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claire 09-06-2022 22:21

re: Una vita da disoccupati
 
Oggi mi hanno detto, riferendosi a una persona ,diciamo, con problemi caratteriali "ecco adesso entra di ruolo quella, non è normale, lei che non è normale entra e tu non vuoi, entra tu piuttosto, abbiamo bisogno di gente normale!" Ho risposto che nemmeno io sono normale.
Mi pare assurdo che mi trovino normale, non ho un capello normale.
Potrebbero dire "più utile", forse, ma posto che la normalità non esiste, sono sempre stata ben lontana da tutto quello che rende una persona comune, nella norma, mainstream, e in questo periodo ho raggiunto il livello massimo, non sono mai stata tanto disadattata nel mondo, e queste vengono a darmi della normale. Io boh.Va bene che mi conoscono superficialmente e tante nefandezze della mia vita non le sanno, ma anche solo per quello che sanno è evidente che sono di una razza aliena. Basta un'occhiata.

Ezp97 09-06-2022 22:26

Nonostante le spese e soldi da dare al dentista, questa è l'ultima stagione estiva che mi faccio in azienda agricola...basta, voglio cambiare aria, lavorare da solo, dove la gente manco esiste. In pace.

cancellato21736 13-06-2022 16:52

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Boyyy82 (Messaggio 2716162)
Ad esempio nella mia zona cercavano un cameriere stagionale per 1500 euro più vitto e alloggio offerti.

Anche da me che sono in zona turistica con spiagge, alberghi, ristoranti, bar ecc. propongono un sacco di offerte così, ma quello è sulla carta.
Poi se vai a guardare bene le condizioni che richiedono cioè più di 10 ore al giorno, niente giorno libero ecc...

Mio fratello che è normale, non ha problemi psichici di alcun tipo, l'ha fatto per una stagione e poi li ha mandati a fanculo tutti perché alla fine di quei tre mesi (se va bene) ti hanno prosciugato l'anima.

E se fanno fatica a reggere le persone comuni, figuriamoci quelli con i nostri problemi...


Quote:

per quanto riguarda i concorsi poi basta mettersi a studiare
Magari fosse così semplice (pure per le persone normali)...

Qua da me se non hai conoscenze, agganci, non vai a fare neanche lo spazzino o il manutentore del verde per il comune.

cancellato21736 13-06-2022 16:56

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2716165)
Bisogna accettare che non tutti sono in grado d'integrarsi in quella maniera.
Che posso imparare un lavoro semplice e solo lavorando, la formazione deve venire dall'azienda.

Quando parliamo di lavoro bisognerebbe intendere da zero.
Nessuna esperienza, nessun titolo di studio, solo lavoro puro e semplice aperto a qualsiasi persona senza discriminazioni.
Con una possibilità per chiunque e non solo per il favorito.
Questa è eguaglianza (quella che forse sarà con lo stipendio minimo).

E soprattutto condizioni ed orari dignitosi, se no diventa un vivere per lavorare e non lavorare per vivere.


Quote:

Io non ho primo la capacità e seconda la voglia d'intraprendere un percorso formativo indipendente (ne ieri, ne oggi, nemmeno domani).
E credo molti altri con difficoltà nel lavoro te lo confermeranno.
Io nemmeno i soldi, oltre a quello che hai detto.

Holbaek 13-06-2022 17:07

Da un paio di giorni sto rispondendo ad annunci di lavoro per cameriere, visto che ultimamente si stanno tutti pubblicamente lamentando che non trovano personale (l'ultimo quello che avrebbe detto "ditemi quanto volete"). Io vorrei pure farla un'esperienza di questo tipo

Ma mi chiedo, come è possibile che non trovano se io sto vedendo centinaia di candidati per ogni offerta?
Ma il problema è il reddito di cittadinanza!

vikingo 13-06-2022 23:23

Ci sono diversi concorsi per categorie protette,e non tentarne neanche uno sarebbe un occasione da non sprecare..dal centro in su ce ne sono parecchi,pochi posti,ma e per invalidi..che sono sempre meno dei sani vedremo..

