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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Allora quelle vi farebbero dei sospiri commemorativi speciali di tenerezza che le renderebbero ancora più attraenti, evocherebbero in silenzi commossi i tragici tempi di guerra, gli scomparsi… “Ve lo ricordate il piccolo Bardamu, direbbero all’ora del tramonto pensando a me, quello che era così difficile fargli passare la tosse? Aveva sempre il morale a terra, quello, poverino… Come sarà finito?” Qualche rimpianto poetico piazzato al punto giusto sta bene a una donna quanto certi capelli vaporosi sotto i raggi della luna. Sotto ciascuna delle loro parole e della loro sollecitudine d’ora in poi bisognava intendere: “Tu creperai… Caro militare… Creperai… E’ la guerra… A ciascuno la sua vita… A ciascuno il suo ruolo… A ciascuno la sua morte… Noi facciamo finta di condividere il tuo sconforto… Ma non si condivide la morte di nessuno… Tutto dev’essere per anime e corpi ben portanti, un modo per distrarsi, niente di più e niente di meno, e noi siamo, noialtre, ragazze solide, belle, stimate, sane e ben educate … Per noi tutto diventa biologia automatica, spettacolo gioioso e si converte in gioia! E le brutte licenze che si prendono i dispiaceri per noi non esistono… Ci vogliono degli eccitanti per noi, solo degli eccitanti… Voi sarete presto dimenticati, soldatini… Siate gentili, crepate in fretta… E che la guerra finisca e noi ci si possa maritare con uno dei vostri simpatici ufficiali… Meglio se è bruno!… Viva la Patria di cui parla sempre papà!… Come dev’essere bello l’amore quando lui torna dalla guerra!… Sarà decorato il nostro maritino!… Sarà distinto… Gli potrai lucidare gli stivali il bel giorno del nostro matrimonio se sarai ancora vivo quel momento lì, soldatino… Non saresti allora felice della nostra felicità, soldatino?…” Ma mi sembra che si trova anche in rete tutto il libro... Ho fatto copia-incolla se ci sono imprecisioni chiedo scusa. |
Re: Sondaggio: teorie redpill
per il momento è una disfatta redpill. 29 a 22
sempre però tenendo conto che alla fine c'è il mio voto, che potrebbe confermare o ribaltare tutto (cit.) |
Re: Sondaggio: teorie redpill
Io comunque non associerei il liberismo sessuale o questo stile di vita che si è diffuso poi da noi (dove si è tornati praticamente ad una sorta di harem maschili ma per vie liberiste) all'emancipazione femminile e l'acquisizione di certi diritti, sono due cose che andrebbero in parte distinte, sono collegate in vari modi ma andrebbero distinte.
Se si riesce ad arrivare ad un sistema dove le persone di sesso maschile devono competere poco per avere relazioni, qua ci guadagnerebbero tutti, e i rapporti diventerebbero paritari, diminuirebbe la violenza e così via, ma a me non pare che adesso ci troviamo in un sistema del genere e quindi non è vero che l'emancipazione femminile ha prodotto questa cosa qua, che poi si possa dire che non sia la causa assoluta di questo stato di cose si può riconoscere come vero. Non sono così sicuro che un certo tipo di cultura sia fondamentalmente in contrasto, che so, col fatto che le donne possono votare come gli uomini e fare una serie di cose. Ad esempio il diritto di abortire non è un diritto legato a qualche forma di emancipazione, è una cosa che andrebbe separata, invece la si accavalla sempre. Io sono favorevole, cosí come sarei favorevole a certe forme di eutanasia, ma non associo queste cose ad altre. Potrebbe averle anche una donna credenze religiose per cui pensa che questa cosa non va fatta mai, mica per questo poi sarebbe contro la parità dei diritti? Mica queste credenze sono maschiliste? Cosa c'entrano? Mi sembrano piuttosto affini alle ideologie di difesa della vita a oltranza, e non mi pare abbiano sesso. È ovvio che poi è una cosa che potranno fare o meno le donne, ma questa cosa che c'entra con la parità visto che gli uomini non possono proprio farla o non farla? Per questo penso che i movimenti femministi non siano solo movimenti che operano per la parità e nemmeno poi movimenti che operano in favore degli interessi delle donne, alcuni interessi per me non sono riconoscibili palesemente come femminili. |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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Lo tengo sul comodino e ne sfoglio qualche pagina prima di addormentarmi. E' un libro straordinario, pieno di frasi che ho dovuto sottolineare. Sarà contenta ondine che era rimasta con la suspence... |
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Re: Sondaggio: teorie redpill
Domanda: Celine ha detto qualcosa dei medici? Si è posto il problema se ai medici gliene fregava che i soldatini sopravvivessero o se invece pensavano solo a tornare a casa a trombare con le mogli?
