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Varano 26-04-2022 20:11

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Rikott (Messaggio 2703048)
Capita anche a me quello che sta capitando a tanti miei colleghi, cioè l’assenza cronica di personale. La ristorazione sta vivendo una crisi senza precedenti. Io sono disperato perché non trovo camerieri, le prime domande che mi sento fare ai colloqui sono: “Posso avere il part time?” e “Posso non lavorare la sera?”. Ma io non penso che chi mi chiede questo sia sfaticato, è che i ragazzi hanno proprio cambiato mentalità: fino a prima del Covid per loro era importante trovare un impiego, adesso è più importante avere tempo. Non sono disposti a lavorare fino a tarda notte o nei giorni di festa. Sinceramente non vedo una soluzione». Filippo La Mantia ha riaperto da un mese il suo ristorante al Mercato Centrale di Milano, e non è affatto facile mandarlo avanti: «Con i cuochi sono a posto, per fortuna, e sono anche molto in gamba. Il dramma è il personale di sala. Avrò fatto almeno 80 colloqui nelle ultime settimane, ma niente. I ragazzi non ne vogliono sapere. Con me c’è sempre l’avvocato del lavoro, offriamo come livello base 22 mila euro lordi l’anno (1300-1400 euro netti al mese) per turni di 8 ore, soprattutto nella fascia 16-24, con straordinari pagati.

https://www.corriere.it/cook/news/22...c278e36c.shtml

ogni anno attaccano questa solfa, probabilmente sarà anche vero ma se la domanda non incrocia l'offerta occorre pagare di più o venirsi incontro.
la pandemia se ha avuto un merito è stato quello di far svegliare molti ragazzi, il colloquio di lavoro si fa in due, 1300 euro a milano sono comunque pochi.

gaucho 26-04-2022 20:15

re: Una vita da disoccupati
 
Con 1300 euro a Milano fai il senzatetto

Krieg 26-04-2022 20:26

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da gaucho (Messaggio 2703232)
Con 1300 euro a Milano fai il senzatetto

Vai a vivere a Gallarate come fanno tutti, chi ci abita piu in centro città?

David Brent 26-04-2022 20:29

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2703231)
ogni anno attaccano questa solfa, probabilmente sarà anche vero ma se la domanda non incrocia l'offerta occorre pagare di più o venirsi incontro.
la pandemia se ha avuto un merito è stato quello di far svegliare molti ragazzi, il colloquio di lavoro si fa in due, 1300 euro a milano sono comunque pochi.

già, in questo articolo comunque il tizio da ragione ai ragazzi per quello l'ho messo, perchè anche lui che è del mestiere ormai si arrende all'evidenza

Varano 26-04-2022 20:50

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2703241)
Vai a vivere a Gallarate come fanno tutti, chi ci abita piu in centro città?

scusa ma se devo fare il pendolare e non vivermi la città tanto vale lavorare a canicattì. tanto nel mondo della ristorazione oggi si può scegliere bene o male dove stabilirsi.

Krieg 26-04-2022 20:56

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2703257)
scusa ma se devo fare il pendolare e non vivermi la città tanto vale lavorare a canicattì. tanto nel mondo della ristorazione oggi si può scegliere bene o male dove stabilirsi.

Se hai la fortuna di scegliere dove lavorare si, io non posso scegliere quindi devo vivere a 40km da roma

Varano 26-04-2022 21:00

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2703266)
Se hai la fortuna di scegliere dove lavorare si, io non posso scegliere quindi devo vivere a 40km da roma

beh ma con tutti questi ristoratori alla borghese che si lamentano, vuoi non trovare posto in qualsiasi città di provincia italiana? a quanto pare offrono tutti dai 1.400 in su, 8 ore al giorno.
nemmeno io lavoro proprio dove abito, disto 20 km, ma se lavorassi nella ristorazione me ne sarei andato all'estero a guadagnare 3 volte tanto.

