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Originariamente inviata da caratteriale
(Messaggio 2320011)
Mi sembra che in Occidente, al giorno d'oggi, la figura del maschio stia crollando a danno di ragazzi e uomini che subiscono maltrattamenti immeritati, e che il femminismo qui non abbia più un senso,
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E' molto interessante quello che hai scritto, anche solo per il fatto che mentre da parte maschile capita spesso che ci sia qualcuno, come uomo, disposto a mettersi in discussione e ammettere un qualche tipo di responsabilità di genere, assai più raramente capita di vedere ciò al femminile, soprattutto con affermazioni così nette.
Condivido in parte quel che hai scritto.. dico "in parte" perché non credo sia poi la figura del maschio in sé a crollare , quanto più che altro quella di maschio non "dominante".. e che a beccarsi quei maltrattamenti immeritati da parte femminile non siano tutti gli uomini, ma solo una parte di essi (in effetti quella che meno se la meriterebbe).
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Originariamente inviata da caratteriale
(Messaggio 2320011)
Non ci si può più considerare prive di armi, se solo non fossero quasi sempre le più scorrette. Non dovremmo più essere viste come indifese e buone
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Sì, è molto vero quello che hai scritto. Le donne non sono indifese né buone. Ed è verissimo che le armi usate da loro sono spesso le più scorrette. Come anche i bersagli scelti per scagliarle.. che raramente (non oso dire "mai") son quelli giusti. E' come se a pagare il conto, alla fine, è sempre qualcun altro, cioè chi non se lo merita. (ma ciò penso avvenga anche a sessi invertiti).
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Originariamente inviata da caratteriale
(Messaggio 2320011)
arrivando così a perseverare in violenze psicologiche che magari lo sfortunato o sfortunata di turno non si erano mai meritati.
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Anche qui c'è un punto importante, secondo me.
Penso che alla fine la cosa più brutta della situazione sia proprio questa: cioè che, alla fine della fiera, a beccarsi più di tutti queste violenze e umiliazioni (*) da parte femminile non è il maschio che magari se lo meriterebbe pure (perché c'è pure chi se lo meriterebbe, eh ? ) ma altri, i maschi più vulnerabili, soprattutto, quelli non "dominanti" come indole ("dominante" non è il termine che vorrei usare ma non mi viene un termine migliore, al momento) che in un certo senso - perché non aggressivi e "forti" come atteggiamenti - si pongono solo per questo nelle condizioni di subirli.
E poi queste donne, a loro volta, magari al maschio invece in posizione di vantaggio e potere su di loro non solo qualcosa concedono, ma si mettono comunque pure loro in condizioni di subire violenze e prevaricazioni.
Poi non so.. questo è quel che son arrivato a pensare a leggere storie su internet... a guardare la cronaca...
(*) Violenze ed umiliazioni intese anche semplicemente come totale esclusione, cioè negazione dall'aver concessa qualsiasi (umana) cosa.
PS: Sul femminismo concordo: anche se non credo che, nemmeno in occidente, la questione sia del tutto risolta, anzi (in italia poi stiamo tornando al medioevo - in tutti i sensi - ) ma più che di quel femminismo adesso servirebbe qualcosa d'altro e di nuovo .. visto che l'uomo mi pare sia stato già castrato ed evirato a sufficienza qui in occidente e servirebbe più che altro andare oltre certe contrapposizioni e cercare di "venirsi incontro"; purtroppo non vedo (casi isolati a parte) grande interesse da nessun lato, maschile o femminile, che tutto ciò avvenga; ognuno cerca di ottenere più che può dalla propria situazione di vantaggio e sfruttare al meglio la posizione di potere che eventualmente ha (perché c'è pure chi è in svantaggio e del tuttto impotente .. che non può fare niente, se non subire la totale esclusione senza magari nemmeno averci delle colpe o responsabilità) e a tutti, maschi e femmine, quelli "in gioco" perlomeno, la cosa alla fine sembra stare bene così.. io questa volontà di provare ad andare oltre proprio non ce la vedo..