O a Celine interessava solo che le infermiere, dopo averlo curato, se lo spompinassero anche come bonus? Nel secondo caso quantomeno ha dimostrato la stessa disonestà intellettuale che ha rimproverato ad altri. Del resto, da uno che era antisemita probabilmente non solo a parole ma anche nei fatti, non ci si può aspettare di meglio. |
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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Quel che volevo mettere in evidenza è che si ha a che fare con un negazionismo simile, un tizio finisce in ospedale impaurito dalla guerra, perché la guerra c'è davvero, la vede, ci è stato e non è poi cosí matto, e deve sorbirsi pure i bei discorsi delle crocerossine che dicono che sono tutte difese da cui dovrebbe liberarsi, che è tutto buono e bello così all'esterno e che la persona sbagliata è lui che non sa affrontare tutto con coraggio come altri? Lola lo molla per questo nel libro. Come può una persona riconoscere una solidarietà reale in una persona che collude comunque nel modo di pensare con quella realtà là o magari sostiene addirittura che non esiste o minimizza? Quote:
L'ha scritto Celine ma è un personaggio mica si può identificare con l'autore. Se un tizio dicesse che 2+2=4, mica dal fatto che è antisemita si deduce che ha detto qualcosa di falso. |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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Re: Sondaggio: teorie redpill
Come disse un mio professore di letteratura francese all'università, Céline aveva sicuramente delle idee politiche esecrabili, ma è stato comunque un grande scrittore, un innovatore, nella cui narrativa si possono anche riscontrare molti elementi di umanità. Certo che se non fosse stato pazzo...come lui anche Knut Hamsun, per questo penso che non si possa gettare alle ortiche un'intera figura e le sue opere per via di idee politiche sbagliate.
Fine OT. |
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Ad esempio se una donna volesse fidanzarsi ma (pur avendo le famose orde di pretendenti fuori dalla porta etc.) non trovasse nessuno che le piace o interessa al punto di vederlo sotto quella luce sarebbe comunque incel secondo definizione, ma dubito che verrebbe riconosciuta come tale dalla kommunity. Oppure il termine viene utilizzato da chi si ritiene completamente escluso dal “mercato sessuale” (paradigma che io trovo insensato e inapplicabile alle relazioni con gli altri ma vabbe', quella è una mia idea) e senza ALCUNA possibilità con NESSUNA, ma questa etichetta/condizione viene autoassegnata e quindi noi dobbiamo dare per scontato che se uno si ritiene escluso e senza alcuna possibilità allora lo sia davvero, ma su quali basi? Quali sono le prove? Cioè il termine indica: “Vorrei stare con qualcuno ma non per mia volontà sono solo”, ma questo di per sé potrebbe dipingere una miriade di situazioni che coinvolgano uomini e donne, anche ad esempio il caso di una persona che soffre di fobia sociale e non riesce a stare con gli altri, che vorrebbe avere accanto un'altra persona ma anche per motivi legati alla fobia ha poche occasioni o non riesce a vivere serenamente le relazioni o anche solo le semplici conoscenze. Inoltre, per quanto si voglia affibbiare una neutralità al termine incel, è indubbio che però ormai si sia legata anche ai contenuti delle community online di chi si proclama incel, sia per il gergo adottato, sia per certe “ideologie” a cui si aderisce e che vengono spammate. Perché etichettarsi incel se ormai la parola ha assunto un certo significato simbolico nel codice del discorso pubblico? Anche perché è una parola che pretende di essere auto-esplicatoria quando in realtà invece non spiega niente, e la trovo anche piuttosto passivo-aggressiva, come se proiettasse il problema sugli altri e si parlasse di un diritto negato (“non per mia volontà sono celibe, ma mi viene imposto”, dunque si configura anche un antagonista e qualcuno che “non permetterebbe” all'incel di soddisfare il suo desiderio, come se fosse responsabilità di altri). Poi: se si vuole considerare a tutti i costi “incel” un termine neutro con una sola interpretazione possibile, bene; io dal mio canto ho imbastito una critica sul termine stesso, cercando di evidenziarne l'inconsistenza. |
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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Trovo però che nel suo rant contro le infermiere ci sia lo stesso pressapochismo di valutazione (per usare un eufemismo) che lo ha condotto a giudizi deliranti sugli ebrei. Quindi prendere ad esempio quello schema argomentativo e usarlo come modello interpretativo della realtà o di una certa realtà IMO può portare a prendere pericolose cantonate. |
Insinuazione a cazzo che le infermiere si sarebbero sposate o fossero sposate con gli ufficiali poi.