Ezp97 26-04-2022 21:13

Quote:

Originariamente inviata da Rikott (Messaggio 2703048)
Capita anche a me quello che sta capitando a tanti miei colleghi, cioè l’assenza cronica di personale. La ristorazione sta vivendo una crisi senza precedenti. Io sono disperato perché non trovo camerieri, le prime domande che mi sento fare ai colloqui sono: “Posso avere il part time?” e “Posso non lavorare la sera?”. Ma io non penso che chi mi chiede questo sia sfaticato, è che i ragazzi hanno proprio cambiato mentalità: fino a prima del Covid per loro era importante trovare un impiego, adesso è più importante avere tempo. Non sono disposti a lavorare fino a tarda notte o nei giorni di festa. Sinceramente non vedo una soluzione». Filippo La Mantia ha riaperto da un mese il suo ristorante al Mercato Centrale di Milano, e non è affatto facile mandarlo avanti: «Con i cuochi sono a posto, per fortuna, e sono anche molto in gamba. Il dramma è il personale di sala. Avrò fatto almeno 80 colloqui nelle ultime settimane, ma niente. I ragazzi non ne vogliono sapere. Con me c’è sempre l’avvocato del lavoro, offriamo come livello base 22 mila euro lordi l’anno (1300-1400 euro netti al mese) per turni di 8 ore, soprattutto nella fascia 16-24, con straordinari pagati.

https://www.corriere.it/cook/news/22...c278e36c.shtml

Ma chi cazzo ci vuole lavorare nella ristorazione, vivi nel locale di una persona tutto il giorno per far contento solo lui. Io con il decespugliatore prendo 15 euro l'ora. Un cameriere prende 50 euro al giorno forse ma di ore ne fa 10.

Barracrudo 26-04-2022 21:25

re: Una vita da disoccupati
 
Prima la vita poi il lavoro la gente lo sta capendo, specie se gli togli le relazioni, non gli resta più molto altro x illudersi e trovare un motivo x farsi sfruttare 10 ore al giorno x anni .

Ormai con il caro vita non trovo proprio nessun pretesto neanche sforzandomi di lavorare, in pratica lavorerei 9 ore, arriverei a casa e non farei altro che dormire perché stanco, ma almeno una volta ti rimaneva qualche euro . Oggi davvero che senso ha il lavoro fulltime

Holbaek 27-04-2022 12:02

Domani altro colloquio come scaffalista in un supermercato. Mi è sempre piaciuto come ambiente, ora questa possibilità di lavorarci potrebbe concretizzarsi. Anche se mi dessero 500 euro penso che accetterei lo stesso per il momento, ma da vedere come saranno i turni, solo questi potrebbero farmi rifiutare

Ezp97 27-04-2022 14:11

Quote:

Originariamente inviata da Holbaek (Messaggio 2703511)
Domani altro colloquio come scaffalista in un supermercato. Mi è sempre piaciuto come ambiente, ora questa possibilità di lavorarci potrebbe concretizzarsi. Anche se mi dessero 500 euro penso che accetterei lo stesso per il momento, ma da vedere come saranno i turni, solo questi potrebbero farmi rifiutare

Vai vai. Ti scoppiano in poco tempo.

Krieg 27-04-2022 14:49

re: Una vita da disoccupati
 
500€ full time? :o

Holbaek 27-04-2022 14:51

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2703621)
Vai vai. Ti scoppiano in poco tempo.

Si immagino che non sarà il massimo della "dignità". Spero solo ci siano donzelle così i turni saranno meno pesanti :sisi:

Holbaek 27-04-2022 14:53

Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2703629)
500€ full time? :o

No l'ho ipotizzato io sto scenario. Spero sia su turni

Varano 27-04-2022 14:53

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Holbaek (Messaggio 2703632)
Si immagino che non sarà il massimo della "dignità". Spero solo ci siano donzelle così i turni saranno meno pesanti :sisi:

sicuramente ci saranno, magari non single però ci sono ovunque.

Varano 30-04-2022 20:28

re: Una vita da disoccupati
 
«I giovani non vogliono lavorare di sera e nei festivi - dice - è difficilissimo trovare ragazzi disposti a farlo, ma servire i turisti significa proprio lavorare quando gli altri sono in ferie e sono pochissimi i giovani che si adattano». Secondo Ghisla la responsabilità è in parte del reddito di cittadinanza, che non sprona a cercare un impiego, quanto piuttosto ad accontentarsi - «anche se pochi quei soldi sono garantiti e non c’è tutta questa voglia di uscire da quel circuito» dice -, ma anche delle famiglie «che non abituano i ragazzi ai sacrifici e non spronano all’indipendenza»

https://www.laprovinciadisondrio.it/...ei_1428565_11/

ormai le accuse sono sempre le stesse. però nessuno ha mai eviscerato il ruolo dei social nella volontà dei giovani di non fare i festivi. è normale che nessuno voglia lavorare mentre gli altri si divertono e postano storie di spiagge paradisiache, party bellissimi, belle ragazze, bella vita.
e tu sei lì a servire, avrai giorno libero il lunedì che non c'è un cane in giro.
allora a questo punto tanto vale lavorare per una catena in cui non fai tutti i festivi e non fai sempre la sera.
il rdc non c'entra un cazzo perché pochi giovani lo prendono.