Dark97 13-06-2022 23:43

Un tizio che conosco é andato a fare il lavapiatti, anche lui diplomato, questa é la conferma che il diploma é carta straccia nella maggior parte dei casi, purtroppo. É un lavoro stagionale, ma gli offrono vito e alloggio...non sò di preciso quali siano gli orari, ma posso immaginare...penso che 1200-1300 al mese netti riesca a portarli a casa...
L' unica soluzione é andare all' estero a 'sto punto.

Varano 14-06-2022 00:17

re: Una vita da disoccupati
 
dall'andamento delle borse vedo che in generale l'economia sta andando molto male, quest'autunno rischiamo una grossa crisi sociale con l'aumento dei prezzi del gas e l'inflazione. nonostante draghi lo spread è tornato ad aumentare, i tassi di interesse salgono, e il debito che dobbiamo ripagare aumenta.
stiamo diventando un paese rischioso, too big to fail, ma si vede che la pandemia è finita. i falchi a bruxelles sono tornati a pungolarci.
mala tempora currunt, molte situazioni negative per l'economia si stanno allineando e ci troveremo senz'altro più poveri.

cringe 14-06-2022 07:44

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2716381)
Oggi mi hanno detto, riferendosi a una persona ,diciamo, con problemi caratteriali "ecco adesso entra di ruolo quella, non è normale, lei che non è normale entra e tu non vuoi, entra tu piuttosto, abbiamo bisogno di gente normale!" Ho risposto che nemmeno io sono normale.
Mi pare assurdo che mi trovino normale, non ho un capello normale.
Potrebbero dire "più utile", forse, ma posto che la normalità non esiste, sono sempre stata ben lontana da tutto quello che rende una persona comune, nella norma, mainstream, e in questo periodo ho raggiunto il livello massimo, non sono mai stata tanto disadattata nel mondo, e queste vengono a darmi della normale. Io boh.Va bene che mi conoscono superficialmente e tante nefandezze della mia vita non le sanno, ma anche solo per quello che sanno è evidente che sono di una razza aliena. Basta un'occhiata.

sembri normale ai suoi occhi evidentemente :nonso:

claire 14-06-2022 07:57

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da cringe (Messaggio 2717985)
sembri normale ai suoi occhi evidentemente :nonso:

Si lo trovo abbastanza assurdo al momento, mai stata normale e in questo periodo sono proprio un alieno che striscia lungo i muri, e basta guardarmi, la normalità non sta di casa qui e mi pare impossibile riuscire ad imbrogliare ancora qualcuno. Nemmeno ci provo più.Stamattina ho 4 ore di riunione e sto pregando ci si attenga agli argomenti di lavoro, anche se ne dubito.
Ma loro non sanno.

Jonk 14-06-2022 09:44

re: Una vita da disoccupati
 
io lo ammetto un po' anche perche' sono entrato nella Comfort Zone ,( ormai non lavoro da quasi 2 anni, solo lavoretti saltuari mal pagati in nero )

ho rifiutato un paio di lavori che mi hanno proposto , stagionali e alcuni che c'erano da fare delle notti ,(lavori che tempo fa' NON avrei mai RiFIUTATO ) lavori ben pagati

ma a sto punto dopo tante scottature sono sempre timoroso anche perche' facendo dei colloqui sono andato vicinissimo all'assunzione di lavorI di 38/40 ore settimanali 1300/1400 euro mensili , NO TURNI NOTTURNI

Abuela 14-06-2022 09:47

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2717988)
Si lo trovo abbastanza assurdo al momento, mai stata normale e in questo periodo sono proprio un alieno che striscia lungo i muri, e basta guardarmi, la normalità non sta di casa qui e mi pare impossibile riuscire ad imbrogliare ancora qualcuno. Nemmeno ci provo più.Stamattina ho 4 ore di riunione e sto pregando ci si attenga agli argomenti di lavoro, anche se ne dubito.
Ma loro non sanno.

