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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Tu fuggi dalle cose che ti terrorizzano perché quello è l'unico comportamento che conosci e quindi lo applichi. Sempre. Ma non è assolutamente vero che esista solo questo modo per affrontare le cose. E poi cosa vuol dire "provaci"? Sarebbe come buttare in mare uno che ha paura di nuotare nell'acqua alta. Le cose vanno affrontate piano piano ma con costante impegno e con un tutor. Peccato che hai desistito. Secondo me, il fatto che comunque andavi all'università poteva essere un punto di partenza sicuro ed importante. |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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fuggire da tutto e' normale quando si sta così male e' per questo che ci vuole un aiuto.... |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Di certo le patologie legate al disturbo evitante e alla fobia sociale possono avere degli estremi molto invalidanti per chi ne soffre. Tu stesso mi dici che hai abbandonato la scuola per questi problemi e per di più, soprattutto in Italia è da "poco" tempo che questi problemi sono considerati con una certa serietà. Io spesso vedo che chi afferma di soffrire di alcune patologie legate alla fobia sociale tende a ritagliarsi fuori dagli altri appunto dicendo:"Voi non potete capire il mio male". Questo fa modo di aumentare sempre di più il gap virtuale tra chi soffre di fobia sociale e gli altri. Invece "gli altri" possono capire benissimo il malessere senza per forza esserne affetti. Siamo esseri umani tutti quanti. E' assolutamente vero che da questi problemi non se ne esce soli ma con l'aiuto di uno specialista e molta molta forza e autodeterminazione |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
Stellina ti voglio proporre questo paradosso:
Perchè tu fuggi da tutte le tue paure, ma non dalla paura di avere paura? Se mediti a fondo su questo paradosso meraviglioso che ti rappresenta e che ti rende una autentica opera d'arte, dovresti arrivare a capire che affrontare certe cose è in realtà "evitare" la tua paura più grande. Già ti immagino l'ennesima manager e donna arrivista in carriera, con pelle umana maschile nel cruscotto e il mattarello ad uso sodoma e gomorra per il marito... ha ha... :mrgreen: Il lavoro ci rende nazisti. |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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comunque si parla di un disturbo di personalità... diciamo che un po' coccia con questa battuta eh, poco poco.... inconsciamente io non sarò mai propenso, anche adesso che sto bene tremo, ho spasmi, sono agitatissimo.... questo è il massimo che posso ottenere, anche capire i propri limiti fa parte di una terapia. far credere a tutti che tutto sia risolvibile, bhè un po' utopico scusate... io voglio farmi la canalis :D |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
Ma lascia perdere gli psichiatri che sono dei nazisti con la vestaglia bianca. Non si può sentire che una donna sana e giovane debba prendere l'invalidità perchè non sa stare al mondo. Compra la passiflora in forma di medicinale omeopatico, toglie ansia e angoscia, però puoi essere allergica, e se ne prendi troppa ti da delle allucinazioni.
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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