re: Una vita da disoccupati
 

Fanno che non tornano ogni fine settimana, molti nemmeno ogni mese...
Quando lavoravo a Milano, c'erano tantissimi colleghi del Sud e, stando a quanto mi dicevano, rientravano al massimo una volta ogni due mesi, ma anche meno frequentemente.

Io stesso quando ho lavorato al sud e all'estero (comunque con distanza da casa abbastanza paragonabile, 800-1000 km), rientravo una volta ogni 2/3 mesi (salvo eventi o festività particolari)

Qua da me si lavora solo a nero, ho fatto due giorni a fare una siepe, 8 ore di lavoro 80 euro di merda...

Adesso vado a fare lo scrutatore per le elezioni…non sono molti soldi ma non fai un cazzo

re: Una vita da disoccupati
 

Beh ma allora facendo due conti in tasca, tra fare 200 km ogni weekend e spendere (arrotondiamo) 100 euro al mese e spendere 300 euro di volo e bagaglio (+ transfer aeroportuale e magari un pranzo o un aperitivo con gli amici nei giorni seguenti) ogni 2 mesi, il costo è uguale e ci si smena in entrambi i casi.
Perché i voli low cost mi sembra di capire che siano sempre più rari da trovare ..
Forse la convenienza ce l'hai se riesci a trovare un'offerta speciale e ti porti solo il bagaglio a mano

re: Una vita da disoccupati
 

Fatto anche io, noiosissimo ma ho incontrato tantissimi personaggi del paese che conoscevo da una vita e mi sono fatto 4 risate

re: Una vita da disoccupati
 

fareste lavoro di pulizie?

Eh infatti quello dicevo in risposta al tuo "come fanno".
Magari spendono più o meno lo stesso, ma rientrando molto meno frequentemente.

Io sarà la 4 o 5 volta che vengo chiamato, non so perché. È vero è di una noia mortale, però l’ultima volta sono andato a fare un aperitivo con un ragazzo e una ragazza giovani. Dipende anche con chi finisci in seggio

re: Una vita da disoccupati
 

Scusa Atlas ma hai mai fatto la domanda di Ata?

re: Una vita da disoccupati
 

re: Una vita da disoccupati
 

Da oggi di nuovo disoccupato, dopo mesi di lavoro fa uno strano effetto.

re: Una vita da disoccupati
 

ho la terza media, non rientro.

re: Una vita da disoccupati
 

Cazzi tuoi

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Ci sarebbe la possibilità di lavorare come bracciante agricolo, non so cosa mi aspetterebbe, con questo caldo anche...
Dopodomani magari proverò a chiedere maggiori informazioni

Oggi nuovo giardino e altro centone, menomale...

re: Una vita da disoccupati
 

Sì come mia madre che conta le ore lavorative da quando inizia a prepararsi fino a quando va a letto :mrgreen:

re: Una vita da disoccupati
 

Io punto tutto sul reddito di cittadinanza, anzi se qualcuno ha dei consigli sono ben accetti, ad agosto finisce la naspi

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Il punto è che coi soldi che ha potrebbe benissimo fare meno se volesse.. è solo ridicolo a dire certe cose.. sfotte beatamente chi non ha tutte le alternative che ha lui.. -.-

Tanto anche io fra pochi o massimo anno prossimo starò di nuovo a spasso...mi sono rotto di lavorare in azienda agricola.

re: Una vita da disoccupati
 

Domani inizio la prova in un'azienda di Bari che però vuole il lavoro in Emilia. Sto lì la settimana e torno a casa il venerdì. Vediamo che combino.
Lavoro ce n'è a buttare. Sto mestiere non lo vuole fare nessuno perché le patenti costano e sono tendenzialmente difficili da prendere se non hai passione e le vedi solo come una scocciatura e perdita di tempo e soldi.

Mmmm, vediamo: Lanciare una linea di NFT disegnati alla cazzo di cane, ma che ti fanno diventare miliardario.
Può andare ? 😂

re: Una vita da disoccupati
 

Dove in Emilia?? Ovviamente sempre che tu voglia dirlo...

