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Re: Anche i "belli" soffrono
Se dai loro discorsi hai capito che la soluzione é la sharia o i talebani stai messo male
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Re: Anche i "belli" soffrono
L'ho scritto su Meetic tra rdc invalidità,prestito Compass,introito di una proprietà,scommesse,ieri ho fatto 500 con Belgio e Francia giocandone 30,per ora ho abbastanza introiti per il tipo di vita che faccio,se avrò tempo ma compagna e avrò più spese di vedrà,se una donna vuole un uomo che fa carriera da mostrare a mammina e papino cazzi suoi.ma io gli introiti li ho già d essendo single spendo per me..
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Re: Anche i "belli" soffrono
Una così timida che non ha voluto uno come lei rimarrà sola perché lestroverso non se la cagherà mai..certa gente non si capisce cosa hanno in testa
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Re: Anche i "belli" soffrono
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Vikingo troppo forte! |
Re: Anche i "belli" soffrono
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La bruttezza è un termine di paragone negativo metaforico onnipresente nel linguaggio che usiamo, "un brutto affare", "è mostruoso quel che è accaduto" e così via. Può essere vero che una persona attraente è comunque depressa e a disagio per altri motivi, ma se inizia ad ipotizzare all'opposto che è il suo essere attraente un problema che produce a cascata altri problemi e conveniva esser brutti perché ci si sarebbe adattati facilmente, non riesco a pensare che questa persona sia capace minimamente di decentrarsi. E' come dire ad un paraplegico grave che è fortunato rispetto a noi perché non è costretto ad uscire quando non ne ha voglia o che ha assicurate forme di assistenza e cose del genere, in fondo si tratta solo di abituarsi alla situazione e ridimensionare le aspettative, in quelle condizioni di sicuro si riesce. Direi che è preferibile stare zitti piuttosto che dire queste cose qua. Ancora peggio mettersi a consolare un paraplegico da deambulanti mostrandogli casi di persone che ce l'hanno fatta e che in fondo questa condizione non rappresenta alcun ostacolo per raggiungere certi obiettivi e l'unico ostacolo reale sta nella sua testa. Chi parla così penso non sia capace di comprendere nulla davvero. |
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Non è che per tutti lo scopo maggiore nella propria esistenza sia farsi una famiglia… |
Be in fin dei conti però è anche il caso di essere obiettivi. Essere brutto, per quanto riguarda me, rendendomi sempre conto che il mio esempio non può essere valido per tutti, non mi ha comunque impedito dall'avere altre soddisfazioni nella vita. Mi ha solo ed esclusivamente impedito di avere relazioni con le donne. In ogni caso l'unico vantaggio che la mia bruttezza offre è che so il motivo del mio totale insuccesso con le donne. È un motivo facilmente individuabile e a cui non si può porre rimedio se non l'accettazione e la rassegnazione. Si smette di sperare del tutto e si accantona definitivamente la possibilità di poter interessare a qualcuna.
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Re: Anche i "belli" soffrono
Essere brutti non e come l'essere belli.io l'ho sono stato entrambe le cose,però da Asperger non mi fa apparire tanto meglio di uno normale.anche perché sono piacente,ma non sono Raul bova.che mi pare un uomo dalla marcata timidezza come da lui stesso dichiarato,e con un fisico da uomo normale avrebbe faticato davvero tanto rispetto ad un estroverso medio.e una mia e solo mia teoria..il mio e un caso particolare di uno che si è andato a migliorare tanto nell' estetica quasi da voler sembrare superficiale agli occhi di diverse donne,perché per me e più facile migliorare il fisico che una testa,poi sul carattere ribelle così sono migliorato con questa testa,se alle donne non piace e un problema loro..la psicologa ha detto di usare più filtri con le donne,non gli si può dire tu hai figli e con te non ci esco,o fai scelte perdenti,perché ti deve interessare come ti entrano i soldi,non l'attestato da mostrare a mammina e papino.e sono io il primo a non voler uscire con donne che limiterebbero il mio estro,il mio genio.
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Re: Anche i "belli" soffrono
Anche perché si lamentano di uomini finti,io sono sempre lo stesso in ogni contesto.
