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Re: Atei o religiosi?
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è piuttosto evidente che sia così Quote:
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Altra considerazione: ammesso e non concesso che esiste un entità che ha deciso di creare l'universo, perché dovrebbe avere un qualche interesse per le persone? Ci sono miliardi di galassie, perché dovrebbe privilegiare qualche ammasso di atomi in particolare? |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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Te mi hai praticamente risposto che sono baggianate. :sarcastico: |
Re: Atei o religiosi?
Il fatto che gli scienziati arrivino ad un punto morto dove l'esistenza di un essere superiore sia necessaria è un falso ormai, questa fase è stata superata da anni e anni. L'universo non ha bisogno di un dio per esistere e negare questa cosa vorrebbe dire andare contro la scienza e prove tangibili. Non è la sfida tra chi ammette l'esistenza di dio e chi invece crede nella scienza ma tra chi si affida alla scienza e chi invece ne nega la veridicità.
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Re: Atei o religiosi?
Ci tocca solo "smascherare" falsi dei,ovvero diffidare di chi ci viene presentato secondo categorie dell'umano:il divino è per definizione ciò l'uomo e il mondo fisico e delle categorie della mente non sono.Sospetterei sempre di un Ente sovranaturale che si rivela;così come di quelle divinità che si riducono o sono ridotte a mito per spiegare ciò che non rientra nel logos in quanto inspiegabile.
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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E' tutto quello che penso io :perfetto: |
Re: Atei o religiosi?
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Se la vita non ha senso allora tutto quello che si fa nella vita è vano perché molto probabilmente l'uomo un giorno verrà distrutto da qualche evento astronomico che non riuscirà a controllare perché più forte di lui come l'aumentare progressivo dell'entropia, mettendo caso che ci sta un Dio invece potrebbe intervenire a favore dell'uomo oppure velocizzarne la distruzione, do a Dio un comportamento umano perché mi pare ovvio che è la cosa più intuitiva da fare come gli atei danno per più intuitivo che non ci sia un senso e va tutto a caso, l'opzione atea non mi pare affatto più sensata ragionando logicamente anche perché non viene facile da credere che tutto questo caos abbia creato una specie che invece vuole mettere ordine in ogni cosa e ragionare logicamente, l'uomo sarebbe dunque la creatura contro natura per eccellenza ragionando così. Quote:
L'ateismo probabilmente lo abbiamo avuto per migliaia di anni quando l'uomo viveva nelle sue condizioni più primordiali prima dell'invenzione delle religioni quindi senza offesa ma è l'idea più primitiva in assoluto che si limita a negare per mancanza di conoscenza, come avevo già detto fingiamo di essere atei e di vivere nel 1200, se qualcuno venisse a dirci che l'aria non è un miscuglio omogeneo ma formata da tanti diversi gas noi ovviamente ci faremmo grasse risate dato che la scienza di allora non poteva provare queste cose e invece la storia avrebbe dimostrato che ci sbagliavamo, potrebbe essere così anche con Dio anche se dubito che stia a farsi scoprire dall'umanità. Comunque sono critico pure delle religioni organizzate perché dubito che basti qualche preghiera per ingraziarsi questo Dio e critico pure il fatto che le religioni si permettano di dare indicazioni sulla morale sessuale dell'umanità arrivando a condannare masturbazione o sesso senza fine procreativo solo perché a qualche padre della Chiesa queste cose stavano sulle palle e quindi si decise fossero opera del Diavolo. |
Re: Atei o religiosi?
Sverso sinceramente non capisco bene la tua posizione. Prima affermi che l'esistenza di un creatore è ovvia, poi dici che non è da escludere che in futuro si possa dimostrare la sua esistenza, e allora non è tanto ovvia :pensando:
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
Ateo
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Re: Atei o religiosi?