Secondo me questo senso di non normalità te lo porti dentro tu ed è reale per te che sai quello che senti e provi, evidentemente sai mascherare bene, cosa che internamente fa sentire ancora più anormali.
A me dicono che appaio molto calma e sempre felice quando dentro ho ben altro.

Tragopan 14-06-2022 10:35

re: Una vita da disoccupati
 
Ho da poco cominciato un lavoro che mi vergogno anche di nominare, perché non voglio essere identificato con esso e avrei le competenze per fare ben altro, ma ormai non so più neanch'io cosa voglio.

Sono poche ore al giorno, ma guai a stare fermi un momento. Odio questa cosa dell'essere veloci sul lavoro, anche perché immancabilmente è una cosa per cui vengo spesso ripreso e anche qui, già dopo qualche giorno me l'hanno fatto notare.

Mi chiedo certa gente come riesca a lavorare 8 ore al giorno, avere un coniuge, magari crescere dei figli, pagare le bollette... per me sono dei supereroi, hanno dei superpoteri e sicuramente c'è qualcosa di sbagliato in questo sistema, che ti obbliga a lavorare gran parte della giornata per guadagnare soldi tramite i quali compri del cibo per sopravvivere.

Varano 14-06-2022 11:04

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Tragopan (Messaggio 2718012)
Ho da poco cominciato un lavoro che mi vergogno anche di nominare, perché non voglio essere identificato con esso e avrei le competenze per fare ben altro, ma ormai non so più neanch'io cosa voglio.

Sono poche ore al giorno, ma guai a stare fermi un momento. Odio questa cosa dell'essere veloci sul lavoro, anche perché immancabilmente è una cosa per cui vengo spesso ripreso e anche qui, già dopo qualche giorno me l'hanno fatto notare.

Mi chiedo certa gente come riesca a lavorare 8 ore al giorno, avere un coniuge, magari crescere dei figli, pagare le bollette... per me sono dei supereroi, hanno dei superpoteri e sicuramente c'è qualcosa di sbagliato in questo sistema, che ti obbliga a lavorare gran parte della giornata per guadagnare soldi tramite i quali compri del cibo per sopravvivere.

condivido, in più non capisco come facciano a essere così veloci gli altri.
molte persone sono dei supereroi, anche se alcune situazioni se le sono andate a complicare loro. però è indiscutibile la loro abnegazione e il loro senso del dovere, l'italia migliore è composta da questa gente.
io rispetto a loro mi sento un uomo a metà, perché faccio sacrifici ma senza sapere nemmeno io quello che voglio.

Chamomile 14-06-2022 11:16

re: Una vita da disoccupati
 
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita. Cioè, capisco la necessità, il lavoro serve per sopravvivere, ma la gente che è felice di farlo proprio non la comprendo. Non lo dico né con disprezzo né con invidia (ok, un po' li invidio), ma con curiosità: come si sblocca la caratteristica "sono contento di alzarmi ogni mattina e andare a lavorare"?

Varano 14-06-2022 11:20

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2718025)
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita. Cioè, capisco la necessità, il lavoro serve per sopravvivere, ma la gente che è felice di farlo proprio non la comprendo. Non lo dico né con disprezzo né con invidia (ok, un po' li invidio), ma con curiosità: come si sblocca la caratteristica "sono contento di alzarmi ogni mattina e andare a lavorare"?

è una maschera o una strategia di adattamento del cervello. essendo perlopiù un obbligo, ci si racconta che è qualcosa di piacevole. ma le facce dopo anni di questa vita non seguono la menzogna, crollano per effetto della gravità o della noia.

Abuela 14-06-2022 11:45

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Tragopan (Messaggio 2718012)
Ho da poco cominciato un lavoro che mi vergogno anche di nominare, perché non voglio essere identificato con esso e avrei le competenze per fare ben altro, ma ormai non so più neanch'io cosa voglio.

Sono poche ore al giorno, ma guai a stare fermi un momento. Odio questa cosa dell'essere veloci sul lavoro, anche perché immancabilmente è una cosa per cui vengo spesso ripreso e anche qui, già dopo qualche giorno me l'hanno fatto notare.