Probabilmente avevano fidanzati e fratelli a crepare al fronte. Poi il paragonarsi a uomini costretti a fare la guerra pena la fucilazione nella schiena lo vedo un po' azzardato. |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Per il resto comunque capisco il tuo discorso, il termine incel è forse diventato troppo equivoco (sia per l'approssimazione facilona dei media sia perché alcuni gruppi della community non badano troppo a distinguersi da chi porta avanti determinate idee) perché ci si possa riconoscere in maniera neutrale in esso senza porsi almeno qualche domanda. |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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Scartando persone che si dimostrano interessate si entra nella zona di confine tra l'incel puro e il selettivocel/volcel. Potremmo dire che dopo un certo numero di persone scartate oppure dopo aver scartato anche solo poche persone ma che si erano proposte con sentimenti sinceri e profondi si entra a pieno diritto nel campo del selettivocel e del volcel (una delle definizioni di volcel dall'urban dictionary: When an incel rejects an ugly hoe, he is voluntarily celibate (volcel) till the time he becomes an incel again) Infatti io avendo rifiutato una ragazza sinceramente innamorata di me ho qualche tentennamento nel definirmi incel, per rispetto di coloro che questa possibilità non l'hanno avuta. Quote:
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Tral'altro vorrei indicare che io ho specificato di non avere la presunzione di sapere cosa si prova riguardo ad un problema che non vivo identico sulla mia pelle, ho semplicemente detto che proprio dalla sofferenza, dalla solitudine possono, e sottolineo possono (non ho detto che siano automatici e obbligatorii) nascere dei pensieri dogmatici e distorti ("le donne sono tutte ×" / "per me non c'è speranza sarò sempre solo").
Io dal mio punto di vista li trovo dogmatici e distorti, voi dal vostro canto le ritenete verità ovvie che non vanno negate e offese; anzi andare contro a queste verità è sintomo di ipocrisia perché si finge — almeno secondo te XL — di voler provare a comprendere un problema finendo poi per sminuirlo o negarlo. Dal mio punto di vista sono quei pensieri e il propagandarli anche agli altri in condizioni simili ad essere dannosi; per voi invece sarebbero salvifici perché porterebbero a scontrarsi e ad accettare la verità liberandosi così della speranza, che porta solo altro dolore [nessuno prova però, che invece una disperazione cieca e senza spiragli di luce sia più lenitiva]. In sostanza è impossibile incontrarsi nel discorso, perché di fronte a qualsiasi tentativo di mettere in discussione quei dogmi voi blackpillati o simili ci vedete la malafede di voler negare o sminuire il problema. La verità è però che nessuno ha le prove che sia impossibile per i blackpillati avere una relazione. E la cosa grave è che non si limitano a considerarlo impossibile per loro stessi, ma pretendono di “teorizzare” questa impossibilità per tutta una serie di categorie di uomini, diffondendo così pensieri negativi e dannosi che poggiano le loro basi sul nulla, facendo del male a chi si trova in uno stato di fragilità e di suggestionabilità proprio a causa della sofferenza, della solitudine, dell'alienazione. |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Mentre qua e là persone che solidarizzavano davvero dell'altro sesso le ho trovate. Nel solito disegnino non mostrano mai cosa dovrebbe capitare agli ultimi posti, siccome le persone che si trovano là non piaceranno praticamente a nessuno resterebbero sole in ogni caso, che siano maschi o femmine. |
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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Re: Sondaggio: teorie redpill
Visto che siamo già andati off-topic, Céline nel passo riportato da XL non ce l'ha direttamente con le infermiere o con le donne, ma con la retorica del patriottismo, il protagonista del romanzo è terrorizzato dalla guerra anche perché ha preso una granata di striscio ed è rintronato da ronzii e deliri.
Lo chiamerebbero disturbo post traumatico da stress. La sua fidanzata, Lola, era un'infermiera americana che si preoccupava di non ingrassare mentre la guerra infuriava là fuori. Anche questa è l'assurdità della guerra, non colpisce tutti allo stesso modo. "Si ha un bel parlare dalla prigione esci vivo, dalla guerra no. Il resto sono chiacchiere". Le infermiere in quel passo rappresentano il pensiero comune della gente di quell'epoca "vai a farti fucilare per la patria coglione...come ti permetti di avere paura?" Ragionando come una massa l'individuo con le sue paure e aspirazioni è ridotto a un nulla, a una poltiglia che deve essere sacrificata per il bene comune, deve essere stato molto fastidioso sentire certi discorsi da gente che poi in guerra manco ci sarebbe andata. |
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Re: Sondaggio: teorie redpill
Riguardo alla solidarietà penso che la sifgataggine sia come la povertà, te ne fanno una colpa. Gira e rigira è sempre una tua mancanza di voglia, di saperci fare, di intraprendenza...
