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Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
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Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
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Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
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Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
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Una fobica non ha il diritto di "rifiutare" una persona? Forse sono strana io che pretendo che qualcuno mi piaccia tanto da farmi provare delle sensazioni forti, non riesco a fingere, in più lui voleva come ufficializzare la cosa e io mi sono sentita un po' messa alle strette. Ripeto che se avessi avuto meno problemi forse mi sarei data più tempo per frequentarlo ancora perché c'era qualcosa che mi piaceva, ma sono cose difficili da spiegare. |
Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
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Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
Azadi. La prima cosa è l'amore incondizionato per se stessi, forse questa persona ti può aiutare a capire come uscire da certi labirinti mentali
Cerca i video di Antonio quaglietta su you tube, non te ne pentirai ;) |
Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
:d :d
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Visto che si sostiene che certi tipi in realtà non vengono rifiutati più spesso, volevo conoscere le motivazioni. Se sia tu che un'altra, che un'altra rifiutate una persona perché è fatta in certi modi, diventa più probabile per questa persona esser rifiutata più spesso. Se ci sono motivi di rifiuto frequenti e legati a certe caratteristiche, viene meno la teoria riguardo al fatto che se uno ci prova 100 volte ottiene i risultati di qualsiasi altra persona che ci prova 100 volte. Una persona fobica (fobia sociale generalizzata) o evitante probabilmente in certi ambiti sarà - generalmente - con maggiori probabilità inguaiata. Maggiori probabilità di esser disoccupata o sottoimpiegata. Maggiori probabilità di avere un giro di amicizie scarso o nullo. Maggiori probabilità di occuparsi di attività che non coinvolgono altre persone. Maggiori probabilità di non aver avuto alcuna esperienza con l'altro sesso. ecc. ecc. Qualcuno sostiene che anche se si fosse carenti in tutti questi ambiti, basta provarci un certo numero di volte e si otterranno gli stessi risultati di qualsiasi altra persona. Ma è plausibile questa cosa qua? :nonso: Non è che me le immagino io poi una serie di reazioni, comportamenti e commenti femminili. Come ho detto, io sapendo come vanno le cose e osservando in giro cosa succede, non direi ad una donna mascolina ed obesa che in realtà viene rifiutata perché non va in giro abbastanza non permettendo a nessuno di provarci con lei. Magari è vero per te che non stai inguaiata così che l'andare in giro da solo riuscirebbe a risolvere il problema, ma non sarebbe così vero per una persona così. |
Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
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Secondo me in questi casi bisogna cercare una tipologia di persona che non sia molto mondana, pochi amici, pochi viaggi, poco di tutto. Sicuramente non esiste una persona priva di amici, genitori, colleghi, o priva di voglia di viaggiare o uscire, questo diamolo per certo. Quindi il non partecipare mai a nessuno di questi eventi è impossibile, o cmq possibile però nel medio termine si creeranno dei contrasti. In caso di fobia grave l'unico modo è spiegare la situazione e sperare in un minimo di comprensione*, con la promessa che, con i giusti tempi e la giusta gradualità anche noi riusciremo ad impegnarci a partecipare a qualche evento sociale. * non è detto che questa comprensione non ci sia. sto sentendo sempre più spesso e soprattutto fra i normali, compagni di cugine, etc. che non vengono alle cerimonie tipo matrimoni, comunioni, perché si vergognano, perché non conoscono nessuno, e (non so come fanno, ma li stimo) non si vergognano di esternarlo. |
Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
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E' come quando ci provi con tizia e ti dice no, ma vedrai che con qualche altra donna avrai successo, ci provi con caia e ti dice no, ma vedrai che con qualhce altra donna avrai successo, ci provi con sempronia dice no, ma vedrai con qualche altra donna avrai successo...questa altra donna però non si trova praticamente mai o quasi mai...:D la realtà è che appunto le caratteristiche di un fobico sono in genere l'opposto di quello che si cerca oggi per una relazione quindi ovvio che non si trova quasi mai nessuna. E' come se uno alto un metro e mezzo e pesante 40 kg si proponesse come uomo di fatica per sollevare grandi pesi, quanti lo prenderebbero in considerazione? |
Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
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Boh io parlo per me, la mia situazione è grave e pesante, ed è assolutamente impossibile che io riesca a entrare in quei meccanismi sociali. |
Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
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Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
Quello che per me conta in una ipotetica relazione è che la persona ovviamente mi deve piacere, (dove per piacere non intendo certo le dive da televisione o passerelle di moda, non perché non sono belle, ma perché appartengono a contesti che non c'entrano nulla con noi), avere un minimo di intelligenza e sensibilità.