Ad ogni modo auguri!!!:)

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una curiosità, cosa ti dicono le ragazze quando dici che vuoi campare di sussidi? te lo chiedo perché qui al nord la gente ha una mentalità un po' particolare.

re: Una vita da disoccupati
 

Ad una donna gli interessa che gli entrano almeno 1200 al mese,poi i metodi sono superflui.io posso pure tra finanziare scommesse bonus pensioni di invalida,fare anche più di quella cifra,poi se mi si dice voglio l'uomo in carriera che lavora in ufficio.libers di cercarselo.io sto facendo la fisioterapia per questa presunta fascite,non e che sono guarito del tutto,al momento non potrei lavorare comunque

re: Una vita da disoccupati
 

Non glielo dico infatti, generalmente le donne trovano debole e papamolla il disoccupato medio, infatti mi invento che lavoro in nero cos altro puoi fare.

X vikingo, la differenza c'è eccome e sta nella stabilità delle entrate davvero pensi che una tipa starebbe con un normalone che tira fuori 300 euro al mese in scommesse o preferisce il caporeparto tempo indet?

re: Una vita da disoccupati
 

Il problema si riduce al fatto che i sussidi sono sempre un pochino "rischiosi".
E se poi lì tolgono per qualsiasi motivo ?
Secondo me il RdC non è destinato a durare, ad esempio.

Poi sai la questione é semplice.... se una donna vuole farsi una famiglia con figli ecc ovviamente vuole la stabilità.... il che non significa che lei non debba lavorare ma penso sia normale volere un entrata sicura al mese.
Cosa che i sussidi non so quanto possano dare a lungo termine.
Il problema è che I salari sono talmente bassi che con un solo stipendio non c'è la si fa (mediamente intendo); quindi va da sé che per formare una famiglia servano due stipendi o almeno uno alto.

Se poi si instaura una relazione senza impegni futuri allora non credo che sia così un problema da dove vengano i soldi .
Parere personale :)

re: Una vita da disoccupati
 

Non istigatelo che ha già preso un prestito.

Vero quello che dici, anche se secondo me dureranno ancora un bel po’ i sussidi, soprattutto in vista delle elezioni del 2023, penso che nessuno sano di mente si priverebbe di un bacino di elettori cosi ampio.
Però in generale capisco il discorso della precarietà che fai tu, ma distinguerei tra chi vorrebbe lavorare ma non trova e chi proprio si è adagiato e non ha tutta questa voglia.
Secondo me dovremmo entrare tutti nell’ottica che un periodo di disoccupazione anche lungo può capitare a tutti, ma che si può tornare a lavorare, non è una condanna definitiva

re: Una vita da disoccupati
 

Io vorrei che mi piacesse il lavoro come viene inteso Oggi giorno il posto fisso però non riesco lavorerai per nulla solo per pagarmi comfort ma a me che me ne faccio dei confort a me piace stare nella natura stare insieme a persone piacevoli e stimolanti intellettualmente e poi il mio problema più grande che lavorando a zero completamente le mie energie fisiche e mentali e quindi divento un automa ho bisogno di diversi stimoli non posso fare per anni ha nella stessa cosa quindi al massimo puntare è un lavoro che richiede grande esperienza e manualità che si acquisisce col tempo magari qualcosa tipo artigianato

re: Una vita da disoccupati
 

Il mio discorso era puramente generale. Diciamo che la maggior parte delle persone non capisce le problematiche che possiamo avere noi come fobici. Quindi stavo escludendoci dal discorso. Capisco che per molti di noi non sia semplice lavorare (intanto bisogna anche trovarlo il lavoror ahahah cosa non semplice nemmeno per chi problemi non ne ha).
Non mi permetto nemmeno di parlare su disoccupazione.... purtroppo l'Italia é quello che é... e la disoccupazione dilaga. Ci mancherebbe altro.
Ovviamente bisogna farsi il mazzo per tornare in carreggiata una volta che si perde il lavoro... volenti o nolenti è un mondo marcio quello del lavoro.
Il mio discorso era molto generico.