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La Bibbia e altri testi sono pieni di racconti strani che scientificamente ancora oggi non si possono spiegare, possibile che fossero tutte balle o allucinazioni? Non capisco perché si pensa che gli uomini antichi dovessero essere per forza creduloni mentre lo scetticismo è prerogativa dei tempi moderni, io penso che anche se fossi un pastore ignorante di duemila anni fa se mi venivano a dire che un tizio aveva camminato sulle acque non è che gli avrei creduto. Comunque ammetto anche io che la mia idea è piuttosto grezza e magari ha anche qualche contraddizione logica ma l'ateismo forte ne ha altrettante perché l'ateismo forte afferma che sicuramente non ci sono divinità che sinceramente a me sembra una posizione folle, già l'ateismo debole mi sembra più ragionevole che sta ad affermare che non si crede in nessuna religione ma non si esclude l'esistenza di entità superiori. Comunque la mia posizione dovrebbe essere più vicina all'agnosticismo che all'ateismo debole, ora che ci penso ho avuto una storia religiosa interessante passando dal cattolicesimo all'ateismo forte per passare ora all'agnosticismo, l'ateismo forte non mi ha mai convinto pienamente perché ci sono troppe cose che stonano in questo universo come ad esempio la meccanica quantistica che fa a botte con la fisica classica e presenta un mondo completamente diverso e il fatto che questo universo sia indeterministico, cioè da l'idea di qualcosa fatto apposta per far impazzire l'uomo nel cercare di risolvere il mistero più che di qualcosa che si è generato da solo. Cioè posso comprendere che uno è ateo se sta solo a guardare la biologia e l'evoluzione ma se guarda l'universo nel suo insieme e quindi si interessa anche alle altre scienze naturali l'ateismo diventa più debole dell'idea che ci sia almeno un creatore intelligente ma con questo non sto dicendo di correre alla prima chiesa che si trova e confessarsi. Quote:
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Re: Atei o religiosi?
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:miscompiscio: È incredibile quanto la specie umana riesca ad essere egocentrica quando si tratta di sentirsi superiore. Si trattiene a malapena tra individui della stessa specie (bianchi e neri), figuriamoci appena si parla di scimmie. Quote:
Ammettendo l'esistenza di un dio che ha creato tutto volontariamente perché NOI dovremmo essere più speciali del resto? Ci sono miliardi di specie viventi sparse in miliardi di galassie e SOPRATTUTTO cosa stracazzo ci rende più interessanti di una reazione nucleare di una stella, del moto combinato di un sistema di galassie o di qualsiasi altro elemento naturale? La risposta è che noi siamo noi e diamo per scontato che ciò che siamo, un animale vagamente più intelligente degli altri presenti sul un pianeta sparso nell'universo, sia la cosa più nobile/importante/organizzata/quello-che-ti-pare presente nell'universo. Solo io riesco a vederci una visione titanicamente egocentrica? Un festival di pippe mentali a due mani? Riguardo il mettere ordine ad ogni cosa... AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAH AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHAHAH Anche le nostre capacità di pensiero logico e astratto sono "avanzate", "inspiegabili", solo e soltanto perché non abbiamo altro termine di paragone. Faccio un esempio: noi ci consideriamo MOLTO intelligenti e in media abbiamo un QI di 100 mentre consideriamo fondamentalmente senza coscienza gli animali che per inciso raggiungono un QI di appena qualche decina (credo max 40 contro i 70 usati come soglia per le persone mentalmente ritardate). Se arrivasse un alieno con QI pari a 1000 potrebbe benissimo considerare ugualmente "senza coscienza" un uomo con qi 100 e uno scimpanzé con qi 40. |
Re: Atei o religiosi?
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Molte cose sono complicate per NOI che abbiamo un cervello che funziona in un determinato modo con determinate capacità. Magari ad una mente strutturata in un modo diverso tutto ciò appare come una cosa semplicissima. |
Re: Atei o religiosi?
Al di là dei discorsi specifici ciò che mi preme sottolineare è che imho un passo necessario per affrontare questi argomenti è provare ad astrarsi fuori dai soliti schemi mentali, espandere la mente e provare a vedere tutto da differenti prospettive.
A tal proposito sarebbe utile la lettura di romanzi come "Neanche gli dei" di Asimov o la serie "Odissea nello spazio" (la serie di libri nata insieme al film di Kubrick) |
Re: Atei o religiosi?
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Tutto quello che dici non mi è nuovo perché lo pensavo bene o male pure io però rimane comunque debole, avevo letto su un articolo della BBC riguardo i multiversi che l'universo in cui viviamo sembra fatto apposta per ospitare la vita e che sarebbe improbabile che solo per una questione di incredibili coincidenze l'universo attuale sia così com'è e infatti gli atei si sono ritirati sull'ipotesi dei multiversi che è logicamente più forte per l'ateismo rispetto a quella dell'universo singolo nato dal caso. http://www.bbc.com/earth/story/20160...esides-our-own L'idea dell'uomo come centro dell'universo è inutile dire che tenta sempre ma sono conscio che secondo l'evoluzione non è altro che una delle tante creature, anche se questo termine è scorretto visto che appunto non sono state create, ma l'evoluzione è in conflitto col creazionismo ma non con l'idea di Dio. |
Re: Atei o religiosi?
