Originariamente inviata da Robedain
(Messaggio 2402123)
§ Mi metto nei panni di tutti coloro che vedono nero e sono convinti che non ce la faranno mai e nessuno potrà mai farcela...
Vi capisco, ma non si può generalizzare, ognuno in fondo ha una storia, un vissuto diverso dagli altri e un modo unico di vedere e affrontare la vita...
Non dico sia facile, so per esperienza personale che è molto dura, specie se non sei più adolescente e hai lunghi anni di isolamento/evitamento alle spalle per cui non sei abituato a relazionarti con scioltezza e a condividere certe esperienze con gli altri, per cui hai paura degli altri, di te stesso, del tuo passato, di ciò che non hai vissuto...
Ma è un cane che si morde la coda: più si guarda il proprio passato, ci si sente depressi e falliti senza speranza e non si agisce, più la qualità della vita peggiorerà...
Sono convinto che alla fine, sul letto di morte, se non avremo fatto nulla, avremo il rimpianto non solo di non aver vissuto come volevamo (secondo i nostri valori, le nostre passioni, i nostri desideri profondi), ma soprattutto di non averci almeno provato davvero con tutte le nostre forze...
Io voglio provarci e ci sto provando a (ri)costruirmi una vita secondo i miei valori e le mie priorità: il percorso è lungo e impervio, non mancano le difficoltà e le cadute, situazioni dove l'inesperienza, l'imbarazzo e la paura arrivano, ma cerco di osservarle, accettarle come parte di me e andare avanti senza fuggire...
Ormai in tanti nel mondo della psicoterapia, del coaching e della crescita personale affermano che le paure e il dolore (per quanto appunto facciano paura e creino sofferenza) vanno accettate, affrontate e non evitate (né subite passivamente) per poterle un giorno lasciar andare e far spazio alle qualità interiori...
Gente che ci sta provando in questo forum ce n'è, e c'è anche chi ci è riuscito tramite un suo percorso: mi ricordo dell'utente Caostotale, di Serotonino, ma anche del famoso Clark Kent, la cui storia è esemplare e invito tutti a cercarla sul forum e a leggerla fino in fondo...
Ognuno deve avere la forza e l'umiltà di guardarsi dentro, sentire nel profondo cosa vuole dalla vita, rendersi conto delle proprie qualità e difetti e decidere di ripartire dalla situazione in cui si è, un passo alla volta, con amore verso se stessi e perseveranza.
Nei casi più gravi (psicofarmaci o gravi fobie) è senz'altro meglio farsi seguire da un bravo terapeuta (magari olistico) che sappia accompagnarti nel percorso...
Coraggio, proviamoci assieme a creare la vita che vorremmo, almeno così non avremo rimpianti... :consolare:
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