re: Una vita da disoccupati
 

figurati, io per fortuna un lavoro che non mi dispiace troppo ce l'ho, però sono stato disoccupato per periodi anche lunghi. e diciamo che secondo me un disoccupato in società dovrebbe recitare il ruolo di quello che si sbatte per cercare, per poi privatamente pensarla come vuole.
ho conosciuto una ragazza di cui mi ero invaghito che campava di disoccupazione e non aveva intenzione di cercare nel breve periodo, faceva la commessa e durante la pandemia aveva capito che per una certa tipologia di lavori generici meno ti sbatti meglio è. tanto avendo esperienza e parlando diverse lingue, un lavoro l'avrebbe trovato al termine della naspi

re: Una vita da disoccupati
 

penso di non aver mai visto cosi tanti annunci di lavoro nel privato da prima della crisi del 2008 per non parlare poi dei tanti posti pubblici messi a concorso (qui è sicuramente dagli anni 90/primi anni 2000 che non si vedevano cosi tanti concorsi).
Addirittura fanno fatica a trovare, non solo nel privato ma persino nel pubblico (in certi paesini un po' sperduti ad esempio non riescono a coprire dei posti pubblici, solo qualche anno fa era impensabile perchè piuttosto uno si faceva 100 km al giorno o si trasferiva anche sul cuccuzzolo della montagna per un posto a tempo indeterminato, nel pubblico poi...)
10/12 anni fa facevi fatica a trovare ogni tipo di lavoro (persino per fare il lavapiatti si candidavano decine se non centinaia di persone!), ora non è cosi...
Chi ha meno di 30/35 anni ora è più fortunato perchè il lavoro se vuole lo trova, ci sono poche scusanti
se poi preferisce rimanere "sovvenzionato" peggio per lui, tante qanche queste sovvenzioni prima o poi le toglieranno e non saranno a vita.

re: Una vita da disoccupati
 

Non sono tutti cosi dai, basta cercare bene.
Ad esempio nella mia zona cercavano un cameriere stagionale per 1500 euro più vitto e alloggio offerti.
per quanto riguarda i concorsi poi basta mettersi a studiare (come feci io all'epoca d'altronde), qua in zona ci sono posti a tempo indeterminato da 1500 euro (soprattutto piccoli comuni magari un po' sperduti) che non sono riusciti a coprire.

Il lavoro adesso si trova facilmente è vero, ma io sono sempre in azienda agricola e faccio lavori di giardinaggio volendo far diventare quest'ultimo il mio lavoro ma non è facile.

re: Una vita da disoccupati
 

Emilia extreme, Piacenza.

Comunque grazie per gli auguri, ho firmato oggi.

Benvenuto al nord!

re: Una vita da disoccupati
 

Oggi mi hanno detto, riferendosi a una persona ,diciamo, con problemi caratteriali "ecco adesso entra di ruolo quella, non è normale, lei che non è normale entra e tu non vuoi, entra tu piuttosto, abbiamo bisogno di gente normale!" Ho risposto che nemmeno io sono normale.
Mi pare assurdo che mi trovino normale, non ho un capello normale.
Potrebbero dire "più utile", forse, ma posto che la normalità non esiste, sono sempre stata ben lontana da tutto quello che rende una persona comune, nella norma, mainstream, e in questo periodo ho raggiunto il livello massimo, non sono mai stata tanto disadattata nel mondo, e queste vengono a darmi della normale. Io boh.Va bene che mi conoscono superficialmente e tante nefandezze della mia vita non le sanno, ma anche solo per quello che sanno è evidente che sono di una razza aliena. Basta un'occhiata.

Nonostante le spese e soldi da dare al dentista, questa è l'ultima stagione estiva che mi faccio in azienda agricola...basta, voglio cambiare aria, lavorare da solo, dove la gente manco esiste. In pace.

re: Una vita da disoccupati
 

Anche da me che sono in zona turistica con spiagge, alberghi, ristoranti, bar ecc. propongono un sacco di offerte così, ma quello è sulla carta.
Poi se vai a guardare bene le condizioni che richiedono cioè più di 10 ore al giorno, niente giorno libero ecc...

Mio fratello che è normale, non ha problemi psichici di alcun tipo, l'ha fatto per una stagione e poi li ha mandati a fanculo tutti perché alla fine di quei tre mesi (se va bene) ti hanno prosciugato l'anima.

E se fanno fatica a reggere le persone comuni, figuriamoci quelli con i nostri problemi...


Magari fosse così semplice (pure per le persone normali)...

Qua da me se non hai conoscenze, agganci, non vai a fare neanche lo spazzino o il manutentore del verde per il comune.

re: Una vita da disoccupati
 

E soprattutto condizioni ed orari dignitosi, se no diventa un vivere per lavorare e non lavorare per vivere.


Io nemmeno i soldi, oltre a quello che hai detto.