Mi chiedo certa gente come riesca a lavorare 8 ore al giorno, avere un coniuge, magari crescere dei figli, pagare le bollette... per me sono dei supereroi, hanno dei superpoteri e sicuramente c'è qualcosa di sbagliato in questo sistema, che ti obbliga a lavorare gran parte della giornata per guadagnare soldi tramite i quali compri del cibo per sopravvivere.

Devo dire che negli ultimi anni, penso dop9 il covid, la velocità manda in crisi anche a me. O forse più che la velocità la prospettiva di non avere respiro in determinate fasi del lavoro perche vedi jn flusso costante di persone giungere. Dovrebbe essere una cosa buona ma a me manda in burnout. Mi si innesca dentro quel timore dinon farcela che mi manda in pappa la testa.

Darby Crash 14-06-2022 11:54

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2718025)
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita. Cioè, capisco la necessità, il lavoro serve per sopravvivere, ma la gente che è felice di farlo proprio non la comprendo. Non lo dico né con disprezzo né con invidia (ok, un po' li invidio), ma con curiosità: come si sblocca la caratteristica "sono contento di alzarmi ogni mattina e andare a lavorare"?

alcuni lavori posso comprendere che possano essere appassionanti. Io ad esempio il professore universitario lo farei molto volentieri.

Ma la maggior parte dei lavori non capisco proprio come possano sul serio recare piacere, soprattutto - come dici - se svolti per anni ogni giorno similmente al precedente.
Penso che tanti lavori sarebbero decisamente migliori se svolti solo per brevi periodi e senza il pensiero di doverli fare per forza per poter sopravvivere. Anche un mese da spazzino o da operaio sarebbero interessanti, ma se fatti come esperienza di vita, esperienza conoscitiva. Se portati avanti per un'intera esistenza invece diventano alienanti.

Darby Crash 14-06-2022 12:07

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2718019)
condivido, in più non capisco come facciano a essere così veloci gli altri.
molte persone sono dei supereroi, anche se alcune situazioni se le sono andate a complicare loro. però è indiscutibile la loro abnegazione e il loro senso del dovere, l'italia migliore è composta da questa gente.
io rispetto a loro mi sento un uomo a metà, perché faccio sacrifici ma senza sapere nemmeno io quello che voglio.

Non ci trovo niente di onorevole nell'essere veloci, efficienti e nell'avere senso del dovere. Senz'altro è segno di una buona capacità di adattamento ed è una cosa che fa molto bene a chi ce l'ha. Tuttavia non la trovo una caratteristica in sé positiva.
Se tutti si adattano e si danno da fare senza problemi in lavori mediocri, non ci può essere nessun cambiamento. Non stimo chi si accontenta di poco.

Per me l'Italia migliore a cui accenni è composta da:
a) chi davvero riesce a costruirsi una vita appagante e degna di essere vissuta, quindi anche con un lavoro in cui si realizzi e trovi soddisfazione
b) chi si trova in condizioni di vita e lavoro sfavorevoli e disagianti ma mantiene l'ambizione e non si piega al sistema che lo vuole povero, alienato ma contento.

vikingo 14-06-2022 12:35

E poi ci sono i geni che trovano vie traverse per inseguire i loro obiettivi dentro nessuno spartito

kraken 14-06-2022 14:21

re: Una vita da disoccupati
 
Qualche giorno fa ho avuto un video colloquio con una signorina di una nota agenzia interinale.

Ad un certo punto mi chiede: "ma sei timida?", inutile negare quindi le rispondo di sì; poi passa a chiedermi se ho problemi a collaborare coi colleghi, le dico di no e che mi sono sempre trovata bene in ambito lavorativo e gli altri con me (ed è vero).