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Non abbiamo mezzi per andare in un'altra galassia quindi potremmo non scoprirlo mai. Si tratta di una questione statistica: per quanto la possibilità che si formi la vita è bassa il numero dei pianeti è così alto che sarebbe assurdo pensare che solo nella terra si siano verificate queste condizioni. Ribadisco comunque che una lettura ai romanzi che ho citato prima ti sarebbe illuminante. |
Re: Atei o religiosi?
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Poi mi sembra che hai un'idea della meccanica quantisica come di qualcosa di mistico che distrugge l'ateismo. No, non è assolutamente così. Non riesco proprio a capire da un punto di vista logico come possa inficiare l'ateismo. Non dice nulla sull'esistenza o meno di Dio Si, è controintuitiva, ma quindi? :nonso: Se l'universo sembra funzionare così lo scienziato lo accetta senza problemi e senza impazzire. La fisica classica era semplice, intuitiva e rassicurante, ma "ingenua" (non va letto in senso dispregiativo ovviamente) Quote:
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Re: Atei o religiosi?
Poi vedo se rispondere dettagliatamente che ora sto fuso intanto mi sono ricordato di questo post, è vero che la teoria dell'evoluzione ha tutti questi bachi o Shycrs ha esagerato?
http://www.fobiasociale.com/atei-o-r...4/#post1650497 |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
Sve ma davvero credi che Dio sia un'entità antropomorfa che gestisce una sorta di sala dei bottoni? Ti rendi conto che se davvero ha da tener sotto controllo galassie sterminate di cui noi siamo solo una goccia nel mare è un po' semplicistico attribuire caratteristiche umane a Dio. E soprattutto attribuirgli un occhio di riguardo nei confronti del nostro destino. Come al solito non riusciamo a percepirci come animali tra gli animali per il solo fatto che abbiamo ricevuto la cultura come specificità invece di ricevere i denti a sciabola o che cazz ne so, una corazza coriacea per difenderci dai predatori. Dato che non abbiamo qualità fisiche sufficienti a sopravvivere la natura a seguito di un lungo processo di adattamento ha fatto si che le sviluppassimo a livello cerebrale. Non siamo dei privilegiati, senza la capacità di astrarre e di pensare al di là delle necessità primarie saremmo già estinti e il mondo avrebbe continuato il suo corso come nulla fosse. Quest'esigenza di caricare di significati trascendenti la nostra presenza nel mondo, assolutamente incidentale, è un po' pretensiozetta.
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Re: Atei o religiosi?
in tutto questo nn capirò mai come possa un essere umano accettare un qualsivoglia dogma senza battere ciglio
a volte le religioni mi sembrano cosi assurde che penso che chi crede fa tipo finta :sisi: tipo che sotto sotto nn credono ma di facciata si presentano cosi per tradizione o abitudine etc... poi invece nn è vero , la gente crede veramente , nonostante tutto io nn credo che loro credono :sisi: mi pare troppo impossibile , mi pare quasi un insulto a loro stessi e alla loro intelligenza in quanto esseri umani :D , però tant è boh , rimango sempre cosi :o |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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Finché si parla di credere o meno ad un'entità superiore lo ritengo normale ma non appena una persona mi dice che per crede veramente ad una religione con tutto l'ambaradan di favolette di torah/vangelo/corano ecc (non solo ai valori e le idee ma proprio i dogmi e le stronzatelle varie) la bollo automaticamente come stupida o quantomeno come non particolarmente intelligente. |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
Io, invece, invidio quelli che hanno fede, perché vivono (almeno così sembra) meglio di me.
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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Insomma, idealmente preferirei perdere tutta la mia razionalità se in tal modo riuscissi a trovare consolazione in un Dio o in qualcos'altro di mistico-religioso. |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
forse credere a una cosa comune cmq aiuta la socialità , la sensazione di appartenenza a un gruppo , nn sentirsi soli ma sentirsi come un insieme unico che è d'accordo su qualcosa .... visto che è anche raro che l'essere umano sia d'accordo su qualcosa , bisogna ammettere che su queste cose ci sono correnti ben precise ,rigide e regolamentate dove appunto son tutti in " sintonia" .
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Re: Atei o religiosi?
Mike21 Ho apprezzato molto la tua discussione da ateo e in particolare il fatto che hai dato una motivazione ben spiegata! Si vede chiaramente che ti sei informato su molte religioni, per poi prendere la tua decisione.
