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Re: Donne succubi dell'uomo
Io credo che non sia spesso spiegabile in termini razionali , si certo suona assurdo ma quante cazz.te e non solo in amore finiamo per fare tutti, che poi la gente dice "ma come c.zo hai fatto a fare quello, a non renderti conto " ecc.
E se a qualcuno non gli e' mai capitato non sia cosi' sicuro che non potrebbe capitargli anche a lui di fare una ca.zata non razionalmente spiegabile. Poi insomma normalmente non si tratta di mostri sempre e in ogni occasione, ci siam presi la nostra delusione d'amore perche' la persona che amavamo non era come credevamo anche se la idealizzavamo e chiudevamo gli occhi su alcuni problemi, si e' poi rivelata non come speravamo o e' cambiata anche se ce ne abbiamo messo prima di guardare in faccia la realta'? bene, a loro e' andata solo un po' peggio |
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Non si riesce ad analizzare la condizione della vittima, figuriamoci quella del carnefice, ma non sono certo le donne ad impedirlo, anzi a parlarne si avrebbe paura di essere accusati di voler comprendere o giustificare uomini violenti mentre invece il fobico non viene difeso e anzi viene disprezzato. Chi comincia a menare schiaffi ha bisogno di aiuto pure, anche perché se pure quella che si prende gli sberloni si sottrae alla cosa poi magari gli capita sotto mano un'altra. Il problema è che certi tipi di tratti contengono proprio in essi stessi l'incapacità di capire che si ha un problema. Poi magari mi sbaglierò e se ne sapete di più correggetemi pure, ma spesso le persone con tratti aggressivi che sfociano magari nel senso di onnipotenza difficilmente penseranno di avere un problema, difficilmente si metteranno in discussione; poi per carità la violenza può anche essere scatenata da frustrazione pura e quindi da un senso di impotenza più che di onnipotenza, però insomma quello che voglio dire è che ho l'impressione che nella maggior parte dei casi chi ha tratti arroganti, aggressivi e dominanti difficilmente — sui grandi numeri — se ne renderà conto o sarà portato a chiedere aiuto. [in questo caso mi riferisco ai “tipi” che hanno quell'atteggiamento, non è che le persone che usano un comportamento violento in una o più occasioni siano tutte uguali] Nessuno ha detto che si deve empatizzare solo con la vittima, si stava facendo tutto un altro discorso visto che il punto di partenza che si legge qui sul forum solitamente è: i criminali sono feccia e “le donne” comunque je vanno dietro. Per il resto forse vorrei usare un occhio di riguardo verso chi per caratteristiche o vissuti personali tende a subire le personalità aggressive, visto che comunque — secondo me — ha una difesa interna in meno rispetto all'aggressivo. In questo caso ho parlato di questo perché mi sembra una cosa che possiamo comprendere, magari vicina a noi. |
Re: Donne succubi dell'uomo
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Re: Donne succubi dell'uomo
Riesco ad empatizzare con le donne maltrattate oggettivamente che davvero non hanno potere.
Le prostitute di strada maltrattate e minacciate dai protettori "amanti" che hanno paura di finir male. Quelle che si trovano incastrate in certi rapporti per motivi finanziari e materiali e così via. Può essere anche che scatti un meccanismo di paura, nel senso che una persona non si allontana per paura di certe ripercussioni perché ha poca fiducia nelle forze dell'ordine e perciò anche qua empatizzo, perché questo è tristemente un dato di realtà, alcune donne hanno lasciato il compagno violento (una volta che questi atteggiamenti son venuti a galla, perché spesso è vero che queste persone simulano) e son finite ammazzate da quest'ultimo comunque. E' una sottocategoria che proprio non apprezzo, quella delle tipe che sospirano e si eccitano in relazione a personalità aggressive e violente. Esistono diverse donne così, in genere sono queste il target di certe discussioni un po' avvelenate, che non coincidono con tutte le donne maltrattate dal genere maschile e che interagiscono con questo per i più svariati motivi. |
Re: Donne succubi dell'uomo
XL, non voglio polemizzare, ma sembra quasi che dipingi delle donne incapaci di intendere e di volere, incapaci di chiedere aiuto e soprattutto incapaci di prendersi cura di se stesse.