Varano 30-04-2022 20:30

re: Una vita da disoccupati
 
La carenza di personale è un problema serio per il comparto turistico riminese. Sentito. Da vera e propria emergenza. Cuochi, camerieri, barman, pulizia camere: figure professionali introvabili, quasi sparite dalla circolazione, lavori che sempre meno gli italiani intendono fare.

Commenta preoccupata la presidente dell’Associazione albergatori riminesi (Aia), Patrizia Rinaldis: «È proprio così: siamo ormai all’Sos. Gli italiani non vogliono più fare questi lavori, stagionali o annuali che siano. E non per stipendi non consoni o per orari assurdi, come sostiene qualcuno. Ma perché questi impieghi non piacciono più. Sapete cos’è successo qui a Rimini? Che davanti ad una vera e propria invasione come quella degli alpini per la loro Adunata, gli albergatori, privi di manodopera disponibile, hanno dovuto eliminare la pensione completa, perfino la mezza pensione, e limitare l’offerta al solo pernottamento con prima colazione. E questo, ribadisco, proprio per sopperire alla mancanza di personale. Insomma, pur di garantire al cliente la qualità del servizio, si è preferito ridurre fatturato e guadagni. Questa – denuncia amaramente la Rinaldis – è la cruda realtà in cui versa un settore, quello turistico appunto, fiore all’occhiello della nostra economia e che, prima della pandemia, rappresentava il 13% del pil nazionale».

Allarme rosso per l’estate
Una prova del nove vera e propria, dunque, per l’intera categoria, quella dell’Adunata degli alpini del 5-8 maggio, una sorta di stress test che evidenzia, però, una situazione da allarme rosso: davanti ad un mercato che sembra in discreta ripresa, come dimostrano i dati Aia dei due ponti festivi di Pasqua e del 25 Aprile (alberghi pieni per l’80% della capienza e per oltre il 65%), fa eco una carenza, consolidata, di personale. Conferma la Rinaldis: «I guai sembrano non finire mai. Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina. E, ora, questa impossibilità di reperire manodopera. Proprio ieri (giovedi, ndr), a Roma, in un incontro propedeutico all’inizio della stagione estiva, abbiamo affrontato questa problematica. E tutti i presenti hanno convenuto che siamo davanti ad una criticità nazionale. Per questo il Governo dovrebbe, da subito, sbloccare le quote straniere di personale, parlo di quei potenziali dipendenti già formati, con dei corsi ad hoc, in Albania e Moldavia, ad esempio, e metterle a disposizione degli albergatori. Ci sono forze politiche contrarie? Ci sono partiti che pressano per la solita litanìa del “prima gli italiani”? Bene, ce li indicassero loro questi italiani disposti a venire a lavorare in hotel a Rimini, che li assumiamo immediatamente. Perché il dato è questo: ogni albergo lamenta una carenza media di personale di quattro-cinque unità, tra camerieri, cuochi, pulizia ai piani».

Quote e protocolli
E Alessandro Giorgetti, presidente Unione Emilia Romagna Alberghi (Uera), rilancia: «La questione è davvero grave. E rispetto a questa gravità il governo tergiversa. Più volte abbiamo sollecitato i ministeri del Lavoro, degli Esteri e degli Interni, a dialogare tra loro per individuare la via burocratica più rapida per liberare queste “quote personale”. Parlo di quei lavoratori di Paesi come Albania, Moldavia, Egitto, con i quali abbiamo firmato dei protocolli, che dovrebbero fornirci personale turistico qualificato. Ma, purtroppo, questi nostri inviti, solleciti, raccomandazioni, non sono serviti a nulla: tutto fermo. E questo mentre alle porte c’è l’Adunata degli alpini, per la quale diversi alberghi della Romagna hanno dovuto, addirittura, rifiutare delle prenotazioni pur di garantire la qualità del servizio, e soprattutto c’è la stagione estiva. Che sembra preannunciarsi in ripresa. Comunque – chiosa Giorgetti -, se la situazione “quote” non la si riesce a sbloccare, che almeno si provveda, parlo sempre del governo, a sterilizzare il reddito di cittadinanza, garantendo, cioè, ai percettori il suo mantenimento, nonostante assunzioni di tre, quattro mesi. Speriamo che a Roma qualcuno ci ascolti e concretizzi. Subito, però: l’estate è domani».