Probabilmente non richiameranno più, ma poco male perché per mia fortuna ho già trovato un altro lavoro senza interinale di mezzo.

claire 14-06-2022 14:32

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2718025)
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita. Cioè, capisco la necessità, il lavoro serve per sopravvivere, ma la gente che è felice di farlo proprio non la comprendo. Non lo dico né con disprezzo né con invidia (ok, un po' li invidio), ma con curiosità: come si sblocca la caratteristica "sono contento di alzarmi ogni mattina e andare a lavorare"?

Se ti piace quello che fai e ti dà delle soddisfazioni personali, e ti senti a tuo agio lì, la mattina ti alzi volentieri, o comunque anche se lo fai in cambio dei soldi per vivere e a dirla tutta qualche volta andresti al mare anziché al lavoro, tuttavia in generale non ti pare un compromesso così pesante.

Varano 14-06-2022 14:34

re: Una vita da disoccupati
 
io mi alzo volentieri la mattina, solo che non avendo uno scopo fuori dal lavoro vivo in funzione di questo. mentre i miei colleghi hanno una famiglia che è il loro obiettivo principale, e il lavoro è quel luogo dove devono passare delle ore per dedicarsi al loro scopo.

claire 14-06-2022 14:41

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Abuela (Messaggio 2718000)
Secondo me questo senso di non normalità te lo porti dentro tu ed è reale per te che sai quello che senti e provi, evidentemente sai mascherare bene, cosa che internamente fa sentire ancora più anormali.
A me dicono che appaio molto calma e sempre felice quando dentro ho ben altro.

In parte sì, è un vissuto emotivo, e lo so mascherare abbastanza(non del tutto e dipende dalla situazione), ma ci sono dei particolari evidenti che mi rendono diversa dalla norma, questi sono ben oggettivi, non scendo in particolari. E non si possono proprio nascondere, o comunque non li ho nascosti ma dichiarati espressamente. Boh si vede che c'è gente che viene vista ancora più lontana dalla norma, magari lo è di meno ma lo manifesta di più. Io comunque credo di risultare, più che normale, funzionale come collega, più di altre persone normies.Credo intendano questo.

edward00767 14-06-2022 14:51

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2716381)
Oggi mi hanno detto, riferendosi a una persona ,diciamo, con problemi caratteriali "ecco adesso entra di ruolo quella, non è normale, lei che non è normale entra e tu non vuoi, entra tu piuttosto, abbiamo bisogno di gente normale!" Ho risposto che nemmeno io sono normale.
Mi pare assurdo che mi trovino normale, non ho un capello normale.
Potrebbero dire "più utile", forse, ma posto che la normalità non esiste, sono sempre stata ben lontana da tutto quello che rende una persona comune, nella norma, mainstream, e in questo periodo ho raggiunto il livello massimo, non sono mai stata tanto disadattata nel mondo, e queste vengono a darmi della normale. Io boh.Va bene che mi conoscono superficialmente e tante nefandezze della mia vita non le sanno, ma anche solo per quello che sanno è evidente che sono di una razza aliena. Basta un'occhiata.

A me farebbe piacere se mi considerassero normale, invece il mio linguaggio del corpo mi frega sempre, il tremolio delle mani, la voce che si acuisce, la tendenza a stare curvo etc.
Molte volte mi è stato detto "ti vedo un pò nervoso" e io "nono tutto apposto", forse dovrei fare più esposizione, sicuramente...

claire 14-06-2022 14:59

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da edward00767 (Messaggio 2718084)
A me farebbe piacere se mi considerassero normale, invece il mio linguaggio del corpo mi frega sempre, il tremolio delle mani, la voce che si acuisce, la tendenza a stare curvo etc.
Molte volte mi è stato detto "ti vedo un pò nervoso" e io "nono tutto apposto", forse dovrei fare più esposizione, sicuramente...