Ipotizziamo anche che non abbiano fiducia nelle forze dell'ordine, ma esistono strutture protette apposite per donne maltrattate, per ex-prostitute, parrocchie e centri di sostegno, telefoni rosa Le donne che caratterizzi sembrano ignoranti al punto di non conoscere queste realta? Incapaci di usare internet, di rivolgersi ad un consultorio, di informarsi in chiesa? Sono poco meno attive delle amebe? Hanno bisogno di qualcuno anche per soffiarsi il naso? Ripeto, nessuna polemica. Scusami se ci sono andato giu' pesante. |
Re: Donne succubi dell'uomo
I fobici dovrebbero imparare a parlare con le persone.
Se poi hanno difficoltà sociali se lo meritano, empatizzo soltanto con chi non riesce ad esprimersi per motivi fisici (tipo essere muti), ma cos'è questa cosa che si ha ansia nel parlare con le persone. Ragazzi, seriamente, sopportare una relazione tossica è sintomo di un disturbo o di una forte insicurezza emotiva (e colpevolizzare entrambe è ridicolo), e fa specie che quelli che dovrebbero essere i primi a riconoscerlo non lo vedano. I discorsi sul potrebbe e sul dovrebbe vengono a meno, sono allo stesso identico livello di "un depresso dovrebbe solo pensare ad essere felice". Ed è assurdo che debba scriverlo su un forum con la sezione DEPRESSIONE FORUM. Quote:
Perchè i suicidi non chiedono aiuto? Boh |
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Lo stesso se scrivete urla disperate tipo AAAAAAAAAAAAAAAaaaaaaCHESHKIFOLAVITAAAAaaaaaaaaaaa aahhhhhhhhjhhjhhhhhhhhjhjjjbuuuuuu, buttatece qualche spazietto in mezzo :D Anche se magari spezza la spontaneità del dolore |
Re: Donne succubi dell'uomo
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Altri suicidi non chiedono aiuto perche' vogliono suicidarsi |
Re: Donne succubi dell'uomo
Provo a fare un post più approfondito, perchè purtroppo l'argomento ''donne succubi dell'uomo'' lo conosco troppo bene, facendo parte di un gruppo pieno di donne con dipendenxa affettiva, e avendo un'amica che purtroppo stava con un paxxo (si è rotta una lettera della tastiera, abbiate paxienxa, pls) che la ammxxava di botte.
All'epoca stavo anche io in una relaxione tossica, dove non mi alxavano le mani, ma tossica lo era lo stesso, e lo stesso posso dire di tutte le mie relaxioni, a volte l'elemento più tossico ero io, a volte l'altro, spesso entrambi, ma una relaxione normale non l'ho mai avuta in tutta la mia vita. Comunque, dopo tante letture e averne parlato con psichiatra/psicologo, posso fare questo schemino semplice semplice Molte donne (perchè di solito sono donne) che durante l'infanxia hanno un padre violento/scriteriato (come la mia amica di cui sopra) crescono con una bassa autostima e una voglia inconscia di ''riscattarsi'' di ''vincere''' il rapporto con l'uomo che le ha schiacciate nell'autostima fin dall'infanxia oppure hanno un'attraxione verso uomini con certe caratteristiche ''malate'' perchè il loro inconscio pensa ''l'unica persona che può amarmi davvero è una persona che ha bisogno assoluto di me, una persona che se gli do il mio tutto può cambiare!!!''. incontrano un uomo che già lancia o si vede lontano mexxo kilometro che potrebbe essere un problema (o almeno lo vedrebbe una persona sana) e invece di provare paura e ribrexxo ne rimangono ''attratte''. poi questi soggetti anche i peggiori almeno all'inixio mica esordiscono con il pixxone in faccia, no, sembrano il fidanxato perfetto...le botte arrivano dopo che la donna ci sta dentro, e ormai per via dei suoi schemi disfunxionali maturati durante un'infanxia di solito con un certo tipo di padre, o comunque un ambiente non ideale, ci è dentro fino al collo, nè è dipendente come una persona potrebbe esserlo dall droga, son malattie psicologiche serie, sono schemi rigidi e purtroppo ben incastonati nel cervello di queste persone con la stessa rigidità di altri tipi di problema psicologico....vedasi fobia sociale e affini. dire che se ne potrebbero semplicemente andare