https://www.corriereromagna.it/alpin...cucine-chiuse/

Krieg 30-04-2022 20:42

re: Una vita da disoccupati
 
Eh certo è sempre il governo a dover intervenire, il libero mercato va bene si ma a una certa maniera
Invece seguire la normale legge della domanda e dell'offerta no, offri 22k, trovi qualcuno? No? Alzi a 23k. Ripeti fino a che trovi gente.

Reinventare la ruota pur di non cacciare due euro di tasca propria.

Però oh, poi il porsche come se lo fanno i padroni

Varano 30-04-2022 20:52

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2704947)
Eh certo è sempre il governo a dover intervenire, il libero mercato va bene si ma a una certa maniera
Invece seguire la normale legge della domanda e dell'offerta no, offri 22k, trovi qualcuno? No? Alzi a 23k. Ripeti fino a che trovi gente.

Reinventare la ruota pur di non cacciare due euro di tasca propria.

Però oh, poi il porsche come se lo fanno i padroni

pur di non aumentare i salari di 100/200 euro al mese aspettano nuovi schiavi dall'estero già formati, tramite centri appositi.

vikingo 30-04-2022 21:02

Ho passato anni il sabato in casa dovrei lavorare il sabato..no mi spiace..per 2 Milà al mese forse si non certo per 600 700..mi spiace.

Krieg 30-04-2022 21:07

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2704951)
pur di non aumentare i salari di 100/200 euro al mese aspettano nuovi schiavi dall'estero già formati, tramite centri appositi.

Come Borghese che dice che toccherebbe lavorare gratis, sta gente non dovrebbe avere nessuna risonanza mediatica, nessuno dovrebbe parlarne e riportare la notizia, è quello che vogliono. Devono ritrovarsi a parlare al vento.

Barracrudo 30-04-2022 21:13

re: Una vita da disoccupati
 
non possederai nulla....

David Brent 30-04-2022 21:14

re: Una vita da disoccupati
 
Devono fallire tutti sti boomer, tutti

Holbaek 01-05-2022 01:22

Voi cosa rispondereste/avete risposto al colloquio alla domanda "come mai hai lasciato il precedente lavoro?"

Barracrudo 01-05-2022 08:58

re: Una vita da disoccupati
 
Buona festa dei disoccupati e dei precari altro che dei lavoratori

Ezp97 01-05-2022 09:40

Lavoro c'è, lavori di merda si intende, se non avete diverse qualifiche questo è.
Mi dispiace dirlo ma se state ad aspettare il lavoro pagato 10 euro netti a ora senza sudare o il lavoro dentro qualche amministrazione pubblica potete pure morire disoccupati.
I lavori buoni se li sono fottuti i figli di papà, gli altri o a casa o a fare lavori molto umili.

Surrounded 01-05-2022 09:40

re: Una vita da disoccupati
 
Da oggi 1 maggio sono a casa 1900 navigator, la figura nata per trovare lavoro ai percettori del RDC. Vista la loro inutilità sarebbe anche una buona notizia, ovviamente i sindacati stanno protestando col governo e chiedono che vengano assunti in modo stabile.
Poi si parla di spreco delle risorse economiche... Che cancro sti sindacalisti.

Krieg 01-05-2022 12:49

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2705037)
Lavoro c'è, lavori di merda si intende, se non avete diverse qualifiche questo è.
Mi dispiace dirlo ma se state ad aspettare il lavoro pagato 10 euro netti a ora senza sudare o il lavoro dentro qualche amministrazione pubblica potete pure morire disoccupati.
I lavori buoni se li sono fottuti i figli di papà, gli altri o a casa o a fare lavori molto umili.