Di tutte le altre menate come :deve essere una che ha macchina bella, status, che ha tanti amici, deve essere una che conta sul lavoro, che ride sempre, parla tanto, che adora feste e festini e sia Instagram dipendente e sappia interagire o meno con gli altri, sinceramente non me ne frega nulla. Non ritengo fondamentali, per come ho io il concetto di rapporti con le persone, tutto quel genere di cose. Non ritengo altresì giusto far fuori dai giochi una persona solo perché non ha tutti quei canoni. Chi la pensa come me? |
Re: Rassegnarsi alla solitudine sentimentale
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Una Belen fobica ha comunque la fila sotto casa. |
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non pensare a come potrà essere domani, pensa all'oggi.. che domani avrai un capello bianco in più. |
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Il principale "problema" è che il nostro target è limitato (per dire penso che la persona a me compatibile sia 1 su 1000/10.000 se non oltre, quindi trovarla sarebbe un colpo di fortuna...per gente più estroversona e "conformista" i target sono molto più ampi e hanno sicuramente meno difficoltà). Con un' estroversona e troppo conformista non mi sentirei a mio agio (e nemmeno lei con me, e sicuramente non ci piaceremmo a vicenda fin dall'inizio), io sono convinto che bisogna avere molte similitudini per instaurare una relazione stabile (e questo soprattutto per gente over 30 e della mia età). in definitiva o si trova una persona compatibile o si sta soli, se non la si trova ci si rassegna a sto punto |
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Uscire con lei, solo io e lei si, a cena, al cinema, ma essere trascinato dove ci sono altre persone proprio no |
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Tornando all'argomento inziale, la non corrispondenza da parte di un'ipotetica persona dell'altro sesso, volendo estremizzare la possiamo anche paragonare ad un atto che ci fa del male, mettiamo di arrivare a paragonarla ad un omicidio di una persona cara compituo da un certo individuo. Se questo omicidio è volontario è possibile che provi anch'io desiderio di vendetta, anche se personalmente non proverei piacere ad esempio nel restituire in forma fisica il dolore provato ma più che altro potrei sentire l'impulso di eliminare tale individuo: già qui il causare e il protrarre la sua sofferenza oltre un certo tempo non mi farebbe molto effetto. Se l'omicidio fosse colposo non so come reagirei psicologiamente. Se non fosse neanche colposo ma un inciddente, conseguenza di un caso sfortunato, al di là di un momento di rabbia iniziale verso chi è comunque stato causa della morte per cui starei male, non credo che alla fine mi vorrebbe da volergli causare qualche danno, sapendo che in fondo non ha alcuna colpa reale. Ritornando da questo esempio estremo verso l'esempio di una donna che rifiuta e che, seppur in modo molto meno tragico, anch'essa provoca una sofferenza. La sua scelta non dipende dalla volontà e quindi non è da annotare nella cella sottostante al campo 'omicidio volontario' in una immaginaria tabella che ha nella prima riga (quella con le intestazioni) i tre tipi di omicidio di cui sopra e che nelle successive righe rappresenta esempi di eventi che si intendono confrontare con i tre diversi tipi di omicidio. Verosilmente sarà da collocare nella colonna corrispondente a un omicidio senza responsabilità (l'attrazione non dipende dalla volontà o dall'aver avuto un comportamento volontario e consapevole precedente che l'ha influenzata), anche se in alcuni casi forse sarà colposo (quando si seduce volontariamente e poi si rifiuta), per cui, considerata anche la minor gravità del fatto, non mi verrebbe da seguire una condotta che arrechi danno alla persona "responsabile", nè quindi ne trarrei alcun beneficio reale. Ho esagerato nella scelta dell'esempio dell'omicidio per vedermi più facilmente nel ruolo di chi compie una vendetta, ma si può sostituire con un generico far del male da parte di una persona a un'altra. |
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