o ''scegliere'' da chi essere attratte è come dire che chi è fobico può semplicemente scegliere da un giorno all'altro di non esserlo...ovvio che non vanno incoraggiate no, se gli si vuole bene gli va fatto capire che devono essere le prime a curarsi...ma ''condannarle'' me lo posso aspettare da gente che non ha idea di cosa sia avere problemi psicologici, non da gente su un forum dedicato a chi li ha...anche se di diverso tipo. e dai su. è colpa di ste ragaxxe donne se hanno uno schema malato nato dall'essere nate in famiglie fortemente disfunxionali a cui loro da bambine hanno ''assorbito'' schemi che le portano ad elemosinare amore ed affetto di gente che non ne è capace? ma dai. che poi son stati citati william pexxullo e non mi ricordo chi...colpa loro che non si son messi con delle brave ragaxxe?i segnali ci sono sempre e dovevano vederli? omaima nelson, una tipa che ha ucciso il marito e se l'è mangiato si è risposata in carcere....uomini mettetevi una mano sulla coscienxa?(per citare un utente) @guardatevelo il documentario su omaima nelson, ma mica ce sta solo lei...una grandissima psicopatica truffatrice, violenta, mai single, stra adorata dagli uomini...un'altra mia amica fino a 28 anni bravissima ragaxxa sempre stata con tipi che l'hanno usata e mollata, nei peggiori modi....vogliamo parlare degli uomini che vanno dietro alle peggio merde?no perchè pare che il fenomeno non esista. |
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Chi si pone in maniera più attiva e decisa avrà più opportunità, e fra questi ci possono essere pure i violenti e i delinquenti etc., che semplicemente hanno un atteggiamento diverso dal nostro. Insomma facciamo poca scena, non ci nota nessuno perché ci poniamo in un altro modo. O magari c'è qualcosa nelle nostre apparenze e nei nostri comportamenti che non attira. Difficile rispondere per tutti e in maniera generale, anche perché non abbiamo credo statistiche su quanti siano più accoppiati fra delinquenti e persone “pacate”. Comunque so che ci sono persone che cercano uomini sicuri di sé e decisi [che non vuol dire automaticamente violenti] e non avrebbero voglia di relazioni con persone insicure, fobiche etc., ma di questo non farei una colpa a nessuno. Anzi se si sa cosa si vuole si evita anche di mettersi con qualcuno salvo poi desiderare che cambi completamente facendo ancora più danno. Insomma meglio non stare con qualcuno con la postilla che deve cambiare o diventare tutta un'altra persona non facendolo così mai sentire all'altezza, perché ci sono pure queste situazioni, di donne che si mettono magari con uomini insicuri facendoli poi sentire inadeguati perché secondo loro non sono all'altezza del ruolo di “maschio” o perché non sono sicuri di sé. Ad esempio la mia prima relazione con una donna è stata così, io non andavo mai bene praticamente. Chiaramente è una cosa che mi ha danneggiato anche perché è durata anni ed io ero veramente giovane. |
Re: Donne succubi dell'uomo
Chi dice che il suicidio è una scelta si deve vergognare
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Re: Donne succubi dell'uomo
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Un sociofobico vuole avere difficoltà sociali? Un depresso vuole essere depresso? Relazioni di questo tipo sono specchio di una forte instabilità emotiva o con sè stessi, trattare chi ne soffre come una persona che se lo merita mi fa chiedere da cosa deriva tutto questo livore, soprattutto da parte di persone che in teoria il mondo dei disturbi più o meno debilitanti lo han vissuto sulla propria pelle (chi più e chi meno, in questo forum) |
Re: Donne succubi dell'uomo
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Quindi chissà quanto nel caso delle donne succubi i padri violenti siano la causa e quanto una concomitanza statistica. |