Qualunquismo ne abbiamo?

https://www.infodata.ilsole24ore.com...iene-studiare/

Varano 01-05-2022 13:35

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Surrounded (Messaggio 2705038)
Da oggi 1 maggio sono a casa 1900 navigator, la figura nata per trovare lavoro ai percettori del RDC. Vista la loro inutilità sarebbe anche una buona notizia, ovviamente i sindacati stanno protestando col governo e chiedono che vengano assunti in modo stabile.
Poi si parla di spreco delle risorse economiche... Che cancro sti sindacalisti.

prendevano un buono stipendio, ora possono andare avanti due anni con la naspi. un buon bottino tuttosommato.

Ezp97 01-05-2022 14:36

Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2705101)

Puoi ritrovare quello che vuoi ma la situazione è questa da anni.
O accetti lavori di merda o stai a casa o appunto si studia tanto e allora un buon lavoro te lo danno.
Io dico solo che se uno non sa fare manco la O con il bicchiere e rifiuta lavori sporchi o umili non si può lamentare.

Teach83 01-05-2022 15:11

Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2704958)
Come Borghese che dice che toccherebbe lavorare gratis, sta gente non dovrebbe avere nessuna risonanza mediatica, nessuno dovrebbe parlarne e riportare la notizia, è quello che vogliono. Devono ritrovarsi a parlare al vento.

In realtà il discorso di Borghese è stato estrapolato malamente, e non era il solito sproloquio alla Briatore...

Semplicemente i suoi cuochi o aiuto cuochi giovani il sabato hanno dato forfait, ed è rimasto solo con il suo vice a farsi il mazzo, e quindi era amareggiato... e in quel caso la paga non centra, centra il problema dell'avere il fine settimana libero.

Poi ha parlato della sua gioventù, di aver fatto la gavetta gratis (con vitto ed alloggio pagato però, ovviamente) per imparare dagli chef stellati sulle navi ecc....
Era un discorso incentrato sul suo settore alla fine, poi i giornali ci hanno ricamato su un caso, stile Fornero vs. Fannulloni.

Krieg 01-05-2022 15:20

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2705152)
In realtà il discorso di Borghese è stato estrapolato malamente, e non era il solito sproloquio alla Briatore...

Semplicemente i suoi cuochi o aiuto cuochi giovani il sabato hanno dato forfait, ed è rimasto solo con il suo vice a farsi il mazzo, e quindi era amareggiato... e in quel caso la paga non centra, centra il problema dell'avere il fine settimana libero.

Poi ha parlato della sua gioventù, di aver fatto la gavetta gratis (con vitto ed alloggio pagato però, ovviamente) per imparare dagli chef stellati sulle navi ecc....
Era un discorso incentrato sul suo settore alla fine, poi i giornali ci hanno ricamato su un caso, stile Fornero vs. Fannulloni.

Il discorso è sempre basato sui soldi, quanto mi dai per sacrificare il weekend? Probabilmente non abbastanza, ecco perchè si è ritrovato da solo.

E poi è figlio di un imprenditore e di un attrice, un po diverso da un qualsiasi figlio di operaio che forse la gavetta gratis non se la può permettere.
E' il solito miracolato che sta dove sta solo ed esclusivamente grazie alle carriere dei genitori.

Varano 01-05-2022 16:11

Quote:

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2705152)
Semplicemente i suoi cuochi o aiuto cuochi giovani il sabato hanno dato forfait, ed è rimasto solo con il suo vice a farsi il mazzo, e quindi era amareggiato... e in quel caso la paga non centra, centra il problema dell'avere il fine settimana libero.

È cambiata la mentalità dei giovani, molti non sono più disposti a fare i week-end senza incentivi economici.
Non è colpa di nessuno, è successo così, forse è merito della pandemia e dei social che mostrano a tutti cosa voglia dire godersi la vita alla grande.
Il week-end quelli che possono vanno in gita, gli altri stanno a casa o a lavoro a rosicare.
Io credo che giustamente nessuno voglia sacrificare troppo la propria giovinezza, tutti vogliono fare un pizzico di bella vita.
Che non mi pare una pretesa assurda, ci sono tiktokers o youtubers che guadagnano molto più di un cuoco che si fa il mazzo. Uno se riesce se la schiva la fatica ingrata.