Si non mi riferisco solo a un discorso di comportamenti , posturale, di mimica, di manifestazioni ansiose (comunque presenti), ma generale della situazione personale a tutto tondo, dell'identità. Che ovviamente non conoscono del tutto ma ci sono cose che si sanno, perché ble ho condivise io o perché non si possono nascondere E che non fanno di me certo una normale.

edward00767 14-06-2022 15:03

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2718087)
Si non mi riferisco solo a un discorso di comportamenti , posturale, di mimica, di manifestazioni ansiose (comunque presenti), ma generale della situazione personale a tutto tondo, dell'identità. Che ovviamente non conoscono del tutto ma ci sono cose che si sanno, perché ble ho condivise io o perché non si possono nascondere E che non fanno di me certo una normale.

Capisco benissimo, la mia situazione familiare è disastrata fin da quando ero bambino, io sono rimasto nel limbo quindi non ho esperienze significative nel mondo, non mi so comportare bene, si notano subito ste cose ahimè, infatti è quello che mi spaventa più di ogni altra cosa, la gente comune se ne frega e non sa le cose, ti vedono un pò strano, sparlano alle spalle e poi vedi gli sguardi di compassione etc. Parlo per esperienza purtroppo, queste delusioni ricevute mi hanno fatto sentire sempre più alieno.

Tragopan 15-06-2022 16:19

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2718025)
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita.

Esatto, anch'io non capisco questa cosa. Ci sono persone che esultano quando vengono assunti, mentre io penso che dal giorno dopo in poi dovrò recarmi tutti i giorni nello stesso posto, con persone che dovrò vedere tutti i giorni, dovrò impegnarmi, cercare di fare del mio meglio, sarò sempre sotto l'occhio del mio datore da lavoro, sarò sotto pressione. arriverò a casa che non avrò voglia di fare niente, farò cena, andrò a letto e di nuovo andrò a lavorare. Tutto questo credo sia molto stressante, a meno che appunto uno non fa un lavoro che adora.


Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2718040)
Non ci trovo niente di onorevole nell'essere veloci, efficienti e nell'avere senso del dovere. Senz'altro è segno di una buona capacità di adattamento ed è una cosa che fa molto bene a chi ce l'ha. Tuttavia non la trovo una caratteristica in sé positiva.

Non avevo mai riflettuto da questo punto di vista. Di solito ho sempre visto le persone veloci come efficenti, sveglie, abili, furbe, ma può darsi che sia solo un sistema di credenze inculcato da questa società del consumo forsennato, dove bisogna produrre tutto alla velocità della luce, come dei robot.

Non riesco ad accettare che non ci sia un'alternativa a questo tipo di società, che il lavoro sia TUTTO e che senza di esso sei spacciato.

CongaBlicoti_96 15-06-2022 17:26

re: Una vita da disoccupati
 
Il lavoro non è tutto ,ma senza di esso sicuramente non si può vivere ,a meno che non si sia in una condizione finanziaria che consente di vivere senza un entrata ma solo uscite. Condizione che non tutti hanno e comunque credo che chi possiede tale possibilità, in ogni caso investa il suo capitale.
Oppure l'unica soluzione è di vivere da mantenuto/a da parenti o sussidi.
C'è un effettivo problema di disoccupazione e carenza di lavoro "adeguato", ma in alcune condizioni ,se hai da pagare l'affitto o semplicemente nutrirti serve il denaro. Questo è un FATTO.

C'è chi vive anche senza lavorare per scelta, dedicando la vita ad altro. Quelle sono scelte. Chi invece spera sempre in un ipotetico cambiamento ,incolpando unicamente e solamente l'ambiente circostante, magari anche con la supponenza di criticarlo, normalmente conduce un esistenza vuota. Poi ci sono l'eccezioni e quelle è giusto che vengano tutelate da ogni punto di vista lavorativo anche con i sussidi, ma per il resto...
Cavolo ci sono dei ragazzini/e persi ,che non fanno nulla ,in alcuni casi danni. Diverso la persona, magari con un età tra i 40-e 50,ingiustamente poco appetibile per il mercato del lavoro, che magari deve anche sostenere famiglia.

