambiato marcia,dandomi degli obiettivi,scadenze,e in futuro cercherò solo un lavoro adatto..e se dovessi sfruttare l'invalidità lo farò..per trovare un posto idoneo..non ho intenzione di fare lavori dove compromettere salute e stressarmi...

claire 29-06-2022 06:27

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Noradenalin (Messaggio 2723258)
Eh certo, io che con la fobia sociale e il disturbo evitante riesco ad uscire di casa solo per andare dai medici domani apro un gruppo facebook e whatsapp per organizzare un evento di protesta non so dove con 1000 partecipanti.

Tutto dalla mia cameretta dove sto bello al fresco con il climatizzatore e il purificatore d'aria da 1000 euro, seduto sulla mia poltrona da gaming in finta pelle, davanti ad un pc da far "Nvidia" al forum di Tom's Hardware, tranquillo, a non fare un cazzo senza pensieri.

Ma figurati se era una critica a te, dai.

Atlas 29-06-2022 12:47

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2722891)
Preferisco morire, piuttosto.


ti capisco e capisco i vostri ragionamenti, sembrano arroganti ma sono giusti. è la NOSTRA vita e dobbiamo cederla.

ma ti fregano perchè quando arrivano le bollette, l'affitto, quando manca la carne la verdura e la frutta in casa,
allora scatta il senso di sopravvivenza.

e fai TUTTO quello che non vorresti fare. fai di tutto.
non sono loro che vincono su di te, ma l'istinto di stare a galla che prevarica su ogni ragionamento.
per questo ci sono le morti bianche, gli svenimenti in fabbrica, perchè si ha fame.

Holbaek 29-06-2022 13:34

Ho firmato il contratto con Deliveroo :pensando: ma in seguito aggiungerò qualche altra piattaforma. Ho visto un video su YT di un utente che in 1 anno ha raggiunto 20k con il food delivery, ma immagino siano cifre raggiungibili da pochi...

Varano 29-06-2022 13:38

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Holbaek (Messaggio 2723405)
Ho firmato il contratto con Deliveroo :pensando: ma in seguito aggiungerò qualche altra piattaforma. Ho visto un video su YT di un utente che in 1 anno ha raggiunto 20k con il food delivery

sì ma lo sai che devi aprirti p.iva se superi i 5.000? quelli sono lordi a cui sottrarre tasse, benzina, manutenzione del mezzo, ecc

Holbaek 29-06-2022 13:43

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2723409)
sì ma lo sai che devi aprirti p.iva se superi i 5.000? quelli sono lordi a cui sottrarre tasse, benzina, manutenzione del mezzo, ecc

Si, ma non credo che lo farò diventare un lavoro primario, punto comunque ad altro, se dovessi avvicinarmi ai 5000 mi fermo

Hank Moody 05-07-2022 11:50

re: Una vita da disoccupati
 
Speriamo tolgano il reddito di cittadinanza o che almeno lo levino ai giovani e lo riservino ai 50enni che fanno fatica a trovarsi un lavoro.

IO&EVELYN 05-07-2022 12:26

Lo prende il nucleo famigliare... Madonna almeno informarsi.

Spero che tutti quelli contro il reddito gli tolgano pure le mutande.

Kinder.delice 05-07-2022 12:54

Quote:

Originariamente inviata da IO&EVELYN (Messaggio 2726005)
Lo prende il nucleo famigliare... Madonna almeno informarsi.

Spero che tutti quelli contro il reddito gli tolgano pure le mutande.

Anche io mi auguro si trovino in difficoltà e senza nemmeno un supporto. Non sanno nemmeno come funziona, nemmeno io riesco ad averne accesso, che ho una brutta situazione. Parlano per parlare, perché non si sono mai trovati in serie difficoltà

Wrong 05-07-2022 13:18

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da IO&EVELYN (Messaggio 2726005)
Lo prende il nucleo famigliare... Madonna almeno informarsi.

Spero che tutti quelli contro il reddito gli tolgano pure le mutande.

Lo prendono anche singole persone.

Varano 05-07-2022 13:23

Io ho letto che di 3 milioni e rotti di percettori del rdc solo 700.000 sono arruolabili per lavorare. È un esercito di gente non impiegabile, non c’entra un cazzo con il fatto che non si trovano gli stagionali.
Semplicemente la gente non vuole più lavorare tutti i week end per un tempo determinato da stagionale, allora meglio magazziniere o operaio a tempo indeterminato

Unspecified 05-07-2022 13:29

La gente non vuole lavorare per guadagnare gli stessi soldi, anzi spesso meno, che guadagna con il reddito, semplicemente. Per guadagnare intendo mettere da parte qualcosa, perché per tirare a campare rimane appunto migliore il reddito.
'sta cosa della "nobiltà" del lavoro è più una tradizione che una realtà. Al giorno d'oggi spesso non esiste alcun "onore" nel lavorare, si tratta di soldi e stop.
Vorrei tanto che qualcuno lasci il suo posto di lavoro da 2000 euro al mese a me, per farne uno da 400 euro al mese, tanto l'importante è lavorare...

(non prendo il rdc)


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