Basta che non ti lamenti, niente è più insopportabile per la società di un uomo che frigna perché non ha qualcosa, sarebbe come mettere in dubbio il sistema. Bisogna dire che va tutto bene là fuori, che noi abbiamo la testa bacata e via di martellate sui coglioni. |
La solitudine sentimentale non è paragonabile alla povertà.
La povertà è la causa dello sfruttamento e della sottomissione di una classe nei confronti di un'altra, mentre l'amore di coppia non è un “bene” che spetterebbe a chiunque di diritto, proprio perché presuppone il coinvolgimento della volontà, dei sentimenti e della sfera intima di un altro essere umano. Per questo non è corretto parlare di mercato delle relazioni o simili. Il volerlo considerare tale poi è una visione che ottusamente nega l'umanità stessa delle persone |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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Se questo primo passo non lo si fa, secondo me avanti non si va, bisogna almeno riconoscere che certe gerarchie per quanto elastiche e mobili (perché è vero che non si possono riconoscere leggi assolute), ci sono a questo livello davvero e vengono a crearsi degli scarti o persone poco preferibili in modo marcato. Poi su cosa fare, non fare o se sia anche risolvibile in qualche modo sensato la cosa, può rimanere tutto appeso. Ma già soltanto questo farebbe sentire diversamente secondo me. Ora cerco di spiegare chiaramente il parallelo o quel che avevo intenzione di associare. Se io ho paura di andare in guerra e un'altra persona non riconosce il problema ma si limita a dire che il vero problema che mi affligge è la mia paura, vorrebbe curare questa e rispedirmi al fronte non sentirei che sta cercando di capirmi né sta solidarizzando con me, magari io è della guerra che voglio liberarmi non della mia paura. Magari può capirmi un altro imboscato che non mi giudica come un reietto a causa della vigliaccheria, ma non una persona così qualora mi trovassi in questa situazione. Bardamu conosce un'infermiera, un medico e altri e fa capire che questo modo di pensare all'epoca era diffuso, è ovvio che non si può mai generalizzare a tutti. |
E in questo parallelismo la guerra cosa rappresenterebbe?
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Re: Sondaggio: teorie redpill
Alla solidarietà pretesa, dovrebbe corrispondere una certa reciprocità.
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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Oppure se invece si parla di "riconoscere la realtà delle teorie redpill" (visto il topic) allora la solidarietà la vedo dura ottenerla... |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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Anche se sei morto dentro Vivere E devi essere sempre contento Vivere È come un comandamento Vivere o sopravvivere Senza perdersi d'animo mai E combattere e lottare contro tutto contro Oggi non ho tempo Oggi voglio stare spento |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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E anche nel senso che spesso invece si tende a colpevolizzare (tipo renzi nel caso della povertà). |
La conclusione e che con l'emancipazione fanno sesso solo pochi uomini più selettività.piu competizione quindi più invidiaastio.tutto collegato
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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Si è incel a causa dello schifamento altrui e a causa delle proprie scarse capacità. L'amore è una parola grossa, molte coppie non si fondano esclusivamente su quello e poi ha una durata limitata nel tempo. Gli incel vorrebbero una relazione di natura romantica, che non mi pare sia una pretesa altissima, e la troverebbero se fossero ricchi sfondati? Per me sì, quindi anche le relazioni entrano nelle dinamiche di mercato. E se è vero che stanno con te per i soldi, si può dire lo stesso delle altre qualità: sta con te per la bellezza, per il carisma, per il fascino. |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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Parlare di parità...stride, parlare di liberazione sessuale...pure, in natura le femmine nella maggior parte delle specie viene sottomessa, in molte altre sceglie il maschio con il piumaggio migliore o con più capacità a procacciarsi il cibo. Non sceglie liberamente. In pochi casi (se non sbaglio) assume ruoli di comando e potere, tipo la mantide religiosa che divora i poveri maschietti :D Poi certo gli esseri umani non sono bestie, ecco che la parità è una cosa artificiale, creata dall'uomo per spostare degli equilibri |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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O applichiamo il comunismo su tutto, quindi anche monogamia, e l'avere più donne viene sanzionato così come vengono fatti gli espropri a chi ha troppi beni, oppure non lo applichiamo su niente e lasciamo fare alla natura. |
Ci sono diverse qualità alle quali ogni persona darà più o meno peso a seconda dei gusti personali…
È normale che sia così secondo me. Secondo me anche un incel avrà un minimo di criteri di scelta… Io capisco che il non aver relazioni sia una fonte di tristezza immane, secondo me più per il volersi sentire come gli altri che per desiderio “puro” ma questa è una mia opinione, ma non si può manco pretendere che una donna sia obbligata a fidanzarsi con qualcuno non si sa per quale motivo…. |
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