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Ad esempio per me è stato così, mia madre ha subito purtroppo la malattia di mio padre nei suoi tratti più maniacali e anche potenzialmente molto pericolosi così come li ho subiti io e non è stata in grado di proteggermi del tutto, e io posso avere l'impronta del loro rapporto dentro di me e me ne accorgo per come ho vissuto e per come vivo. Un'altra cosa che ho notato — sulla mia pelle, poi ognuno avrà avuto la sua esperienza — è che io vedendo i miei genitori in fondo deboli e delle figure di riferimento poco — dal mio punto di vista — forti, ho sempre guardato fuori dalla famiglia cercando delle figure di riferimento che fossero un po' una guida, che fossero persone forti, ma appunto c'è modo e modo d'essere forti, oppure si crede che sia forza qualcosa che in realtà non lo è, spesso per immaturità, inesperienza e inconsapevolezza, tral'altro non tutti hanno la fortuna o la capacità di imparare dalle proprie esperienze, e pure se si impara e si diventa più consapevoli — che è già un aiuto enorme — non è detto che poi si riesca a non ricadere in situazioni sempre molto simili o con delle caratteristiche comuni che dimostrano comunque in un modo o nell'altro uno scarso rispetto di sé, o comunque un certo spirito di sacrificio che viene vissuto quasi come normale perché è quello che si è imparato <- senza voler fare psicologia spicciola, ora, ché non ne so nulla. |
Re: Donne succubi dell'uomo
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Mi pare che confondi capra & cavoli. E' ovvio che un sociofobico NON vuole avere difficoltà sociali, e un depresso NON vuole essere depresso, mi pare stupido doverlo dire. Al contrario, a quanto pare, una donna vuole stare in una relazione tossica. Vedi post di Dahmer: Quote:
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Re: Donne succubi dell'uomo
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Quindi è pure insensato colpevolizzare. Ah penso lo stesso per le droghe, ovvero che se ti droghi sarai pur consapevole ma è in genere sintomo di un disturbo molto più profondo. Anche per le droghe non mi viene da colpevolizzare il drogato. Provo a riformulare in maniera forse un po' più comprensibile: in genere un comportamento autodistruttivo presuppone un disturbo di fondo molto simile a quello di depressi o di qualsiasi altro disturbo. E' vero che scegli di perpetrare autonomamente un comportamento, ma è anche vero che è dettato da una problematica profonda e da rompere al liviello terapuetico, che mi porta a trovare difficile giudicare la persona totalmente responsabile di quel che le accade. In sintesi, trovo insulso puntare il dito invece che offrire supporto a qualcuno che ha evidentemente bisogno di una mano. |
Re: Donne succubi dell'uomo
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Re: Donne succubi dell'uomo
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La verità è che in diversi contesti criminali ci sono buone ragioni per aver paura, non esisterebbe l'omertà se si sentissero e fossero tutti realmente tutelati e protetti dalle forze dell ordine e tutto l'apparato. In Italia hanno fatto saltare in aria magistrati con relativa scorta, che una sconosciuta qualsiasi non si senta tutelata una volta finita in questi giri riesco a comprenderlo. Gli usurai verrebbero denunciati tutti se si fosse abbastanza sicuri di venirne fuori vivi e vegeti. Queste organizzazioni possono anche minacciare i familiari delle vittime. E' capitato abbastanza spesso che certe forme di denuncia si son trasformate in martiri. Chi non ce le ha ste vocazioni eroiche io personalmente lo comprendo. Così come comprendo il fobico vessato sul lavoro che continua ad andarci perchè alternative migliori per raccimolare quattro spiccioli a fine mese non ne ha... Per ora. La casistica per me è varia, non metto sullo stesso piano la moglie di un boss che vuol stare con questo davvero e la prostituta sfruttata e controllata strettamente (magari innamorata inizialmente del protettore che si è mostrato di tutt'altra