cancellato21736 23-06-2022 23:43

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2717953)
Sempre più convinto in serate come questa che per me non c'è futuro nel mondo del lavoro.
La verità sono anche le comodità della vita, non sono nato nel '800, il pezzo di pane me lo aspetto sempre da una società ricca.
Perché il denaro, i profitti, le montagne di soldi non mancano, e non si può continuare a far finta di niente...
Permettere al billionario di guadagnare sempre di più sulla pelle di tutti, gente che muore di fame.
Che crolli tutto e arrivi la miseria per tutti, non si può vivere cosi.
Non mi metto a fare formazione per una realtà fasulla.
Nemmeno un muscolo per qualcosa che non ha nessun valore.
Non c'è niente di onesto, fa schifo e basta e sempre di più.


https://www.corriere.it/cook/news/22...f244e_amp.html


https://www.ilfattoquotidiano.it/202...oquio/6637755/


E' tutto un sistema di merda; è ridicolo.
C'è chi ha tutto e continua ad avere sempre di più e chi invece non ha nulla e per provare ad avere un minimo, qualcosina che possa rendere la vita un pelo più dignitosa deve sottostare a condizioni da schiavo.


Quote:

Originariamente inviata da Tragopan (Messaggio 2718012)
Mi chiedo certa gente come riesca a lavorare 8 ore al giorno, avere un coniuge, magari crescere dei figli, pagare le bollette... per me sono dei supereroi, hanno dei superpoteri e sicuramente c'è qualcosa di sbagliato in questo sistema, che ti obbliga a lavorare gran parte della giornata per guadagnare soldi tramite i quali compri del cibo per sopravvivere.


Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2718025)
Io mi chiedo soprattutto come possano essere CONTENTI di quella vita. C'è addirittura gente che sostiene di essere felice di lavorare. Capisco che ci siano lavori migliori di altri, ma odierei qualsiasi cosa dopo averla fatta per anni, tutti i giorni 8 o più ore al giorno, seguendo i tempi stabiliti da qualcun altro, sapendo di non poter sbagliare e che da quello dipende la tua vita. Cioè, capisco la necessità, il lavoro serve per sopravvivere, ma la gente che è felice di farlo proprio non la comprendo. Non lo dico né con disprezzo né con invidia (ok, un po' li invidio), ma con curiosità: come si sblocca la caratteristica "sono contento di alzarmi ogni mattina e andare a lavorare"?


Quote:

Originariamente inviata da Tragopan (Messaggio 2718465)
Esatto, anch'io non capisco questa cosa. Ci sono persone che esultano quando vengono assunti, mentre io penso che dal giorno dopo in poi dovrò recarmi tutti i giorni nello stesso posto, con persone che dovrò vedere tutti i giorni, dovrò impegnarmi, cercare di fare del mio meglio, sarò sempre sotto l'occhio del mio datore da lavoro, sarò sotto pressione. arriverò a casa che non avrò voglia di fare niente, farò cena, andrò a letto e di nuovo andrò a lavorare. Tutto questo credo sia molto stressante, a meno che appunto uno non fa un lavoro che adora.


Purtroppo è passato troppo tempo e non posso mettere il "ringrazia" ai post ma la penso esattamente come voi.

Non ho idea di come faccia la gente comune a lavorare 8 ore o più al giorno per 6 o 7 giorni la settimana e portare a casa quel minimo per sopravvivere di mese in mese.
I miei sono distrutti da una vita così e non hanno tempo per nient'altro; tornano dal lavoro distrutti, mangiano, vanno a letto e il giorno dopo si ricomincia tutto da capo, così per 40-50 anni se va bene.
Niente distrazioni, niente hobby, niente tempo libero, niente riposo per il corpo e per la mente.


Ormai non si lavora per vivere, si vive per lavorare.