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Re: Anche i "belli" soffrono
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Che tristezza quella donna...sempre che di donna si trattasse e non di un uomo che si fingeva donna. Di una volgarità assurda. |
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Io non credo che un uomo mediamente piacente e con una vita soddisfacente, una mattina si alza e dice di non volersi mai sposare. Forse Leonardo Di Caprio, Clooney e altri scapoloni non famosi ma comunque ambiti. Ma la singletudine di questi scapoloni, è diversa dalla singletudine di Luigino che non è mai stato amato e vorrebbe una donna al suo fianco più dell'aria che respira. |
Re: Anche i "belli" soffrono
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Re: Anche i "belli" soffrono
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Magari Luigino vuole una partner a suo fianco più dell' aria che respira perché idealizza completamente le relazioni, non capendo che stare che qualcuno/a porta anche ad un sacco di problemi...(vi sono anche molti aspetti positivi ovviamente, era per dire che troppo spesso in questo forum si guarda solo ad un lato della medaglia). Quello che non capisco è il collegamento fra lavoro e relazioni. Io lavoro per la mia indipendenza, perché ciò che faccio mi piace ecc. ecc. .... Ciò non ha nulla a che vedere con una eventuale famiglia. Ok, per avere famiglia ci vogliono entrate economiche quindi un lavoro è necessario, ma per lavorare non serve a nulla l' idea del voler avere famiglia. |
Re: Anche i "belli" soffrono
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Credo che la soluzione possa iniziare solo da una rivolta fiscale, ma il governo ha tutte le leve della stampa e se ci si provasse succederebbe il finimondo. La metà dell'Italia che campa sull'altra metà che a differenza della prima non è per definizione inserita nelle stanze dei bottoni non l'ha permesso mai, siamo uno stato assistenziale; il Cattolicesimo (e nello specifico papi come quello attuale) e la forte vena socialista all'italiana se-hai-casa-tua-sei-un-porco-paga (sentito troppe volte) fanno il resto. Fino ai miei 18 anni non esistevano le tasse sui rifiuti, né l'IMU né tante altre. Solo chi ha visto l'esplosione della vessazione fiscale può capire l'importanza di questo fattore. Il resto ci è "nato dentro" e non crede sia esistito un mondo in cui con tutte le sue difficoltà delle due era difficile non trovare lavoro soprattutto perché non ci si sentiva oppressi dallo stato. |
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Io non sono del tutto d'accordo, credo che un lavoro, a meno di essere un ricco ereditiere, serva a tutti perché se non lavori l'alternativa è andare a chiedere l'elemosina per strada. C'entra fino a un certo punto lo sposarsi e fare figli. Uno stipendio serve anche per coltivare le proprie passioni e togliersi qualche sfizio. Il fatto è che chi pensa queste cose è (lo so perché conosco un po' la sua vita privata) un ricco ereditiere, viene da una benestante famiglia del nord-italia, quindi può sbattersene le palle di lavorare. Se poi ci aggiungi il fatto che è depresso, la spinta per cercare lavoro va a zero. Lo dico a Varano che mi sembra su quella lunghezza d'onda: chi pensa quelle cose, quasi sempre è un signorotto benestante che scrive dalla sua villa nel nord-italia e può permettersi il lusso di starsene in panciolle, perché ha un presente e un futuro assicurato. Nulla di strano che quando riceverà in eredità il malloppo, si trasferirà in qualche paese dell'est o nel sud-est asiatico a vivere di rendita. Ma son cose alla portata di pochi. Anche un semplice lavoro da bidello, serve a tutti per non morire di fame. |
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Lo dico qui una volta per tutte ad uso e consumo del forum tutto: vi prende per i fondelli. È ancora non lo avete capito. È un provocatore, vi piglia per fessi a ogni messaggio che scrive ribaltando la realtà oppure tirando fuori la storia del carattere, che è quella che più vi fa imbufalire perché più volte avete sperimentato sulla vostra pelle essere falsa. Si prende gioco delle vostre sofferenze, della vostra vita, dei vostri amori mancati, della vostra solitudine. Non mi stupirei se avesse un gruppo WhatsApp dove, insieme a certa utenza che lo supporta, si fa due risate alle vostre spalle. Ignoratelo. Perché o ci è o ci fa, ma da come scrive non dimostra di avere un QI di 60, per cui la risposta è presto trovata. |
Re: Anche i "belli" soffrono
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Re: Anche i "belli" soffrono
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Mi chiedo a volte se pensi prima di scrivere. |
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