Vedo anche io, spesso, che molti si dicono "atei" intendendo "agnostici", una comune imprecisione in termini credo. Oppure conosco persone che si ritengono "credenti" senza seguire alcuna religione, una posizione anticonformista a mio parere. Ciò che mi disturba di più è chi si ritiene credente di una fede ma pratica alcunchè, non segue nessun gruppo o rito, nemmeno in privato. Questo mi sembra un comportamento ipocrita, quasi superstizioso e ritengo che sia l'unica posizione sbagliata (parere personale, non sto criticando nessuno nello specifico). Nei commenti sono uscite molte tematiche collegate alla religione e se ne potrebbe parlare per ore, alla fine ciascuno ha la propria idea e alcune volte è difficile riuscire a dialogare senza diventare aggressivi, purtroppo. Apprezzo chi sostiene la propria posizione senza sminuire l'altro per averne una diversa. |
Re: Atei o religiosi?
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Comunque confermo pure io che aiuta un pochino credere in qualsiasi sorta di entità superiore perché è il cervello che ha proprio il bisogno di credere in qualcosa ma questo non vuol dire che la gente si inventa le religioni apposta per essere felice anzi potrebbe essere un ulteriore distinzione tra uomo e animale, ragionando così io potrei dire che gli atei si inventano l'ateismo per essere tristi, non ha molto senso. :sisi: |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
Neanche gli scienziati più pessimisti possono affermare che siamo soli nell'universo, è maticamente impossibile e la matematica è il linguaggio dell'universo. È altrattanto difficile che ci siano pianeti vicino a noi (la vicinanza è relativa, le cose che possiamo esaminare non vanno oltre il nostor sistema) che ospitino la vita e soprattutto che questi esseri viventi possano farci visita.
È questa la differenza, affermare che dio non esiste è matematicamente e oggettivamente più sensato che affermare il contrario. La scienza è agnostica perché la non esistenza di dio non è dimostrabile e ok, ma hanno ampiamente dimostrato ( e qui mi ripeto) che all'universo non serve dio, l'idea di dio esiste perché serve all'uomo. Quindi da esseri tanto piccoli e figli del grande universo, come possiamo smentire il primo e credere a qualcosa creato da noi? |
Re: Atei o religiosi?
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Nel senso che la vita risulta essere un fenomeno naturale che è accaduto nell'universo, come moltissimi altri. Ogni fenomeno naturale accade perchè l'universo è fatto per farlo accadere :pensando: Sulla questione ho trovato la pagina di wikipedia che approfondisce con argomentazioni di entrambe le "fazioni":https://en.wikipedia.org/wiki/Fine-tuned_Universe Tra le varie cose, mi ha particolarmente colpito la seguente affermazione: Quote:
Quanto al discorso della testabilità, i fisici sanno benissimo che una cosa non testabile è metafisica, non scienza. Infatti la teoria delle stringhe non è considerata corroborata. Certo si lavora per renderla testabile. La linea guida di uno scienziato deve essere sempre quella di testare "senza alcuna pietà" le teorie che vengono proposte, le ipotesi che vengono vagliate. Più una teoria resiste ai feroci tentativi di negarla, più diventa credibile. Se viene falsificata, si vede esattamente quali assunti della teoria creano contraddizioni con gli esperimenti effettuati e si corregge la teoria, formulandone di fatto una nuova, parzialmente o completamente. E' per esempio quello che è successo a fine ottocento e inizio novecento quando le osservazioni sperimentali sulla luce non rispecchiavano le predizioni della fisica classica. Poi è arrivato Einstein e ha spazzato via i concetti di spazio e tempo assoluti, proponendo la relatività ristretta prima e generale poi. La relatività generale finora ha resistito a tutti i tentativi di falsificazione. Tutto questo solo per dire che secondo non si può gettar fango sugli scienziati dicendo gratuitamente che compiono atti di fede. Non è così, uno scienziato mette continuamente alla prova una teoria |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
Ma non è che gli Atei sono tali perché dopo essersi maratonati a ritroso tutta la cronologia delle puntate di Superquark e dopo attenta e ponderata riflessione sono giuntiballa conclusione che tutto sommato la scienza forse la sa più lunga. Magari semplicemente l'esistenza di Dio non la prendono nemmeno in considerazione, è relegata alla barzelletta che si sentivano raccontare al catechismo e che si sorbivano perchè gli permetteva di cresimarsi per togliersi il pensiero e arrivedercie grazie. Tu sei convinto che ci debba essere in tutti un conflitto interiore dilaniante ma è tutto un tuo trip, prendine atto :D
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