Chamomile 26-06-2022 20:54

re: Una vita da disoccupati
 
Ogni volta che al corso che sto facendo esce fuori il discorso dei colloqui, che dovremo fare prima di iniziare lo stage, mi viene voglia di sbattere la testa al muro. Gente che parla di 3 colloqui di seguito da fare in una sola azienda, pure in inglese, per lavorare gratis per qualche mese, "dovete rendervi interessanti nel curriculum, altrimenti lo buttano, non scrivete che siete bravi nel team working perché quello lo sanno fare tutti", ma chi lo sa fare? Io no, riesco appena ad uscire di casa, ogni mattina in cui devo andare a sto corso del cavolo mi sento male per la preoccupazione di dover stare tutto il giorno insieme ad altri, quando ci sono lezioni per cui non sono portata ho il continuo sospetto di stare per fare una figura terribile e questi parlano di atteggiamento positivo e di motivazione e di persone che se cerchi di non passare da disadattato completo al colloquio "se ne accorgono e non ti assumono". Ma che posso farci se pure io, disadattata vera, ho bisogno di non morire di fame? È una colpa così irrimediabile non essere persone socievoli e positive? Mi sento senza speranza e senza futuro.

Ezp97 26-06-2022 21:03

re: Una vita da disoccupati
 
l'estate prossima sarò di nuovo disoccupato, dovrò riniziare la via crucis nel trovare un lavoro estivo qualsiasi...che vi devo dire, magari abbandonando l'azienda agricola con un nuovo lavoro conosco qualcuno

Holbaek 26-06-2022 21:22

Avevo fatto qualche giorno come cameriere ma ho trovato un ambiente totalmente incompatibile ed ero andato via.
Non so se tentare in un altro ambiente, ma non riesco ancora a smaltire la delusione nell'aver abbandonato l'ennesimo lavoro.

limitless 26-06-2022 21:24

re: Una vita da disoccupati
 
io ho fatto domanda di disoccupazione, nel frattempo ho ancora due stipendi arretrati che aspetto da due mesi :miodio:

CongaBlicoti_96 26-06-2022 21:26

re: Una vita da disoccupati
 
C'è qualcuno di voi che ha mai pensato di mettersi in proprio o con contratto cocopro?
Io è da tempo che ci penso, ma sono consapevole che se ci volessi campare dovrei prima essere mentalmente serena e performante sotto stress.Fino a che non capisco come gestire questa ansia e la depressione maggiore ,rimarrò bloccata.

Holbaek 26-06-2022 21:37

Mi sa che mi butto a fare il rider per quest'anno

Levi98 26-06-2022 21:42

Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2722405)
Ogni volta che al corso che sto facendo esce fuori il discorso dei colloqui, che dovremo fare prima di iniziare lo stage, mi viene voglia di sbattere la testa al muro. Gente che parla di 3 colloqui di seguito da fare in una sola azienda, pure in inglese, per lavorare gratis per qualche mese, "dovete rendervi interessanti nel curriculum, altrimenti lo buttano, non scrivete che siete bravi nel team working perché quello lo sanno fare tutti", ma chi lo sa fare? Io no, riesco appena ad uscire di casa, ogni mattina in cui devo andare a sto corso del cavolo mi sento male per la preoccupazione di dover stare tutto il giorno insieme ad altri, quando ci sono lezioni per cui non sono portata ho il continuo sospetto di stare per fare una figura terribile e questi parlano di atteggiamento positivo e di motivazione e di persone che se cerchi di non passare da disadattato completo al colloquio "se ne accorgono e non ti assumono". Ma che posso farci se pure io, disadattata vera, ho bisogno di non morire di fame? È una colpa così irrimediabile non essere persone socievoli e positive? Mi sento senza speranza e senza futuro.

Ho capito sulla mia pelle che bisogna fingere il più possibile ai colloqui, non dire mai che hai problemi di ansia.

vikingo 26-06-2022 21:43

Ma poi se non risolvo questo problema al piede non potrei neanche lavorare in questo momento..

Varano 26-06-2022 22:26

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Holbaek (Messaggio 2722426)
Mi sa che mi butto a fare il rider per quest'anno

con che mezzo? a benzina non provarci nemmeno che vai in perdita

Holbaek 26-06-2022 22:43

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2722453)
con che mezzo? a benzina non provarci nemmeno che vai in perdita

Con l'auto, pensavo di iscrivermi su più piattaforme :pensando:


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