David Brent 01-05-2022 16:17

re: Una vita da disoccupati
 
è anche vero, però, che per fare un determinato di vita bisogna anche farsi un pochino il culo, almeno un minimo, anche solo con un diploma tecnico che ti permetta di fare un lavoro di ufficio e avere i weekend liberi, non so...se uno arriva a 30 anni e il massimo che gli offrono è il cameriere e il cassiere alla fine che deve fare, la bella vita la farà quello fortunato che è nato ricco, quello fortunato che è stato mantenuto dai genitori studiando alla liuss, o quello bravo che si è fatto il mazzo e ha lavorato mentre studiava per mantenersi :nonso: Ci sono ricercatori che prendono manco mille euro al mese

Varano 01-05-2022 16:26

Il mercato del lavoro incontra domanda e offerta. Se nessun italiano vuole fare certi lavori è perché ci hanno inculcato che fanno schifo e che dovremmo aspirare a qualcosa di meglio.
Non sono soltanto i genitori, la scuola, ma proprio tutta la società che tratta con sufficienza intere categorie di lavoratori utilissimi alla nostra economia.
È un clamoroso autogol trovarsi senza camionisti, camerieri, cuochi, lavapiatti ecc. solo perché si è deciso che quei lavori non sono degni di prestigio.
Alla fine il vero motivo è quello secondo me, perché uno li farebbe anche i sacrifici per 1400 euro al mese , ma se poi non esci i week end, non hai vita sociale, vieni trattato dall’alto al basso, diventa inaccettabile.
Non so in che lavori si stanno riciclando o se davvero campano con il rdc, comunque sono scelte legittime e rispettabili.
Dietro a un lavoro poco appetibile c’è sempre una ragione, noi giovani saremo pretenziosi ma non stupidi.
Se capita il lavoro buono nessuno se la lascia scappare, per il lavoro da sgobbo ingrato c’è sempre tempo.

David Brent 01-05-2022 16:40

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2705181)
Il mercato del lavoro incontra domanda e offerta. Se nessun italiano vuole fare certi lavori è perché ci hanno inculcato che fanno schifo e che dovremmo aspirare a qualcosa di meglio.
Non sono soltanto i genitori, la scuola, ma proprio tutta la società che tratta con sufficienza intere categorie di lavoratori utilissimi alla nostra economia.
È un clamoroso autogol trovarsi senza camionisti, camerieri, cuochi, lavapiatti ecc. solo perché si è deciso che quei lavori non sono degni di prestigio.
Alla fine il vero motivo è quello secondo me, perché uno li farebbe anche i sacrifici per 1400 euro al mese , ma se poi non esci i week end, non hai vita sociale, vieni trattato dall’alto al basso, diventa inaccettabile.
Non so in che lavori si stanno riciclando o se davvero campano con il rdc, comunque sono scelte legittime e rispettabili.
Dietro a un lavoro poco appetibile c’è sempre una ragione, noi giovani saremo pretenziosi ma non stupidi.
Se capita il lavoro buono nessuno se la lascia scappare, per il lavoro da sgobbo ingrato c’è sempre tempo.

Sì, in effetti diciamo che il problema grande è che è al contatto col pubblico e, come dici, tu vieni trattato di merda e ad esempio invece di 8 ore ne fai 12, vieni magari guardato dall'alto al basso, insomma sei praticamente uno schiavo, hai ragione. Non è neppure un problema di orari secondo me, perchè in fabbrica ci sono i turni però non ci sono questi problemi, diciamo che l'operaio è visto come un "lavoro vero", io stesso a fare l'operaio andrei, mentre come cameriere boh pare un inferno, poi in fabbrica 8 ore sono 8 ore, molte fabbriche ormai non sono più un posto dove ti schiavizzano e ti trattano male, ma ci si lavora anche bene, e così uno è più invogliato a fare i turni

Ezp97 01-05-2022 16:43

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2705181)
Il mercato del lavoro incontra domanda e offerta. Se nessun italiano vuole fare certi lavori è perché ci hanno inculcato che fanno schifo e che dovremmo aspirare a qualcosa di meglio.
Non sono soltanto i genitori, la scuola, ma proprio tutta la società che tratta con sufficienza intere categorie di lavoratori utilissimi alla nostra economia.
È un clamoroso autogol trovarsi senza camionisti, camerieri, cuochi, lavapiatti ecc. solo perché si è deciso che quei lavori non sono degni di prestigio.
Alla fine il vero motivo è quello secondo me, perché uno li farebbe anche i sacrifici per 1400 euro al mese , ma se poi non esci i week end, non hai vita sociale, vieni trattato dall’alto al basso, diventa inaccettabile.
Non so in che lavori si stanno riciclando o se davvero campano con il rdc, comunque sono scelte legittime e rispettabili.
Dietro a un lavoro poco appetibile c’è sempre una ragione, noi giovani saremo pretenziosi ma non stupidi.
Se capita il lavoro buono nessuno se la lascia scappare, per il lavoro da sgobbo ingrato c’è sempre tempo.

