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Re: L' unione fa la forza.
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Re: L' unione fa la forza.
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Re: L' unione fa la forza.
Erroneamente, si pensa che fra gente che ha lo stesso tipo di problemi ci si possa trovare bene e capire, invece molte persone, o perlomeno alcune persone fobiche cercano probabilmente il contrario di tutto ciò. Vogliono cioè trovare persone che NON hanno questi problemi.
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Re: L' unione fa la forza.
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Re: L' unione fa la forza.
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Re: L' unione fa la forza.
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Io non sono così, sinceramente non riuscirei mai a stare con una estroversa che fa festini e socializza ed esce con 200 persone, sarei incompatibile, e in fondo non mi interessa proprio stare con una persona del genere. Però, come dici tu, colgo anche io in alcune persone, il desiderio nascosto di legare con gli estroversi |
Re: L' unione fa la forza.
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Sono come te. Non riuscirei mai a stare con un estroverso pieno di amici e che sente l'esigenza di partecipare a feste, festini, aperitivi, eccetera. |
Re: L' unione fa la forza.
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Re: L' unione fa la forza.
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Sono inclinazioni personali, per carità, ognuno ha i propri legittimi criteri di scelta e non è giusto partire in quarta con diagnosi a distanza fatte senza alcuna cognizione di causa: basta solo non far passare gli altri in blocco per gente insensibile e pretenziosa se non se la sentono di sottostare a condizioni così rigide. |
Re: L' unione fa la forza.
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Re: L' unione fa la forza.
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Detto questo, per me gli altri possono fare quello che vogliono. Ho spiegato come mai non mi trovo con gli estroversi (dicendo anche che non è detto che con gli introversi vada meglio, ma per altri motivi). |
Re: L' unione fa la forza.
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Lo spazio è quello che è, ti senti costretto e vorresti superare lo steccato. Tendendo l'orecchio senti una voce lontana (il trascinatoreh :D ) che ti dice "dai, vieni qua... è tutto bello, fuori c'è ancora più verde". E così incominci a fare un passo, poi un altro. Ad una certa ti rendi conto che quei paletti (i limiti) non sono tutti uguali, alcuni sono meno alti di altri. Sono solo pezzetti di legno - pensi - posso farcela. Allora continui a camminare e - non sai bene come - di colpo inizi a percepire del fastidio, un pizzico di inquietudine. E' una sensazione spiacevole ma controllabile, puoi ancora andare avanti. Tuttavia più ti avvicini alla recinzione e più ti senti male. Ad una certa ti ritrovi con la nausea, il mal di testa, il cuore a mille. E così ti fermi. Il trascinatore intanto continua a chiamarti ma provi troppo disagio per proseguire. Ti senti sotto pressione, forse quasi in colpa e quell'incontro incomincia a sembrarti sempre più forzato. E forzare un contatto non è mai utile, a meno di voler provare con mano tanta insoddisfazione. Oltre il recinto, forse, esiste davvero una natura ancora più colorata ma per viverla c'è bisogno della giusta serenità d'animo. La tranquillità richiede dei tempi diversi da persona a persona, una buona consapevolezza generale e qualche anticorpo per l'amor proprio. Perché, diciamolo, quanto può durare un raduno? Tre, quattro ore. Però quante settimane o mesi possono servire per ricucire un'autostima strappata da eventuali (im)previsti?. Un'autostima, magari, già fragile di suo. Per questo è opportuno valutare tutto con sincerità, e - dal mio punto di vista - meglio una precauzione in più piuttosto che una in meno.. soprattutto in presenza di ferite non ancora rimarginate. Detto ciò comprendo anche il tuo punto di vista, è una chiave di lettura valida. Quote:
In queste situazioni è raro trovare una simmetria però basterebbe un pizzico di carburante per proseguire. Invece in tanti casi gli empatici ricevono solo batoste involontarie e non. Sottolineo il "non", perché a volte certe gioie vengono offerte proprio con una solerte premura. Comunque è un altro discorso, sto ampliando troppo la discussion' :D Quote:
"Da un grande potere derivano grandi responsabilità". L'empatia è uno strumento potentissimo, sia nel bene che nel male. Usata nel modo giusto consente di creare situazioni armoniose, legami più consapevoli. Permette anche di dare una mano agli altri. Nel modo sbagliato, invece può trasformarsi persino in un mezzo per manipolare la gente. Tutto dipende dalla proprio coscienza e dalla capacità - forse - di fare un passo indietro, decentrarsi. E' un percorso faticoso, molto, probabilmente anche per questo avverti un po' di stanchezza.. meno slancio. Serve tempo per fare i conti con consapevolezze più profonde, i loro pesi e - soprattutto - per comprendere quanto spazio occupare nel nuovo giardino :D |
Re: L' unione fa la forza.
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Ho scritto che può essere come nn può essere é che igniuno sa meglio di chiunque altro quello che può avere, quello che vuole e dove vuole andare. E cmq infatti incompresa nn voleva più proseguire il discorso e nn ho più continuato. |
Re: L' unione fa la forza.
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Io nn saprei quale è stato il rapporto con i tuoi genitori e come sono i tuoi genitori. E probabile anche che l essere stata figlia unica abbia influito, forse questo bisogno di attenzioni e l esclusività può essere dovuta al fatto che da piccola eri l unica e tutte le attenzioni erano su di te. Mi sembrano assunzioni sul privato altrui senza cognizione di causa, oltretutto non richieste. |
Re: L' unione fa la forza.
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A me sembra invece che decontestualizzi un po' dal discorso che stavo facendo. E che il mio era un invito a riflettere. Mi pare pure abbastanza chiaro. |
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