natura nei primi tempi) che viene accompagnata e sorvegliata sul posto di lavoro e poi riaccompagnata nel posto dove vive... Perché fanno così. Non penso che sia semplice tirarsi fuori da situazioni del genere, una volta che ci sei finito/a dentro, anche quando una persona non vuol starci. Ammettendo anche che una donna voglia prostituirsi, mica le conviene che un tizio trattenga buona parte del guadagno praticamente in cambio di nulla. E' evidente che questo fenomeno si regge in piedi a causa di atteggiamenti intimidatori, non in base al mutuo consenso. Ribellandosi spesso si rischiano ritorsioni, il problema poi è questo. Ci vorrebbero leggi apposite per distinguere i vari fenomeni, perché sono distinti per me. Una cosa è la prostituta che mantiene il compagno che l'aiuta a prostituirsi, qua c'è consenso e non c'è propriamente "sfruttamento" anche se legalmente rientrerebbe in questa casistica qua, ma se non c'è alcuna minaccia e nessuna forma di intimidazione evidente non vedo cosa c'entri l'esser succubi del maschio cattivo... Altra quella che finisce in questi brutti giri qua, ed esistono questi brutti giri qua e le persone che li gestiscono sono abbastanza cattive davvero. |
Re: Donne succubi dell'uomo
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Convertendo tutto in termini di comprensione dell'altro un atteggiamento un po' remissivo può anche risultare più dannoso psicologicamente di uno molto aggressivo se la rappresentazione dell'altro che c'è dietro è particolarmente meno corretta. Un genitore gentile è meglio di uno violento solo se il fattore dell'analfabetismo emotivo non riequilibra le cose. Quote:
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Re: Donne succubi dell'uomo
Mio padre più che un violento era un "tiranno" non picchiava quasi mai ma quando lo faceva avevi paura che ci scappasse il morto.
Mia madre lo definiva "padre padrone", ha sempre detto che mio padre negli anni è cambiato tantissimo, che non era più l'uomo che aveva sposato. La vita era diventata impossibile in casa, pensavamo ci avrebbe uccisi tutti e noi(mia madre e i miei fratelli) abbiamo deciso di scappare senza preavviso e andare a vivere dai nonni materni. Se siamo riusciti ad andarcene è stato grazie a mio fratello perché mia madre era bloccata da mille complessi e paure.. aveva paura di denunciarlo alla polizia, aveva paura di divorziare (c'è voluto molto tempo per convincerla a parlare con un avvocato in segreto) e tutt'oggi non ha ancora divorziato, una delle ragioni principali è che non vuole dividere le proprietà (:o). Mia madre era riluttante a parlarne coi parenti perché aveva paura di essere giudicata, a parte i vicini che sentivano le urla e i litigi nessuno al di fuori della famiglia immaginava l'inferno che vivevamo perché i miei genitori ci tenevano moltissimo all'immagine. Mia madre era succube, non era in grado nemmeno di chiedere aiuto come capita spesso alle vittime di abusi. Fin qua tutto chiaro e comprensibile, il problema, quello che non comprendo è come oggi(19 anni dopo) dopo tutto quello che abbiamo passato, se ne esce con frasi in cui non è sicura se essersene andati via sia stata una buona idea. Mia madre oggi ha ancora a che fare con mio padre di tanto in tanto e quando si incontrano litigano continuamente e mi stupisco di come mia madre rimanga ancora perplessa di certi comportamenti di mio padre (manipolazioni, ricatti, critiche, rivangamenti) è come se mia madre avesse l'opinione di mio padre di un uomo di un imprecisato passato che non esiste se non nella sua testa. Rimango pietrificato quando boffonchiando constata che "passare la vecchiaia insieme è impossibile" A PERCHE' CI TORNERESTI A VIVERE INSIEME ORA? Quindi non so che pensare, io e miei fratelli abbiamo provato a ragionarci ma non comprendiamo che pensa, oggi non è più soggiogata è relativamente libera dalle "catene" di mio padre. |
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