Infatti non dico di farsi sfruttare come bestie nel mio commento, ma magari un lavoro di merda puoi anche farlo per un paio di anni, metti da parte soldi e intanto ti affacci alla finestra.
Se rifiuti a casa che cazzo stai a fare? A marcire? Almeno puoi non chiedere soldi ai tuoi.

Varano 01-05-2022 16:46

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2705193)
Infatti non dico di farsi sfruttare come bestie nel mio commento, ma magari un lavoro di merda puoi anche farlo per un paio di anni, metti da parte soldi e intanto ti affacci alla finestra.
Se rifiuti a casa che cazzo stai a fare? A marcire? Almeno puoi non chiedere soldi ai tuoi.

Su questo sono d’accordo, sono lavori utili per far soldi ma appena si può conviene scappare senza rimpianti

Ezp97 01-05-2022 17:45

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2705195)
Su questo sono d’accordo, sono lavori utili per far soldi ma appena si può conviene scappare senza rimpianti

Si, e lo stesso vale per me che lavoro nell'agricoltura, appena trovo un lavoro più pulito e migliore me ne vado a tempo record.
Anche in un supermercato, perché poi non è che uno può resistere tanto, sono già un paio di anni.

cancellato21736 01-05-2022 23:24

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2704942)
«I giovani non vogliono lavorare di sera e nei festivi - dice - è difficilissimo trovare ragazzi disposti a farlo, ma servire i turisti significa proprio lavorare quando gli altri sono in ferie e sono pochissimi i giovani che si adattano». Secondo Ghisla la responsabilità è in parte del reddito di cittadinanza, che non sprona a cercare un impiego, quanto piuttosto ad accontentarsi - «anche se pochi quei soldi sono garantiti e non c’è tutta questa voglia di uscire da quel circuito» dice -, ma anche delle famiglie «che non abituano i ragazzi ai sacrifici e non spronano all’indipendenza»

https://www.laprovinciadisondrio.it/...ei_1428565_11/

ormai le accuse sono sempre le stesse. però nessuno ha mai eviscerato il ruolo dei social nella volontà dei giovani di non fare i festivi. è normale che nessuno voglia lavorare mentre gli altri si divertono e postano storie di spiagge paradisiache, party bellissimi, belle ragazze, bella vita.
e tu sei lì a servire, avrai giorno libero il lunedì che non c'è un cane in giro.
allora a questo punto tanto vale lavorare per una catena in cui non fai tutti i festivi e non fai sempre la sera.
il rdc non c'entra un cazzo perché pochi giovani lo prendono.


Io vivo in provincia di Rimini e ogni anno è sempre la stessa storia: manca il personale per la stagione in alberghi, bar ristoranti ecc.
Colpa del rdc; colpa dei ragazzi che sono svogliati, che non hanno voglia di fare sacrifici ecc.

Io credo che se i ragazzi preferiscono veramente stare a casa e prendere solo i sldi del rdc, vuol dire che facendo quei lavori prendevano uguale o meno per farsi il culo 12 ore al giorno.
E il giorno libero il lunedì c'è solo sulla carta perché nessun datore rispetta il contratto che fa firmare e quindi i ragazzi lavorano 7 giorni su 7 senza giorno libero pur spettandogli (esperienza diretta di mio fratello e di tutti i suoi amici).


Però alla fine della stagione gli albergatori, i ristoratori e proprietari di attività non se le fanno mai mancare le due vacanzette di 3 o 4 settimane in Sardegna o alle Canarie e per Natale in montagna, e il macchinone nuovo da 60 mila euro; poi via di rendita fino alla stagione successiva dove si ritorna a lamentarsi ma a fare il pienone ogni anno.
Questo lo omettono sempre!


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